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Mercoledì 30 Settembre 2025

Furti ai distributori, la Polizia interviene solo dopo i giornali?

Da settimane un importante gestore di Brescia denunciava una lunga scia di furti: oltre 50 colpi subiti in un mese, le immagini delle telecamere a disposizione e la sensazione di essere stati lasciati soli. Nei giornali locali era uscita la denuncia dell’azienda, che si lamentava apertamente di come, nonostante tutte le prove consegnate, nessuno fosse intervenuto.

Curiosamente, appena la notizia ha iniziato a circolare sulla stampa, la situazione è immediatamente cambiata. La Questura si è mossa in poche ore, individuando il ladro seriale che da mesi razziava i distributori automatici. Dopo settimane di inerzia, è bastato l’articolo per accelerare un’indagine che sembrava ferma.

Il messaggio che arriva è amaro: se non scoppia il caso sui giornali la tutela delle imprese non è prioritaria? Pur con il massimo rispetto per le forze dell'ordine, la coincidenza temporale è impossibile da ignorare. Prima il silenzio, poi l’improvvisa accelerazione. È naturale chiedersi se senza il clamore mediatico l’indagine avrebbe avuto lo stesso ritmo.

Ed è proprio qui che nasce il paradosso: le aziende investono in telecamere, blindature e sistemi di sicurezza sempre più costosi, ma alla fine sembra che l’unico vero antifurto resti la pubblicazione di un articolo sul giornale.

Dalle monete alle app: Broderick’s e Coges riscrivono il vending UK

Per anni Broderick’s, uno dei più grandi gestori di distributori automatici del Regno Unito, ha dovuto fare i conti con un problema tanto antico quanto il vending: il contante. Oltre 15 milioni di sterline in monete da contare ogni anno, rischi di furti e rallentamenti operativi continui. Un modello ormai insostenibile.

La svolta è arrivata con Coges. Grazie alle soluzioni cashless e alla telemetria dell’azienda italiana, l’intera rete di oltre 2.000 distributori Broderick’s è diventata praticamente 100% connessa e senza contanti. I numeri parlano da soli: un calo dell’87% delle problematiche legate ai pagamenti, incassi versati giornalmente in banca e macchine che non sono più un bersaglio appetibile per i ladri.

Da semplice gestione, la collaborazione si è trasformata in un nuovo modello di relazione con i clienti. Attraverso l’app Pay4Vend, Broderick’s ha reso i distributori non solo punti vendita, ma piattaforme di fidelizzazione: promozioni stagionali, campagne natalizie, offerte mirate e persino sondaggi e sampling dei brand. In momenti delicati, come la pandemia o la crisi del caro vita, l’app è stata usata per supportare direttamente i consumatori con sconti e iniziative solidali.

John Broderick ha dichiarato: “Non vogliamo solo vendere, vogliamo coinvolgere i clienti”,.

Lunedì 29 Settembre 2025

I numeri di Selecta 2024 e l'elefante nella stanza

Da diverso tempo i nostri lettori ci chiedono aggiornamenti sui numeri di Selecta e finalmente possiamo accontentarli visto che venerdì il Gruppo ha predisposto un set di bilanci consolidati volontari al 31-12-2024, redatti secondo gli IFRS (principi contabili internazionali) e pubblicati per fornire una rappresentazione più trasparente della situazione del Gruppo nel suo complesso, utile a investitori e creditori.

In estrema sintesi, i ricavi sono pari a 1.331,4 milioni di euro in calo del 4,1%, l’EBITDA crolla del 21,2% passando da 206,9 milioni del 2023 a 163,1 milioni. La perdita netta si attesta a 130,2 milioni.

Al di là di tutte le analisi e ragionamenti che si potrebbero fare su questi numeri, ci sembra arrivato il momento di riflettere su un dato che emerge dal documento. Nel 2024 Selecta ha corrisposto 186 milioni di euro di ristorni (vending fee), il 14% del suo fatturato annuo! Se non avesse pagato questa cifra incredibilmente alta per entrare nelle varie locazioni (a parità di tutto il resto), presenterebbe un utile di 50 milioni di euro.

Ma quando affronteremo tutti quanti l’elefante nella stanza? Ma quanti discorsi inutili sulla crisi del vending e delle gestioni dobbiamo continuare a sentire quando solo impegnandosi seriamente a fronteggiare lo scandalo dei ristorni, tutta la filiera avrebbe enormi benefici?

L’Oasi Lavazza ¡Tierra! arriva all’interno di Manifattura Bvlgari

Lavazza e Bvlgari, l’iconico gioielliere romano, noto per il suo design distintivo e l’eccellenza artigianale, hanno dato vita a una collaborazione all’insegna della qualità e dell’esperienzialità.

Il progetto Oasi Lavazza İTierra!, ideato per proporre un nuovo modo di vivere la pausa caffè nelle aree break aziendali, approda all’interno della Manifattura Bvlgari, il complesso di 33.000 mq situato nel cuore del distretto orafo di Valenza, simbolo dell’impegno della Maison verso innovazione, sostenibilità e valorizzazione del savoir-faire.

La qualità del caffè Lavazza accompagnerà i momenti di pausa e condivisione quotidiana dei dipendenti: nell’Oasi Lavazza İTierra! si potrà vivere un’autentica coffee experience, in uno spazio pensato per favorire socialità, benessere e scambio, in un ambiente ricco di competenze e visione.

Per il comunicato stampa ufficiale CLICCA QUI

Venerdì 26 Settembre 2025

LUTTO NEL MONDO DEL VENDING

E' venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutti i collaboratori il signor Eli Giordanino, fondatore dell’omonima azienda torinese. Aveva 75 anni.

Già tecnico della Faema Bianchi negli anni Sessanta, Eli si è sempre distinto per la sua competenza tecnica e per l’approccio solare con cui affrontava il lavoro e le relazioni umane.

Nel 1973 decise di intraprendere la strada imprenditoriale dando vita alla Eli Giordanino, che negli anni è diventata una realtà storica del vending piemontese.

Oggi l’azienda è guidata dal figlio Davide, che raccoglie il testimone di una tradizione familiare costruita con passione e professionalità


 

Caffitaly, ristrutturazione ufficialmente conclusa e via al rilancio

A luglio l’azienda aveva annunciato la firma dell’accordo con i creditori finanziari e il deposito presso il Tribunale di Bologna per l’omologazione. Ora la procedura si è ufficialmente conclusa e Caffitaly può guardare al futuro con basi più solide.

Andrea Zocchi, dal 1° luglio nuovo amministratore delegato, ha affidato a un post su LinkedIn il commento a questa svolta, sottolineando come la chiusura dell’operazione rappresenti il punto di partenza per un rilancio che punta a rafforzare la competitività internazionale dell’azienda.

Il manager ha rimarcato il ruolo centrale delle persone e del lavoro di squadra, individuandoli come elementi chiave per sostenere la trasformazione. La direzione è chiara: innovazione, sostenibilità e valorizzazione del know-how proprietario dei sistemi Caffitaly.

Si apre quindi una fase tutta da seguire: il mercato attende di capire come questa nuova stabilità finanziaria sarà tradotta in azioni concrete sul fronte dei prodotti e delle partnership, in uno scenario che resta fortemente competitivo.

Giovedì 25 Settembre 2025

I padroni dello spazio? C’è soprattutto il vending!

Nell’ultima puntata di Presa Diretta, dedicata ai grandi investimenti di Musk, Bezos e delle superpotenze nello spazio, si è parlato di miliardi spesi per satellitii e stazioni orbitali. Un viaggio tra sogni e business stellari.

Ma l’occhio attento di un nostro lettore non è caduto sulle immagini di razzi e shuttle, bensì su uno sfondo che ci è molto più familiare: una vending machine piazzata lì, silenziosa e immancabile anche in un servizio sul cosmo.

Alla fine, i veri padroni dello spazio, almeno in Italia, restano sempre loro: i distributori automatici, una flotta di oltre 800.000 unità che presidiano ogni corridoio, ufficio e set televisivo. Non so dove arriveranno Musk e Bezos, ma il distributore è già arrivato prima di tutti.

Venditalia 2026: l’intera catena del valore del vending in sei macrosettori

Venditalia è la più grande piattaforma internazionale dedicata al mondo della distribuzione automatica e, dal 6 all’8 maggio 2026, a Rimini, offrirà una panoramica completa su tutta la filiera. La manifestazione si sviluppa attorno a sei macrosettori che rappresentano l’intero ecosistema del vending, dalle tecnologie alle soluzioni di prodotto, dai servizi ai nuovi format retail.

Vending Technology
Il cuore pulsante dell’innovazione. Dalle vending machine food & non-food ai distributori semiautomatici e manuali, passando per sistemi di pagamento cashless, piattaforme di telemetria e software gestionali, fino a refrigeratori d’acqua e componenti dedicati. Un comparto che mostra come la tecnologia renda il vending sempre più smart, efficiente e sostenibile.
Hot Beverages
Il meglio del caffè e delle bevande calde per il canale automatico e OCS. Torrefazioni d’eccellenza, chicchi selezionati, capsule monodose, latte granulare, cacao, tè e infusioni bio: un’offerta che unisce tradizione e innovazione, garantendo standard elevati di qualità, sicurezza e soddisfazione del consumatore.
Food & Beverage
Dall’acqua ai soft drink, dai succhi alle bevande funzionali, dagli snack dolci e salati ai piatti pronti. Il macrosettore che risponde alle esigenze del consumo on the go con assortimenti freschi e pronti al consumo, seguendo i trend nutrizionali, riducendo gli sprechi e assicurando shelf-life ottimizzata.
Accessories & Components
Bicchieri, palette, filtri, ricambi originali, detergenti e attrezzature complementari. Tutto ciò che garantisce continuità operativa, igiene, sicurezza e personalizzazione delle installazioni, mettendo a disposizione dei gestori soluzioni modulari e sostenibili.
Professional Services
Servizi a supporto della filiera: packaging, logistica, allestimenti per veicoli, consulenza finanziaria e assicurativa, telecomunicazioni, telemarketing e piattaforme digitali. Un hub di partner specializzati che aiuta le imprese a ridurre i costi, migliorare i processi e rafforzare la propria competitività.
Automated Stores
Il nuovo volto del retail: negozi automatizzati, vending wall, locker intelligenti e vetrine refrigerate h24. Soluzioni modulari e digitalmente connesse che integrano tecnologia, design e user experience, ridefinendo le modalità di acquisto nei luoghi pubblici, nelle aziende e negli spazi commerciali.

Con questi sei macrosettori, Venditalia 2026 conferma la sua vocazione internazionale e la sua capacità di rappresentare l’intera catena del valore del vending, un settore in continua evoluzione e protagonista dell’innovazione nei consumi fuori casa.

Mercoledì 24 Settembre 2025

Fitch conferma Evoca a B e rivede l’outlook a negativo

La crisi dei fabbricanti in questo complicatissimo 2025 ha i suoi primi riflessi anche nei rating internazionali. Fitch Ratings ha rivisto l’outlook di Evoca da stabile a negativo, confermando il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) a “B”.

L’agenzia segnala che la performance del primo semestre 2025 è stata inferiore alle attese e che la redditività resta sotto pressione, anche se è previsto un recupero nei prossimi trimestri. Viene inoltre evidenziato che la leva finanziaria rimane elevata e che il free cash flow è sotto pressione.

Secondo Fitch, un ulteriore indebolimento della liquidità o risultati operativi peggiori potrebbero determinare nuove pressioni sul rating. Al contrario, una riduzione del debito accompagnata da un miglioramento della redditività potrebbe consentire il ritorno a un outlook stabile.

Con questa revisione, Fitch ribadisce che il percorso di rafforzamento finanziario resta centrale per il futuro di Evoca.

Recensioni  > Giornaliste italiane: la voce delle protagoniste dell’informazione

Massimo Ferrarini, titolare della gestione lombarda Miami Ristoro e membro del Consiglio Direttivo di Confida, oltre a fare il gestore è un apprezzato giornalista (scrive anche di vending nella rubrica Speaker's Corner di D.A. Italia).

È uscito in libreria e su Amazon (CLICCA QUI PER ACQUISTARLO) il suo secondo libro. Dopo Giornalisti italiani, Massimo Ferrarini torna infatti in libreria con un lavoro che completa e arricchisce la sua prima indagine. Con Giornaliste italiane (Luca Sossella editore, 272 pagine), l’autore mette al centro le professioniste che hanno dato un contributo decisivo alla trasformazione del giornalismo nel nostro Paese.

Il volume non si limita a raccogliere interviste e testimonianze: è un vero mosaico di esperienze, sensibilità e approcci diversi che, nel loro insieme, raccontano l’evoluzione del mestiere. Dal coraggio pionieristico di Oriana Fallaci (Un’intervista impossibile ma non inverosimile) alla contemporaneità di firme come Maria Latella, Fiorenza Sarzanini, Cesara Buonamici, fino alle nuove voci capaci di interpretare con lucidità i cambiamenti più recenti, il libro restituisce un panorama vivo e in continuo movimento.

Il filo conduttore è chiaro: le donne hanno spesso dovuto conquistarsi spazi in un contesto storicamente maschile, ma oggi rappresentano una componente essenziale e innovativa della professione. Eppure, come sottolinea Ferrarini, il femminile resta poco rappresentato nei ruoli apicali dell’informazione, con effetti concreti anche sul modo in cui le notizie vengono selezionate e narrate.

Il pregio maggiore del libro è quello di non cadere mai nella retorica celebrativa. Piuttosto, invita ad ascoltare, a cogliere i diversi percorsi individuali e a riflettere sulle sfide ancora aperte. La verifica delle fonti, la ricerca accurata e lo studio costante emergono come valori condivisi e imprescindibili.
Giornaliste italiane è un libro utile non solo per chi si occupa di media, ma anche per chi vuole capire da vicino come sta cambiando il nostro modo di informarci e di interpretare la realtà. È, in definitiva, una bussola: per i giovani che immaginano di intraprendere questa carriera e per i lettori che chiedono all’informazione autorevolezza, chiarezza e passione.

Le giornaliste: Oriana Fallaci, Flavia Perina, Monica Guerzoni, Maria Teresa Meli, Fiorenza Sarzanini, Claudia Fusani, Hoara Borselli, Maria Latella, Cesara Buonamici, Valentina Bendicenti, Giovanna Pancheri, Myrta Merlino, Valentina Furlanetto, Lorenza Ghidini, Paola Peduzzi, Agnese Pini, Francesca Sforza, Cristina Battocletti, Simonetta Fiori.

Martedì 23 Settembre 2025

Quante battute perderemo con il divieto di telefoni a scuola?

La Pubblica Amministrazione ha costantemente incentivato l'utilizzo dei pagamenti elettronici. La lotta al contante in favore dei borsellini elettronici, facili da controllare, caricare e utilizzare, è stato il leitmotiv di questi ultimi anni, tanto che i gestori si sono attrezzati e hanno investito tantissime risorse nella digitalizzazione del settore.

Inoltre proprio nelle scuole, purtroppo vittime preferite di furti e vandalismi, la creazione di aree ristoro completamente cashless, sembrava una delle possibili soluzioni a lungo termine per ridurre o persino azzerare il fenomeno.

Ma la nota ministeriale n.5274 dell’11 luglio 2024, che impone il divieto di utilizzare lo smartphone durante tutta la permanenza a scuola, ricreazione compresa, rischia di cancellare in un attimo la faticosissima transizione digitale dei gestori, fondata in gran parte nell'utilizzo dei cellulari degli utenti.

Il Ministro insiste sul tema del divieto assoluto, non accorgendosi che in questo entra in palese contraddizione con tutti i proclami del necessario passaggio ai pagamenti digitali.

Ci piace quindi segnalare una voce fuori dal coro e intelligente, quella del Liceo Artistico “Boccioni” di Milano, dove con una circolare pubblicata il 18 settembre (CLICCA QUI) si prevede una eccezione riferita proprio al pagamento con NFC: lo smartphone può essere usato soltanto per accedere ai distributori automatici di bevande e snack. In questo modo si mantiene il divieto generale, ma si riconosce che pagare uno snack non è un comportamento da punire.

Prima Service cerca 2 ARD e 2 tecnici per la zona di Roma

Prima Service, azienda di Aprilia (LT) con oltre vent’anni di esperienza nel settore della distribuzione automatica e una presenza consolidata su Roma e nel Lazio, sta vivendo una fase di ulteriore crescita e sviluppo.

Nel corso degli anni l’azienda ha saputo unire innovazione, qualità del servizio e attenzione al benessere dei consumatori, distinguendosi per l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate e per la continua ricerca di prodotti sostenibili e di alta qualità.

Per sostenere l’espansione delle proprie attività e garantire un servizio sempre più efficiente, Prima Service è alla ricerca di nuovi collaboratori da inserire nel proprio organico. L’obiettivo è quello di ampliare il team con due addetti al rifornimento dei distributori automatici (ARD) e due tecnici specializzati in grado di operare nella zona di Roma.

Chi fosse interessato può inviare il proprio curriculum all’indirizzo: risorseumane@primaservice.it

Lunedì 22 Settembre 2025

Obesità infantile: 22 anni di campagne inutili. Le responsabilità della demagogia

Il nuovo rapporto UNICEF ha fatto rumore: per la prima volta a livello globale, l’obesità infantile (9,4%) ha superato il sottopeso (9,2%) tra bambini e adolescenti. Nel mondo i ragazzi obesi  sono arrivati a 188 milioni. Numeri drammatici che mostrano una deriva planetaria.

E in Italia? I dati ufficiali confermano che tra il 2000 e il 2022 la prevalenza dell’obesità infantile è rimasta sostanzialmente stabile, intorno al 10%. Dopo 22 anni di campagne, slogan, spot televisivi e progetti educativi, il risultato è zero. L’obesità non è scesa di un millimetro.

Qui sta il punto che pochi hanno il coraggio di dire: la demagogia nella lotta all’obesità è stata devastante. Non solo ha fallito nel suo obiettivo, ma ha bruciato milioni di euro in comunicazione e progetti senza incidere davvero sui comportamenti. Si è preferito puntare su grandi parole, generando un’industria del consenso che non ha prodotto alcun risultato.

Ora si invocano “interventi urgenti” e nuove misure. Ma da chi? Dagli stessi attori che in Italia non sono riusciti a ridurla nemmeno di un punto percentuale? È una responsabilità tremenda, perché si parla della salute dei bambini, non di un tema secondario. Continuare con campagne di facciata, misure spot che non hanno alcun effetto reale, significa perseverare nell’errore.

Il dato UNICEF è una sveglia violenta: basta demagogia, sarebbe ora che i tanti esperti che per decenni ci hanno riempito le orecchie con le loro soluzioni (spesso colpendo a caso anche il vending), avessero la decenza di stare finalmente in silenzio...

Formazione > Masterclass sul controllo di gestione il 24 settembre a Milano

La formazione è la chiave del futuro del vending. In un settore che sta cambiando rapidamente, le competenze di oggi non bastano più. Per restare competitivi e guidare la crescita delle imprese servono strumenti concreti per leggere i numeri, gestire i costi e pianificare con metodo. Per questo segnaliamo alla community questo corso di formazione aperto a tutti.

Nell’ambito del Piano di Formazione CONFIDA 2025, il 24 settembre si terrà a Milano la terza Masterclass, organizzata in collaborazione con S.A. Studio Santagostino e condotta dal dott. Fabio Cauduro, consulente ed esperto in controllo di gestione.

La giornata formativa, che si svolgerà dalle 10 alle 17 presso la sede CONFIDA in via Napo Torriani 29, sarà dedicata all’analisi economica e finanziaria come strumento di supporto alle decisioni aziendali. Saranno affrontati temi come l’equilibrio economico dell’impresa, la distinzione tra costi diretti e indiretti, la marginalità e il profitto, la costruzione di budget e piani sostenibili.

La partecipazione è a numero chiuso, con un massimo di 20 iscritti. La quota è di 350 euro + IVA, ridotta a 250 euro + IVA per gli associati CONFIDA. Per iscriversi è necessario scaricare e compilare la scheda disponibile a questo link: Scheda iscrizione Masterclass e inviarla a: info@confidaservizi.it

Venerdì 19 Settembre 2025

Agosto da dimenticare: consumi in caduta libera nel vending (-10%)

Abbiamo atteso qualche giorno prima di scriverlo, cercando conferme da più fonti, ma ora non ci sono più dubbi: l’agosto 2025 è stato il peggiore di sempre per il settore della distribuzione automatica, al netto della parentesi Covid. Molti gestori parlano senza esitazione di un crollo brutale, in quasi tutte le regioni del Nord addirittura a due cifre. Un’anomalia per un comparto che tratta generi alimentari, da sempre sinonimo di consumi stabili.

Ma la botta non ha riguardato solo il mondo dei gestori. I produttori hanno visto un agosto da brividi e i fabbricanti, già in difficoltà nel primo semestre, hanno dovuto incassare un ulteriore mese di passione. Una crisi che attraversa l’intera filiera e che non può più essere letta come un calo momentaneo, ma come il segnale di un cambiamento strutturale.

Di fronte a numeri così drammatici forse è necessario ripensare il vending dalle fondamenta: che macchina mettere, quali prodotti proporre, a che prezzo. Un meno dieci per cento rispetto all’anno precedente non è un segnale da ignorare, ma un grido che chiede una risposta immediata.

Siamo all’anno zero. Occorre ridisegnare il rapporto con il consumatore, scegliere la macchina giusta per ogni locazione, ripensare completamente la gamma dei prodotti in offerta e fissare prezzi che garantiscano margini reali. Solo così il vending potrà trovare nuove basi per ripartire e pensare al passo successivo...

Caffè Vergnano è il nuovo official coffee della Juventus

Caffè Vergnano, azienda italiana specializzata nella produzione di caffè, sarà per la prima volta Official Coffee di Juventus Football Club.

La nuova partnership nasce dall’incontro tra due eccellenze torinesi profondamente legate al proprio territorio, ma capaci di portare nel mondo un’idea di italianità fondata su qualità e passione: da una parte una torrefazione familiare fondata nel 1882 a Chieri, che ha fatto dell’autenticità, della tostatura lenta e della qualità artigianale il cuore del proprio approccio; dall’altra uno dei club sportivi più titolati a livello internazionale, simbolo di spirito competitivo e capacità di innovazione. A unirli, una visione comune fatta di attenzione alle persone e capacità di costruire relazioni autentiche, dentro e fuori dal campo.

“Siamo orgogliosi di affiancare un’eccellenza come Juventus, con cui condividiamo l’appartenenza a un territorio che ha saputo generare storie imprenditoriali straordinarie – ha dichiarato Enrico Vergnano, Presidente di Caffè Vergnano. - Così come nello sport, anche nel nostro lavoro servono pazienza, dedizione e rispetto per la tradizione. È con questo spirito che, da generazioni, viviamo il caffè come un momento di condivisione e ispirazione. Questa partnership rappresenta l’opportunità di raccontare il nostro mondo a un pubblico nuovo, appassionato e globale”.

Damien Comolli, General Manager di Juventus Football Club, dichiara: “Siamo felici di collaborare con Caffè Vergnano, un'azienda che incarna perfettamente i valori di innovazione e autenticità che Juventus rappresenta. Questa partnership non solo celebra le nostre radici comuni, ma ci permette anche di portare l'eccellenza italiana nel mondo, attraverso la passione e la dedizione che mettiamo in ogni nostra iniziativa. Insieme, siamo pronti a offrire un servizio di eccellenza ai nostri tifosi all’interno dell’Allianz Stadium e a dare ancora più voce al mondo dello sport femminile.”

Giovedì 18 Settembre 2025

Nestlé, terremoto ai vertici: lascia anche il presidente Bulcke

Paul Bulcke non sarà più il presidente di Nestlé dal 1° ottobre 2025. Il passo indietro arriva con sei mesi di anticipo rispetto al piano previsto e segna la fine di un’era per il colosso svizzero. Al suo posto subentrerà Pablo Isla, già designato come successore e chiamato a rimettere ordine in un gruppo scosso da mesi di tensioni interne e da una crescente sfiducia del mercato.

La mossa arriva dopo un biennio turbolento ai vertici. Nell’agosto 2024 era stato il CEO Mark Schneider a lasciare la guida per le pressioni legate a risultati commerciali sotto le aspettative. Solo un anno più tardi, nel settembre 2025, anche il successore Laurent Freixe è stato costretto a dimettersi per la violazione del codice di condotta interna. Due scossoni consecutivi che hanno acceso i riflettori sulla capacità del board di gestire le successioni e garantire stabilità.

Gli investitori non hanno nascosto il loro disappunto. La crescita delle vendite è rimasta stagnante, il titolo ha perso smalto in borsa e la gestione delle crisi non è sembrata né trasparente né convincente. Da qui l’accelerazione sull’uscita di Bulcke, che in un primo momento avrebbe dovuto restare fino ad aprile 2026 e che ora invece si limiterà a un ruolo onorario.

Per Isla e per il nuovo CEO Philipp Navratil la sfida è doppia: rassicurare il mercato e ricostruire credibilità interna. Servirà dare segnali concreti di discontinuità e riportare il gruppo svizzero sul sentiero di crescita, perché la reputazione di “fortezza inespugnabile” di Nestlé è stata incrinata come mai prima.

Gli osservatori parlano già di un “reset” della leadership, ma il tempo stringe. Senza risultati rapidi, il rischio è che la crisi di fiducia diventi strutturale e che anche la strategia nei mercati chiave, vending compreso, finisca in discussione.


Paul Bulcke, Foto di Nestlé, licenza CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons

SmartLink, il nuovo protocollo di comunicazione presentato a EVEX 2025

All’EVEX 2025 di Spalato si è parlato molto di Intelligenza Artificiale, di innovazione e di tendenze del settore. Ma la notizia che avrà l’impatto più diretto sul lavoro quotidiano dei gestori è arrivata dall’EVA: la presentazione del progetto SmartLink, il nuovo protocollo di comunicazione destinato a sostituire quelli oggi in uso nelle vending machine.

SmartLink è stato concepito come un protocollo di nuova generazione, più connesso e a prova di futuro, capace di rendere il vending più efficiente e interconnesso nei prossimi anni.

La roadmap è già chiara: entro la fine del 2025 verrà pubblicata una prima versione del nuovo standard, mentre una dimostrazione pratica sarà presentata a Venditalia 2026 a Rimini. Un palcoscenico perfetto per mostrare agli operatori come cambierà la quotidianità della gestione quando tutti i sistemi parleranno la stessa lingua.

L’adozione di SmartLink segna un passo decisivo verso la piena digitalizzazione del settore, come dimostrato dal grande interesse che il progetto ha raccolto a Spalato.

Mercoledì 17 Settembre 2025

LUTTO NEL MONDO DEL VENDING

E' scomparso improvvisamente, a soli 42 anni, Manuele Pierangeli, Country manager di Televend Italia e con una precedente decennale esperienza come commerciale in Liomatic.

La notizia ha profondamente colpito il settore, dove Manuele era conosciuto e stimato per la sua professionalità e le sue qualità umane.

Alla famiglia e ai colleghi di Televend vanno le più sentite condoglianze dalla redazione di Fantavending.


 

Plastic tax: 1 euro al chilo, un tema che riguarda tutta l’Europa

La discussione sulla plastic tax non si ferma ai confini italiani. In queste settimane tre grandi associazioni europee del settore – EuPC, PlasticsEurope e Petcore Europe – hanno chiesto a Bruxelles di non aumentare il contributo sul conferimento degli imballaggi plastici non riciclati, attualmente pari a 0,80 euro al chilo, e di destinare gli incassi a un fondo specifico per l’economia circolare.

Si tratta della cosiddetta “risorsa propria plastica” dell’Unione Europea, in vigore dal 2021, che pesa sui singoli Stati membri in base alla quota di imballaggi non riciclati. Oggi è al centro di un negoziato legato al prossimo bilancio UE 2028-2034 e, secondo alcune ipotesi, potrebbe salire fino a 1 euro al chilo.

Mentre l’Italia ha rinviato più volte la propria plastic tax nazionale – ora programmata per il 1° luglio 2026, con un’aliquota di 0,45 euro/kg sui MACSI, cioè manufatti in plastica con singolo impiego – la Spagna è già partita con una tassa simile, applicata dal 2023, che incide direttamente sulle aziende che immettono sul mercato imballaggi non riciclati.

Il quadro è quindi complesso: da una parte il prelievo europeo che potrebbe aumentare, dall’altra misure nazionali già in vigore in alcuni Paesi, mentre altri – come l’Italia – continuano a rimandare. Per chi opera nel vending questo significa che la pressione sulla plastica, dagli imballaggi agli accessori monouso, non è un affare solo domestico, ma una partita che si gioca a livello europeo e che richiederà scelte rapide e consapevoli nei prossimi anni.

Martedì 16 Settembre 2025

Formazione tecnica, Toniutti: "Gli ITS possono assicurare futuro e occupazione"

Mario Toniutti, amministratore delegato di Gruppo Illiria e vicepresidente di Confida, è intervenuto all’Its Academy Day di Udine in qualità di vicepresidente di Confindustria Udine, sottolineando il valore strategico della formazione tecnica superiore. Un’occasione per ribadire che chi completa questi percorsi ha ottime probabilità di trovare un lavoro stabile e coerente con le competenze acquisite.

Il legame tra imprese e ITS è stato al centro del suo intervento: "Per rimanere competitivi in un contesto internazionale complesso bisogna investire in ricerca, sviluppo e sostenibilità, ma anche sulla qualità del capitale umano", ha dichiarato Toniutti, ricordando che senza nuove competenze il rischio è rallentare la crescita.

Il richiamo di Toniutti alla centralità della formazione non è casuale. Confida da tempo insiste sull’importanza di creare sinergie tra aziende e mondo educativo, convinta che la distribuzione automatica abbia bisogno di tecnici preparati per affrontare le sfide legate alla digitalizzazione, alla transizione ecologica e all’evoluzione dei consumi.

Per il Gruppo Illiria, che da sempre investe sull’innovazione e sull’organizzazione, gli ITS rappresentano una concreta opportunità per intercettare giovani qualificati pronti a entrare in azienda. Un segnale positivo per tutto il settore, che guarda con attenzione a progetti capaci di rafforzare il legame tra imprese e nuove generazioni.

Bianchi Industry a Host Milano 2025 con due grandi novità

Manca sempre meno a Host Milano 2025 (17–21 Ottobre), la manifestazione internazionale di riferimento per il mondo dell’ospitalità e della ristorazione professionale. Bianchi Industry, presente in oltre 50 Paesi nel mondo, conferma il proprio impegno nella ricerca e nello sviluppo con importanti investimenti in tecnologia, design e soluzioni intelligenti, volte a rispondere alle nuove esigenze del mercato. Un percorso di crescita e consolidamento che trova nella partecipazione a Host una vetrina ideale per mostrare quanto costruito negli ultimi anni.

Due grandi novità saranno protagoniste assolute dello stand, simbolo tangibile della visione strategica del Gruppo: investire nell’evoluzione dell’offerta mantenendo saldi i valori di qualità, affidabilità e innovazione.
Sotto lo storico e prestigioso marchio BRASILIA, sinonimo di eccellenza nel caffè professionale, verranno svelate due nuove macchine, pensate per ridefinire gli standard nei rispettivi segmenti:
una novità nel mondo delle superautomatiche, l’altra nel comparto delle macchine tradizionali.

Accanto alle novità, i visitatori potranno esplorare le soluzioni di Bianchi Coffee Solutions, tra cui la DESIA, nelle versioni S e M, con modulo Fresh Milk integrato: un concentrato di design contemporaneo e user experience evoluta, in grado di offrire una qualità in tazza ottima anche nei contesti professionali più esigenti.

Oltre alle tradizionali BL 500 e BL 100 di Brasilia, in esposizione anche MINI MIGHTY, la compatta “prosumer” dal look raffinato e dalle performance professionali, EVERLY e VITALITY le soluzioni della linea Essential di Bianchi Vending, pensate per coniugare semplicità, affidabilità e valore; INTUITY per la gamma Phygital e le soluzioni smart Water TO GO e LOCKER, dedicate a una ristorazione e hospitality sempre più sostenibili e contactless, per la gestione efficiente di acqua e prodotti alimentari.

Lo stand Bianchi Industry sarà progettato come un vero e proprio hub esperienziale, dove tecnologia, sostenibilità e cultura del caffè si incontrano. Un luogo dove toccare con mano l’evoluzione dell’azienda e dialogare con professionisti del settore, esplorando insieme nuove possibilità. Pad. 8, Stand B03-B07-C04-C08.

Lunedì 15 Settembre 2025

IVS Group chiude il semestre con margini e utili in calo. Male l'Italia.

Il calo dei consumi del vending nel 2025 trova una sua autorevole conferma nella semestrale di IVS appena pubblicata. Il colosso bergamasco perde infatti in Italia oltre 25 milioni di battute nel primo semestre dell'anno (da 430,8 a 405,6 milioni).

Per il resto, la relazione semestrale al 30 giugno 2025 evidenzia un fatturato consolidato di 390,7 milioni di euro, in aumento del 5,2% rispetto ai 371,4 milioni del primo semestre 2024. L’EBITDA adjusted si è attestato a 52,1 milioni, in flessione rispetto ai 57,5 milioni dell’anno precedente. Sul fronte reddituale pesa l’aumento dei costi, in particolare del caffè, che solo in parte è stato recuperato dagli incrementi di prezzo. Così l’EBIT si è ridotto a 7,4 milioni (9,3 milioni adjusted) dai 17,6 milioni di un anno fa, e il risultato netto consolidato è negativo per 3,2 milioni (-1,3 milioni adjusted).

Il settore principale, quello del vending, ha registrato ricavi per 301,2 milioni (+3,9%) ma con un calo in Italia compensato dalla crescita negli altri Paesi. Il prezzo medio è salito a 56,6 centesimi contro i 53,8 dell’anno scorso (+5,2%). La divisione Ho.Re.Ca. ha mostrato la crescita più robusta (+20,8%), seguita dalla Coin (+15,5%) e dalla rivendita (+4%).

Antonio Tartaro e Massimo Paravisi, co-CEO del gruppo, hanno commentato che, pur in uno scenario complesso a livello europeo, IVS continua a sviluppare le proprie attività mantenendo margini e cash flow positivi. La strategia resta focalizzata sull’espansione in nuovi mercati, il rafforzamento della logistica e l’aumento delle quote di mercato.

A Torino il primo master universitario dedicato al caffè

L’Università di Torino lancerà nell’anno accademico 2025/2026 il master di secondo livello “Coffee Science and Technology”, il primo percorso in Italia interamente dedicato alla scienza e alla tecnologia del caffè. Un programma in inglese pensato per coprire tutta la filiera, dal campo alla tazzina, con l’obiettivo di formare nuove figure professionali in un comparto sempre più internazionale.

Il corso avrà durata annuale, per un totale di 60 crediti, con lezioni in presenza da gennaio a giugno e due mesi di tirocinio presso aziende partner. La sede principale sarà il campus SAMEV di Grugliasco, ma sono previste attività anche a Torino e una parte della didattica online. La frequenza sarà obbligatoria dal lunedì al venerdì.

L’accesso è a numero chiuso con un massimo di 15 posti disponibili e l’attivazione al raggiungimento di almeno 8 iscritti. È richiesta una laurea magistrale in discipline affini (agroalimentare, biotecnologie, chimica, farmacia, biologia, ingegneria chimica) e un livello di inglese minimo B2. La scadenza per presentare le domande è fissata al 31 ottobre 2025.

La struttura del master prevede moduli su coltivazione e green coffee, mercati internazionali, processi di trasformazione, aspetti legali e commerciali. Tra i partner del progetto figurano la Camera di Commercio di Torino, Lavazza Group, Caffè Vergnano e Costadoro, confermando il forte legame con l’ecosistema torinese del caffè.

Venerdì 12 Settembre 2025

FAS entra nel mercato dei distributori automatici per farmacie e tabacchi

FAS International ha annunciato un’operazione che segna una vera diversificazione del proprio business. L’azienda vicentina ha acquisito il 70% di Vendix, newco nata dallo spin-off dei rami d’azienda farmacie e tabacchi di Microhard, realtà emiliana specializzata in soluzioni di vending personalizzate e sistemi di pagamento. L’accordo prevede la possibilità di salire al 100% entro due anni, per un valore complessivo di 2 milioni di euro.

Il nuovo brand Vendix manterrà la produzione in Emilia Romagna, senza alcun impatto occupazionale, con 14 dipendenti già confluiti nella società. Microhard continuerà a operare con un fatturato di circa 7 milioni di euro, mentre per Vendix è previsto di superare i 3 milioni già nel 2025 e crescere del 50% l’anno successivo.

Per Francesco Cantini, managing director di FAS, si tratta di un’operazione coerente con la strategia retail tech del gruppo, che punta a rafforzare la presenza sul mercato B2C e a presidiare nicchie ad alto potenziale come la distribuzione automatica di dispositivi medici e tabacchi. Andrea Montanari (in foto), amministratore delegato di Vendix, sottolinea che l’ingresso in FAS rappresenta la spinta giusta per valorizzare un portafoglio che include dieci brevetti, oltre a dare nuova forza al processo di internazionalizzazione.

FAS International, controllata dalla famiglia Adriani, ha chiuso il 2024 con 57,4 milioni di ricavi e un EBITDA di 12,9 milioni, in crescita rispetto all’anno precedente. La società continua così il percorso che ha visto affermarsi il concetto di retail tech: distributori come veri e propri punti vendita automatizzati, con soluzioni cashless e gestione da remoto. Un approccio che ha rafforzato la posizione di FAS sui mercati esteri, dagli storici Italia, Francia e Spagna fino a nuove aree come Polonia, Turchia e Romania.

RiVending al Salone CSR 2025: il vending come modello di circolarità

Il Salone CSR e Innovazione Sociale è ormai riconosciuto come il principale evento in Italia dedicato alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa. Ogni anno, l’appuntamento all’Università Bocconi di Milano riunisce aziende, istituzioni, università e organizzazioni della società civile per condividere esperienze, progetti e buone pratiche capaci di coniugare competitività e impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità.

Nel corso delle ultime edizioni, il Salone ha offerto uno spazio privilegiato di confronto sul tema delle plastiche e dell’economia circolare, mettendo in evidenza il ruolo del nostro Paese come leader europeo nel riciclo e nell’utilizzo di materia prima seconda. Proprio in questo contesto, RiVending ha già avuto modo di presentare la sua esperienza come esempio concreto di raccolta e riciclo dedicato di bicchieri in PS e bottiglie in PET, testimoniando l’impegno della distribuzione automatica per la transizione ecologica.

Anche quest’anno, RiVending sarà protagonista del programma, prendendo parte al convegno “Ecodesign, riuso e riciclo: principi e vantaggi dell’economia circolare”, in calendario giovedì 9 ottobre dalle ore 15 alle 16.30 all’interno del percorso Ambiente e Rigenerazione.

L’incontro sarà coordinato da Aurora Magni, presidente di Blumine, e vedrà la partecipazione di rappresentanti di importanti realtà impegnate sui temi ESG: Simona Bondanza (Costa Edutainment), Michele Cantisani (Bolton), Matteo Di Poce (Nespresso Italiana), Francesco Lalli (Culligan Italy), Luca Cassani (Epson Italia) e Ciro Lupo (PETRONAS Lubricants International). A rappresentare RiVending interverrà Antonio Protopapa, direttore Gestione Operativa Corepla, con un intervento dal titolo: "RiVending: la Raccolta Selettiva per un futuro più Sostenibile".

La presenza di RiVending al Salone CSR conferma il valore del progetto, promosso da Confida, Corepla e Unionplast, come modello di economia circolare applicata al settore del vending e sottolinea la centralità della collaborazione tra associazioni e consorzi per una gestione sostenibile delle risorse.

Giovedì 11 Settembre 2025

Paolo Ghidotti "nuovo"presidente EVA. Ben 5 italiani nel Comitato Esecutivo

Poche ore fa Paolo Ghidotti (Bianchi Industry) è stato eletto come nuovo presidente dell'associazione europea del vending EVA. E' un gradito ritorno, visto che Paolo è stato in carica per ben 7 anni dal 2017 al 2023, quando l'ha guidata con successo attraverso una serie di cambiamenti significativi, tra cui la trasformazione del settore in atto dopo la pandemia.

Contestualmente all'elezione del Presidente è stato eletto il nuovo Comitato Esecutivo che oggi conta ben cinque italiani: Paolo Ghidotti (presidente) Antonio Tartaro (vice presidente), Michele Adt, Alberto Giavoni e Michele Pellegrinelli (consiglieri), un successo elettorale che conferma la grande e riconosciuta professionalità dei nostri rappresentanti in Europa.

Ecco l'elenco completo degli eletti:

Comitato Esecutivo EVA

Rappresentanti delle associazioni nazionali (4 seggi)
- Michele Adt (CONFIDA)
- Aris Kaschefi (BDV)
- José Manuel Mendoza (ANEDA)
- Christian Mengus (NAVSA)

Rappresentanti delle Operating Companies (3 seggi)
- Antonio Tartaro (IVS) – Vicepresidente
- Mihai Ungureanu (O’Fresh) – 1° Vicepresidente
- Peter van Griensven (Maas)

Rappresentante EVMMA (1 seggio)
- Ariadni Skliri (CPI)

Rappresentanti delle aziende fornitrici (5 seggi)
- Paolo Ghidotti (Bianchi Industry) – Presidente
- Alberto Giavoni (Brita) – Tesoriere
- Jürgen Göbel (Ingenico) – Vicepresidente
- Michele Pellegrinelli (EVOCA)
- Pascal Uffer (Boost Inc)



Back to school con Lindt: tre snack per rendere speciale ogni pausa

Settembre segna il ritorno alla routine tra uffici, banchi di scuola e ritmi serrati, ma anche l’occasione per riscoprire piccoli rituali di benessere. Lindt accompagna il back to school e il back to office con tre snack che trasformano ogni pausa in un momento di puro piacere.

Gli snack Lindor sono la scelta ideale per chi cerca la celebre scioglievolezza in un formato pratico da portare ovunque. Disponibili nelle varianti Latte, Fondente 60% cacao, Pistacchio e Caramello Salato, racchiudono tutta l’esperienza dei Maîtres Chocolatiers Lindt e offrono una coccola quotidiana, perfetta in ufficio o tra una lezione e l’altra.

Per chi preferisce un equilibrio tra croccantezza e cremosità, i Lindt Choco Wafer uniscono wafer al cacao e cioccolato Lindt nelle versioni Nocciola e Fondente. Uno snack versatile che si adatta ai diversi momenti della giornata, pratico da tenere a portata di mano nello zaino o nella scrivania.

La novità è il Lindt Dubai Style Chocolate, un viaggio sensoriale che porta nei sapori del Medio Oriente. Un guscio croccante racchiude un cuore morbido con il 45% di pistacchio, arricchito da mandorle, pistacchi e kataifi, i tipici fili di pasta dorata che donano una consistenza inaspettata. Un’esperienza multisensoriale che rende la pausa un momento di evasione raffinata.

Con questi prodotti, Lindt propone un vero e proprio rito quotidiano del piacere, pensato per rendere più dolci le giornate e affrontare con energia i nuovi inizi.

Mercoledì 10 Settembre 2025

Tre indizi fanno una prova? I rumors sulla fusione Lavazza–Dallmayr

A fine primavera ci sono arrivate le prime segnalazioni dalla Germania su un forte interesse di Lavazza verso Dallmayr. In Italia, però, silenzio assoluto, quindi segnalazione da prendere con le pinze, antenne alzate e nessuna fuga in avanti. Poi però, a metà giugno, il Corriere della Sera pubblica: “Lavazza valuta l’unione con la tedesca Dallmayr”, con un dettaglio non banale, Goldman Sachs al lavoro sulla fase preliminare. Qui il primo vero indizio.

Il secondo arriva dal coro delle riprese internazionali: Bloomberg, ESM Magazine, altre testate di settore. Lo schema resta lo stesso: studio in corso, nulla di definito, ma l’ipotesi esiste e avrebbe una logica industriale chiara in questa fase di volatilità delle materie prime. “Quasi 5 miliardi” di ricavi combinati è la cifra che torna ovunque.

Il terzo indizio è recentissimo, un’intervista dell’8 settembre su La Stampa in cui Giuseppe Lavazza non commenta l’M&A, ma indica esplicitamente la Germania come priorità di crescita all’estero. Non è una conferma dell’operazione ma un segnale che combacia perfettamente con il perimetro Dallmayr (Monaco, presidio storico). E tanto basta per far pensare che tre indizi fanno una prova...

Se mai si arrivasse in porto, l’impatto sul vending sarebbe immediato. Dallmayr dichiara “oltre 120.000” distributori in Europa; IVS Group (partner industriale nell’orbita Lavazza) indica “circa 279.300” vending machine a fine 2024. Somma rapida: 400.000 macchine, un perimetro che supererebbe le 320.000 di Selecta, oggi riferimento continentale. La scala cambierebbe parecchi equilibri, soprattutto in Germania.

Per ora non cediamo alla tentazione del titolo definitivo, ad oggi si parla di valutazioni, non di accordi. Le fonti serie ci sono, la rotta verso la Germania pure, i numeri industriali reggono. Da qui in avanti, cronometro in mano e antenne sempre alte. Quando arriverà un segnale ufficiale, non vi stupite se saremo noi a darvelo per primi.

Schär Foodservice lancia Taralli 30g nella sua versione senza glutine

I taralli sono uno snack salato tradizionale molto apprezzato e consumato nella dieta italiana, ed è importante che anche chi segue una dieta senza glutine possa trovarli e consumarli in totale sicurezza. Schär Foodservice, la divisione del Gruppo Dr. Schär dedicata al canale fuoricasa e da anni impegnata nel garantire la miglior esperienza di gusto fuori casa alle persone con esigenze alimentari specifiche, presenta Taralli proposto nella pratica monodose da 30 g. Questa soluzione consente ai professionisti della ristorazione di offrire uno snack durante spostamenti o pause di ristoro. La versatilità d’uso e la crescente popolarità dei taralli tra i consumatori, che si colloca in un contesto di aumento delle diagnosi di celiachia, rendono questo croccante snack ideale anche per il canale vending, rispondendo alla crescente richiesta di opzioni gluten-free nei diversi momenti di consumo on-the-go.

Dal caratteristico aspetto dorato e artigianale, che rievoca la ricetta della tradizione, e il gusto intenso e saporito, Taralli 30g sono preparati con ingredienti selezionati: olio extra vergine di oliva, olio di semi di girasole alto oleico e vino bianco. Senza glutine, senza lattosio, senza olio di palma e ricchi di fibre, rappresentano una nuova referenza che arricchisce l’ampia gamma di snack Schär. Una proposta pensata per soddisfare, con sicurezza e praticità, le esigenze di una clientela sempre più diversificata che deve seguire una dieta priva di glutine.

Taralli 30g sono confezionati in un pratico e compatto display da 10 confezioni, perfetto per l’esposizione e il servizio. Tutti i prodotti Schär Foodservice firmati Schär sono privi di glutine, notificati al Ministero della Salute secondo il regolamento CE 41/2009 e il D.M. 111/92. Sono studiati per azzerare il rischio di contaminazione e pensati per le esigenze della gastronomia professionale.

Martedì 9 Settembre 2025

Sportellate europee? In 9 per 5 posti nell'Executive Committee di EVA

Domani, mercoledì 10 settembre, sarà il gran giorno delle elezioni del nuovo Comitato Esecutivo dell’EVA, l’associazione europea del vending, in occasione dell’EVEX di Spalato. Per la prima volta nella storia si profila una vera competizione nelle diverse categorie.

Il Comitato Esecutivo, composto al massimo da 15 membri, viene rinnovato dall’Assemblea Generale dell’associazione, in cui sono rappresentati tutti i soci. Si tratta di un organismo strategico, che definisce l’agenda politica e il programma tecnico dell’EVA, adottando le position paper che costituiscono la base per le attività di lobbying a livello europeo.

Dai rumors che arrivano da Spalato, la novità di questa edizione sta proprio nella competizione. In passato le candidature tendevano a bilanciarsi con il numero dei posti disponibili, mentre quest’anno l’interesse a entrare nel board è cresciuto in modo evidente, tanto che nella categoria supplier (fabbricanti e produttori) ci sono ben 9 candidati per soli 5 posti a disposizione.

L’appuntamento è fissato domani mattina, dalle 9 alle 11, nelle sale del Méridien Lav di Spalato, durante l’Annual General Meeting dell’EVA. I risultati saranno resi noti nel corso della giornata...

Costadoro entra nel vending con tre nuove miscele dedicate alle pause caffè

Costadoro, la storica torrefazione torinese fondata nel 1890 e certificata B Corp dal 2023, fa il suo ingresso ufficiale nel canale vending con una linea di caffè in grani pensata per portare la qualità del proprio espresso anche negli uffici e nei luoghi di lavoro.

La nuova gamma comprende tre miscele con profili aromatici distinti: Break, dal carattere deciso con note di amaretto e cacao; Relax, un blend avvolgente che unisce cioccolato e spezie; e Chill, più morbido e profumato, con richiami ai prodotti da forno. Tre interpretazioni che mirano a rendere la pausa al distributore un’esperienza autentica, vicina a quella del bar.

Ogni referenza nasce da una selezione accurata dei campioni provenienti dalle migliori piantagioni del mondo, con un processo di valutazione affidato a un team di esperti per garantire costanza qualitativa e resa ottimale in tazza. Un approccio che rispecchia la filosofia dell’azienda, da sempre orientata a coniugare eccellenza del prodotto e attenzione alla sostenibilità.

Con questa novità, Costadoro porta nel vending lo stesso rigore che l’ha resa un punto di riferimento per il caffè di alta gamma. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere accessibile ovunque un espresso eccellente, unendo gusto, responsabilità e tradizione italiana.

Lunedì 8 Settembre 2025

Il divieto delle energy drink ai minori di 16 anni in UK sembra ormai inevitabile

In Inghilterra il governo ha avviato una consultazione pubblica che durerà dodici settimane per introdurre un divieto di vendita delle energy drink con oltre 150 milligrammi di caffeina per litro ai minori di 16 anni. La misura, promessa in campagna elettorale dal Partito Laburista, non è ancora legge ma il percorso legislativo scelto, attraverso la cosiddetta “secondary legislation”, rende il traguardo molto più vicino di quanto sembri.

La proposta pare motivata da un corposo insieme di studi scientifici e il Department of Health & Social Care ha parlato di una decisione necessaria per la salute dei più giovani, sostenuta da associazioni di medici, insegnanti e nutrizionisti.

Se il divieto entrerà in vigore, sarà valido in tutti i canali di vendita: dai supermercati ai bar, dai siti di e-commerce fino ai distributori automatici. Saranno quindi direttamente coinvolti anche i vending operator, anche se al momento non esistono linee operative specifiche su come dovranno adeguarsi. La consultazione in corso dovrebbe chiarire le modalità di applicazione e l’auspicio del settore è che venga adottato un sistema di riconoscimento dell’età, così da consentire la vendita agli over 16 senza dover rimuovere del tutto gli energy drink dalle macchine in location frequentate anche dai più giovani.

Molti esperti parlano già di esito scontato. La consultazione appare più come una tappa formale che come un ostacolo reale e il divieto sembra ormai inevitabile. Restano da chiarire i tempi di applicazione e le eventuali sanzioni, ma la direzione è tracciata: per i giovanissimi britannici l’era delle energy drink a libero accesso è agli sgoccioli.

N-and tra i 100 brand più innovativi del 2025

N-and è stata riconosciuta da Global Brands Magazine come una delle cento aziende più innovative del 2025 a livello mondiale. Il premio “Top 100 Most Innovative Brands” celebra realtà che hanno saputo distinguersi per capacità di trasformare i mercati con soluzioni digitali e tecnologiche all’avanguardia.

Negli ultimi anni N-and ha costantemente puntato sull’innovazione, investendo nello sviluppo di interfacce utente intuitive, sistemi software evoluti e piattaforme di pagamento pensate per rendere i distributori automatici sempre più integrati con l’ecosistema digitale.

Il riconoscimento rafforza il posizionamento dell’azienda non solo come fornitore tecnologico del settore, ma come marchio capace di competere tra i protagonisti globali dell’innovazione. Un risultato che testimonia come il vending sia ormai parte integrante delle grandi dinamiche della trasformazione digitale.

Venerdì 5 Settembre 2025

Il furto di caffè è il termometro della crisi. Una spia del disagio da non sottovalutare

Ieri abbiamo ricevuto una segnalazione che ci ha fatto davvero riflettere. Un gestore ci ha raccontato che in una sua storica locazione pubblica, con un piede di porco gli hanno aperto una macchina del caldo e rubato l'incasso. Sin qui niente di nuovo, ogni giorno succede decine di volte in tutta Italia, ma questa volta il ladro ha anche completamente svuotato la campana del caffè e se l'è portato via...

Sono in questo settore da ormai 30 anni e, a mia memoria, è la prima volta che mi raccontano di un furto di caffè in grani dalla macchina. Il fatto non va sottovalutato, anche perché la situazione non riguarda solo il vending. Nei supermercati di Roma il problema è diventato così serio che in alcuni punti vendita Conad le confezioni di Lavazza sono state sostituite da cartoncini fac-simile, da presentare alla cassa per ritirare il prodotto vero e proprio. Una misura che normalmente si adotta per alcolici o cosmetici di lusso, e che oggi viene applicata al caffè, ormai considerato a tutti gli effetti un bene di valore.

Non è un caso isolato. Episodi analoghi sono stati segnalati anche in altre città italiane, da Genova a Torino, e riguardano sempre lo stesso articolo. I ladri entrano nei supermercati e puntano direttamente agli scaffali del caffè, per portarsi via il prodotto. Il tutto in un contesto in cui i prezzi del caffè verde hanno vissuto negli ultimi due anni rialzi vertiginosi, che inevitabilmente si riflettono a valle.

Il caffè rubato, che sia dallo scaffale di un supermercato o dalla campana di un distributore automatico, è molto più di un semplice episodio di cronaca. È un segnale preciso, un termometro della crisi che attraversa il Paese e una spia di un disagio sociale che non può essere ignorato.

Il Gruppo Gimoka ottiene la Certificazione per la parità di genere

Il Gruppo Gimokaha ottenuto la Certificazione per la parità di genere UNI/PDR 125:2022, rilasciata dell'ente certificatore Bureau Veritas Italia. L’azienda, infatti, ha dimostrato di aver realizzato un sistema di gestione per la parità di genere teso al miglioramento continuo attraverso la promozione di politiche, azioni e processi finalizzati a garantire un ambiente di lavoro sempre più equo. Questo impegno prevede un ambiente di lavoro inclusivo che rifiuti stereotipi di genere, discriminazioni di ogni tipo e qualsiasi forma di abuso.

Inoltre, il Gruppo incoraggia l’empowerment femminile e la diffusione, a tutti i livelli, di una cultura della diversità e dell’inclusione attraverso attività di formazione, comunicazione e sensibilizzazione sul tema. La diversità e l’inclusione sono fondamentali per la cultura aziendale del Gruppo e costituiscono valori chiave che permettono a Gruppo Gimoka di crescere come organizzazione e di affrontare in modo proattivo le sfide di un mercato in continua evoluzione. Tra le azioni già realizzate in questo ambito nel piano triennale di intervento, ci sono: l’adozione e diffusione di politiche per le pari opportunità, per la Diversità e l’Inclusione (D&I) e contro le violenze nel mondo del lavoro, l’istituzione di un Comitato guida per la parità di genere equamente composto da donne e uomini, iniziative per il work life balance e maggior focus sui temi della genitorialità.

“Crediamo fermamente che valorizzare le diversità e promuovere un ambiente di lavoro inclusivo ed equo sia un motore di crescita, innovazione e benessere per tutte le persone che fanno parte della nostra realtà. Questa certificazione conferma l'importanza della centralità delle persone come pilastro della filosofia del Gruppo” – ha affermato Laura Vitali, HR Manager di Gruppo Gimoka.

Fin da quando l’impresa era una piccola realtà a conduzione familiare, infatti, la valorizzazione dell’individuo ha rappresentato uno dei principali fattori di successo, contribuendo in modo decisivo alla crescita dell’intero Gruppo. Oggi questa visione si traduce in un impegno più strutturato e visibile, con l’obiettivo di rafforzare concretamente i principi di pari opportunità, diversità e inclusione, affinché ogni scelta contribuisca a costruire un ambiente in cui tutte le persone si sentano accolte, riconosciute e parte di un progetto comune.

L’ottenimento di questa certificazione è parte integrante dell’Action Plan che Gruppo Gimoka si è dato in termini di Sostenibilità, che include un impegno ad assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze, eliminando le politiche e le pratiche discriminatorie e promuovendo una legislazione, politiche e azioni appropriata.

Giovedì 4 Settembre 2025

Diritti e rovesci

Il Disciplinare di gara appena pubblicato da RomaCapitale (3 lotti che comprendono sedi e uffici delle strutture ricadenti in 15 Municipi di Roma), contiene un dettaglio che onestamente fa riflettere. Ben 7 punti dell'offerta tecnica sono concessi al fornitore che presenta un progetto contenente l’impegno ad implementare una due diligence (dovuta diligenza) lungo la catena di fornitura relativa alla verifica del rispetto dei diritti umani..."

Nessuno mette in dubbio che i diritti umani vadano rispettati e che rappresentino un tema centrale per qualunque attività economica. Ma leggere che in una gara per distributori automatici di snack e caffè possa vincere l’appalto chi ha magari progettato una ricognizione mondiale sulla libertà sindacale nei campi di cacao, suona un po’ fuori contesto.

La verità è che nel vending i criteri che dovrebbero fare la differenza sono la qualità del servizio, l’affidabilità delle macchine, la trasparenza dei prezzi e la capacità di garantire continuità di fornitura. Tutti aspetti che incidono realmente sull’esperienza quotidiana degli utenti. Inserire temi altisonanti come la due diligence sui diritti umani rischia di trasformarsi in un esercizio di retorica, senza alcun impatto concreto sulla bontà del servizio offerto.

Se si vuole davvero migliorare gli appalti pubblici del vending, servono meno proclami e più attenzione alla realtà operativa: manutenzione puntuale, prodotti di qualità, criteri economici sostenibili. Il resto rischia di essere un bel capitolo di un manuale di etica applicata, ma non certo una garanzia per chi domani si troverà a premere il pulsante per un caffè.

Illycaffè investe nel mondo delle macchine da caffè con l’acquisizione di Capitani

Illycaffè ha annunciato l’acquisizione dell’80% di Capitani, azienda comasca specializzata nella progettazione e produzione di macchine da caffè per sistemi porzionati. La famiglia Capitani conserverà il restante 20% e continuerà a ricoprire ruoli operativi nell’impresa. Il closing è previsto entro metà ottobre.

Fondata nel 1979 a Solbiate con Cagno, in provincia di Como, Capitani conta 57 dipendenti e genera circa 20 milioni di euro di fatturato. È riconosciuta come una realtà innovativa nel segmento delle macchine domestiche e già fornitrice di Illy.

Secondo l’amministratrice delegata Cristina Scocchia, l’operazione rappresenta una tappa fondamentale della strategia di crescita e permette a Illy di rafforzare l’integrazione della filiera, puntando su eccellenza e made in Italy in un contesto internazionale caratterizzato da dazi e forte volatilità dei prezzi del caffè verde.

L’ingresso in Capitani consente a Illycaffè di sviluppare sistemi proprietari di estrazione e di ridurre in modo significativo le importazioni extra-europee. L’operazione, la prima acquisizione importante nella storia della torrefazione triestina, segna quindi un passaggio decisivo verso un modello integrato che comprende anche la tecnologia delle macchine.

FLO Group tra le stelle della Mostra del cinema di Venezia

Il Gruppo FLO è partner tecnico de La Terrazza by Atlas Concorde durante la 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Per il terzo anno consecutivo, l’azienda leader europea del packaging nel canale vending e punto di riferimento nei canali Horeca e GDO, ha il piacere di partecipare dal 27 agosto al 6 settembre agli eventi in programma nell’iconico luogo d’incontro per registi, attori, creativi e professionisti del cinema, l’Hotel Excelsior a Lido di Venezia.

Quest’anno, sul palcoscenico la vera protagonista è Alpha, la linea di piatti, bicchieri e posate compostabili che segna un’autentica svolta nell’innovazione sostenibile. Realizzati in carta accoppiata a Qwarzo®, il rivoluzionario rivestimento a base di silice che sostituisce completamente la plastica, i prodotti Alpha uniscono performance, estetica e responsabilità ambientale. Una collezione che riflette perfettamente lo spirito della Mostra: un luogo dove tradizione e avanguardia si incontrano, dando vita a nuove narrazioni capaci di ispirare il futuro.

Accanto ad Alpha, trovano spazio anche i bicchieri Maori, scelti per la forza evocativa dei loro decori ispirati ai tatuaggi kiritui: simboli di identità, coraggio e narrazione visiva. Un richiamo ideale al linguaggio universale del cinema, che da sempre trasforma segni e immagini in storie capaci di emozionare.

Mercoledì 3 Settembre 2025

Licenziato il CEO di Nestlé Freixe per una relazione romantica non dichiarata

Colpo di scena a Vevey, il consiglio di amministrazione Nestlé ha licenziato con effetto immediato il CEO Laurent Freixe. La decisione è arrivata dopo un’indagine interna che ha accertato una relazione romantica non dichiarata con una sua diretta subordinata, in violazione del Codice di condotta dell’azienda.

Al vertice del gruppo arriva Philipp Navratil, in Nestlé dal 2001, manager con una lunga carriera che lo ha visto guidare diverse divisioni fino alla presidenza di Nespresso. Dal 1° gennaio 2025 era già entrato a far parte dell’Executive Board e ora assume la guida del gruppo con effetto immediato.

Il presidente Paul Bulcke e il lead independent director Pablo Isla hanno seguito da vicino l’inchiesta interna. In una nota ufficiale Bulcke ha definito la rimozione “una decisione necessaria per tutelare i valori e la governance dell’azienda”. L’identità della dipendente coinvolta non è stata resa nota.

Freixe era diventato CEO nel settembre 2024, ma la sua esperienza alla guida del colosso svizzero si interrompe bruscamente a circa un anno dall’insediamento. La notizia è stata confermata da più testate internazionali e ha avuto ampia eco in poche ore.


Laurent Freixe, ex CEO Nestlé (Foto: Keystone/Gaetan Bally via Nestlé/Flickr)

Il ritorno del tuRe

Il vending italiano è un universo a parte e una delle sue caratteristiche più curiose è quella di essere una trappola simile a una nassa, la gabbia per catturare le aragoste: facile entrare, praticamente impossibile uscire. In tanti hanno cambiato azienda anche quattro o cinque volte, ma sempre restando nel perimetro del settore. Allo stesso modo è frequente vedere professionisti che provano a lavorare altrove, salvo poi rientrare o fare di tutto per riuscirci.

Il motivo per cui questo accade con tanta costanza, nonostante le difficoltà oggettive che vive il comparto, resta in fondo un mistero. Ma la regola continua a valere e si è appena confermata con un rientro che farà parlare.

Luigi Ture, che nella sua lunga storia professionale si è guadagnato anche un avatar su Fantavending (L’Erborista), sembrava aver chiuso definitivamente con il vending dopo l’uscita dalla sua creatura, la Bilt di Ferrara. Per un bel pezzo non si era più sentito parlare di lui, quasi fosse sparito dai radar.

E invece no. Chi pensava che non sarebbe più tornato resterà deluso, perché Ture ha appena siglato un accordo con un’azienda del settore e resterà nel nostro mondo. Un ritorno che non passerà certo inosservato.

Martedì 2 Settembre 2025

Rivoluzione in Selecta. Tre nuove nomine e l'addio dopo 30 anni di Jan Marck Vrijlandt

Selecta ha annunciato oggi un vero e proprio riassetto ai vertici del Gruppo, con tre nuove nomine e una decisione che segna la fine di un’epoca. Dopo trent’anni di servizio lascia infatti Jan Marck Vrijlandt (in foto), manager storico dell’azienda che aveva ricoperto anche il ruolo di AD ad interim di Selecta Italia a partire dal gennaio 2023.

Dal 1° settembre Jean-Noël Groleau è il nuovo Group Chief Financial Officer. Succede a Nicole Charrière, che assume la nuova funzione di Chief Transition Officer, proseguendo nel percorso di trasformazione di Selecta e rimanendo parte dell’Executive Committee fino al primo trimestre 2026. Groleau, manager con lunga esperienza internazionale in ruoli di CFO nel retail e nei servizi, porta competenze rilevanti in finanza aziendale, crescita e ristrutturazioni.

Un’altra novità è la creazione del ruolo di Chief Business Profitability Officer, affidato a Paul Hearne. La missione sarà quella di spingere la crescita redditizia sfruttando le capacità CRM del Gruppo, con un focus su fidelizzazione, efficienza operativa e nuove opportunità di margini.

Contestualmente è stato deciso di eliminare la posizione di Group Chief Commercial Officer. Una mossa che porta all’uscita, dal gennaio 2026, di Jan Marck Vrijlandt. Per lui inizierà dal 5 settembre un periodo di garden leave che lo accompagnerà fino alla conclusione della sua esperienza in azienda. Selecta ha ringraziato ufficialmente Vrijlandt per i tre decenni di impegno e lealtà, sottolineando il contributo determinante dato al successo del Gruppo.

Michael Rauch, CEO di Selecta, ha commentato che queste scelte riflettono l’ambizione di rafforzare la leadership con un focus sulla crescita redditizia, l’eccellenza operativa e il valore per i clienti.

KitKat compie 90 anni: 5 miliardi di barrette vendute ogni anno

KitKat festeggia 90 anni e si conferma uno dei marchi più popolari al mondo. Nato a York nel 1935, oggi è presente in oltre 85 Paesi e raggiunge i 5 miliardi di barrette vendute ogni anno. Numeri che ne fanno un’icona globale, come ricordato da Nestlé in occasione dell’anniversario.

La città inglese resta la casa del brand, con un centro di ricerca e sviluppo e uno stabilimento capace di produrre fino a quattro milioni di barrette al giorno. Negli anni KitKat ha moltiplicato le varianti: nel mondo se ne contano oltre 300, dalle ricette più tradizionali a quelle legate alle culture locali, come matcha e wasabi. L’intramontabile slogan “Have a break, have a KitKat” continua ad accompagnare la comunicazione in ogni continente.

L’anniversario coincide anche con una fase di forte innovazione. Nestlé ha esteso in Europa la gamma “KitKat Blocks”, pensata per il mercato delle tavolette di cioccolato. Un segmento che negli ultimi due anni è cresciuto di 1,4 miliardi di franchi svizzeri, arrivando a un valore complessivo di 7,5 miliardi. Un terreno di crescita su cui l’azienda vuole rafforzare la propria presenza.

Per celebrare il compleanno, è stato annunciato anche un accordo di marketing globale che porterà KitKat a essere la “Chocolate Bar ufficiale” della Formula 1 a partire dalla stagione 2025. Una partnership multi-annuale che darà al marchio una visibilità straordinaria durante i Gran Premi in tutto il mondo.

Lunedì 1 Settembre 2025

Consumi in Italia, alimentari e bevande in calo del 5,1% negli ultimi trent’anni

Confcommercio ha pubblicato uno studio sull’andamento dei consumi negli ultimi trent’anni e i risultati confermano un cambiamento profondo delle abitudini degli italiani. Dal 1995 al 2025 la spesa pro capite per alimentari e bevande ha registrato un calo reale del 5,1%, un dato che fotografa bene lo spostamento verso altri settori.

In forte crescita invece le spese per tecnologia e comunicazione, aumentate di oltre tremila punti percentuali, e quelle per tempo libero e cultura (+120%). Il dato sui consumi di cibo e bevande è particolarmente rilevante per il settore del vending, che negli stessi trent’anni ha visto trasformarsi il proprio ruolo: da semplice canale di distribuzione di caffè e bevande a presidio capillare per il consumo rapido, spesso in concorrenza diretta con la ristorazione veloce.

Questi numeri confermano una tendenza ormai consolidata: meno acquisti diretti di generi alimentari e bevande confezionate, più spesa destinata a servizi e intrattenimento. Un quadro che impone agli operatori del vending una riflessione strategica sul posizionamento e sull’evoluzione della propria offerta.

In questo scenario, cresce con numeri interessanti il comparto del vending non alimentare, che nel 2024 ha superato i 2,2 milioni di consumazioni in Italia. Dai mattoncini LEGO negli aeroporti di Firenze e Pisa, fino a cosmetici, beauty e prodotti tech, i distributori automatici stanno diventando un punto di riferimento anche per l’acquisto d’impulso “no food”. Un’evoluzione che apre nuove prospettive di business e rende sempre più ampio il perimetro competitivo del settore.

Il caffè protagonista a Host 2025 con Beyond the Cup e Barista Championship

Dal 17 al 21 ottobre 2025 Host Milano ospiterà il Salone Internazionale del Caffè (SIC), con torrefattori, produttori di macchine, professionisti della caffetteria e distributori da tutto il mondo

La novità è Host Talks Beyond the Cup, progetto curato da M25 Consulting insieme a Fiera Milano. L’idea è spostare l’attenzione dal prodotto a una visione più ampia in cui il caffè diventa un sistema che connette agricoltura, tecnologie di estrazione, design, educazione e sostenibilità, con focus anche sull’adattamento ai cambiamenti climatici e sulla ricerca di nuovi cultivar. Spazio dedicato a scuole, ITS e università per formare i professionisti di domani e alimentare la consapevolezza del consumatore su qualità e tracciabilità.

Nel calendario spicca il ritorno a Milano del World Barista Championship, la competizione di World Coffee Events che richiama i migliori baristi da oltre 50 Paesi. In pedana vedremo tecniche di estrazione, preparazione e servizio ai massimi livelli, un segnale forte che conferma il ruolo di Host e di SIC come hub internazionale della cultura del caffè.

L’orizzonte sarà davvero completo, dall’espresso al filtro, dal cold brew agli specialty, fino a vending e capsule. Un perimetro che interessa da vicino anche gli operatori della distribuzione automatica, sempre più coinvolti in progetti su ricettazioni, macchine connesse, sistemi di pagamento e format ibridi del fuori casa.

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