L’appalto Grandi
Stazioni, l’esame di
maturità del settore
del vending
L’anno scolastico
2023-24 del vending
italiano (settembre
‘23/luglio ‘24) si
avvia alla
conclusione e se
dovessimo dargli un
titolo lo
chiameremmo: l’anno
in cui è scomparsa
la marginalità.
Il raddoppio del
prezzo del caffè,
driver del 60% delle
consumazioni di
settore, è solo uno
dei tantissimi
aumenti di costo che
i gestori si sono
trovati ad
affrontare in questo
lasso di tempo e
purtroppo la timida
campagna di aumenti
del prezzo di
vendita al
consumatore non è
assolutamente
riuscita a
recuperarli ad
evidente scapito
della marginalità.
Le reazioni non sono
mancate e nelle
parole di tutti si
avverte un chiaro
intento a non
accettare più
condizioni capestro,
appalti in perdita,
ristorni totalmente
ingiustificati dal
conto economico e ad
impegnarsi per
portare i prezzi di
vendita a valori
corretti e
compatibili con gli
attuali livelli di
costo.
Ma una cosa sono le
parole e un’altra i
fatti. Ora, alla
fine dell’anno
scolastico, ci sono
gli esami e per il
vending questo è
senz’altro l’anno
della maturità.
Una delle prove
scritte prevista per
l’esame è la
compilazione
dell’offerta per le
Grandi Stazioni. Un
appalto
mastodontico, un
totem della
distribuzione
automatica italiana,
un punto di
riferimento
importante sulla
“sanità mentale”
degli offerenti.
Essere bocciati
all’esame dopo un
anno in cui è
scomparsa la
marginalità potrebbe
significare un punto
di non ritorno a cui
tutti ci dovremmo
ribellare.
Ovviamente il
mercato è libero e
non ci interessa chi
vincerà l’appalto,
se un grande gruppo
o una rete di
imprese, ma non
prendiamoci in giro,
a questo livello
tutti sanno fare
bene i conti e
sarebbe bello che
per una volta ci sia
un’assunzione di
responsabilità nei
confronti
dell’intero settore
e del suo disperato
bisogno di ritornare
a creare valore.
Il bello è che tutti
sanno benissimo come
ci si dovrebbe
comportare in questi
casi, è semplice
buon senso, ma vanno
lo stesso contro la
logica per paura che
il buon senso non
venga mai applicato
dagli altri. Però se
si vuole passare
dalle parole ai
fatti, da qualche
parte bisognerà pur
incominciare a dare
un segnale…
![](img/esame_maturita.jpg)
|
Mars Italia
ottiene
certificazione Edge
per la parità di
genere
Mars Italia ha
conseguito la
prestigiosa
certificazione EDGE
(Economic Dividends
for Gender Equality),
riconoscimento
globale che premia
le aziende per
l'impegno nella
promozione
dell'uguaglianza di
genere e
dell'inclusione.
Questa
certificazione
attesta
l'implementazione di
politiche efficaci
per la parità di
genere, inclusa
l'equità
retributiva, e la
rappresentanza
femminile a tutti i
livelli aziendali.
Il processo di
certificazione EDGE
prevede una
valutazione rigorosa
delle pratiche
aziendali, inclusi
assunzioni,
promozioni e cultura
inclusiva,
utilizzando la
tecnologia Edge
Empower per
analizzare i dati
statistici e
raccogliere feedback
dai dipendenti.
Mars Italia si
unisce così a oltre
750 organizzazioni
in 65 paesi che
hanno ricevuto
questa
certificazione.
Yesim Ucelli,
amministratrice
delegata di Mars
Italia, ha
espresso orgoglio
per il
riconoscimento
ottenuto,
sottolineando
l'importanza di
creare un ambiente
di lavoro equo e
inclusivo.
![](img/mars_edge-24.jpg)
|