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Martedì 25 Novembre 2025

Altro che telecamere! Il Wi-Fi potrebbe svelare chi compra al distributore

Il mondo del vending ha passato decenni a inseguire la stessa domanda: chi è davvero il consumatore che sta davanti al distributore? Età, genere, abitudini d’acquisto, preferenze, frequenza delle visite. Tutti dati fondamentali che, se ottenuti con precisione, cambierebbero radicalmente il modo in cui progettiamo l’offerta, la disposizione dei prodotti e la gestione dei prezzi. E invece, ancora oggi, l’identità del cliente resta per lo più un mistero.

Nel frattempo, in un laboratorio della Sapienza di Roma, un gruppo di ricercatori potrebbe aver aperto una strada completamente nuova. Hanno sviluppato “WhoFi”, un sistema di riconoscimento che non usa telecamere, badge, app o strumenti invasivi. Si basa solo sulle onde del Wi-Fi. Il corpo umano, passando tra un router e un ricevitore, modifica il segnale radio in modo unico. Un’alterazione che, analizzata da una rete neurale, genera una vera e propria firma biometrica invisibile.

Il risultato? Nei test condotti su un dataset controllato, WhoFi ha riconosciuto le persone con oltre il 95% di accuratezza. Non importa la luce, non importa l’angolo, non importa se indossi una giacca o uno zaino: il Wi-Fi vede comunque. Non come una telecamera, ma come un sonar biometrico capace di leggere la tua “impronta radio”. La rete neurale impara questo pattern e poi è sempre in grado di riconoscere la stessa persona quando ritorna davanti al sensore.

Ora, non bisogna correre troppo, il passaggio dai laboratori alle situazioni reali richiederà tempo, norme, investimenti e probabilmente garanzie sulla privacy, anche se non ci sono telecamere di mezzo. Ma è un fatto molto rilevante che esista una tecnologia già testata, in grado di riconoscere un individuo senza chiedergli nulla, senza toccarlo e senza filtri visivi. In prospettiva, potrebbe contribuire a trasformare il rapporto tra macchina e consumatore. Non è un domani immediato, ma è un futuro possibile. E in un settore dove il valore del dato è sempre più elevato, conviene tenere gli occhi aperti. Se davvero il Wi-Fi può raccontarci chi abbiamo davanti, allora sarà meglio iniziare a studiare questa tecnologia immediatamente.

Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani in visita al Gruppo San Benedetto

Visita istituzionale di peso nello stabilimento di Scorzè, dove il Gruppo San Benedetto ha ricevuto il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani per un confronto diretto sul ruolo dell’industria italiana sui mercati internazionali. Ad accoglierlo il Presidente e AD Enrico Zoppas, insieme ai vertici aziendali, per un percorso all’interno degli impianti e una panoramica sulle tecnologie e sui processi del gruppo.

La delegazione ha approfondito i temi chiave legati al Made in Italy, agli scenari globali e al valore dell’export. Zoppas ha sottolineato l’importanza di un dialogo costante con le istituzioni per sostenere un settore che porta l’eccellenza italiana nel mondo e continua a investire in innovazione e crescita all’estero.

Tajani, al termine della visita, ha evidenziato come San Benedetto rappresenti una delle realtà industriali che meglio incarnano l’identità italiana sui mercati internazionali, grazie a visione, capacità produttiva e competitività. Realtà su cui – ha ribadito – il Paese deve continuare a fare affidamento.

Il Gruppo ha ricordato anche il proprio profilo internazionale: presenza in cento Paesi, otto stabilimenti in Italia, quattro siti produttivi all’estero e un portafoglio completo che copre tutti i segmenti del beverage analcolico.

 


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