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Giovedì 22 Maggio 2025

Solo quando rimuovono i distributori si rendono conto della loro importanza

Fa notizia il caso del 7° Reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige” di Laives (BZ), dove la recente rimozione dei distributori automatici ha provocato la reazione del SIM Carabinieri, il sindacato militare attivo sul territorio. In un comunicato ufficiale ha chiesto il ripristino urgente del servizio di ristoro automatico, sottolineando il disagio che la loro assenza sta provocando al personale in servizio.

Il benessere del personale rappresenta, per il SIM Carabinieri, una priorità imprescindibile. Spesso, tale obiettivo si costruisce a partire dalle piccole cose, da quei gesti quotidiani che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro più umano, coeso ed efficiente. In questo contesto, appare evidente quanto momenti di condivisione, come il semplice “bere un caffè insieme”, abbiano un valore che va oltre la pausa: si tratta di occasioni preziose per rafforzare lo spirito di corpo, alimentare relazioni positive tra colleghi e offrire un momento di ristoro durante i turni di servizio, specialmente quelli notturni.

Fa davvero piacere leggere parole così. Una presa di posizione chiara, consapevole, che restituisce dignità a un servizio spesso ignorato finché non viene a mancare. È questo il tipo di comunicazione che dovrebbe accompagnare sempre il racconto della distribuzione automatica: concreta, costruttiva, centrata sulle persone. Peccato che accada così di rado.

Credito d’imposta 4.0: nuovo modello per prenotare le risorse

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto direttoriale del 15 maggio 2025 che introduce un nuovo modello di comunicazione per accedere al credito d’imposta destinato agli investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati nel 2025 (con coda fino al 30 giugno 2026 per chi ha versato un acconto entro il 31 dicembre 2025). Le risorse disponibili sono pari a 2,2 miliardi di euro e saranno assegnate secondo un criterio cronologico.

Le imprese dovranno inviare una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, seguita entro 30 giorni dalla conferma del versamento dell’acconto pari ad almeno il 20% del costo del bene. Infine, sarà necessario trasmettere una comunicazione di completamento entro il 31 gennaio 2026 o, in caso di investimenti conclusi più tardi, entro il 31 luglio 2026.

Un passaggio importante riguarda le aziende che avevano già comunicato investimenti tramite il precedente modello (decreto 24 aprile 2024): per non perdere la priorità acquisita, dovranno adeguarsi entro 30 giorni dalla pubblicazione del nuovo modello, altrimenti dovranno ripartire da zero nella prenotazione delle risorse.

Le comunicazioni si effettuano attraverso la piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dove – previa registrazione e firma elettronica – sarà possibile compilare i moduli esclusivamente in formato digitale. Dal 18 maggio 2024 non è più ammesso l’invio tramite PEC.

Per chi ha effettuato investimenti nel 2024 o all’inizio del 2025 (con ordine accettato e acconto versato entro il 31 dicembre 2024), restano in vigore le vecchie regole. Nessuna prenotazione richiesta: solo invio dei moduli, in base alla data di completamento.

Scarica il decreto direttoriale 15/05/2025 (PDF)

 


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