Lagnarsi degli
aumenti
Ma si
può sapere di cosa
stiano parlando?
Tutti a lagnarsi
dell'aumento del
caffè, poi esci e
trovi ancora a 28
una locazione da 50
dipendenti, a 30 nel
pavese un piccolo
gestore di Monza,
grandi gruppi a 35,
piccoli gestori a 32
o 35. A Bergamo poi
fanno un altro
lavoro con ristorni
del 264%. Ma basta
dai, uscite
aumentate i prezzi e
fatela finita!
Sentire ancora
parlare di questi
prezzi è davvero
disarmante. C'è da
perdere la speranza
quando si guarda
qualche fotografia
come questa del
mondo reale.
Speriamo che
quest'ultimo shock
degli aumenti dei
fornitori, facciamo
definitivamente
cambiare questa
abitudine a fare
business solo con il
prezzo più basso. E
pensare che questa è
l'unica cosa che non
si deve fare quando
si vende un
servizio...

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Da consumarsi in
giornata
Un
gestore della mia
provincia vende
ancora panini e
focacce
autoprodotti, con
indicato "da
consumarsi in
giornata" ma senza
mettere la data di
produzione. Bel
furbacchione no?
Ancora esistono cose
del genere?
Sì, purtroppo è
possibile che
succedano ancora
situazioni del
genere, anche se le
normative sulla
sicurezza alimentare
sono piuttosto
chiare. Un prodotto
alimentare venduto
al pubblico deve
riportare
informazioni
obbligatorie, tra
cui la data di
produzione o almeno
quella di scadenza
(nel caso di
prodotti freschi e
deperibili), oltre
agli ingredienti e
agli allergeni.
Scrivere solo "da
consumarsi in
giornata" senza una
data specifica,
potrebbe essere un
escamotage per
evitare di dover
indicare il giorno
esatto di
produzione. Mi sa
che alle ASL e ai
NAS, questa dicitura
piace molto poco.
Inoltree, se il
gestore produce i
panini e le focacce
in proprio, dovrebbe
seguire precise
regole
igienico-sanitarie,
inclusa la
registrazione come
laboratorio di
produzione
alimentare e il
rispetto dei
requisiti
dell’HACCP.

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