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Venerdì 28 Marzo 2025

IVS pubblica il bilancio 2024. 18 milioni di consumazioni in meno in Italia...

La fase recessiva che ha colpito dall'inizio del 2024 il mercato italiano si riflette anche sul bilancio IVS 2024. A parte un leggero aumento del fatturato, tutti gli altri indici sono negativi, EBIT e Utile Netto a doppia cifra.

Nel vending, il numero totale di erogazioni del gruppo al 31 dicembre 2024 è stato pari a 982,6 milioni da 991,5 milioni del 2023 (-0,9%). Il calo dei volumi dipende dalle minori consumazioni effettuate all’interno del perimetro clienti esistenti, a causa della generalizzata diminuzione del numero ore lavorate e, conseguentemente, dei minori consumi sui luoghi di lavoro. La maggior parte del calo dei volumi (circa -18 milioni di consumazioni, circa l’1,8% del totale) è stata registrata sul mercato italiano.

Ecco la consueta sintesi dei risultati al 31 dicembre 2024

- Fatturato: €732,8 milioni (+0,9% vs. 2023)
- EBITDA Adjusted: €110 milioni (-5,3%)
- EBIT Adjusted: €29 milioni (-19,4%)
- Utile netto adjusted: €11,9 milioni (-13,9%)
- PFN: -€441,5 milioni (in peggioramento rispetto a -€421,1 milioni nel 2023)
- Perfezionate 14 acquisizioni in Italia e all’estero.

Ricordiamo che nel 2024  si è conclusa un’operazione di portata storica per IVS Group: il delisting dalla Borsa (Euronext Milan - STAR) e la fusione con Grey S.a.r.l., controllata da E-Coffee S.r.l. (gruppo Lavazza). Oggi Lavazza detiene il 49% del capitale di IVS, mentre il restante 51% è in mano ai fondatori e management. L’accordo include meccanismi di governance e opzioni call/put tra i soci, con nuovi assetti a valle del bilancio 2026.

Per visionare il comunicato stampa completo CLICCA QUI

Confida e Aneda firmano un accordo di collaborazione strategica

CONFIDA e ANEDA (Associazione Nazionale Spagnola) hanno firmato un accordo di collaborazione strategica per affrontare le sfide nazionali e internazionali, e creare sinergie per il futuro del vending. In Italia sono ben 830.000 le vending machine installate e l’indotto occupazionale è di circa 30.000 persone, a cui si aggiungono le altre aziende della filiera; mentre in Spagna, i distributori automatici installati sono 370.000 e la filiera occupa 20.000 dipendenti. La firma dell’accordo è avvenuta a Madrid, presso la sede del Senato spagnolo, a lato dell’incontro tra le due associazioni e del confronto con le istituzioni iberiche sul settore del vending in Italia e in Spagna. Erano presenti le senatrici spagnole Teresa Mallada, Carmen Riolobos Redera, e Arenales Serrano Arguello.

“Il comparto del vending in Italia e in Spagna è molto simile e vive le medesime problematiche. – commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA – Le nostre due associazioni, inoltre, condividono l’impegno per la formazione e la professionalizzazione dei propri associati e quello per la promozione dell’innovazione e della competitività. Per questo abbiamo stipulato un accordo di collaborazione pensato per promuovere progetti di sostenibilità e di innovazione e condividere analisi sullo sviluppo della normativa di settore a livello italiano ed europeo”.

Primo punto nell’agenda operativa dell’accordo sarà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto di ANEDA e CONFIDA che si dedicherà a consultazione, analisi, formulazione e proposta di iniziative che possano portare benefici agli operatori di entrambe le associazioni. Il gruppo affronterà diverse tematiche sensibili per il settore come quelle relative alle normative e alla legislazione, l’economia settoriale e i mercati nazionali, progetti e iniziative speciali (come RiVending, Vida Saludable, Vending Sostenibile e altri), e la definizione di azioni congiunte ed eventi di collaborazione per lo sviluppo del settore e delle aziende.

“L’accordo di oggi va oltre le iniziative isolate ed ha una prospettiva di lungo termine, cercando di creare una rete di cooperazione strutturata. – dichiara Juan Luis Hernandez, presidente di Aneda – Si tratta un traguardo molto significativo e vorrei ringraziare tutti i membri di entrambe le associazioni per l’impegno profuso nel raggiungimento di tale accordo. Da parte di Aneda, confido che questa collaborazione sia l’inizio di una lunga e proficua relazione, e sono fiducioso che insieme saremo in grado di affrontare ogni sfida e cogliere tutte le opportunità del mercato.”

Il grande sogno delle vending machine non collegate alla corrente elettrica

Questa volta ci siamo. Il grande sogno di realizzare un distributore automatico efficiente ma totalmente autonomo dal punto di vista dell'alimentazione elettrica, forse è diventato realtà.

Coca-Cola ha infatti annunciato in occasione dell’Expo 2025 che si terrà a Osaka a partire dal 13 aprile 2025, l’installazione dei primi distributori automatici al mondo alimentati a idrogeno. Questo progetto innovativo, realizzato in collaborazione con Fuji Electric, rappresenta una novità significativa nel settore dei distributori automatici, promettendo un approccio più sostenibile all’erogazione delle bevande.

Nel armadietto a fianco alla macchina infatti sono presenti una serie di cartucce a idrogeno che funzionano come delle pile molto efficienti e che permettono alla macchina di funzionare senza fili... La cartuccia innesca una reazione chimica con l’ossigeno, che genera elettricità, che viene immagazzinata in una batteria e che, infine, dà energia al distributore.

Ovviamente siamo tutti in attesa che i produttori svelino quanta autonomia ha una cartuccia, qual è il suo costo e quali siano gli oneri di  manutenzione di questa tecnologia, ma al di là di tutto, probabilmente è il primo passo per una vera rivoluzione nel vending, che davvero potrebbe finalmente raggiungere e funzionare in qualunque luogo...

Giovedì 27 Marzo 2025

Breaking News > Esplosione alla Perfetti di Lainate

Nel pomeriggio di mercoledì 26 marzo si è verificata un’esplosione all’interno di un magazzino dello stabilimento di Lainate (MI) della Perfetti Van Melle.. L’incidente ha generato una densa colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza, causando un immediato intervento delle squadre di emergenza.

Fortunatamente non risultano persone coinvolte o feriti. L'esplosione si è verificata in un magazzino contenente scarti di lavorazione. I vigili del fuoco hanno già dichiarato che l'incendio è sotto controllo.

In una nota dell'azienda si legge: "L'incendio è già stato domato e non ha coinvolto alcuna persona. L'operatività dello stabilimento non risulta intaccata. Resta quindi una situazione circoscritta, che non ha avuto impatti rilevanti sull'attività".

Vi terremo informati di eventuali sviluppi

La scomparsa di Giuseppe Vicenzi, presidente dell'omonimo gruppo dolciario

Pubblichiamo il comunicato del Gruppo Vicenzi, molto noto anche nel vending, all'indomani della dipartita del loro Presidente.

"Il Gruppo Vicenzi ha annunciato con profonda tristezza la scomparsa del suo Presidente, Giuseppe Vicenzi, 92 anni, e si stringe a tutta la famiglia.

Con visione e determinazione, ha trasformato la pasticceria di famiglia in un’eccellenza internazionale, basata sui valori di qualità, innovazione e attenzione alle persone. Un esempio di imprenditorialità che continuerà a ispirare il nostro lavoro.

Oltre all’impegno aziendale, ha lasciato il segno nello sport, guidando la Scaligera Basket, e nella cultura, sostenendo per oltre 40 anni la Fondazione Arena di Verona.

Nel 2021, il Presidente della Repubblica lo ha insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, riconoscendo il suo straordinario contributo all’imprenditoria italiana.

Il suo sogno e il suo impegno continueranno nel futuro del Gruppo Vicenzi".

Mercoledì 26 Marzo 2025

Bloomberg, chi ha sbagliato i conti sul caffè adesso paga (e fa pagare)

C’è un motivo se i prezzi del caffè stanno lievitando sempre di più, e non è solo colpa del clima in Brasile. I grandi torrefattori mondiali avevano scommesso sul fatto che, dopo i forti rialzi degli ultimi due anni, il prezzo del caffè sarebbe calato. Per questo avevano rinunciato a coperture finanziarie e hedging, sperando di acquistare materia prima a costi più bassi nel 2024. Il problema? I prezzi non sono mai scesi.

Bloomberg, in un articolo appena pubblicato (LINK), racconta che i principali attori del settore, da JDE Peet’s a Starbucks, sono rimasti spiazzati da una situazione che continua a peggiorare. Le condizioni meteo avverse in Sud America hanno mantenuto alto il prezzo del caffè verde, mentre il meccanismo della backwardation (condizione particolare del mercato dei futures in cui il prezzo del contratto con scadenza ravvicinata è più alto rispetto a quelli con scadenza più lontana) ha reso proibitivo accumulare scorte. Risultato: ora i torrefattori comprano poco per volta e a prezzi di picco.

Secondo Bloomberg, il livello di attività di copertura da parte degli operatori è tra i più bassi degli ultimi undici anni. JDE Peet’s, per bocca del suo AD Rafael Oliveira, ha già parlato di “inevitabili aumenti significativi”, mentre Starbucks ha ammesso i rincari e indicato nei prodotti destinati alla GDO quelli più colpiti.

Non sono pochi i torrefattori di media e piccola dimensione ad avere gli stessi problemi. E se vendono il loro caffè anche nel vending, sappiamo cosa vuol dire. La saggezza popolare va in pensione e il vecchio detto si trasforma in: chi sbaglia paga e i cocci sono nostri…

Gruppo Flo e NatureWorks presentano KEYGEA per il mercato nordamericano

Una nuova era per il caffè sostenibile inizia con KEYGEA, l'innovativa capsula monodose compostabile per il mercato nordamericano, nata dalla sinergia tra FLO Group, leader europeo nel settore del vending e del food packaging, e NatureWorks, il più grande produttore al mondo di biopolimeri a base di PLA (acido polilattico).

Progettata per soddisfare la crescente domanda di soluzioni rinnovabili, KEYGEA combina sostenibilità e prestazioni, garantendo un'estrazione del caffè senza compromessi sulla qualità. KEYGEA è realizzata con Ingeo™ PLA, un biopolimero derivato da risorse rinnovabili, innovazione sostenibile per il futuro del caffè e autentica rivoluzione nel settore delle capsule. È certificata compostabile a livello industriale da BPI e DIN CERTCO e consente di restituire i fondi di caffè alla terra come preziosi nutrienti naturali. Le capsule di caffè compostabili sono un passo concreto verso il consumo più responsabile e un futuro con meno rifiuti.

Il team di innovazione del Gruppo Flo ha sviluppato una capsula che ottimizza il flusso dell'acqua durante l'estrazione, offrendo un'esperienza sensoriale di alto livello. Progettata con tecnologia a barriera, KEYGEA protegge efficacemente il caffè dall'ossidazione, preservandone più a lungo aroma e freschezza, per garantire ogni volta una tazza perfetta.

Grazie al processo di termoformatura avanzata, KEYGEA si distingue come una delle capsule più leggere sul mercato, solo 2,6 g, senza compromettere la resistenza e la piena compatibilità con le linee di riempimento e sigillatura ad alta velocità. Un perfetto equilibrio tra praticità e sostenibilità, che soddisfa le esigenze dei torrefattori più innovativi.

“Questa capsula segna una svolta per il mercato del caffè, un nuovo capitolo nel nostro percorso di innovazione”, afferma Erika Simonazzi, Direttore Marketing del Gruppo FLO. “Grazie alla strategica partnership con NatureWorks, entriamo nel mercato nordamericano con una soluzione rivoluzionaria che unisce sostenibilità ad alte prestazioni. Ma il nostro viaggio non si ferma qui: la ricerca alla base di questa capsula apre nuove opportunità nel packaging monodose e rafforza il nostro standing, frutto di oltre 50 anni di eccellenza nel packaging alimentare”.

“Siamo orgogliosi e grati per il rapporto che abbiamo costruito con FLO nel corso degli anni”, afferma Roger Tambay, Chief Growth Officer di NatureWorks. “Insieme, abbiamo condiviso idee e competenze per affrontare con attenzione ogni dettaglio necessario alla realizzazione di una capsula da caffè davvero efficace. La capsula KEYGEA non solo offre un caffè dal gusto eccellente, ma risulta anche economicamente vantaggiosa per i torrefattori”.

Per saperne di più su come viene prodotta KEYGEA e sul suo post-utilizzo CLICCA QUI

Martedì 25 Marzo 2025

Specchio, servo delle mie brame...

Interrompo il solito flusso di informazioni per raccontarvi un episodio di vita reale che mi ha fatto riflettere. Ogni mattina per andare in redazione passo davanti ad un negozio H24 posizionato in modo strategico davanti ad una scuola media.

Inaspettatamente, visto il periodo, è sempre pieno, con un vero e proprio flusso continuo di ragazzi (soprattutto ragazze) che a turno entrano nel negozio prima che suoni la campanella della scuola.

Il negozio ha 5 macchine del freddo e una del caldo ed è tenuto molto bene, ma non ha di per sé qualche prodotto così attrattivo o particolare da generare quel traffico mattutino. Quindi stamattina ho deciso di andare a controllare di persona, anche a costo di chiedere agli studenti perché si affollavano nel locale...

Ebbene non ho avuto bisogno di chiedere, il segreto del negozio era un grande specchio a figura intera installato in una delle pareti dove le ragazze a turno di truccavano e si sistemavano i capelli. Qualche ragazzo era davanti alle macchine a prendersi una bibita fredda o calda, buttando "distrattamente" l'occhio alle ragazze in fase di maquillage.

Presumo che, vista la giovane età, non si trucchino a casa e che quello specchio sia la soluzione. Al di là di qualunque giudizio etico, a volte basta davvero poco per generare traffico in un'area ristoro. Pensare fuori dagli schemi, avere qualche intuizione, può davvero fare la differenza tra un punto vendita che funziona e uno che non è frequentato.

Contrordine compagni! In Svezia e Norvegia c'è il ritorno del contante.

Chi in Europa sosteneva che il contante fosse ormai un ricordo del passato dovrà ricredersi. Due dei Paesi più digitalizzati del mondo, la Svezia e la Norvegia, simboli della corsa verso una società cashless, stanno rivedendo le proprie posizioni. E la ragione è tutt'altro che banale, perché si parla di sicurezza nazionale e di resilienza dei sistemi economici.

In Svezia, dove i pagamenti digitali rappresentano la quasi totalità delle transazioni quotidiane e dove persino le chiese accettano offerte tramite app, il governo ha deciso di invertire la rotta. Alle famiglie viene ora consigliato di tenere in casa una piccola riserva di contante per affrontare eventuali crisi o emergenze, come blackout informatici, calamità naturali o – come paventato da diversi osservatori – attacchi cyber di larga scala. La nuova parola d’ordine è preparazione: non solo scorte alimentari e batterie, ma anche banconote e monete da usare quando la tecnologia si inceppa.

Un ragionamento analogo ha portato la Norvegia a introdurre un obbligo per gli esercenti: accettare i contanti. Una misura impensabile fino a pochi mesi fa, e che oggi viene invece giustificata dalla necessità di garantire l’accesso ai beni essenziali anche in scenari di interruzione dei servizi digitali. Insomma, il contante ritorna non come alternativa “vecchia” ma come strumento strategico di sicurezza.

Anche nel nostro Paese, dove il contante ha storicamente avuto un ruolo molto più radicato, l’adozione dei pagamenti digitali ha accelerato. Ma le istituzioni continuano a sottolineare che qualsiasi passo verso l’euro digitale o la cashless society non può prescindere dalla coesistenza con la moneta fisica. Troppa dipendenza dalla tecnologia, in fondo, rende tutti più vulnerabili.

Il vending italiano, da sempre allineato con l’innovazione nei metodi di pagamento, osserva questa tendenza con particolare interesse. Se il contante torna a essere considerato un asset strategico, anche nel vending potrebbe riaffacciarsi la necessità di mantenere operativi tutti i canali di pagamento – fisici e digitali – senza sbilanciarsi troppo. La lezione scandinava è chiara: la resilienza passa dalla diversificazione.


Lunedì 24 Marzo 2025

Il vending italiano è in recessione. I numeri 2025 lo confermano

Non ci sono più dubbi: il settore del vending italiano è in recessione. I dati di gennaio e febbraio 2025 confermano il tracollo di dicembre 2024, che era stato già il peggior mese dell'anno. Con due mesi già compromessi, il primo trimestre 2025 si avvia a essere il quinto consecutivo in calo, certificando una crisi strutturale.

Il quadro già preoccupante del 2024 ha visto una contrazione complessiva del -4,24% rispetto all'anno precedente, con un calo ancora più marcato (-4,94%) se si considerano le vendite a parità di macchine. Un anno nero, con quattro trimestri negativi che ora vengono seguiti da un avvio del 2025 ancora peggiore.

I numeri parlano chiaro: dicembre 2024 ha chiuso con un crollo del -9,14%, segnale inequivocabile che il settore sta perdendo volumi di vendita a ritmo sostenuto. Gennaio e febbraio non hanno invertito la rotta, anzi, confermano il trend discendente, rendendo ormai certa una nuova flessione trimestrale.

Il problema non è più solo congiunturale, ma strutturale. Il vending sta soffrendo un mix di fattori negativi: calo dei consumi nei luoghi di lavoro, crescita dell'home working, inflazione che spinge i prezzi al rialzo e una concorrenza sempre più aggressiva. In questo scenario, il 2025 rischia di essere il secondo anno consecutivo di contrazione, spingendo il settore in una crisi senza precedenti.

Ora la domanda è: esiste una via d'uscita? Il settore ha bisogno di azioni concrete, incentivi per il rinnovo delle vending machine, strategie di diversificazione dell'offerta euna politica di prezzi sostenibile che tenga conto del potere d'acquisto dei consumatori. Senza una risposta chiara, il vending rischia di dover affrontare un'altra stagione difficile, con ricadute su tutta la filiera e sui consumatori.

La recessione è un dato di fatto. La ripresa, al momento, ancora un'incognita.

Vending culturale, Gruppo Illiria lancia “Bookstop - Fai una pausa con un libro”

Basterà un tocco per avere una storia tra le mani. Gruppo Illiria, da sempre innovatore nel settore del vending, presenta un progetto rivoluzionario: BOOKSTOP, il primo distributore automatico di libri. L’iniziativa nasce da un’idea di Ediciclo Editore realizzata grazie a NextGenerationEU attraverso un bando del Ministero della Cultura riguardante il supporto a settori culturali e creativi per l'innovazione e la transizione digitale, ed è pensata per avvicinare la lettura alla vita quotidiana, renderla accessibile anche in luoghi inediti, trasformandola in un gesto quotidiano, spontaneo e sempre a portata di mano, acquistando un libro in modo rapido e semplice, proprio come si fa con un caffè.

Il distributore contiene 20 titoli della collana Piccola filosofia di viaggio di Ediciclo Editore, una raccolta di saggi brevi che offrono spunti di riflessione su temi legati al viaggio, alla scoperta e all’esperienza personale. Ogni volume, riconoscibile per il suo formato compatto e il design distintivo, è il frutto di una ricerca editoriale rigorosa e con un’impronta autoriale unica. Bookstop, portando con sé questa collana, diventa molto più di un semplice distributore, trasformandosi in una vera e propria esperienza di riflessione, ispirata anche dalle illustrazioni di Giulia Neri, illustratrice e collaboratrice del progetto: un invito a rallentare, fermarsi, ascoltare, respirare e immergersi in un mondo nuovo, scegliendo un libro per sé o per qualcun altro, per viaggiare, farsi ispirare e riflettere.

Il primo Bookstop è stato inaugurato giovedì 20 marzo presso l'Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (TV), segnando l’inizio di un progetto destinato a cambiare le modalità di fruizione dei libri e regalare momenti di benessere, evasione e felicita, in luoghi di attesa che si trasformano in momenti di viaggio e scoperta.

Per maggiori informazioni CLICCA QUI

Venerdì 21 Marzo 2025

Il Sole 24 Ore: Il caffè potrebbe aumentare ancora nel 2025

Il principale quotidiano finanziario italiano ha recentemente pubblicato un articolo basato su uno studio della Food and Agriculture Organization (FAO), curato dagli analisti El Mamoun Amrouk, Fabio Palmeri and Emiliano Magrini.

Secondo questo studio, i prezzi del caffè potrebbero aumentare ulteriormente nel 2025 se si verificassero cali significativi della produzione nelle principali regioni in crescita... E purtroppo l'agenzia governativa brasiliana per le previsioni agricole (CONAB), ha dichiarato che la materia prima per la stagione 2025/26 subirà una contrazione del 4,4% scendendo a 51,81 milioni di sacchi, il livello più basso degli ultimi tre anni.

Se si aggiunge che il consumo globale è salito del 2,2%, tutto lascia presupporre ad ulteriori aumenti nei prossimi mesi, non solo per il caffè verde, ma anche per quello in tazzina al bar, che diversi analisti vedono già prima della fine dell'anno avvicinarsi inesorabilmente a quota 2 euro.

Il vending italiano si trova quindi in una situazione complessa, già vissuta nell'autunno del 1994, quando ci furono aumenti brutali del caffè. Quella volta ne siamo usciti molto bene, ma perché le gestioni avevano bilanci in salute. Oggi, dopo aver distrutto la marginalità in ogni modo possibile, questa situazione rischia di farci affogare...

Bevande funzionali > PepsiCo acquisisce Poppi per 1,95 miliardi di dollari!

PepsiCo ha annunciato l'acquisizione di Poppi, un marchio emergente nel settore delle bevande prebiotiche, per 1,95 miliardi di dollari. Questa operazione mira a rafforzare la presenza di PepsiCo nel crescente mercato delle bevande funzionali, rispondendo alla domanda dei consumatori per prodotti più salutari.

Poppi, fondata nel 2015 da Allison e Stephen Ellsworth, combina succhi di frutta, aceto di mele e prebiotici per offrire una soda a basso contenuto calorico, con non più di cinque grammi di zucchero per porzione. La popolarità del brand è cresciuta rapidamente, grazie anche alla partecipazione al programma televisivo "Shark Tank" nel 2018.

Ramon Laguarta, presidente e CEO di PepsiCo, ha dichiarato che l'acquisizione di Poppi rappresenta un passo importante nella trasformazione del portafoglio prodotti dell'azienda, per rispondere alle esigenze dei consumatori orientati al benessere.

Questa acquisizione segna un ulteriore passo nella competizione tra PepsiCo e Coca-Cola nel mercato delle bevande funzionali, con entrambe le aziende impegnate a soddisfare la crescente domanda di prodotti più salutari da parte dei consumatori.

Giovedì 20 Marzo 2025

Sciopero alla Silplaster di Casale Monferrato, lavoratori in presidio

La situazione dei fabbricanti di palette si fa sempre più preoccupante. Da quando è entrata in vigore la SUP voluta dall'Europa che ha messo al bando le palette monouso in plastica, il comparto non ha più trovato soluzioni per riconvertire la produzione, anche per il caos normativo su bioplastiche, reuse, ecc. ecc.

A conferma di questa complicata situazione congiunturale, arriva la notizia che i dipendenti della Silplaster di Casale Monferrato hanno incrociato le braccia per otto ore e organizzato un presidio davanti ai cancelli dell'azienda. La protesta è stata indetta per denunciare il mancato pagamento della tredicesima mensilità del 2024, di cui è stato versato solo un acconto, e per esprimere preoccupazione per la difficile situazione finanziaria della società.

La direzione ha comunicato ai sindacati l’attivazione della cassa integrazione ordinaria dal 20 al 30 marzo a causa della riduzione degli ordini, ma ha anche chiarito che questa volta non potrà anticipare gli stipendi, costringendo i lavoratori ad attendere i tempi di pagamento dell’INPS. Negli ultimi mesi la produzione è stata più volte sospesa per periodi che variavano da sette a dieci giorni, una tendenza che preoccupa il personale.

Le organizzazioni sindacali Filctem CGIL e Femca CISL hanno espresso forte preoccupazione per la possibilità di esuberi, che potrebbero coinvolgere fino alla metà dei 14 lavoratori attualmente in organico. I rappresentanti sindacali hanno chiesto all’azienda di avviare un confronto per cercare soluzioni che evitino licenziamenti... Staremo a vedere.

EVA > un modello per valutare il ciclo di vita (LCA) dei distributori automatici

Numerose iniziative stanno per essere avviate dall'associazione europea EVA con l’obiettivo di migliorare la comprensione e il controllo delle risorse utilizzate nel nostro settore. Innanzitutto, un sottocomitato del Comitato Tecnico dell’EVA sta lavorando a un modello armonizzato per aiutare i membri a calcolare la fase d’uso nella valutazione del ciclo di vita (LCA) delle macchine. Questo modello completerà le linee guida già esistenti su come determinare al meglio un LCA per i produttori di distributori automatici. Il modello relativo alla fase d’uso è pensato per essere uno strumento semplice ma realistico, utile a standardizzare i calcoli di questa fase complessa e spesso variabile, una volta che la macchina è operativa sul campo. La pubblicazione di questo modello LCA è prevista prima dell'estate.

È inoltre ufficialmente iniziata la revisione dei Regolamenti Ecodesign ed Etichettatura Energetica per la refrigerazione commerciale (ovvero i distributori automatici refrigerati). L’EVA parteciperà il 20 marzo a un incontro con la Commissione Europea e i consulenti incaricati della revisione per comprendere le tempistiche, le modalità di presentazione dei dati e il formato della revisione, al fine di allinearla al Regolamento Ecodesign per i Prodotti Sostenibili (ESPR). L’EVA vede questa revisione come un’opportunità per suggerire miglioramenti alla legislazione esistente, inclusa la ridefinizione delle macchine coinvolte e la formulazione di una posizione su eventuali nuovi obiettivi di efficienza.

Infine, questo mese prenderà il via il gruppo di lavoro 21 del CENELEC TC59x, incaricato di sviluppare una nuova metodologia di calcolo del consumo energetico per i distributori automatici di bevande calde. Una volta definito, questo nuovo standard sostituirà l’attuale EVA Energy Measurement Protocol 3.1b. Questo standard europeo ufficiale aiuterà inoltre l’industria a prepararsi in anticipo per le future normative sulle macchine per bevande calde previste nell’ambito dell’ESPR, sebbene non ancora annunciate.

Mercoledì 19 Marzo 2025

Distributori automatici come uffici postali: un'opportunità per il vending italiano?

L’innovazione nel settore dei distributori automatici continua a espandersi, ridefinendo i confini della loro funzione tradizionale. In Germania, per la prima volta, i distributori automatici sono stati riconosciuti come uffici postali ufficiali, ottenendo l’approvazione dell’Agenzia Federale della Rete per sostituire alcune filiali . Si tratta di un passo significativo che potrebbe offrire spunti interessanti anche per il mercato del vending italiano.

Le cosiddette "Poststation", installate in nove diverse località tedesche, permettono per ora di ritirare e spedire pacchi, acquistare francobolli e ottenere consulenza via video. Pur esistendo da anni, finora questi distributori non erano stati considerati parte della rete postale ufficiale. Ora, con l'aggiornamento della normativa, le macchine potranno contribuire al rispetto degli obblighi di copertura territoriale imposti alle Poste tedesche, risolvendo una criticità legata alla chiusura di punti vendita fisici nei piccoli centri.

Questa evoluzione dimostra ancora una volta il potenziale inesplorato del vending, che può trasformarsi in un’infrastruttura essenziale per i servizi di pubblica utilità. In Italia, il settore è altamente sviluppato, ma è ancora legato prevalentemente alla distribuzione di alimenti e bevande. Tuttavia, esempi come quello tedesco mostrano come i distributori automatici possano essere impiegati in ambiti differenti, come ll’erogazione di servizi finanziari e postali.

Il concetto di vending multi-servizio potrebbe rappresentare una risposta concreta alla riduzione dei servizi nei piccoli comuni italiani, dove la chiusura di sportelli bancari, uffici postali e negozi di prossimità sta diventando un problema sempre più rilevante. Se regolamentati in modo adeguato, i distributori potrebbero integrare e ampliare le offerte di servizi essenziali, garantendo accessibilità e continuità operativa h24.

L’esperienza tedesca dovrebbe stimolare una riflessione anche in Italia: il vending ha le capacità tecnologiche e logistiche per andare oltre la semplice distribuzione automatica di snack e bevande. Serve un cambio di mentalità e una maggiore collaborazione tra istituzioni e aziende del settore per ampliare gli orizzonti del vending e renderlo una soluzione innovativa per le esigenze della società moderna.

RiVending 2025: tutte le novità in un Workshop

Mercoledì 2 Aprile 2025 dalle ore 10:30 alle ore 12 si terrà un webinar di aggiornamento su RiVending, il progetto di economia circolare promosso da CONFIDA, Corepla e Unionplast dedicato alla raccolta e riciclo dei principali imballaggi in plastica della distribuzione automatica.

Negli ultimi anni, infatti, RiVending si è molto diffuso e ad oggi si contano in tutta Italia oltre 15 mila cestini che raccolgono e avviano al riciclo bicchieri (PS) e bottiglie (PET) dei distributori automatici.

Il ruolo di RiVending inoltre è diventato sempre più importante anche alla luce delle recenti normative che regolano gli imballaggi in plastica a livello nazionale e a livello europeo. Espressamente citato nei Criteri Minimi Ambientali (CAM) come soluzione per aumentare e migliorare la raccolta differenziata, il progetto RiVending fornisce anche un contributo importante alla raccolta del PET che è diventata sempre più strategica anche alla luce dell’obbligo imposto dalla Direttiva SUP in vigore dal 1° gennaio di quest’anno che prevede per le bottiglie per bevande di contenere almeno il 25 % di plastica riciclata.

Ne discuteranno:
Pio Lunel, Presidente Imprese di Gestione di CONFIDA
Claudio Bilotti, Polymer Business Unit Versalis (Gruppo ENI)
Antonio Protopapa, Direttore Gestione Operativa Corepla
Alessandro Signore, Referente RiVending Confida Servizi

Moderatore: Michele Adt, Direttore CONFIDA

Per l’iscrizione vi chiediamo di inviare una mail ad alessandro.signore@confidaservizi.com indicando le seguenti informazioni:Nome dell’Azienda - Dati del partecipante (nome, cognome, ruolo in azienda, e-mail)

Martedì 18 Marzo 2025

LUTTO NEL MONDO DEL VENDING

Sabato 15 marzo, all’età di 86 anni è venuto a mancare Remo Borghi, fondatore negli anni '90 della LEOMATIC di cui ancor oggi era socio di maggioranza.

La LEOMATIC ha iniziato ad operare nel cuore del Chianti, nella provincia Siena, e ha sempre fatto della territorialità il suo punto di forza, prima nel segmento OCS e poi anche nel vending tradizionale.

Fantavending esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa di Remo al figlio Simone, a tutti i familiari, amici e collaboratori che lo conoscevano e lo apprezzavano.


 

FAS International chiude il 2024 con un aumento del fatturato dell’8%

FAS International ha chiuso il 2024 con numeri in deciso aumento grazie al consolidamento di una nuova idea di vending, il “retail tech”, un cambio di direzione che vede la tecnologia al servizio del retail.

L’espressione "retail tech" si riferisce all'uso e all'applicazione di tecnologie innovative e digitali nell'ambito del settore del commercio al dettaglio (retail). L’approccio di FAS International vede la vending machine non come un semplice distributore automatico ma come un vero e proprio punto vendita automatizzato, attraverso il quale si può vendere qualsiasi cosa, che integri soluzioni tecnologiche interconnesse, digitali e non, offrendo una nuova esperienza di acquisto fluida e coinvolgente, con un’interfaccia utente pratica e immediata, soluzioni di pagamento cashless integrate e funzionali e con la possibilità di gestire configurazione e prestazioni della macchina nonché monitorarne la performance, tutto da remoto.

Nel 2024 il passaggio dal vending classico alla visione retail tech è diventato il fulcro della strategia di FAS International e, anche grazie a questa svolta, l’anno si è chiuso con risultati importanti. Il fatturato si attesta a 57,4 milioni di euro, con un EBITDA di 12,9 milioni (22,5% sul fatturato), dai 53,2 milioni del 2023 (EBITDA a 10,3 milioni, 19,3% sul fatturato), in aumento dell’8%. Il totale di macchine vendute è stato leggermente in calo rispetto al 2023 (circa 14.000 distributori) a causa soprattutto delle difficoltà di mercato legate al segmento del “caldo”, ma con un sensibile incremento del prezzo medio e della marginalità grazie al maggiore apporto di tecnologia e all’aumento delle vendite dei modelli premium.

Più in generale, i positivi risultati derivano dalla crescita di quota di mercato nel segmento Snack & Food, guidato sia dalla fidelizzazione dei clienti attivi che dalle nuove opportunità di business in Europa. Se l’Italia resta il primo mercato di riferimento e Spagna e Francia rimangono saldamente le destinazioni estere dove Fas International esprime un presidio più forte grazie al supporto dei propri partner – si pensi che oltre il 50% di tutti i distributori automatici Snack & Food in Spagna è targato FAS –, il 2024 ha registrato ottime performance anche in altri mercati quali Polonia, Turchia, Slovenia e Romania, tutti mercati interessati da forti opportunità di crescita.

Per leggere il comunicato ufficiale integrale (CLICCA QUI)

Lunedì 17 Marzo 2025

Il nuovo nemico degli H24 è la Soprintendenza archeologica belle arti

Dopo Genova, anche Loano si unisce alla crociata contro i distributori automatici. Tutto ansce dall'avvallo della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Imperia e Savona, che ha individuato nuove zone di particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico per il divieto di insediamento di alcune attività commerciali.

Le motivazioni ufficiali? Le solite: valorizzazione del patrimonio storico, tutela del decoro urbano e della vivibilità. Secondo le autorità, la proliferazione di distributori automatici e altre attività considerate "particolari" non si concilia con l’immagine di alcune aree della città e il suo tessuto commerciale tradizionale.

Il problema, però, è che questa filosofia restrittiva sembra non conoscere limiti. Si parte dai centri storici e si finisce per estendere i divieti ovunque, sulla base di studi e analisi che, guarda caso, arrivano sempre alle stesse conclusioni. Prima erano le grandi città, ora anche i comuni più piccoli iniziano a seguire la stessa strada.

Ma dietro questa retorica, il rischio è evidente: un progressivo soffocamento di un settore che offre un servizio utile, senza considerare le ripercussioni economiche e occupazionali per chi in questo mercato ci lavora. Se questa è la direzione, dove si fermerà il divieto? Dopo Genova e Loano, chi sarà il prossimo?

RiVending si conferma Green Partner del tour #NonCiFermaNessuno 2025

Per il terzo anno consecutivo, RiVending sostiene l’undicesima edizione del tour motivazionale di Luca Abete, che attraverserà le università italiane da marzo a dicembre per affrontare temi come resilienza, ascolto e lotta alla solitudine giovanile.

In questo contesto, RiVending si inserisce con la sua missione di promuovere l’economia circolare nel settore del vending, contribuendo a rendere più sostenibili le aree dei distributori automatici presenti nelle università. Durante il tour, gli studenti avranno l’opportunità di scoprire come il semplice gesto di gettare bicchieri e palette nei contenitori RiVending possa trasformarsi in un concreto contributo per l’ambiente, favorendo il riciclo e la riduzione dei rifiuti plastici.

“Per realizzare un progetto di economia circolare come RiVending - spiega Michele Adt – Direttore Confida - è fondamentale comunicare ai consumatori la corretta gestione dei rifiuti. Per questo motivo, abbiamo aderito all’edizione 2025 del tour #NonCiFermaNessuno di Luca Abete, un'iniziativa che si rivolge direttamente alle giovani generazioni, le più sensibili ai temi ambientali”.

L’impegno per la sostenibilità si affianca ad altre importanti iniziative del tour, come L’installazione dei compattatori del progetto Recopet consentirà la raccolta diretta degli imballaggi di plastica anche nelle Università. “Puntiamo ad aumentare l'intercettazione delle bottiglie in PET e a valorizzare un materiale che, se opportunamente raccolto e riciclato, può rinascere costantemente da se stesso. - spiega Antonio Protopapa, Direttore Operativo di Corepla.

Calendario del tour:

• 12 marzo - Napoli Università Parthenope
• 28 marzo - Pescara Università G. d’Annunzio
• 8 aprile - Siena Università degli Studi di Siena
• 7 maggio - Messina Università degli Studi di Messina
• 9 ottobre - Roma Università Sapienza - Facoltà di Economia
• 5 novembre - Catanzaro Università Magna Graecia
• 19 novembre - Cagliari Università degli Studi di Cagliari
• 5 dicembre - Milano Università degli Studi di Milano-Bicocca

Venerdì 14 Marzo 2025

BREAKING NEWS > GEDAC SRL e SOGEDAI SPA annunciano la fusione

Gli azionisti ed il management di GEDAC SRL e SOGEDAI SPA sono lieti di aver raggiunto un accordo per iniziare il percorso di integrazione di GEDAC SRL all’interno di SOGEDAI SPA.

“Un'operazione di grande rilievo che mira a rafforzare la nostra presenza territoriale in Toscana, una regione già fortemente presidiata dalla nostra realtà Inoltre, Roberto Pace (in foto), attuale amministratore delegato della GEDAC SRL, ricoprirà un ruolo chiave nell'organizzazione operativa di SOGEDAI SPA, garantendo continuità e leadership nella gestione delle attività”, queste le parole di Fioravante Allegrino, presidente di SOGEDAI SPA.

“Questa fusione rappresenta un'opportunità unica per competere su scala nazionale, integrandosi con una società del gruppo di cui già facciamo parte, valorizzando le risorse interne e ottimizzando le sinergie e in continuità con i valori espressi negli anni dalle due aziende”, afferma Pasquale Domenico Pace, presidente di GEDAC SRL.

Questa operazione rappresenta l’opportunità di crescere ulteriormente per continuare ad offrire servizi di alta qualità ai clienti, in un mercato sempre più competitivo che richiede professionalità e leadership, consolidando la posizione di mercato e creando valore per tutti gli stakeholder.

La sfida di Selecta e Igensia: soddisfare le aspettative della Generazione Z

Gli studenti della Generazione Z hanno aspettative sempre più alte, anche quando si tratta di una semplice pausa caffè. I campus di IGENSIA Education a Parigi hanno dovuto affrontare questa sfida: offrire un servizio di qualità, capace di competere con le esperienze premium a cui i giovani sono ormai abituati.

Per rispondere a questa esigenza, IGENSIA si è affidata a Selecta France, che ha installato due angoli caffè self-service con il marchio "We Proudly Serve Starbucks". Un’operazione studiata per un pubblico che cerca non solo un caffè di alta qualità, ma anche un’esperienza riconoscibile e accessibile in ogni momento della giornata.

I nuovi punti caffè sono stati apprezzati dagli studenti, diventando un'opzione comoda per le pause durante la giornata. Per un’istituzione educativa, adeguarsi alle abitudini delle nuove generazioni significa anche migliorare i servizi quotidiani, e Selecta ha fornito una soluzione in linea con queste esigenze.

Giovedì 13 Marzo 2025

Tutti i grandi appalti sono in perdita! Qualcosa deve cambiare...

Stavamo analizzando i dati degli ultimi mesi del vending italiano e i cali di fatturato sono importantissimi. A partire da dicembre ad oggi i numeri sono assolutamente impietosi, con diverse gestioni che, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, accusano perdite a doppia cifra.

In un momento come questo è d'obbligo fare una riflessione sui grandi appalti. Lo sappiamo tutti che per vincerli bisogna "buttare il cuore oltre all'ostacolo" tanto per usare un eufemismo. Infatti, nella migliore dell'ipotesi, chi riesce ad aggiudicarseli si porta a casa una marginalità risicatissima, a patto però che tutto vada per il meglio, che le previsioni di vendita totali e per categoria siano azzeccate (ad esempio che si consumino molti caffè premium) e che i tenti accorgimenti studiati per salvare la pelle funzionino tutti contemporaneamente.

In realtà non va mai come sperato, alcune macchine tornano in officina molto prima del previsto, le battute stimate sono molte meno, le configurazioni inserite per vincere non danno i risultati sperati, la macchina delle spremute ne fa una al giorno, ecc. ecc.

Ma quando capitano diversi mesi consecutivi di calo delle battute, anche se tutto gira bene (e non succede mai) il risultato è solo uno: una perdita consistente. Quindi non è una provocazione dire che tutti gli appalti oggi sono in perdita, è un dato oggettivo.

In pratica le gestioni investono in macchine, risorse umane (dall'ufficio gare, ai tecnici installatori, agli ARD), ristorni faraonici, costi generali (mezzi, carburante, assicurazioni, certificazioni) per perdere migliaia di euro al mese, in ogni singolo grande appalto. Così per curiosità, fatevi il conto economico di qualunque vostro appalto negli ultimi 4 mesi e verificate quanto abbiamo ragione.

Ma se arrivare primi significa buttare dei soldi e perdere l'appalto significa risparmiarne tanti, non c'è più alcuna ragione per continuare su questa strada. Forse una riflessione davvero seria andrebbe fatta, iniziando dai commerciali che quelli appalti li vincono e dagli imprenditori o manager che li firmano per approvazione.

Formazione: studenti in laboratorio con Lavazza per innovare il mondo del caffè

Cinque giorni di full immersion nel mondo del caffè per esplorare nuove prospettive di consumo e comunicazione. È questa l’esperienza vissuta dagli studenti del 2° e 3° anno del Corso di Laurea in Design Sostenibile per il Sistema Alimentare dell’Università di Parma e del Politecnico di Torino, oltre agli studenti di Comunicazione del Politecnico di Torino, che hanno partecipato alla 20° edizione del workshop “Coffee Design - Sperimentare intorno al mondo del caffè” promosso da Lavazza.

Dal 3 al 7 marzo 2025, il Training Center Lavazza ha ospitato una serie di laboratori in cui i partecipanti, guidati da esperti del settore, hanno avuto l’opportunità di sviluppare una visione innovativa del prodotto, dell’esperienza di consumo e della comunicazione. Sotto la guida del Prof. Paolo Tamborrini (Responsabile del progetto), di Marcello Arcangeli (Lavazza Training Center Director) e di Michele Pulcher (Coffee Senior Trainer & Brand Ambassador), gli studenti hanno affrontato un percorso formativo che ha unito teoria e sperimentazione pratica.

Suddivisi in tre team, gli studenti hanno approfondito il viaggio del chicco di caffè dalla pianta alla tazzina, studiando le origini della materia prima e analizzando i diversi metodi di estrazione. Il cuore dell’esperienza è stato lo sviluppo di concept innovativi legati al caffè, con un focus su design, naming, packaging e modalità di consumo. Un percorso creativo che ha permesso ai partecipanti di applicare le proprie competenze alla ricerca di nuove soluzioni per il mercato.

La settimana si è conclusa con la presentazione dei progetti presso la sede dell’Innovation Center Lavazza, dove gli studenti hanno illustrato le loro idee davanti a una platea di esperti. Un’occasione preziosa per confrontarsi con il mondo professionale e mettere alla prova la propria capacità di innovazione in un settore in continua evoluzione.

Mercoledì 12 Marzo 2025

Danni catastrofali, chi paga l'assicurazione sull'immobile in caso di locazione?

Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto diversi messaggi con domande su due temi in particolare: i danni catastrofali e i numeri del vending di febbraio/marzo. Per la seconda questione stiamo preparando un post per i prossimi giorni, ma sulla prima possiamo dare ulteriori precisazioni, grazie anche alla consulenza di ADR Firm.

1) gli immobili da assicurare NON sono tutti gli immobili ma solo quelli iscritti a bilancio come immobilizzazioni, andiamo quindi ad escludere dalle nostre valutazioni tutti quelli che possono essere considerati come "bene merce" e quindi iscritti nella sezione delle rimanenze;

2) il Decreto non deroga il Codice Civile - e difficilmente potrebbe farlo essendo un Decreto - e quindi il rischio in caso di perdita dell'immobile resta carico del proprietario che è effettivamente il soggetto che deve stipulare la polizza prevista dal Decreto;

3) si può ipotizzare di trasferire il rischio dal proprietario al conduttore ma solo con specifico accordo ma tale scelta deve essere adottata con la massima cautela in quanto il trasferimento deve essere costruito - qui parliamo proprio di tecnica di redazione del contratto - senza incappare in specifiche nullità. E' una ipotesi quindi complessa e delicata da adottare, l'ausilio di un legale sul punto è fondamentale;

4) la vera soluzione in ipotesi in cui si voglia accollare il pagamento al conduttore è che il contratto sia congegnato come assicurazione del rischio di un terzo: il proprietario. Proprietario che diventa beneficiario ma con il vincolo di destinare i fondi alla ricostruzione dell'immobile, post alluvione, sisma o frana. Anche qui è necessario una specifica assistenza ma la possibilità di incappare in clausole nulle è molto meno probabile dell'ipotesi di cui al punto tre.

Se avete domande più tecniche consigliamo di contattare direttamente ADR Firm (CLICCA QUI)

Mondo Manager - Mathias Bonneville è il nuovo Direttore Generale di Evoca France

Da settimane girava la voce che Frédéric Fougerole, direttore generale della filiale francese di Evoca, sarebbe stato sostituito da una nuova figura manageriale. Fougerole era in sella dall'estate del 2021 quando è subentrato a Guillaume Borione. In tutta franchezza di lui ricordiamo soprattutto un atteggiamento particolarmente polemico nel corso del Vending Show del 2023, che onestamente non avevamo molto compreso...

Ma ora è ufficiale, Mathias Bonneville sarà il nuovo country manager. Bonneville è stato per 12 anni in N&W, per poi passare in Cimbali e in Cafés Richard (Expresso Service).

Martedì 11 Marzo 2025

Non solo FOOD, alla vending machine si può comprare di tutto

Il distributore automatico, simbolo nazionale della pausa in ufficio e a scuola e che fa parte della quotidianità di milioni di italiani, negli anni ha saputo diversificare: non solo merendine e bibite ma anche prodotti fashion, beauty, tech, giochi, carte di credito e molto altro. A rivelarlo è CONFIDA che da un censimento ne ha scovato alcuni tra i più particolari.

In Italia nel 2024 sono state circa 2,2 milioni le consumazioni non-food effettuate alle oltre 830.000 vending machine presenti sul territorio nazionale, ma sono numeri destinati a crescere. Per gli amanti dei brand iconici, come ad esempio il cavallino rampante, in centro a Milano si trova una vending machine unica che distribuisce modellini della celebre fuoriserie italiana; mentre presso gli aeroporti di Firenze e Pisa, genitori disperati e appassionati di tutte le età possono acquistare i LEGO prima della partenza (in foto). Sempre negli aeroporti si possono anche trovare vending machine molto particolari, come quelle che distribuiscono underwear di marca, carte di credito e addirittura veri e propri trolley da viaggio.

I settori del beauty e dei prodotti per la cura personale si sono lasciati affascinare dalle mille potenzialità dei distributori automatici: presso l’aeroporto di Malpensa, ad esempio, un noto brand di make-up ne ha utilizzato uno in alternativa allo store fisico durante i lavori di ristrutturazione. Mentre in altre location si possono trovare vending machine che offrono maschere per il viso, sieri, prodotti per la cura personale e molto altro!

Un famoso marchio fashion del lusso, in un evento a tema “vintage” anni ’80-’90, ha utilizzato le vending machine per distribuire ai propri ospiti delle macchine fotografiche usa e getta, mentre un brand inglese dallo stile rock ha commercializzato intimo maschile e t-shirt in aeroporti, stazioni ferroviarie e grandi centri commerciali tramite dei distributori automatici. La moda e il lusso sembrano i settori che più degli altri abbiano saputo cogliere questa “nuova anima” dei distributori automatici: i noti gioielli legati al colore azzurro delle loro ambite confezioni, nella boutique londinese di Covent Garden, hanno infatti usato le vending machine per distribuire i propri profumi; mentre un famoso brand francese ha creato un punto vendita completamente automatico a Parigi per distribuire la sua collezione di lussuose borsette.

Anche il mondo della tecnologia è stato tra i primi a sfruttare il potenziale delle vending machine, soprattutto per i prodotti di piccole e medie dimensioni: presso “Il Centro” di Arese, ad esempio, è stato installato un “temporary shop automatico” di cuffie e auricolari, mentre all’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano, è possibile rifornirsi di accessori per smartphone proprio da un distributore automatico. Sempre presso il mall di Arese, inoltre, per la gioia di grandi e bambini è da poco in funzione un distributore automatico di carte da gioco collezionabili di Pokémon, Onepiece, Dragonball, Magic e tanti altri.

«La tecnologia Made in Italy delle vending machine è molto duttile e può essere impiegata per distribuire tante tipologie di prodotti dalle più svariate forme e pesi, anche diversi dal classico food & beverage, grazie alle innovazioni tecniche. – spiega Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica –Inoltre, le vending machine sono facilmente personalizzabili con grafiche ad hoc; mentre quelle di ultima generazione possono interagire con i consumatori per promuovere attività sui social network. Queste caratteristiche le rendono molto adatte alla distribuzione di prodotti da parte di brand che fanno della customer experience uno strumento chiave’.

Vai Italia prosegue il tour: innovazione e confronto a Bari, Salerno e Catania

Dopo il successo del roadshow di Roma, i roadshow di Vai Italia continuano con grande successo a Bari, Salerno e Catania. In queste tappe, il supporto di numerosi fornitori ha reso possibile la presentazione delle ultime novità, offrendo aggiornamenti su tendenze e soluzioni innovative.

Ogni evento ha dato spazio a momenti di confronto e allineamento rispetto alle nuove dinamiche di mercato, favorendo un dialogo diretto tra esperti e partecipanti. I clienti hanno avuto l’opportunità di ricevere supporto concreto e personalizzato per affrontare le sfide del settore.

Con questi appuntamenti, Vai Italia conferma l’importanza di creare occasioni di incontro per stimolare crescita, innovazione e collaborazione.

I roadshow non si fermano qui e continueranno con le tappe di Milano, Bologna e Cagliari.





Lunedì 10 Marzo 2025

Formazione per ARD e tecnici: CONFIDA e Randstad lanciano i corsi per il vending

Nel settore della distribuzione automatica, la formazione professionale gioca un ruolo cruciale. Gli Addetti al Rifornimento Distributori (ARD) e i tecnici sono figure indispensabili per le imprese di gestione, ma trovare risorse qualificate è sempre più difficile. La mancanza di percorsi formativi specifici e il fatto che molti giovani con competenze tecniche non considerino il vending tra le loro prime scelte lavorative, rendono complicato l’inserimento di nuovi professionisti nel settore. Per rispondere a questa esigenza, CONFIDA ha avviato un’iniziativa strategica che punta a formare le nuove generazioni di operatori.

La soluzione individuata è una partnership con Randstad, una delle principali Agenzie per il Lavoro in Italia, con oltre 300 filiali sul territorio. Dopo un’indagine tra le aziende associate, è emerso che l’87% delle imprese ha necessità di assumere ARD e il 75% ha bisogno di tecnici specializzati.

Per agevolare la ricerca di personale, è stata firmata una convenzione che permette agli associati di accedere a condizioni vantaggiose per la selezione e somministrazione di lavoro. Il passo successivo sarà l’attivazione dei primi corsi di formazione finanziati dal fondo Forma.Temp, mirati proprio alla preparazione di nuovi ARD e tecnici per il vending.

Le imprese interessate a reclutare personale specializzato possono già segnalare le proprie esigenze, contribuendo così alla pianificazione di ulteriori corsi su tutto il territorio nazionale. Con questa iniziativa, CONFIDA punta a colmare il gap formativo nel settore, garantendo nuove opportunità di lavoro e rafforzando la professionalità degli operatori del vending.

Caffè Borbone chiude il 2024 con un +11,4% e ricavi a quota 334,5 milioni di euro

Ancora una volta ci troviamo a commentare la grande performance di bilancio di un torrefattore. Evidentemente, sono molto più bravi di noi ad aumentare i prezzi del caffè...

Caffè Borbone ha infatti chiuso l’esercizio 2024 con ricavi a 334,5 milioni di euro, in crescita dell’11,4% rispetto all’esercizio precedente. Analizzando i canali distributivi, la GDO ha registrato un incremento del 32% e continua a guidare la crescita della società che registra buone performance anche sul canale digitale, che comprende e-commerce diretto, Amazon e portali specializzati, e sui mercati esteri. In termini di volumi, il monoporzionato registra un incremento del 6%.

“Caffè Borbone ha dimostrato una grande capacità di far fronte alle sfide, ottenendo buoni risultati anche in un contesto di mercato estremamente complesso. L’elevato costo del caffè all’origine, ed in particolare l’incremento di prezzo della qualità Robusta ai massimi storici, non ha penalizzato gli standard di qualità del nostro caffè in cui i consumatori continuano a riconoscere il gusto dell’espresso italiano associato al valore della sostenibilità”, dichiara Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone. “Uno dei nostri obiettivi è continuare la crescita sia in Italia sia all’estero, dove siamo quasi raddoppiati nell’ultimo triennio, puntando sul monoporzionato”.

Venerdì 7 Marzo 2025

No stresso, no stresso. It's gonna be espresso!

E' appena uscito un articolo sulla prestigiosa rivista Gambero Rosso dal titolo: "Le nuove generazioni stanno abbandonando l'espresso", uno dei tanti studi che mette in luce il presunto abbandono, tra le abitudini dei giovanissimi, del consumo del caffè.

Purtroppo tutte queste considerazioni vengono scritte da persone che hanno magari 50-60 anni e che oggettivamente non conoscono per nulla il mondo dei ragazzi, un universo in rapidissima trasformazione che i "boomer" difficilmente possono interpretare.

Ad esempio, in questo momento consumare un espresso macchiato al distributore della scuola è un vero e proprio trend. Ci sono innumerevoli video diventati virali a dimostralo.

Questo video su Tik Tok ha realizzato in pochissimo tempo 500.000 visualizzazioni ed ha come testo questa descrizione: "Ormai i prof ci vedono più alle macchinette che in classe!" #scuola #liceo #macchinette #caffé #lanostrasalvezza #espresso

Ci piace molto l'hastag #lanostrasalvezza, perché non è solo la loro, ma anche la nostra...

Rhea a HIP 2025: Innovazione, Design e Sostenibilità per un'ospitalità di qualità

Rhea sarà presente a HIP - Hospitality Innovation Planet 2025, evento di riferimento per il settore Horeca che si terrà a Madrid dal 10 al 12 marzo. Presso il suo stand 6C344, Rhea offrirà un'esperienza coinvolgente per raccontare la sua visione dell'ospitalità, con un focus su qualità, varietà delle bevande, design e sostenibilità.

A HIP25 i visitatori potranno conoscere e testare l’ampia offerta, sia di macchine che di servizi, che l’azienda mette a disposizione per realizzare soluzioni tailor made di qualità.
La linea table-top rhTT1 corredata con la Fresh Milk machine rhMM2 consente la preparazione di un’ampia gamma di bevande calde e fredde a base di caffè, latte fresco e alternative vegetali, sempre con la massima attenzione alla qualità ed al rispetto degli ingredienti. I visitatori potranno anche degustare una delle ricette gourmet di Rhea, il Cappuccino Panettone, un omaggio “in tazza“ alla tradizione pasticcera italiana apprezzata in tutto il mondo.
Allo stand sarà presente anche la gamma dei modelli free-standing rhFS1 e rhFS2 in combinata con le macchine snack Saphirh, per ribadire il concetto di ospitalità e automazione di Rhea anche nelle “grandi”, a conferma del costante e concreto impegno dell’azienda per un “vending“ che deve rispondere efficacemente ad una richiesta di maggiore qualità sempre più diffusa tra i consumatori: varietà delle ricette e personalizzazione delle soluzioni, per un’offerta che sia connessa e rispettosa dell’ambiente.

HIP 2025 riserva a Rhea uno spazio dedicato all’innovazione, situato nello stesso padiglione dello stand dell'azienda e adiacente a The Kitchen Lab. Qui sarà protagonista Barista On Demand, una caffetteria a guida autonoma che rivoluziona l’esperienza della pausa caffè, integrando mobilità, intelligenza artificiale e Internet of Things. Barista On Demand trasforma il consumo di caffè da un modello "coffee to go” a un concetto "coffee go to", diventando un emblema del consumo del futuro e di un nuovo modello di business più sostenibile ed efficiente.

Giovedì 6 Marzo 2025

I torrefattori non consegnano più il caffè a chi non accetta gli aumenti...

In Europa, lo scontro tra torrefattori e distributori sui rincari del caffè si fa sempre più acceso. L’ultima conferma arriva da Jde Peet’s (secondo produttore mondiale) che ha interrotto le forniture a diverse catene della grande distribuzione che si sono rifiutate di accettare i suoi aumenti di prezzo. Tra queste ci sono Aldi Nord ed Edeka in Germania, Colruyt in Belgio e Jumbo nei Paesi Bassi.

La decisione di Jde Peet’s ha portato a scaffali vuoti nei supermercati, con marchi noti come Jacobs, Senseo e Tassimo improvvisamente scomparsi. Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, la strategia del produttore sarebbe quella di mantenere alta la pressione sui retailer, obbligandoli ad accettare i rincari richiesti. Dall’altra parte, le catene della distribuzione cercano di limitare l’impatto dell’inflazione sui consumatori, evitando di riversare completamente gli aumenti sul prezzo finale.

Il caso Jde Peet’s potrebbe non restare isolato. Altri grandi gruppi di acquisto come Everest, di cui fanno parte Auchan, Intermarché e Picnic, potrebbero trovarsi nella stessa situazione. Le trattative tra le parti sono in corso, ma per ora l’effetto più visibile è la crescente difficoltà a trovare caffè di marca sugli scaffali di alcuni dei principali supermercati europei. Una tendenza che potrebbe estendersi ad altri brand e ad altri mercati nei prossimi mesi.

Nel vending sta succedendo lo stesso, i rincari del 2025 hanno portato diversi gestori a non accettare gli aumenti e a cercare alternative più economiche, ma anche questa strada sembra essere sempre meno percorribile, visto che non si trova più caffè a prezzi abbordabili da nessuna parte e che tutti i listini si sono ormai livellati verso l'alto.

Obbligo di assicurazione da danni catastrofali: cosa cambia per le imprese

Dopo il post di ieri in area Risposte, in tanti ci avete chiesto maggiori informazioni sui "danni catastrofali".

Dal 31 marzo 2025, tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia dovranno stipulare un’assicurazione obbligatoria contro i danni catastrofali. Il decreto ministeriale 18/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio, definisce le modalità operative di questa nuova normativa, che riguarda la protezione di immobili e attrezzature industriali e commerciali da eventi come terremoti, alluvioni, frane e inondazioni.

Il provvedimento stabilisce i criteri per la determinazione e l’adeguamento dei premi assicurativi, i massimali di indennizzo e l’entità massima del danno coperto. L’obiettivo è garantire alle imprese una maggiore resilienza economica in caso di calamità naturali, evitando che danni ingenti possano compromettere la continuità aziendale.

L’introduzione di questa misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2024 e rinviata più volte, impone alle aziende di adeguarsi entro la fine di marzo. Le coperture dovranno riguardare tutte le immobilizzazioni aziendali, dai fabbricati agli impianti produttivi, fino alle attrezzature operative.

L’impatto di questa normativa sul settore del vending sarà significativo, poiché i gestori dovranno valutare con attenzione le proprie esposizioni al rischio e i costi delle nuove polizze. Per maggiori dettagli, è possibile consultare il testo completo del decreto sulla Gazzetta Ufficiale al seguente link: (CLICCA QUI)

Mercoledì 5 Marzo 2025

JDE Peet's, secondo produttore di caffè al mondo chiude il 2024 con utili a +49,2%

Qualcosa evidentemente ci sfugge. JDE Peet's uno dei giganti della torrefazione mondiale, chiude uno degli anni più difficili del mondo del caffè con numeri eccellenti. Fatturato a 8,8 miliardi di euro, in crescita di circa l'8%. Un utile di periodo a 543 milioni di euro (+49,2%), tanto da portare ad una proposta di aumento del dividendo in contanti del 4,3% a 0,73 EUR per azione.

Rafa Oliveira, CEO di JDE Peet's ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti di questa solida serie di risultati su larga scala, soprattutto considerando l’aumento dell’inflazione del caffè verde. L’innovazione, guidata dalla pertinenza del consumatore, è al centro della nostra strategia, consentendoci di soddisfare le preferenze dei consumatori e di accrescere il valore di ogni tazza."

Ma sono riusciti a fare più di mezzo miliardo di utili perché hanno soddisfatto le mutevoli esigenze dei consumatori o perché hanno cavalcato gli aumenti di prezzo? Ai posteri l'ardua sentenza...

Il caffè salato, la nuova tendenza che arriva dall’Asia

Che il caffè fosse salato lo sapevamo tutti, è passato da meno di 4 euro a 9 euro al chilo... Invece, non è un modo di dire, ma una vero e proprio trend in rapida diffusione.

Infatti, arriva dall’Oriente la nuova moda in tema di caffè, una bevanda calda innovativa che sta guadagnando popolarità, sorprendendo il palato di chi è pronto a sperimentare e incontrando il gusto di molti. Il caffè salato non è solo una curiosità, ma un vero e proprio fenomeno gastronomico che merita di essere esplorato.

Questa variante ha radici che affondano in diverse culture, in particolare in alcune tradizioni asiatiche. Paesi come il Vietnam e il Giappone hanno già abbracciato questo nuovo trend, proponendo ricette uniche che combinano il caffè con ingredienti salati come il sale marino, l’avocado, il formaggio cremoso e persino il rosmarino. Queste combinazioni particolari offrono un’esperienza gustativa completamente nuova, capace di stimolare i sensi in modo rivoluzionario e sfidare l’immaginario comune. La tendenza si sta diffondendo rapidamente, al di là di chi storce il naso, attirando l’attenzione di chef e bartender che cercano di reinventare il modo in cui consumiamo il caffè.

Preparare un caffè salato è un’arte che richiede creatività e abilità nel combinare gli ingredienti, che possono variare a seconda delle preferenze personali e delle ricette locali. Alcuni baristi utilizzano solo un pizzico di sale per esaltare il sapore del caffè, mentre altri sperimentano con ingredienti davvero inusuali come il topinambur o la citronella. La chiave è trovare un equilibrio tra il sapore intenso del caffè e le note salate, creando un mix armonioso capace di conquistare anche i più scettici. Il caffè salato può essere servito caldo o freddo, una versatilità che lo rende adatto ad ogni clima ed ogni stagione.

Con buona pace dei puristi dell’espresso, l’aumento della popolarità del caffè salato ci porterà a conoscere sempre più varianti e ricette e a trovarle nei menu di bar e ristoranti di tutto il mondo. Questa tendenza non solo offre nuove opportunità per i consumatori, ma rappresenta anche una sfida per i professionisti del settore, che si trovano davanti ad un mercato in continua evoluzione e a una nuova era gastronomica nella quale la sperimentazione e l’innovazione sono al centro dell’esperienza gustativa.


Martedì 4 Marzo 2025

Genova estende il divieto di aprire negozi H24 a praticamente tutta la città

Le Giunte di Regione e Comune si sono convinte che Genova non ha un solo centro storico... Pare infatti che la particolare conformazione e le peculiarità della città, caratterizzata dal policentrismo con nuclei storici molteplici, sia un'eredità della Grande Genova del 1926.

Per cui hanno individuato ben 14 centri cittadini, frutto di uno studio e indagini che hanno rilevato la presenza di attività non solo commerciali, ma anche di servizio al cittadino, utilizzando anche la tecnologia Gis, quindi con cartografia georiferita, che consente la visualizzazione su mappa di una molteplicità di dati, in costante aggiornamento.

Non sappiamo cosa voglia dire, ma il risultato è che hanno esteso a tutte queste aree il divieto di insediarsi nei perimetri stabiliti a: lavanderie, distributori automatici H24, phone center, internet point, money transfer, sexy shop, compro oro, ecc. ecc. Come se fossero nel centro storico.

Ovviamente Confcommercio Genova esprime grande soddisfazione per le nuove intese appena approvate, che rappresentano un passo importante verso la tutela dei centri storici commerciali di Genova policentrica e la salvaguardia delle attività economiche esistenti.

Andiamo bene...

Barrette proteiche Grenade: lo snack che fa bene anche all’umore!

La domanda di alimenti e integratori proteici è in rapida espansione e, nel 2023, ha registrato un aumento dell’8,4% rispetto all’anno precedente. Secondo il quinto rapporto annuale State of Snacking™ di Mondelēz International, sempre più consumatori preferiscono gli snack ai pasti tradizionali, orientando le loro scelte verso prodotti che offrono benefici concreti.

È interessante notare che ben 3 consumatori su 4 (il 74%) hanno affermato che le barrette contribuiscono al miglioramento dell’umore, un beneficio sempre più apprezzato dai consumatori e un'opportunità di vendita strategica per il vending, dove la qualità della pausa lavoro è fondamentale, soprattutto quando offre uno stacco e un tocco di buonumore.

Non sorprende, quindi, che il Gruppo Mondelēz International, leader globale nello snacking, abbia colto questo trend e sia entrato nel mercato italiano delle barrette proteiche con il brand Grenade, marchio britannico nato nel 2010 (acquisito nel 2021 da Mondelēz) e amato da milioni di consumatori in oltre 80 Paesi. Questa strategia mira a rafforzare la presenza del Gruppo in un segmento in rapida crescita.

Grenade, con la sua identità dirompente e distintiva, risponde alle nuove tendenze di consumatori, sempre più attenti al gusto e alla nutrizione. Nello specifico, le barrette sono tutte ad alto contenuto proteico (20g nel formato da 60g e 10g nel formato da 35g), con meno di 2g di zuccheri e sono ideali per chi desidera mantenere uno stile di vita attivo, senza rinunciare ad uno snack gustoso.

A partire da gennaio 2025, le barrette proteiche Grenade sono disponibili nel formato da 35g, idoneo al canale del vending, nei gusti Oreo e Oreo White (Cioccolato bianco). Nella GDO, in palestre, centri sportivi e negozi automatici H24, è disponibile anche il formato da 60g, in quattro diverse varianti di gusto: Oreo, Salted Caramel (Caramello Salato), Fudged Up (Caramello e Gocce di cioccolato fondente) e White Chocolate Cookie (Cioccolato bianco e biscotto).

Lunedì 3 Marzo 2025

I prodotti BIO nel fuori casa rallentano la crescita. Inversione di tendenza in atto?

Il successo dei prodotti bio nel fuori casa sembra essersi arrestato. Nel 2023 l'aumento del fatturato in Italia era stato del 18%, arrivando a quota 1,3 miliardi, più o meno la stessa quota raggiunta nel 2024.

Secondo i dati dell’Osservatorio SANA che Nomisma ha da pochi giorni presentato a BolognaFiere per SANA Food in occasione della prima giornata di Rivoluzione Bio 2025, la crescita di fatturato si è fermata ad un più modesto +5%, ma determinata da un aumento dei prezzi e non dei volumi del venduto.

Questo evidente rallentamento solleva diversi interrogativi sul futuro del biologico nel fuori casa. Il comparto sembra aver raggiunto una fase di stabilizzazione. Il fenomeno potrebbe essere legato a diversi fattori: la maggiore attenzione dei consumatori al rapporto qualità-prezzo, il peso dell’inflazione che ha reso i prodotti bio meno accessibili e la crescente concorrenza di alternative percepite come sostenibili, ma meno costose.

Resta da capire se si tratta di un semplice assestamento dopo anni di crescita sostenuta o di una vera e propria inversione di tendenza. A noi sembra più probabile la seconda ipotesi...

La Folgorina cerca 2 ARD per potenziare il team a Busto Arsizio e Legnano

La Folgorina, realtà in costante crescita, prosegue con determinazione il proprio sviluppo. Nel corso del 2024, l’azienda ha raggiunto importanti obiettivi, tra cui l’inserimento di nuovi collaboratori, confermando il forte impegno nella valorizzazione delle risorse umane.

A fronte dell’espansione della sua attività e del rafforzamento della presenza sul territorio, La Folgorina è ora alla ricerca di nuove figure professionali da integrare nel proprio team. In particolare, selezionano due addetti al rifornimento dei distributori automatici (ARD) per le zone di Busto Arsizio e Legnano.

Per candidarsi, è sufficiente compilare il form disponibile nella sezione LAVORA CON NOI sul sito:

www.lafolgorina.it/lavora-con-noi/

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