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Lunedì 15 Dicembre 2025

Canapa light

Ciao ragazzi una domanda seria. Ma che succede per le vending di canapa light? Non si capisce se torna tutto come prima e possono lavorare o no. Avete aggiornamenti, la situazione si è finalmente chiarita?

La situazione purtroppo non è affatto chiarita. Nei giorni scorsi si è parlato di un possibile ritorno alla vendita legale della cannabis light, ma si trattava di un emendamento alla legge di Bilancio ritirato prima dell’approvazione. L’ipotesi di una riapertura con una maxi tassa del 40% è quindi rimasta solo sulla carta. Ad oggi non cambia nulla rispetto ai mesi scorsi.

Il declino non si arresta?

Ma è vero che anche la logistica a San Polo di Torrile, vicino a Parma, chiude e gli operatori andranno a caricare a Carpi (Modena)? Se è vero mi viene da dire che non ci sono più tanti fattori positivi. Il declino non si arresta.

In tutta onestà dobbiamo dirti che non ne sappiamo nulla e non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione in merito. Ci siamo messi in contatto con diversi nostri corrispondenti emiliani, ma al momento non ci è arrivata alcuna conferma. Se emergeranno novità ti terremo aggiornato.

Venerdì 12 Dicembre 2025

Distributori Migros

Ma chi li produce i distributori della Migros che avete fatto vedere ieri in foto?

Io mi preoccuperei un po' di questa notizia della Migros. Va benissimo entrare nel vending se lo ritiene opportuno, ma usando la leva del prezzo non fa altro che impoverire il settore. Che senso ha?


I distributori utilizzati da Migros sono prodotti dalla vicentina Magex. In questo momento il colosso della grande distribuzione svizzera li colloca solo davanti ai suoi punti vendita, per favorire l'acquisto negli orari di chiusura o semplificare il consumo di prodotti on-the-go senza entrare nel supermercato e fare la fila alla cassa. E' chiaro che essendo una sorta di prolungamento del negozio i prezzi non possono essere diversi. Vedremo se il progetto si espanderà anche ad altre locazioni se alzerà i prezzi...

Incontro con i sindacati

Il 10 Dicembre c'è stato un incontro Selecta Sindacati. Chissà quando noi dipendenti verremo a conoscenza dei quelli che si sono detti nell'incontro...

Ci spiace dirti che anche a noi non è arrivato nessun riscontro su questo incontro. Diversi lettori di Fantavending però dovrebbero in qualche modo essere a conoscenza di maggiori dettagli. A questo punto facciamo un appello: mandateci qualche informazione!

Giovedì 11 Dicembre 2025

Buco dell'ozono

Leggevo che il buco dell'ozono si è chiuso. Il grande tema ambientale degli anni '80 che ha portato al divieto dei gas refrigeranti delle macchine del freddo, i CFC, poi degli HCFC poi limiti agli HFC e da poco altre restrizioni F-GAS, sembra risolto, eppure continuano a mettere norme sempre più stringenti portando costi incredibili tutti sulle spalle di alcuni paesi occidentali. Ma se un giorno si e un giorno no ci dicono che stiamo uccidendo il pianeta e poi il buco dell'ozono si chiude... ma chi ha ragione?

In realtà il buco dell’ozono non si è chiuso, si è solo ridotto prima del solito e proprio grazie alle norme ferocissime degli anni ’80 e ’90. Le nuove normative però non riguardano più l’ozono, ma il clima. Gli HFC e gli F-Gas non bucano lo strato di ozono, ma hanno un forte impatto sul riscaldamento globale. Sono due battaglie diverse che non possono essere messe sullo stesso piano. E anche quando il buco dell’ozono si chiuderà davvero, l’attenzione sui gas refrigeranti resterà comunque altissima.

Cambio moneta

20 euro falsi... e se il problema lo crea chi mette mano alla cassetta cambiando soldi a chiunque gli chieda? Il sistema anche più moderno non può nulla. Buona giornata

A questo non avevamo pensato, ma effettivamente in alcune realtà vending e degli H24 la pratica del "cambio moneta" è abbastanza comune. E' ovvio che a quel punto non c'entra nulla il sistema di pagamento ed il rischio di cambiare monete buone con banconote false è reale. Ma anche in questo caso correre ai ripari non è complicato, basta fissare regole precise nella gestione degli incassi.

Mercoledì 10 Dicembre 2025

Patto di stabilità

Ciao Fanta è successa una cosa che io reputo molto grave. Un mio concorrente mi ha portato via un tecnico. Gli ha offerto 200 euro in più al mese... Ora a me non sembra giusto formare per oltre un anno un ragazzo e poi quando è pronto per dare un vero contributo alla gestione, se va via per due spicci in più... Dovremmo essere tutelati. Ma non posso fare causa a lui o all'azienda che l'ha preso? Non c'è una sorta di concorrenza sleale?

Capisco perfettamente il fastidio, ma purtroppo non siamo davanti a nessuna violazione delle regole del mercato. Offrire 200 euro in più a un tecnico non è concorrenza sleale, non è scorretto e non è perseguibile. È semplicemente il mercato del lavoro, che negli ultimi anni nel vending è diventato una giungla, soprattutto sulle figure tecniche, sempre più rare e sempre più contese. Per poter reagire servirebbe un accordo scritto. Il più comune è il patto di non concorrenza, ma quello vale dopo le dimissioni e non impedisce al tecnico di andarsene. L’unico strumento davvero utile sarebbe un patto di stabilità, con cui ci si impegna a restare in azienda per un periodo minimo in cambio di un riconoscimento economico adeguato. Se non esiste nessuna di queste clausole, il tuo concorrente può assumerlo liberamente e il tuo dipendente può andarsene altrettanto liberamente.
È normale che dia fastidio perdere una persona formata, ma l’unica strategia concreta resta sempre la stessa: motivare, valorizzare e trattenere i tecnici bravi prima che qualcun altro alzi il telefono. Invece lamentele e avvocati, in casi come questo, non portano da nessuna parte.

20 euro falsi...

Ho letto del gestore che si lamenta di aver trovato due banconote da 20 euro false nel suo negozio automatico. Ma se continuate a comprare sistemi usati di vent'anni fa poi non vi lamentate se non riconoscono i falsi. Bastavano quaranta euro in più per avere un lettore di banconote moderno e funzionante, ma hai preferito spenderli per il mancato incasso di questi due 20 euro... e Chissà quanto altro ti è costato in passato e ti costerà in futuro...

In effetti un lettore di banconote vending deve obbligatoriamente discriminare i falsi, è una condizione necessaria non un'opzione. Fortunatamente tutti i principali sistemi lo fanno egregiamente, per aver subito questo danno è fortemente probabile che il sistema di pagamento installato non fosse adeguato alle esigenze del nostro canale...

Martedì 9 Dicembre 2025

Banconote false

Ma è vero che stanno girando un sacco di banconote false da 10 e 20 euro? Diversi colleghi lo segnalano in alcuni gruppi. A me è sono capitate 2 banconote da 20 false! Con tutti i problemi e casini che comportano, perché la banca li ritira e non ti rimborsa e ti compila un verbale...

È un tema ricorrente nel vending, ogni tanto riaffiora come un vecchio tormentone. Le banconote false esistono, ma i principali sistemi di pagamento riconoscono i falsi con un’affidabilità molto elevata e non consentono la spendibilità della banconota, quindi il primo campanello d’allarme non è la “raffinatezza dei falsari”, ma il fatto che una banconota sospetta sia riuscita ad arrivare fino al tuo cassetto contante.
La procedura, quando ti accorgi che una banconota è falsa, purtroppo è sempre la stessa: non puoi rimetterla in circolo. Devi consegnarla in banca o alle Poste, dove viene ritirata e inviata alla Banca d’Italia per la verifica. Se è falsa, non c’è rimborso, fine della storia. Ti rilasciano un verbale di ritiro e la banconota scompare dalla circolazione.
Ma il punto, per noi del vending, è un altro. Nel 2025 non è accettabile che un validatore prenda una banconota falsa, perché la tecnologia oggi è nettamente più avanti di qualsiasi falsario. Se la macchina l’ha accettata, significa che il tuo sistema di pagamento ha bisogno di un aggiornamento, di una manutenzione o di una verifica tecnica.

Alluvioni

Ho fatto due chiacchiere con il mio assicuratore e mi ha detto che secondo lui vanno assicurati tutti i distributori che ho presso terzi. Ma non capisco la logica. Io opero in 4 province in 2 regioni diverse. Qui di terremoti non se ne sono mai visti di brutti, l'unica postazione che ho un po' a rischio è una qui vicino dove nel 2018 c'è stata un'alluvione importante. Ma assicurare tutti i miei distributori che senso ha? deve esondare il Mediterraneo per beccarli tutti, ma a quel punto è alluvionata tutta la Penisola...

Non mettiamo in dubbio la professionalità del tuo assicuratore, ma ha interessi molto diretti sull'ammontare della polizza, quindi non è la fonte di informazione più affidabile sulla questione. Non capisci la logica perché non c'è. Un grande gruppo che ha magari 100.000 macchine in tutta Italia le dovrebbe assicurare tutte contemporaneamente per un possibile evento catastrofico? Se succedesse davvero sarebbe l'ultima delle preoccupazioni. La logica vorrebbe che ognuno assicuri solo la propria sede con tutto quello che c'è dentro. Punto.

Venerdì 5 Dicembre 2025

Capitale umano e Scaltriti

Leggo il commento su Sacchi/Scaltriti e penso che quello che lo ha scritto di azienda non capisca proprio nulla. Soprattutto di una azienda vending. Le aziende sono fatte di persone, per carità i numeri devono sempre tornare.? Ma il vending è un business capital and labor intensive, come dicono gli inglesi e se non coinvolgi le persone?...
Titti aveva la capacità di farsi seguire. La competenza finanziaria la puoi comprare, quella umana, no.
Ti aggiungo che in questi mesi, con la schiera di (inutili) consulenti che ci siamo ritrovati in azienda, ho avuto la conferma di quello che pensavo sul perché KKR non è riuscita a sistemare Selecta in tanti anni: tutti consulenti finanziari e nessuno che davvero conoscesse il mestiere
Titti e Roberto, invece, il mestiere lo conoscevano, eccome.

Buongiorno vorrei rispondere a quel *****one , si è la parola giusta che ha scritto su Scaltriti. Io ho lavorato con lui in stretto contatto lavorativo, era una persona splendida e, come avete detto voi, valorizzava il rapporto umano. Le sue capacità, pur avendo fatto solo la 5a elementare, erano da Manager che fino adesso non ho visto nessuno con le stesse. Avere soltanto un 1% delle sue capacità sia imprenditoriali e umane sarei luomo più fortunato del mondo. Grazie. [messaggio firmato]

"La gestione del capitale umano" Questa frase racchiude tutto è dovrebbe essere il fondamento di ogni azienda. Ci sono alcuni manager che vivono aspettando la fine dell'anno per incassare i bonus e in azienda sono malvoluti da tutti... Poveri miserabili.

Una delle più grandi amarezze di questi tempi è sentire tutti parlare dell’importanza del capitale umano, vedere post sui social e leggere report di sostenibilità che esaltano il valore delle persone, e poi verificare nei fatti un oggettivo disinteresse per l’organizzazione.
L’ipocrisia su questo tema è arrivata ai livelli più alti di sempre, e le conseguenze di questa miopia sono ormai evidenti nelle performance degli addetti e nella qualità del servizio.
Quando il capitale umano diventa solo una parola alla moda, e non una responsabilità quotidiana, nessuna azienda può davvero funzionare.

Polizze catastrofali

Ma che succede con questo “ricatto” delle polizze catastrofali? Dicono che non è obbligatoria, ma se non la fai ti perdi finanziamenti, incentivi e perfino la partecipazione agli appalti pubblici! Cioè, non è obbligatoria, però se non la stipuli vieni tagliato fuori da mezzo mondo. E alla fine, noi gestori cosa dobbiamo assicurare davvero?

La confusione è comprensibile, anche perché l’argomento è diventato improvvisamente “urgente” solo ora, a poche settimane dalla scadenza del 31 dicembre 2025. Peccato che Fantavending ne parlasse già a marzo, ma si sa che nel settore certe scadenze scattano solo quando il calendario inizia a bruciare...
Entrando nel merito: sì, la polizza non è tecnicamente obbligatoria, ma senza di essa si perdono una lunga serie di agevolazioni del MIMIT e l’accesso a molti bandi pubblici. Quindi, nella pratica, è come se lo fosse. Il punto vero, però, è un altro: capire cosa deve assicurare un gestore. I fabbricati di proprietà, certo. Ma il tema decisivo riguarda la copertura delle singole macchine installate presso terzi, perché la norma considera “attrezzatura commerciale” qualunque bene strumentale dell’impresa, indipendentemente da dove si trova. È questo il nodo che sta creando più allarme.
Stiamo verificando tutti gli aspetti, soprattutto quelli relativi ai distributori collocati presso i clienti. Appena avremo un quadro chiaro e definitivo, lo pubblicheremo. Vi terremo aggiornati, come sempre.

Giovedì 4 Dicembre 2025

Mercato del pubblico

Il mercato del pubblico rappresenta il 23% di una quota tossica. Tanto alto battente quanto zero remunerizzante, va fermato prima che inquini una fetta ancora più ampia. Certo è un concetto difficile da accettare da chi è in perenne debito di erogazioni... A qualsiasi costo...

In che senso va fernato? Che non si deve più partecipare? Perché se è questa la tua idea, abbiamo visioni molto diverse. Bisogna battersi perché le Pubbliche Amministrazioni non possano chiedere ristorni folli che poi ricadono sui consumatori e sulla qualità del servizio. Le gare pubbliche senza ristorni e basate su parametri tecnici reali sono imprescindibili per il vending.

Strange Things

Proformizzazioni disastrose dell’EBITDA. Strange things.

Ma cosa sono le voci che portano l’EBITDA selectiano a valere tre volte il MOL?


Di solito i nostri lettori non sono così attenti ai tecnicismi di bilancio, però ci fa piacere che ogni tanto si interessino a temi di questo tipo. Nel bilancio 2024 di Selecta Italia la voce “operazioni non ricorrenti” ammonta a 7,043 milioni di euro, come riportato nella tabella degli indicatori di performance. È una voce che pesa molto sull’EBITDA, perché il risultato operativo lordo dell’anno è pari a 2,673 milioni. Il bilancio, però, non spiega la natura di questi 7 milioni né li collega a voci specifiche della Nota Integrativa. È una riclassificazione gestionale inserita dall’azienda nella Relazione sulla gestione e non un dettaglio contabile formalizzato...

Mercoledì 3 Dicembre 2025

Sacchi e Scaltriti

Buongiorno, io penso che, in quegli anni definiti veramente d'oro per il vending, qualsiasi CEO che sapesse un po' del nostro mestiere avrebbe fatto faville. Con tutto il rispetto per Scaltriti, che ho avuto il piacere di conoscere. Arrigo Sacchi ha vinto quel che ha vinto grazie ai campioni che aveva in campo (Gullit, Van Basten, Rijkaard, Tassotti, Baresi, Donadoni ecc.), non certo per la sua bravura, tant'è che poi al Real Madrid ha fatto veramente male. Quindi oggi l'unica soluzione è mantenere i clienti che rendono e fanc....o ai ristorni. Saluti

Se chiedi a chiunque dei tantissimi dipendenti che hanno avuto la fortuna di lavorare e conoscere Scaltriti, nessuno ti parlerà di numeri. La sua vera eredità è la gestione del capitale umano e la sua incredibile capacità di ascolto. Ha iniziato con il vending in anni davvero complicatissimi per il settore e solo una breve parte della sua carriera si è svolta in anni d'oro. Quindi può essere definito in molti modi, ma non come uno che ha fatto faville perché si è trovato in una congiuntura favorevole.
Da milanista, su Arrigo Sacchi non ti rispondo nemmeno...


Foto di Carlo Fumagalli, via Wikimedia Commons – Licenza CC BY-SA 4.0

Corvi e vending

Vi mando link di una bellissima iniziativa in Svezia. Hanno addestrato dei corvi a raccogliere mozziconi di sigarette per strada. Una volta presi li portavano ad un distributore automatico che in cambio del mozzicone gli dava del cibo! Prendiamola ad esempio!!! Il vending può essere anche questo, dispositivi automatici che si occupano anche di innovazione sostenibile a 360 gradi.

In questi giorni abbiamo ricevuto due segnalazioni su questa iniziativa svedese, ma purtroppo non può essere considerata un modello da seguire. Il progetto dei “corvi-spazzini” è stato abbandonato dopo la fase pilota e la startup che lo aveva sviluppato è fallita, lasciando l’idea più come curiosità che come soluzione reale. Si tratta inoltre di una news di qualche anno fa, rilanciata nuovamente sui social e ripresa come se fosse attuale.
Detto questo, siamo perfettamente d’accordo sul punto finale: il vending può diventare davvero un canale distributivo universale, capace di integrare anche progetti di innovazione sostenibile a 360 gradi.

Martedì 2 Dicembre 2025

Ultra processati

ABRUZZO E ALIMENTI ULTRA PROCESSATI. La questione non va affrontata così come presentata, ossia: "Senza le vendite di decine di prodotti ad alta rotazione nessuno può affrontare gli investimenti previsti per un appalto pubblico", ma: "o non mi crei legacci commerciali o ci si limita al solo servizio del caldo o meglio ancora il servizio te lo fai da solo?!" Colgo l'occasione per ribadire il mio pensiero contro ogni tipo di appalto che di fatto é diventata una mazzetta.

Il mercato del pubblico (sanità, P.A., scuole e università) è circa un quarto delle locazioni del vending italiano (23%) ma molte sono alto battenti, quindi sono responsabili di una parte molto importante del fatturato complessivo del settore. Impossibile dire: "arrangiatevi". Il tema di andare contro gli ultra processati sta diventando una moda come per la plastica. Prima che faccia gli stessi danni bisogna reagire...

MOL e EBITDA

Buonasera. I 9 milioni di EBITDA sono depurati da finanziamenti, leasing, costi aggiuntivi ecc? Perché se così non fosse sarebbero anche meno. Grazie.

Ma siete sicuri dei 9 milioni di margine di Selecta Italia, qui in filiale si parla di una cifra molto più bassa, circa 2 milioni e mezzo di MOL.

Forse state facendo confusione tra MOL ed EBITDA. Nel linguaggio comune spesso coincidono, ma non nel bilancio Selecta Italia 2024. Il risultato operativo lordo (MOL) è stato di 2,6 milioni. L’EBITDA, così come lo calcola Selecta, è il risultato operativo lordo a cui vengono sommate le operazioni non ricorrenti. Poiché nel 2024 queste operazioni valgono oltre 7 milioni, l’EBITDA si attesta a 9,7 milioni di euro.

Lunedì 1 Dicembre 2025

Confronto impietoso

Buonasera. Sono Roberto Franchini ex A.D. Gruppo Argenta Spa con Presidente il mitico Epaminonda Scaltriti ed un gruppo speciale di Soci operativi. La cessione ultima, prima della uscita mia e del Presidente, è stata fatta con un EBITDA certificato da primari consulenti con un valore di 64 milioni di euro. Dopo sono arrivati altri CEO (si dice così no?). Saluti a Tutti Voi ragazzi.

In effetti il confronto è impietoso, passare da 64 milioni di margine a 9 milioni, non è giustificabile da nessun cambiamento di scenario economico, che pur c'è stato, ma che in tutti i principali concorrenti non ha certo creato questi effetti. Una riflessione delle varie Proprietà su quanto successo, soprattutto nel periodo gestito da KKR, sarebbe stata doverosa. Invece per anni abbiamo letto solo commenti entusiastici, esaltazione della gioia e percorsi illuminati dei manager... Quanto ci manca Scaltriti.

L'albero e il seme

Complimenti al Genio del Marketing della Multinazionale Svizzera che pianta un albero se l'Albergatore accetta una macchina revisionata invece di una nuova. Io proporrei un'altra offerta: ogni 10 macchine revisionate piantiamo a casa quelli come lui!! Tanto non la pubblichi. Un dipendente di un Costruttore in difficoltà.

Eravamo tentati di non pubblicarlo, perché sbagli a prendertela con il marketing, fanno solo il loro lavoro. Però il tema che affronti non è affatto secondario, anzi a nostro avviso recuperare un buon rapporto tra gestori e fabbricanti è assolutamente essenziale. Se da una parte i costruttori devono imparare ad ascoltare maggiormente le esigenze dei gestori, i gestori non possono pensare di fare a meno dei fabbricanti. Se vanno in difficoltà loro, tutta la filiera ha solo da perderci. Invece degli alberi, sarebbe utile piantare il seme di qualche buona iniziativa per tenere unito questo settore.

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