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Martedì 4 Novembre 2025

L'acqua di Bassetti

Scusate se torno sull'argomento, anche se so che sarebbe non parlare nemmeno delle sterili polemiche di quel "gran personaggio" di Bassetti. Ma io ho appena finito un lavoro gigante per le acque in bottiglia che vanno bene ai CAM, quindi se possibile proveniente dalla stessa regione, altrimenti non più lontane di 300km... E adesso che sono pronto arriva sto fenomeno e dice che non vanno bene lo stesso?

Se una normativa restrittiva come i CAM del vending hanno affermato che l'acqua minerale in PET va benissimo, soprattutto se è a chilometro zero, è chiaro che è molto più autorevole dei messaggi social di qualsiasi personaggio. Ma anche tutte le linee guida sulla sana alimentazione (spesso ancora più estreme dei CAM) mettono l'acqua nelle vending machine come prodotto insostituibile e fondamentale. Questo dovrebbe far riflettere anche quelle testate che hanno ripreso con enfasi le parole di Bassetti...

Il valore del ticket

Non sottovalutate l'importanza dei buoni pasto. Sono pochi euro ma che fanno la differenza in un periodo buio come questo. Io li tengo per fare la spesa e a volte mi salvano a fine mese. non mi vergogno ad ammetterlo.

La pausa pranzo,per me è sacra però devo usare 2 buoni pasto al giorno e praticamente a metà mese sono già a secco visto il valore del mio ticket. Per l'azienda quindi dovrei rifocillarmi 10 giorni lavorativi su 20, ma la pausa pranzo è obbligatoria tutto il mese e non per metà!!!!i  Signori sindacalisti perché non affrontate questo argomento? Loro quanto percepiscono? Saluti e grazie per aver sollevato questo disagio e questa noiosa disparità

Alcuni dei messaggi che stiamo ricevendo sul tema dei buoni pasto, sono lo specchio del grande periodo di difficoltà di tanti lavoratori in questo periodo. Non stupisce che siamo di fronte ad un calo dei consumi persino in un canale distributivo conveniente come il vending...

Lunedì 3 Novembre 2025

Buoni pasto

L'altro giorno mi sono fermato per la pausa pranzo, meritata e obbligata per quasi tutti: un primo caldo e buono, mezza frizzante e un caffè, per un totale di 9,50 €. Il mio buono pasto equivale a 5,29 €, conseguentemente ho aggiunto 4,21 € per saldare il conto. Per certo si sa che in altre filiali il ticket ammonta a 8 o anche a 10 €. Ritengo che non sia per niente corretto, in primis la differenza da filiale a filiale e poi, nel 2025 ormai finito, avere ancora un buono pasto che non copre nemmeno un panino e una bibita. Buongiorno e buon pranzo a tutti.

Ti ringraziamo per la segnalazione, non avevamo idea che nella stessa azienda potessero esserci differenze così marcate nel valore dei buoni pasto tra una filiale e l’altra. In ogni caso, indagheremo...
Va ricordato che la normativa prevede un’esenzione fiscale fino a 4 euro per i buoni cartacei e fino a 8 euro per quelli elettronici, ma non stabilisce né un importo minimo né un valore uniforme per tutte le aziende o le sedi. In pratica, ogni datore di lavoro può decidere liberamente l’importo del ticket, anche superiore alle soglie indicate, tenendo conto che l’eccedenza diventa imponibile ai fini fiscali.
In questo senso, avere buoni pasto di valore diverso tra filiali della stessa società non è vietato dalla legge, ma certamente può generare un senso di disparità tra colleghi, specie in un momento in cui il costo medio di un pranzo supera abbondantemente i 9 euro.

Mangiare carte di credito

Ma avete letto della campagna social di Matteo Bassetti: "Bere dalle bottiglie di plastica è come mangiare una carta di credito a settimana". Ma si rende conto del danno che fa al nostro settore senza alcuna prova scientifica? Ma nessuno dice niente?

Purtroppo ci è toccato parlarne, anche se molto volentieri ne avremmo fatto a meno. Ma vista la mole di segnalazioni in arrivo, la replica di Mineracqua (che abbiamo pubblicato venerdì sul nostro profilo Facebook e oggi sul sito) e il vasto eco mediatico che ha generato, ci sembrava inutile fare la cosa giusta e cioè ignorare la notizia...

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