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Giovedì 17
Aprile 2025 |
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Vending in
gratuito ai
dipendenti
Voi
che sapete tutto, ma
esiste ancora il
vending in gratuito
ai dipendenti?
Quello che si
fatturava
all'azienda a fine
mese andando a
vedere quanti colpi
aveva fatto la
macchina. Perché noi
qui in Lombardia ne
avevamo diverse che
sceglievano questa
opzione. Agli inizi
degli anni 2010,
quando sono entrato
in gestione, ce
n'erano almeno una
decina. Poi pian
piano sono sparite e
oggi siamo a zero.
Ma è una caso tutto
nostro o non c'è più
da nessuna parte...
In effetti questa
formula non era una
rarità assoluta
negli anni passati,
ma oggi non se ne
sente più parlare da
nessuna parte.
L'ultima
segnalazione che
abbiamo avuto era di
un paio di anni fa
su un distributore
che aveva il caffè a
10 centesimi e i
solubili a 20. Un
concorrente ci aveva
mandato la foto
indignato dal prezzo
ridicolo, ma poi
investigando abbiamo
scoperto che pagava
l'imprenditore e
aveva messo il caffè
a 10 centesimi solo
per evitare gli
abusi tipici del
gratuito,
soprattutto sui
solubili. Dopo aver
scoperto un termos
pieno di cioccolata
prelevata dal
distributore aveva
cambiato tattica...

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Acqua da un litro e
mezzo
Questa ve la devo
raccontare... in un
ufficio dove non
gira più l'acqua,
sono andato a dare
un occhio e ho
trovato in quasi
tutte le scrivanie
la bottigliona
d'acqua da 1,5
litri, pure di una
sotto marca, che a
turno i diepndenti
si comprano al
supermercato che c'è
qui vicino. Ho detto
al responsabile che
toglievo la macchina
del freddo perché
ormai faceva troppe
poche vendite per
lasciargliela e
sapete cosa mi ha
proposto? "Ma tu
metti dentro le
bottiglie da 1,5
litri, anche a 10
centesimi in più del
mezzo litro e vedrai
che qualcuno la
prende perché è
fresca". Non ho
parole...
Purtroppo l'usanza
di portarsi da fuori
la bottiglia grande
di acqua è in forte
crescita e questo
non ha solo
un'influenza
negativa sulle
vendite della mezzo
litro, ma anche di
tutte le altre
bevande. Non
commentiamo la
risposta del
responsabile, anche
se meriterebbe uno
spazio nel bestiario
di Fantavending...

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Mercoledì 16
Aprile 2025 |
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Tecnici si,
tecnici no
Non
ho idea di quale
paletta alla fine
sceglierà il mio
titolare, se in
bioplastica, in
legno, in carta o
qualche altro strano
materiale... L'unica
cosa che però deve
fare è prima
chiedere a noi
tecnici! Siamo noi
che poi dobbiamo
gestire i casini
nelle palettiere,
quindi fino a che
l'officina non ha
dato l'ok forse non
sarebbe il caso di
fare gli ordini!!!!!
Sulle
palette però
l'importante è non
ascoltare i tecnici.
Per loro qualunque
problema nuovo e un
problema da evitare.
Quando il mio
maggior cliente mi
ha chiesto le
palette di legno è
venuto giù il mondo.
Sembrava che si
bloccassero di
continuo, che non
andavano bene, che
era impossibile
continuare...
Insomma i miei mi
hanno fatto la
guerra in ogni modo,
anche se io ero
obbligato a farlo
perché il cliente
non sentiva
ragione... Bicchiere
di carta e paletta
in legno o quella
era la porta. Poi in
quella locazione ho
messo un giovane che
faceva il jolly ma
che se la cavava un
po' anche come
tecnico. E miracolo,
tutto è filato
liscio, è bastato un
peso e non abbiamo
più avuto un
problema. A volte
per non avere
rotture di coglioni
i tecnici guardano
dall'altra parte.
Ci spiace per
l’esperienza
negativa del nostro
lettore con i
professionisti del
suo staff, ma resta
un principio
fondamentale: prima
di scegliere le
nuove palette, è
sempre bene
consultare i
tecnici. Hanno già
abbastanza grane da
gestire e fare
qualche test sul
parco macchine può
evitare guai
peggiori in futuro.
Quindi lo fanno
sicuramente nel loro
interesse e per non
impazzire dopo…

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Addio problemi alla
paletta?
Ciao
Fanta ma la Ducale
non aveva fatto una
trentina di anni fa
una sorta di
miscelatore interno
che scioglieva i
solubili con un
getto a pressione?
Non potrebbe essere
questa una soluzione
da applicare anche
per il caffè e
premescolare lo
zucchero? Così addio
problemi alla
paletta!
In effetti Ducale
nel 1998 aveva
brevettato il
Mixerless System,
che aveva portato
all’eliminazione di
miscelatori, tubi
convogliatori,
beccucci di
erogazione e griglia
raccogli gocce. Era
un sistema che
consentiva il
passaggio degli
ingredienti dai
contenitori al
bicchiere e il loro
scioglimento
mediante un semplice
getto di acqua in
pressione. Il
sistema Mixerless
System (in foto)
aveva una sorta di
"braccio
intelligente” che
all’interno della
macchina raccoglieva
bicchiere, zucchero
e i vari
ingredienti, ma
anche la paletta.
Quindi non era un
sistema che la
aboliva...

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Martedì 15
Aprile 2025 |
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Palette e
Fabbricanti
Ho
visto il vostro bel
post sulle palette e
avete ragione,
bisogna correre ai
ripari in fretta.
Però che la paletta
in plastica sarebbe
stata bandita se ne
parla da prima del
covid, non da pochi
mesi! Possibile che
non si sia trovata
una soluzione? Ma
anche i fabbricanti
di distributori
automatici perché non ci hanno
pensato? Che ne so,
lo zucchero liquido,
un distributore di
palette incartate o
qualche meccanismo
che ci tolga il
problema
dell'automatismo
della palettiera.
Fatemi sapere.
Hai ragione sono
passati anni da
quando si parla
della sparizione
delle palette in
plastica. In pochi
ricordano infatti
che il 25 maggio del
2018 il Commissario
Europeo per la
crescita Elzbieta
Bienkowska comunicò
ad un convegno che
entro pochi giorni
sarebbe uscita una
direttiva
comunitaria con
l’esplicita messa al
bando di alcuni
articoli monouso in
plastica. Se 7 anni
dopo ci troviamo
ancora in una
situazione
complicata e piena
di incertezze,
qualche colpa della
filiera c'è
senz'altro stata. La
tendenza di
risolvere i problemi
a breve termine e
non approfondire
quelli a medio/lungo
termine sembra
proprio essere una
caratteristica
negativa del
settore...

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Numeri Selecta
Buongiorno, Una
domanda: Avete news
sulla trimestrale
Selectiana? Grazie.
Ciao
Fanta, ma i numeri
selecta arrivano
oppure no? Sul sito
non c'è nemmeno
l'indicazione di una
data per la
presentazione. Di
solito c'era in
questo periodo.
Ma i
numeri Selecta? Non
li pubblicavano
sempre a marzo?
In tanti ci state
chiedendo notizie
sui risultati
annuali e
trimestrali di
Selecta, visto che
di solito li
pubblicava a metà
marzo (nel 2024 era
stato il 14 marzo).
Da quello che
trapela, a causa di
continue discussioni
legate a una
transazione di
ricapitalizzazione
(trattative in corso
per rafforzare la
struttura
finanziaria
dell’azienda), il
calendario di
pubblicazione è
cambiato. Non
esiste, al momento,
una nuova data
ufficiale per la
diffusione dei
risultati. Appena ci
sarà una
comunicazione più
precisa, vi
aggiorneremo. Ma per
ora… calma piatta.

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Lunedì 14
Aprile 2025 |
 |
Ospedale Perugia
Scusa
Fanta ma non ci
capisco niente. Gli
aretini dicono che
hanno vinto
l'Ospedale di
Perugia, mentre qui
in filale dicono che
non è assolutamente
vero. Chi ha
ragione?
Ho
visto che avete
rettificato il post
sull'Ospedale di
Perugia. Ma allora
non l'ha vinto il
sigaro?
La genesi della gara
dell'Ospedale di
Perugia è stata
molto particolare.
Hanno partecipato in
tre: IVS, Selecta e
Coiba, ma i primi
due sono stati
esclusi. Quindi si è
sparsa subito la
voce che avevano
vinto gli aretini.
Poi IVS l'ha
impugnata, chiedendo
l'annullamento della
gara. Quindi
giudizio sospeso.
Poi, a quanto ne
sappiamo noi, l'Ente
avrebbe fatto alcune
modifiche al bando,
ma IVS rimaneva
ancora esclusa,
quindi sono tornate
le voci di una
vittoria toscana.
Però a quanto pare
c'è stato un
ulteriore ricorso al
TAR, quindi a tutti
gli effetti in
questo momento
Selecta è esclusa
perché non ha
impugnato, ma IVS è
ancora in corsa, se
viene ammessa si
apriranno le buste
economiche e si
vedrà chi ha vinto.

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22 - 10 - 4
Ciao
Fanta, Domanda
sull'IVA.
Acquistando al
supermercato cialde
di caffè di una nota
marca mi viene
applicata l'IVA al
22% mentre su altre
l'IVA al 10%? Sapete
indicarmi la
discriminate? Ma
l'IVA sulle cialde
non dovrebbe essere
sempre al 4%? Ciao.
Sono anni che non ci
chiedono
informazioni sul
ginepraio dell'IVA
sul caffè 22-10-4
(sembra un codice
Ateco). Ma la
situazione è chiara
e un po' diversa da
come la illustri tu.
22%: Si
applica a tutte le
cialde di caffè
vendute al
dettaglio, come al
supermercato.
10%: E'
prevista per la
somministrazione di
caffè, a condizione
che l'acquirente sia
il consumatore
finale e che la
vendita sia
accompagnata dalla
fornitura del
distributore
(macchinetta del
caffè)
4%: E'
applicabile solo in
casi specifici, come
la somministrazione
di caffè in mense
aziendali o in altre
particolari
circostanze di
distribuzione
"sociale".

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Venerdì 11
Aprile 2025 |
 |
Bollettino
Toscano
Bollettino
Toscano... Vinto il
mega appalto
dell'ospedale di
Perugia dal Sigaro..
il Boss ha fatto
vedere a tutti di
che pasta è fatto!!
La vecchia guardia
vince sulle nuove
generazioni
Ma
siete al corrente
dell'appalto vinto
dai Toscani?! Il
policlinico e
l'università di
Medicina per 7 anni
è Aretino
Un meritato sigaro
Toscano dopo
l'aggiudicazione
dell'appalto
dell'ospedale di
Perugia! Io lotto
comprendeva anche
l'università di
Medicina! Si erano
presenti in tre,
primi i Toscani, poi
Argenta e in fine i
perugini...
Ci siamo informati e
ci risulta che le
buste economiche non
siano state ancora
aperte e siamo al
TAR... Quindi questa
è per ora una fake
news. Nel caso poi
alla fine
prevalessero gli
aretini, capiamo la
loro soddisfazione,
vincere un grande
appalto contro due
grandi gruppi non è
mai facile anche se spesso
è molto costoso in
termini di
aggressività
dell'offerta. Speriamo
siano stati valutati
anche i rischi,
oltre alle
opportunità. La
storia ha spesso
dimostrato che per
una gestione
territoriale
spingersi lontano
dalla propria sede è tutt'altro che una
passeggiata. Perugia
è a circa 100
chilometri e un'ora
e 20 minuti di
furgone da Arezzo,
questo complica non
poco il far quadrare
i conti...

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Bacchette da
sushi
Ma
scusate non capisco
questa follia del
Ministero
dell'Ambiente.
Chiede che mettiamo
tanta più plastica
nelle palette? Cioè
di aumentare la
plastica che
immettiamo
nell'ambiente. Ma
sono andati fuori di
testa???
Ma se
facciamo piccole
bacchette da sushi
al posto delle
palette, usiamo
molta più
plastica!!! Non è
quello che vogliono
evitare?
Incomprensibile.
Lo sappiamo, è una
norma contro
intuitiva che sembra
un paradosso. In
realtà ha l'unico
scopo di rendere
impossibile la
realizzazione di
stoviglie monouso
riutilizzabili e
buttarle fuori
mercato. Il modo più
semplice per
ottenere questo
risultato era dare
caratteristiche
tecniche non
praticabili e
l'hanno fatto
sbattendosene di
tutto il resto...

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Giovedì 10
Aprile 2025 |
 |
Giovani e vecchi
Anche
io ero un giovane
ARD, purtroppo molti
lustri fa, anche io
premiavo più il mio
tempo libero
piuttosto che il
lavoro, però con il
passare degli anni
sono arrivato ad
essere "un vecchio"
del mestiere e non
premio più il tempo
libero come facevo
allora. Diamo il
giusto tempo ai
giovani,
"iniziandoli" a
questo mestiere
senza brontolii ed
avremo nuove leve!
Firmato un ARD
gravato di 25 anni
di esperienza.
Ciao Fanta ti devo
correggere, non è
vero che ci sono
giovani e vecchi ARD
con una diversa
visione del loro
tempo libero. Ci
sono quelli che
lavorano e gli
scansafatiche.
Quelli che hanno
voglia e quelli che
non ce l'hanno.
Molto semplice.
Purtroppo non è così
semplice. Ormai è un
fatto consolidato
che le nuove
generazioni hanno
una differente
visione del mondo
lavoro rispetto alle
precedenti. Ma se ci
pensi anche la
generazione dei
pionieri, quelli che
per anni non hanno
fatto un giorno di
ferie, consideravano
la nostra
generazione meno
impegnata sul lavoro
di loro...

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Falsi DDT
Altro
che nota spese...
qui i sottoscalisti
falsificano le bolle
di trasporto. Tanto
comprano da scappati
di casa come loro,
magari pagano in
contanti, senza IVA
e poi hanno i
documenti in regola
se li fermano...
Ecco dove siamo
arrivati.
Vogliamo non
crederci, perché hai
detto bene: altro
che nota spese...
qui siamo al livello
successivo. Se
davvero c’è gente
che falsifica bolle
di trasporto con
l’Intelligenza
Artificiale,
pensando di
cavarsela mostrando
una bolla “pulita”
alla prima
ispezione, siamo
davanti a un
problema serio.
Un’immagine, per
quanto realistica,
non ha alcun valore
fiscale. Le bolle
vere sono numerate,
registrate nei
sistemi contabili,
spesso emesse in
formato elettronico,
e giustificano
movimenti precisi di
merce: resi, conto
visione, conto
lavorazione. E
soprattutto: possono
essere verificate
facilmente con
controlli
incrociati. Chi usa
una bolla falsa per
coprire un acquisto
in nero o una
movimentazione finta
non fa il furbo,
commette un reato. È
una truffa, e si
rischiano guai seri.

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Mercoledì 9
Aprile 2025 |
 |
Ahhhh... anche
nutrizionista
Ignorare il video di
Bassetti? E perché?
Io farei una bella
diffida di quelle
pesanti. Non si
possono dire certe
cose e non prendersi
mai la
responsabilità.
Se
attacchi un intero
settore, che sulle
scuole ci vive,
allora prima ti devi
almeno informare
bene!!
Ma questo vuole
entrare in politica?
Perché in questo
paese quando
qualcuno ha
all'improvviso molta
popolarità, punta
sempre alle
poltrone! Sono
d'accrod con voi,
ignoriamolo!
Ahhhh... anche
nutrizionista
Capiamo le
motoivazioni
dell'eventuale
diffida, ma perché
dare ulteriore
visibilità alla
vicenda? E' stata
ignorata per mesi,
dobbiamo farla
riemergere proprio
noi?
P.S. Ringraziamo
Maurizio Desogus per
l'immagine.

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Non lavoro meno
Oh
imprenditore... se
c'è un calo di
battute non vuol
dire che ci sia un
calo di lavoro se ad
ogni distributore
metto 100 bicchieri
in meno e 1 kg di
gaffe in meno e 100
palette in meno non
è che lavoro di
meno, risparmio
medio 1 minuto se
vado piano.
Ma se
una macchina batte
meno, ci metto meno
caffè, ma ce lo
metto uguale.
Parcheggio, me la
faccio a piedi sino
dal cliente, salgo
le scale, metto il
prodotto, scendo le
scale e torno al
mezzo. Secondo te
quanto tempo
risparmio se la
macchina ha fatto
100 battute in meno?
1 SECONDO, forse!!!
In effetti con le
macchine del caldo
l'eventuale
risparmio di tempo è
piuttosto basso,
mentre con le
snack&food più
elevato. Se cambiano
invece le frequenze
di ricarica, da tre
volte alla settimana
a due, ad esempio,
allora qualche giro
più scarico ci
potrebbe essere...

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Martedì 8
Aprile 2025 |
 |
DNA acquisizioni
Perchè vi
meravigliate della
fine di Saeco? Era
segnata nel momento
in cui a comprarla è
stata Valbrembo.
D’altra parte la
serie storica delle
acquisizioni di
quell’azienda è
chiara: Wittenborg,
stabilimento danese
chiuso; Sgl, chiusa;
Ducale, chiusa;
Saeco, chiusa. Sono
curioso di vedere
come finirà anche
Lavazza con IVS,
visto il precedente
di Eraclea…..
Esistono aziende che
il DNA delle
acquisizioni di
successo ce le hanno
nel sangue e altre
che sanno solo
distruggere. IVS ha
dimostrato sempre di
saperle fare, anche
fuori dal settore:
guardaste Coin
Service. Gli basterà
per resistere?
Più che Valbrembo,
il vero nodo sono i
fondi di
investimento che
negli anni hanno
guidato alcune
grandi aziende della
filiera del vending.
I manager,
probabilmente, hanno
applicato scelte da
manuale… ma da
manuale finanziario,
dove le aziende sono
solo numeri su un
foglio Excel. La
logica che ha
orientato certe
acquisizioni
risponde a parametri
tutti suoi, che
raramente coincidono
con i valori
industriali.
Per Lavazza e IVS
sarà sufficiente
attendere un anno
per iniziare a
valutare sul campo i
primi segnali della
transizione. Fare
previsioni ora
sarebbe un azzardo,
ma una cosa è certa:
Fantavending seguirà
la vicenda in tempo
reale, ogni giorno.
E voi non vi
perderete nulla…

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 |
I giovani ARD
Sto
leggendo con
attenzione i post
scritti da gestori e
ARD sulla mole di
lavoro dei
caricatori... Se
posso dire la mia
senza fare il solito
muro contro muro
imprenditore/dipendente,
io noto in filiale
una cosa davvero
strana. I vecchi
caricatori, fanno il
loro e non si
lamentano più di
tanto, i giovani,
soprattutto i neo
assunti, sono sempre
a far casino. E il
sabato no, e lo
straordinario no e
la mattina troppo
presto no... ma
insomma è un luogo
di lavoro non uno
stipendificio...
Come sai, a noi le
generalizzazioni non
sono mai piaciute.
Non tutti i giovani
sono “svogliati”,
così come non tutti
i veterani sono
stakanovisti. Però
una cosa è certa: da
tutte le
segnalazioni che ci
arrivano,
soprattutto dai
recruiter del
vending, emerge un
trend ormai
evidente: le nuove
generazioni danno
molta più importanza
al tempo libero,
alla vita privata e
al proprio
equilibrio
personale. È un
cambiamento
culturale vero, non
un capriccio da
“neoassunto”. Il
sabato libero, lo
straordinario solo
se proprio serve, la
sveglia all’alba che
pesa... tutto questo
fa parte di un nuovo
modo di intendere il
lavoro. Non per
forza peggiore,
semplicemente
diverso. La verità è
che il mondo del
lavoro è cambiato. E
le aziende che
vogliono davvero
crescere dovranno
farci i conti,
trovando un
compromesso tra
efficienza e nuove
aspettative.

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Lunedì 7
Aprile 2025 |
 |
Certe storie non si
dimenticano
Fantastica la
Superautomatica. Ho
iniziato con 5 di
queste nel lontano
1991. Grande Saeco
di quei tempi, e
grande Tito e Paolo
che le
commercializzavano
in Sicilia. Certe
storie non si
dimenticano.
Che
tempi, quelli della
Saeco
Superautomatica. Più
di 30 anni fa,
lavoravo in Serim e
la consegna era: 2
kg di caffè Brus o
Gimoka, 300
bicchieri, palette e
zucchero. Totale:
150.000 lire. Quelli
sì che erano soldi,
ma soldi veri!
Gruppo, ventolina e
raccordo a gomito
della caldaia… e non
si fermavano mai!
Ho
iniziato nel vending
con la
Superautomatica, poi
quante 7P
installate... che
ricordi. Ora sono da
10 anni fuori dal
settore, ma è un
gran dispiacere
questa notizia.
La
Superautomatica ha
fatto la storia.
Fino al 2021 (prima
di spostarmi di
settore) avevo
ancora due clienti
che non l’avrebbero
lasciata per nessuna
capsula al mondo.
Scendevi dal
furgone: caffè da un
chilo, bicchieri,
palette e kit
pulizia. Tornava a
nuovo in 5 minuti, e
in generale si
lavorava bene così
(con i kit).
Rip Saeco.
Che
caffè, questa
macchina!
No, che peccato. Io
vorrei cercarne una
così, ma si fa
fatica a trovarle in
giro. Mio fratello
ne aveva una in
ditta e mi ricordo
che andava
benissimo.
Io le ho ancora,
perfettamente
funzionanti. Le
acquistai nel 2000.
Ho avuto 6 Saeco, di
cui 4 Combi e 2
Snack. I Combi, dopo
un po' di anni,
hanno iniziato ad
avere problemi di
elettronica: erano
instabili, si
inventavano i
guasti, soprattutto
sul caffè,
nonostante i pezzi
fossero
completamente nuovi.
Forse perché non
hanno saputo tenere
il passo con
l'innovazione.
Quante ne ho
riparate... ho
ancora qualche
ricambio.
La 10P e la 7P… ne
ho aggiustate molte.
C’era una buona
trasduzione
all’interno… ricordo
il galleggiante air
break senza
contatti. Peccato.
Quante schede
riparate, 5P e 7P,
per perfezionarle...
poi siamo passati
alla Magic De Lux o
M4000, poi la Vienna
o M5000. Bei tempi.
Pensa tu… per voi è
storia, per me è
attualità perché ci
lavoro ancora con
queste macchine. A
50 centesimi!
Era più ecologica
rispetto a quelle
odierne.
Una macchina che ho
amato. Mi sono fatto
le ossa
commercialmente e
tecnicamente su
quella macchina. Ne
piazzai centinaia
facendo porta a
porta nelle piccole
aziende. Bei tempi!
Le modificavo… e le
facevo uscire un
caffè da bar. Quanto
a quello che avremmo
da imparare… non
saprei.
Da piccolo i miei
avevano comprato una
macchina da caffè
Saeco. Fatta molto
bene, tanto metallo
e qualità (ma era lo
standard
dell’epoca), mai un
problema. Dispiace
che faccia parte
dell’ennesima
azienda italiana che
ha fatto questa
fine.
Grande macchina.
Caffè eccezionale.
Ci spiace
monopolizzare così
tanto l'area
risposte con i
commenti solo sulla
Superautomatica
Saeco, ma ne sono
arrivati talmente
tanti che ci
dispiaceva
pubblicare i soliti
due o tre. Tra
l'altro, negli anni
'90, anche
nell'ufficio della
nostra prima società
la macchina che
abbiamo avuto era
proprio una
Superautomatica...

|
 |
60 centesimi
Siamo
sempre alle solite.
Se tutte le gestioni
aumentassero di soli
10 centesimi il
prezzo del caldo, si
aumenterebbero i
margini in modo da
dare lavoro a tutti,
e tutti
lavorerebbero
meglio. Oggi, 3
aprile 2025, prezzo
del caffè al bar in
provincia di
Bergamo: 1,30 euro.
Prezzo del caffè in
ditta a Bergamo
tramite
distributore: 0,50
euro. È un gran
peccato per un
grande settore.
Sino a poco tempo fa
era assolutamente
normale trovare
qualche bar a
Bergamo che faceva
il caffè ad un euro.
Nonostante ciò
adesso non si
scandalizza nessuno
se lo trovano a
1,30. Quindi non c'è
motivo per cui
decidano di fare una
"guerra santa" se
alla macchina lo
trovano a 60
centesimi, anche
perché sono
praticamente gli
stessi che vanno
anche al bar.
Purtroppo non la
pensano così i
responsabili
acquisti che
purtroppo si mettono
i mezzo tra voi e i
vostri
consumatori...

|
 |
Venerdì 4
Aprile 2025 |
 |
Bilanci
torrefattori
Ho
appena finito una
massacrante giornata
da 12 ore iniziata
alle 6 in gestione e
finita adesso.
Momento duro, anzi
durissimo, se
continua così dovrò
mandare a casa
qualche ragazzo,
anche se mi piange
il cuore, ma devo
difendere il posto a
tutti gli altri.
Prima di tornare a
casa ho dato
un'occhiata alle
notizie e ho
scoperto che Lavazza
vola a 3,35 miliardi
di fatturato, con un
+20,6% di utile.
Solo ieri leggevo di
illycaffé con utili
in crescita del
42%... Saranno bravi
loro, ma io ho
pagato l'ultima
pedana di caffè a 9
euro e inizio ad
avere il sospetto
che loro tutti i
ricavi li fanno
anche sulle nostre
spalle. Noi per
alzare i prezzi
dobbiamo aspettare
mesi, visitare tutte
le locazioni e
affrontare la
giungla dei clienti,
loro ci mandano una
mail e festa finita!
Loro utili in
crescita e foto sui
giornali tutti
sorridenti, noi a
lavorare
all'infinito e
bilanci in perdita.
Mi permetto di far
notare a lor signori
CHE NON PUO'
CONTINUARE COSI'
Non immagini quanti
messaggi come il tuo
riceviamo di
continuo. Il tuo
sfogo è quello di
tanti imprenditori
del vending che ogni
giorno lottano tra
margini risicati,
clienti sempre più
esigenti e costi
fuori controllo.
Quando poi leggi che
i torrefattori
pubblicano bilanci
con utili a doppia
cifra, mentre tu
stai valutando di
tagliare personale
per sopravvivere, è
normale essere
"inquieti".
Nessuno mette in
discussione il
valore delle grandi
torrefazioni e degli
investimenti che
fanno, ma speriamo
che “lor signori”
inizino a capire che
questa filiera si
tiene in piedi solo
se tutti riescono a
stare in piedi.

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Meno lavoro
Forse
sarò poco popolare
ma da imprenditore
ho un dubbio che mi
assale. Ma perché
gli ARD si lamentano
di continuo che
hanno troppo lavoro?
Se negli ultimi mesi
le battute sono
calate del 10% e
nessuno è stato
licenziato, non è
che lavorano tutti
un po' meno? Sempre
a dire: "è sempre
peggio, è sempre
peggio". Ma da un
po' è sempre paggio
per noi titolari e
sempre meglio per
loro o mi sbaglio?
Te lo confermiamo
sarai molto
impopolare. Capiamo
il tuo ragionamento,
ma considera che la
gran parte degli ARD
lavora per grandi
gruppi e loro hanno
i giri dinamici,
quindi un calo di
battute non è detto
si trasformi in un
calo di lavoro...

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Giovedì 3
Aprile 2025 |
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Basso battenti
Ciao
Fanta, sempre quello
dei cani e porci. Il
problema non sono i
clienti che facevano
800-900 battute e
ora non le fanno per
problemi di lavoro
ecc. Li capisco che
non si può togliere
subito il
distributore. Ma
clienti nuovi che
palesemente non
consumeranno o
peggio clienti che
già hai che fanno il
minimo
indispensabile con
le cialde ma un
giorno si svegliano
e vogliono il
distributore. E che
fai per non perdere
il cliente gli metti
il distributore!!!
Poi diamoci anche
una martellata sui
coglioni e siamo
apposto. Per finire
oltre che buttare
soldi nel cesso,
passi anche da
coglione perchè non
consumando non gli
dai il servizio e
chiaramente il
cliente si lamenta.
Si
avete ragione,
quando calano le
battute è più
difficile prendere
la decisione di
portarsi a casa le
macchine, ma i
problema è che qui
dalle nostre parti
qualche pirata che
mette le macchine a
clienti con 400
battute c'è eccome e
per loro sono
clienti nuovi non
vecchi...
In effetti non c'è
alcuna
giustificazione a
mettere ad un
cliente che fa circa
400 battute mese una
freestanding.
Soprattutto se
chiede di passare
dall'OCS a sistemi
automatici.
Comprendiamo che la
vecchia regola aurea
del vending di non
mettere i
distributori
tradizionali sotto
le 10.000
battute/anno sia
andata in pensione,
però non ci si può
certo spingere ad un
valore pari a meno
della metà.
P.S.
La foto scelta è una
martellata sul
piede, perché sui
coglioni ci faceva
male solo a
vederla...

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Passione al
centro
Buongiorno. Un
tempo, fare
concorrenza nel
mondo della
ristorazione
automatica era una
sfida quasi
impossibile. Il
settore era popolato
da professionisti
appassionati e
competenti, veri
esperti capaci di
gestire ogni aspetto
del servizio con
dedizione. Oggi,
però, la realtà è
ben diversa. La
figura dell’ARD
(Addetto al
Rifornimento
Distributori) è
spesso ridotta a
quella di un
semplice “caricatore
di prodotti”, senza
la formazione
adeguata e,
soprattutto, senza
la mentalità giusta
per garantire un
servizio di qualità.
Le cause di questa
decadenza? Da un
lato, la mancanza di
una formazione
seria, che va oltre
la semplice gestione
logistica e tocca
aspetti fondamentali
come la
manutenzione, la
sanificazione e
l’attenzione al
layout. Dall’altro,
un atteggiamento di
disinteresse
generale, dove
l’attenzione è più
rivolta agli orari e
ai limiti del lavoro
che alla qualità del
servizio.
Il risultato?
Un’inevitabile
perdita di
professionalità.
Sempre più addetti
non sanno sostituire
un gruppo caffè, non
si preoccupano della
pulizia e
dell’igiene dei
distributori e
trascurano
completamente
l’importanza
dell’esperienza del
cliente. Se vogliamo
ridare valore a
questo settore,
serve un cambio di
mentalità.
formazione,
attenzione al
dettaglio e passione
devono tornare al
centro. Il futuro
della ristorazione
automatica dipende
da chi la vive ogni
giorno.
La tua osservazione
è sacrosanta, la
passione per il
proprio lavoro è una
valore
importantissimo e
che fa la
differenza. Però già
sappiamo che ti
arriveranno decine
di risposte
incentrate su orari
di lavoro
massacranti e
stipendi bassi, due
fattori che insieme
incidono così tanto
su alcuni ARD da non
far vedere altro del
proprio lavoro. E'
un momento
complicato per
tutti, difficile
vedere miglioramenti
a breve. La speranza
è vedere pian piano
il settore uscire
dalla crisi, con
orari di lavoro
corretti, stipendi
giusti e la giusta
passione di chi ci
lavora...

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Mercoledì 2
Aprile 2025 |
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Dipendenti
pubblici
Pieve
di Soligo. Un
dipendente può
benissimo perdere
tempo stando alla
scrivania,
riprendendo un
atteggiamento di
fantozziana memoria.
Lo ritengo invece un
comportamento
sincero bere il
caffè alla luce del
sole (firmato:
gestore di parte).
Mi fa
ridere il Sindaco di
Pieve! Ahahahah...
come se i dipendenti
pubblici avessero
bisogno di andare
alla macchinetta del
caffè per non
lavorare o perdere
tempo. L'altra
settimana ero
all'anagrafe e
c'erano 2 sportelli
aperti su 12 e tutti
i dipendenti
imboscati chissà
dove. Ma non si
vergognano a dire
certe cose??
Le generalizzazioni
non ci piacciono
perché vanno a
colpire anche i
dipendenti pubblici
che lavorano sodo e
per fortuna ce ne
sono. Però avete
senz'altro ragione,
non è certo il
vending la causa
della scarsa
efficienza di alcuni
servizi pubblici ma
nemmeno dell'1%...

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Controcorrente
Posso
dire una cosa
controcorrente? Oggi
sono andato in una
locazione che
abbiamo da 20 anni
perché non batte
più. Ovviamente la
causa era una
macchinetta presa in
un centro
commerciale, con
cialde prese da un
negozio che tra
l'altro è nella
stessa via
(sfortuna). Ho fatto
tutta la mia
tiritera sul
contratto di
esclusiva e sulla
rimozione della
macchina abusiva.
Quando ho finito il
titolare mi ha
portato al
distributore e ha
fatto un caffè, poi
l'ha fatto con la
macchinetta e mi ha
detto: "assaggi".
Volevo nascondermi
sotto terra...
Purtroppo a quel
cliente non abbiamo
mai cambiato la
macchina, ma in
compenso da un anno
abbiamo cambiato
caffè e non vi dico
dove lo prende il
titolare. Risultato?
Lo immaginate
benissimo anche voi.
Tutta questo per
dire che a volte è
colpa nostra se i
clienti scappano. Se
una macchina da 50
euro e un caffè da
20 centesimi ha una
resa in tazza
migliore della
nostra un esame di
coscienza dovremo
pur farcelo...
(firmato: un
commerciale)
E' doloroso
pubblicare questo
messaggio, ma non si
può nemmeno
nascondere la testa
dentro la sabbia. E'
chiaro che le
macchine abusive
vanno rimosse e se
il motivo principale
della loro
installazione è una
mancanza del
gestore, sarebbe
proprio il caso che
prima gli chiedano
spiegazioni e nel
caso un intervento.
Detto questo è vero
che non dobbiamo mai
dimenticarci che l
nostro servizio deve
essere
qualitativamente
almeno accettabile,
altrimenti tutti i
grandi discorsi sul
vending lasciano il
tempo che trovano.
In alcuni casi
l'esame di coscienza
è indispensabile...

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Martedì 1
Aprile 2025 |
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Psicologo vending
Ragazzi aiutatemi
voi che c'ho l'ansia
da ghiaccio. Una
roba da andare dallo
psicologo.
Nell'ultima
settimana ho avuto
due macchine
bloccate, le lattine
esplose con il
contenuto tutto
ghiacciato, tre file
di roba da buttare
via e un danno
importante visto che
devo sostituire il
termostato e dei
cavi che si sono
ossidati. Non posso
cambiare le
macchine, ma se
tornassi indietro lo
farei perché alcuni
colleghi mi hanno
confermato si tratta
di un problema
comune... Questo
lavoro è sempre più
difficile. Adesso
ogni volta che vado
in negozio sono
terrorizzato da
vedere se c'è
qualche problema,
dal vandalismo, al
ghiaccio... AIUTO!!!
Lo psicologo vending
non è un'idea
stupida, ormai ne
succedono talmente
tante che sfogarsi
da "uno bravo" non
può che far bene
alla salute. La
casistica è comune
ma in tutte le
vetrine, anche
quelle dei
supermercati, in
genere si blocca un
relè del compressore
e se ti succede in
una stagione non
particolarmente
calda, ti trovi con
le lattine esplose
per il ghiaccio. A
nostro avviso non è
un problema così
frequente da
cambiare le
macchine, anche
perché il problema
non si risolve al
100%. Due casi in
pochi giorni è
sfortuna...

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Cani e porci
E'
una vita che
combatto in azienda
per non fare clienti
da 400 battute con
automatiche, abbiamo
messo distributori a
cani e porci! Poi ci
si lamenta che si
spende troppo in
ricambi!!!!!!!
E' una battaglia che
combattiamo anche
noi da sempre. Ma il
problema è che
alcune locazioni da
6-700 battute, dove
c'era ancora il
margine per mettere
una freestanding,
adesso battono
intorno ai 400
colpi... Lì la
decisione è più
difficile.
Riprenderanno i
consumi? Va tolta la
macchina da 1.83 e
messa una table top
o una OCS evoluta? I
clienti
accetteranno? Il
concorrente scappato
di casa non farà lo
stesso l'offerta con
400 battute, "tanto
ci sta dentro..."?
Insomma la
situazione è meno
semplice di quanto
sembri...

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