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Giovedì 30
Novembre 2023 |
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L'inverno
sta arrivando! Chiude lo stabilimento di Ducale a Parma
La notizia della
chiusura definitiva dello stabilimento Ducale circolava
già da qualche giorno e i nostri lettori più attenti si
erano accorti che avevamo messo la città di Parma sotto
la lente d'ingrandimento. Poi, ieri pomeriggio, Evoca ha
avvisato tutti i dipendenti della decisione attraverso
questo comunicato a firma del CEO Jochen Fabritius.
Dopo un'attenta
valutazione, il Gruppo Evoca ha ufficialmente comunicato
alle RSU e alle relative Organizzazioni Sindacali
l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Ducale a
Parma. Gli effetti dei lockdown sui nostri clienti, e la
loro conseguente razionalizzazione del proprio parco
macchine, combinati con il passaggio a macchine più
essenziali, hanno fortemente colpito le vendite di
Ducale negli ultimi anni.
Nonostante i nostri
significativi investimenti in Ducale, in termini di
tempo e denaro, successivamente alla nostra
acquisizione, dobbiamo ora riconoscere che non possiamo
più permetterci di continuare la produzione nello
stabilimento di Parma. Evoca.
Evoca riconosce
l'impatto che questa decisione avrà sui dipendenti di
Ducale e si impegna a collaborare strettamente con le
organizzazioni sindacali per fornire supporto ai nostri
dipendenti in questa fase.
Complessivamente,
questa decisione contribuirà ad un più forte e più
resiliente Gruppo
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Mario
Toniutti intervistato da Poletti nella trasmissione: Il
caffè di Radio 1
Il Caffè di Radio1 è un nuovo programma
in onda dal lunedì al venerdì dalle 06.30 alle 07.00, in
cui Roberto Poletti racconta la giornata degli italiani
che lavorano, attraverso tre interviste ad altrettanti
rappresentanti della politica, dell'imprenditoria e
della società. Che giornata li aspetta? Quali sfide li
attendono? Dove troveranno la carica per superare e
superarsi ogni giorno?
Nella puntata di ieri,
dedicata al clima aziendale e alla difficoltà di
reperire sul mercato forza lavoro, è stato intervistato
Mario Toniutti - CEO di Gruppo Illiria.
Ecco il
LINK della puntata
(intervento di Toniutti dal minuto 19:10)
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Mercoledì 29 Novembre 2023 |
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Le panchine
rosse di Evoca Group
Evoca Group ha
installato due panchine rosse come simbolo della ferma
opposizione a tutte le forme di violenza contro le
donne.
Le panchine si aggiungono ai fondi che il Gruppo destina
da diversi anni ad Aiuto Donna, onlus, in prima linea
sia nella prevenzione della violenza di genere, sia
nell'offrire assistenza alle vittime di molestie e
maltrattamenti.
Il Gruppo Evoca, attraverso questo gesto simbolico,
dimostra che è sempre al fianco di tutte le donne,
dentro e fuori l'azienda.
Un plauso all'iniziativa.

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Il 5
dicembre a Roma il convegno dell’Osservatorio Plastica
Sostenibile sul PPWR
Lo scorso 22 novembre il Parlamento
Europeo ha approvato la proposta di Regolamento sugli
imballaggi e i rifiuti da imballaggio (PPWR). Prima che
il provvedimento diventi legge e sia applicabile a tutti
gli Stati Europei, saranno però necessari il voto del
Consiglio dell’Unione Europea e infine il confronto tra
Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo da cui
uscirà il testo definitivo.
Nel frattempo, per approfondire l’argomento,
l’Osservatorio sulla Plastica Sostenibile
dell’Università Roma Tre, a cui aderisce Confida,
darà vita ad un convegno che si terrà il 5 dicembre alle
ore 15 presso la sede di Roma del Parlamento Europeo
(Esperienza Europa, Piazza Venezia 6c Roma).
Tra i relatori interverrà anche il Presidente delle
Imprese di Gestione di Confida Pio Lunel.
I soci Confida potranno partecipare al convegno in
presenza (pochissimi posti ancora disponibili), ma
chiunque sia interessato potrà seguirlo anche in
streaming. Nei prossimi giorni verrà comunicato il link
per partecipare da remoto.
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Martedì 28 Novembre 2023 |
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I prezzi del
cacao raddoppiano in un anno. Si scatena il panico tra i
produttori.
Il future di dicembre
del cacao sul mercato di New York ha sfondato quota
4.200 dollari. Come si vede dal grafico qui sotto,
un anno fa i prezzi del cacao erano intorno a 2.200
dollari. Un raddoppio improvviso e brutale che ha
spaventato i principali produttori mondali, tanto da
interromperne prenotazione e acquisti.
L'impatto per il
vending sarà altrettanto brutale, soprattutto nel
comparto degli snack dolci e nei solubili, anche perché
gli altri ingredienti con cui sono realizzati i prodotti
a base cioccolato (lo zucchero su tutti) sono anch'essi
in perenne aumento.
Purtroppo non è
nemmeno solo speculazione, c'è un calo dell’offerta di
cacao e il mantenimento della domanda, una situazione
che sta erodendo le scorte, infiammando di conseguenza
le quotazioni della materia prima.
Secondo l’ultimo rapporto sul cacao dell’Organizzazione
Internazionale del Cacao (ICCO), per la stagione appena
conclusa si stima un deficit di oltre 100.000
tonnellate.
“L’anno scorso gli operatori di mercato avevano previsto
una situazione equilibrata per la stagione 2022/23.
Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse in Costa
d’Avorio e in Ghana hanno presto portato a un
cambiamento di queste aspettative”, segnala il rapporto
dell’ICCO.
Il calo dell’offerta di cacao è stato causato dalle
forti piogge che hanno colpito l’Africa occidentale
durante l’estate, eventi climatici avversi che hanno
causato anche la diffusione della malattia del baccello
nero che fa sì che i baccelli di cacao diventino
inutilizzabili.
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Culligan non si ferma più.
Acquisita Primo Water per 575 milioni di dollari cash!
Culligan continua la sua intensa
strategia di acquisizioni e si porta a casa una parte
significativa delle attività internazionali di Primo
Water, un colosso dell'acqua quotato al NYSE e presente
in Nord America e in Europa.
La transazione vale l'impressionante
cifra 575 milioni di dollari. L'operazione con Culligan
attende solo le approvazioni normative e il consueto
soddisfacimento di altre condizioni di chiusura, ma si
stima dovrebbe concludersi entro la fine di dicembre
2023. Primo Water, si concentrerà solo sul suo business
dell'acqua in Nord America.
L'intera somma sarà versata cash, visto
che è stato comunicato che l'operazione non sarà
soggetta ad alcuna condizione di finanziamento.

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Lunedì 27 Novembre 2023 |
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Finisce
all'asta (liquidazione giudiziale) il sogno delle
torrefattrici eco compatibili
Una nuova ricerca
afferma che il 45% degli europei è attento alla
sostenibilità nel momento della scelta della tazzina di
caffè. E' l'ultimo di infiniti esempi che hanno portato
al centro dell'impegno di tutte le aziende il tema della
sostenibilità.
Ovviamente concordiamo
sulla sua importanza, ma iniziamo sempre più a
riflettere sulla sostenibilità economica (non
ambientale) di alcune scelte.
Ad esempio, fra meno di un mese,
il 20 dicembre, sarà venduta all’asta in seguito alla
procedura di liquidazione giudiziale la STA impianti di
Bologna, una delle paladine delle torrefattrici eco
compatibili, macchine green all'insegna della
sostenibilità.
L'azienda era famosa
per la sua filosofia e la ferma volontà di migliorare
l'ambiente, progettando macchine senza materiale di
coibentazione e raffreddate ad aria. Durante l'edizione
di HOST 2019, uno degli storici dirigenti di STA
Impianti, commentava quanto l'azienda avesse investito
per sviluppare soluzioni green e che per questo il costo
iniziale delle loro macchine torrefattrici era così
alto. Certo garantivano una riduzione dei fumi
nell'ambiente e l'attenzione al risparmio energetico
avrebbe riequilibrato i conti dopo qualche anno...
Risultato di questa
importante svolta green? L’intero complesso aziendale,
compresi gli arredi, le attrezzature per ufficio,
macchinari, prodotti semilavorati e scorte sono in
vendita nel portale del Ministero della Giustizia
(Vendite Pubbliche).
Una riflessione non
ideologica ogni tanto andrebbe fatta...
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Esselunga a Milano progetta un
punto vendita da 200 mq senza casse
Quando si parla di punti vendita senza
casse e senza personale, il pensiero non può che andare
ai negozi H24, che in alcuni casi hanno iniziato il
percorso di avvicinamento ai mini market. Dall'altra
parte però anche il mondo dei supermercati sta guardando
a questa tipologia di vendita "unattended" (incostudita)
e, grazie all'innovazione tecnologica, sta sperimentando
soluzioni per l'immediato futuro.
Il DG di Esselunga in una recente
intervista ha affermato che: "stiamo lavorando su nuovi
concept che si basano su tecnologia e digitalizzazione
progressiva con l'apertura nei primi mesi del 2024 di un
punto di vendita innovativo di massimo 200 mq senza
casse".
La superette di Esselunga, progettata con
la collaborazione di Storeline, società hightech
israeliana, sarà collocata nel Mind Village di Milano,
all’uscita della stazione della metropolitana, a ridosso
di più blocchi di 400 appartamenti che conterà oltre
70mila persone in un chilometro quadrato.

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Venerdì 24 Novembre 2023 |
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TRESEICINQUE cerca nuovi
tecnici per la propria officina
TRESEICINQUE – Vending Machine
Refurbishing Centre - continua a crescere e oggi, dopo
aver raddoppiato nel giro di pochi mesi dall’apertura
tutti i reparti aziendali, cerca tre nuovi tecnici da
inserire con contratto full-time a tempo indeterminato
all’interno della propria officina.
• Hai già un’esperienza, anche piccola,
come tecnico di distributori automatici e desideri
continuare la tua crescita professionale?
• Sei interessato al mondo del vending e ti piacerebbe
acquisire in breve tempo tutte le competenze
specialistiche sufficienti per operare in autonomia su
ogni distributore automatico presente sul mercato?
• Sogni una professione Green, capace di coniugare
innovazione, sostenibilità e rispetto per l’ambiente?
TRESEICINQUE, il primo centro italiano specializzato
nella rigenerazione dei distributori automatici usati,
nella rimessa a nuovo dei loro componenti e nella
vendita di distributori automatici ricondizionati, è
pronta ad accoglierti nella nuova sede di Agrate Brianza
(MB), a pochi metri dalle uscite dell’autostrada A4 e
della Tangenziale Est di Milano.
Partecipa alla selezione inviando subito
il tuo curriculum a:
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Mondo Manager > Nuovo ingresso
in Coges per il mercato inglese
Coges è lieta di annunciare l’ingresso di
Chris Pyrah nel ruolo di Technical Sales Manager
per il mercato inglese. Chris sarà responsabile delle
vendite di soluzioni di pagamento e telemetria riunendo
la tecnologia di pagamento di Coges e Vendon al settore
del caffè e del vending attraverso Coffetek.
Con un background di oltre 15 anni come commerciale nel
campo del vending, Chris porta con sé competenze
consolidate che si integrano perfettamente con la
missione di Coges di offrire soluzioni di qualità ai
propri clienti.
“Coges riconosce l’importanza di avere professionisti
talentuosi e orientati al successo nel proprio team.”
Osserva Daniele Ioriatti, Direttore Commerciale
dell’azienda italiana e responsabile del sig. Pyrah “Con
Chris al nostro fianco, siamo fiduciosi di rafforzare
ulteriormente la nostra posizione nel mercato inglese e
di offrire un servizio ancora più completo ai nostri
clienti. Le potenziali sinergie con Coffetek, market
leader nel segmento OCS nel Regno Unito, potranno
certamente incrementare le opportunità di business.
Chris collaborerà con Lorenzo Giuliani, area manager che
da anni segue positivamente il mercato inglese.”

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Giovedì 23 Novembre 2023 |
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L'elefante
nella stanza! Come regalare 160 milioni di euro e vivere
infelici.
Le gestioni del vending, a fronte dei
continui aumenti di costo, sono sempre più impegnate a
far quadrare il loro conto economico. La progressiva
sparizione della marginalità ha creato reazioni
scomposte, come l'azzeramento degli investimenti in
macchine nuove, la riduzione degli organici e le epiche
battaglie con i fornitori per risparmiare un mezzo punto
percentuale.
Sembra incredibile, ma all'interno di
questo quadro sembra che nessuno si sia accorto
dell'elefante in mezzo alla stanza: il ristorno.
I canoni concessori alla pubblica
amministrazione e i ristorni ai privati costano alle
gestioni in media il 10% del loro fatturato. Questo dato
è perfino peggiore se si considerano solo le TOP 30 del
vending italiano.
Ma il 10% del fatturato o i 4 centesimi
medi a battuta non riescono a rappresentare
correttamente l'enormità di questo dato. Infatti i
ristorni costano al sistema vending 160 milioni di
euro all'anno. Questo numero forse farà riflettere
un po' di più.
160 milioni di fatturato all'anno è una
cifra spaventosa che dovrebbe essere investita in
tecnologia, in salari e per generare la giusta quantità
di profitti, non certo per ingrassare i clienti pubblici
o per facilitare la trattativa con i privati.
Sono passati decenni dal primo ristorno
pubblico della storia all'Ospedale di Pavia, poi sono
arrivate le prime scuole, l'asta per Telecom, i comuni,
una folle corsa che in pochi anni ha coinvolto tutto e
tutti e quasi definito il canone come un diritto del
cliente.
Così come è cominciata deve finire, non
ci sono alternative. Bisogna intraprendere un percorso
che lo renda possibile, perché guardando alcuni bilanci
di importanti gestioni, non solo non c'è alcun segnale
di rallentamento, ma in qualche caso i ristorni stanno
aumentando, mentre tutto il resto va in malora...
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Il 10 dicembre Napoli avrà una
giornata cittadina dedicata al caffè
Su proposta di Teresa Armato, assessore
al Turismo e alle Attività Produttive, la Giunta
Comunale di Napoli ha approvato la delibera per
istituire la giornata cittadina dedicata alla "tazzulella":
il caffè, a Napoli, sarà celebrato il 10 dicembre di
ogni anno. L'obiettivo è quello di diffondere la cultura
del caffè napoletano, delle sue usanze e delle storie ad
esso legate, ma anche tutelare l'identità culturale di
Napoli e valorizzare le sue tradizioni.
"Sono orgogliosa che il Comune di Napoli dando seguito
all'ordine del giorno a mia prima firma, approvato
all'unanimità dal Consiglio comunale, abbia istituito
formalmente la Giornata cittadina del caffè napoletano.
Non è un caso che la stessa coincida con il 10 dicembre
in cui cade anche la giornata internazionale dei diritti
umani. L'antica usanza del caffè sospeso è infatti una
delle azioni più semplici, ma contemporaneamente più
iconiche dell'amore che i napoletani provano verso gli
altri. Ringrazio la Giunta Manfredi e, in particolare,
l'assessore Teresa Armato che si è da subito mostrata
sensibile al tema e con la quale stiamo organizzando
iniziative per dare corpo a questa ricorrenza,
promuovere la cultura del caffè napoletano e tutelare
l'identità della nostra città", ha dichiarato Flavia
Sorrentino, vicepresidente del Consiglio comunale di
Napoli.
La giornata del caffè, a Napoli, oltre a coincidere con
la giornata internazionale dei diritti umani, coincide
anche con la giornata del caffè sospeso, antica
tradizione napoletana per la quale si lascia un caffè
pagato al bar per coloro che non possono permetterselo.

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Mercoledì 22 Novembre 2023 |
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Arriva la
direttiva europea sul "dovere di diligenza". Quale
impatto per il vending?
Ci scusino i nostri lettori della
lunghezza del post, ma non ne sta parlando praticamente
nessuno... ed oggi a Bruxelles è una data più
importante, perché ci sarà il quarto round del trilogo
tra Consiglio Ue, Parlamento e la Commissione sulla
direttiva sul "dovere di diligenza" delle imprese per la
sostenibilità, considerata assolutamente fondamentale
dalla Commissione europea per realizzare la transizione
verso la sostenibilità sociale e ambientale, e per
un’economia dell’Ue più resiliente e competitiva.
L’intento è di giungere prima della
fine della legislatura all’approvazione definitiva
di un testo legislativo. Gli Stati membri avranno 18
mesi di tempo per attuare la direttiva. Nel giro di due
anni al massimo le grandi imprese, con più di 500
dipendenti e un fatturato oltre i 150 milioni di euro,
si troveranno di fronte una nuova pesantissima
incombenza. Due anni dopo le nuove norme riguarderanno
anche le imprese di medie dimensioni, tra 250 e 500
dipendenti.
Nella filiera del vending ci sono diverse
aziende che hanno queste caratteristiche. Basti pensare
che se verrà approvata, al massimo tra 4 anni
tutti e 4 i principali gruppi di gestione vending: IVS
Group (già fra 2 anni), Buonristoro, Sogedai e Selecta
Italia dovranno rispettarne gli obblighi. Ma saranno
coinvolti anche moltissimi produttori, le principali
torrefazioni e la leadership dei fabbricanti.
La direttiva introduce il “dovere di diligenza” (due
diligence) da parte delle imprese sugli impatti negativi
dal punto di vista sociale e ambientale, generati
durante l’intero ciclo di vita della produzione,
dell’uso e smaltimento del prodotto o della prestazione
del servizio, non solo nelle attività proprie della
società, ma anche delle sue controllate e delle catene
del valore cui prende parte.
Gli amministratori dovranno dunque valutare gli impatti
che le proprie decisioni hanno sui diritti umani e
sull’ambiente nel lungo termine. Il processo di
attuazione di questo “dovere di diligenza” si articola
in sei fasi. La prima cosa chiesta alle imprese è di
adottare una condotta aziendale responsabile nelle
politiche e nei sistemi di gestione. Identificati e
valutati gli impatti negativi delle proprie attività, ma
anche di quelle dei fornitori lungo la catena globale
del valore e degli stakeholder (anche fuori dell’Unione
europea), è necessario eliminarli, prevenirli o
mitigarli. Quando è opportuno, le imprese devono porre
rimedio ai danni provocati, se necessario risarcendo le
vittime. Alle imprese è richiesta anche un’attività di
monitoraggio dell’attuazione dei correttivi e dei
relativi risultati, oltre che un’attività di
comunicazione e trasparenza sulle azioni correttive
realizzate.
Un’autorità nazionale dedicata è incaricata di vigilare
sulla corretta attuazione degli obblighi di due
diligence e su un regime di responsabilità civile delle
società per i danni derivanti dal mancato rispetto degli
obblighi previsti. Le autorità di ciascun Stato membro
saranno collegate in un network europeo di
coordinamento. Se le regole nazionali sono più rigide e
assicurano una maggiore tutela dei lavoratori e
dell’ambiente, queste prevalgono sulle disposizioni
europee.
Un capitolo specifico della direttiva riguarda il
cambiamento climatico. Le società devono adottare un
piano per rendere compatibili il modello di business e
la strategia aziendale con la transizione green e con
l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5
°C. Se il cambiamento climatico viene identificato come
un rischio o un impatto primario dell’attività
dell’impresa, le società devono includere nel piano
obiettivi di riduzione delle emissioni. Questi obblighi
sono soggetti a controllo amministrativo e il
raggiungimento degli obiettivi deve rientrare nella
parte variabile della retribuzione dei manager, nelle
imprese in cui questa è prevista.
In bocca al lupo a tutti. E' vero che la
direttiva ha l’obiettivo di tutelare le imprese
dal dumping sociale e ambientale, una cosa positiva, ma
è altrettanto vero che gli obblighi e le incombenze
saranno davvero notevolissime e bisognerà organizzarsi
in grande fretta per non bucare l'appuntamento...
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I cartelli di Fantavending:
"Quando torna Michele..."
Continuano ad arrivarci segnalazioni sui
cartelli affissi sulle macchine vending. Questa volta
però è diverso. L'impiegata che ha scritto il cartello
si vergogna di far trovare a Michele, l'ARD di
riferimento del suo ufficio, il distributore fuori
servizio a causa degli spintoni dei colleghi.
Fa piacere notare che un po' di civiltà
sia rimasta nelle locazioni e che ci sia qualcuno che
giustamente condanna i comportamenti inappropriati sui
distributori. E' bello anche vedere che l'ARD ha un
ruolo riconosciuto nell'ufficio, ha instaurato il giusto
rapporto con i suoi clienti e che lo conoscano per nome.

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Martedì 21 Novembre 2023 |
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Finisce la
saga "Barocco". Essse Caffè potrà usare il nome sulle
sue capsule.
Trovare il nome per
una miscela di caffè è un'operazione più complessa di
quello che si pensa. I colori sono già stati usati più
volte da tutti, soprattutto nero, oro, blu e rosso. I
termini moka, espresso e loro variazioni pure. Per non
parlare della tipologia: robusta e arabica, spesso
associati ad altri termini come forte, corposo, qualità,
special, extra, pura o blend.
Allora i creativi
passano alla geografia. Città italiane come Napoli,
Milano, Palermo, Roma oppure intere regioni o ancora
paesi lontani dove si produce il caffè: Brasile,
Colombia e Mexico. Finiti anche quelli ci si rivolge ad
idee più creative, ad esempio ispirandosi a famosi
periodi storici con nomi come Rinascimento, Gotico o
Barocco.
Trovato finalmente il
nome giusto, spesso non viene in mente che le circa 800
torrefazioni italiane hanno avuto tutte lo stesso
problema e si sono sforzate a trovare l'idea giusta,
magari uguale alla loro.
Forse per questo
Quarta Caffè, nota torrefazione pugliese, se l'è presa
con l'emiliana Essse Caffè per aver introdotto sul
mercato la miscela Barocco, omonima di una delle sue.
Dopo tutta la fatica fatta per trovare un nome
originale...
Come spesso accade in
questi casi, si è finiti davanti ad un Giudice e la
sentenza del Tribunale di Bologna è stata favorevole ad
Essse Caffè. Il Tribunale ha rigettato le domande di
violazione di marchio e concorrenza sleale proposte in
via riconvenzionale da Quarta Caffè ed ha accertato che
l’utilizzo, da parte di Essse Caffè, del segno Barocco
non costituisce violazione del marchio complesso di
Quarta Caffè, né atto di concorrenza sleale, né
violazione di altri diritti di Quarta Caffè, condannando
quest’ultima alla rifusione delle spese di lite nella
misura liquidata.
La Sentenza notificata
e non impugnata è passata in giudicato. Dopo 4 anni, la
saga è finita.
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C'è spazio per i prodotti
surgelati nel vending?
Secondo uno studio da poco pubblicato da
AstraRicerche e commissionato da Iias - Istituto
Italiano Alimenti Surgelati, quasi l'80% gli italiani
portano in tavola i piatti pronti surgelati. Al primo
posto c'è la lasagna alla bolognese (con il 26,2% delle
preferenze degli intervistati), che decreta il trionfo
di un piatto tipico della tradizione italiana, seguono
le verdure fritte pastellate (22,8%), la Paella (21,2%)
e le zuppe (18,9%).
Questi piatti che si consumano
soprattutto da soli, sia a pranzo che a cena (55,2%), ma
anche nei weekend in famiglia (25,4%), considerati
un'occasione per un "pranzo della domenica" veloce da
preparare.
Nel comparto sottozero, il segmento
merceologico dei piatti pronti ha registrato nel corso
degli ultimi anni un notevole incremento, raggiungendo
nel 2022 quota 65mila tonnellate consumate in Italia,
dopo aver messo a segno nel 2021 +10,2% sull'anno
precedente.
Con questi numeri viene spontaneo
chiedersi se qualche test potrebbe essere fatto anche
nel mondo del vending. Diversi progetti sono nati negli
ultimi 15 anni, ma nessuno ha davvero realizzato
risultati significativi nel segmento piatti pronti
surgelati. Forse potrebbe essere il momento di
riprovarci...

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Lunedì 20 Novembre 2023 |
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A Parma
nasce Gobag24, il primo Smart Market H24 senza casse e
senza contanti
Il mondo del retail e
quello dei negozi H24 iniziano a fare qualche prova di
avvicinamento.
Nel cuore di Parma,
Gobag24 potrebbe segnare l'avvento di un'epoca diversa
nel mondo del retail. Questo smart market nella centrale
Strada Garibaldi, offre un'esperienza di shopping
rivoluzionaria, disponibile 24 ore su 24, fondendo
tecnologia e sostenibilità.
I clienti possono accedere al negozio tramite un'app e
un Qr Code, scegliendo liberamente i prodotti –
alimentari, di cosmetica e di uso comune – uscendo senza
passare per la cassa, con l'addebito automatico sul
metodo di pagamento selezionato nell'app. Gobag24
utilizza telecamere intelligenti per la sicurezza e
l'accuratezza degli acquisti, rispettando la normativa
GDPR.
Utilizzando l'intelligenza artificiale, Gobag24
personalizza le offerte basandosi sulle abitudini di
acquisto dei clienti, migliorando l'efficienza e
riducendo gli sprechi.

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Il progetto RiVending cresce e
si afferma in tutta Italia
Ormai da qualche anno, siamo tutti
abituati nelle nostre abitazioni ad avere un
comportamento corretto nella gestione del rifiuto, ma
purtroppo non riusciamo a replicare nel consumo
on-the-go questa condotta. Da sempre, il progetto
Rivending si propone di guidare i consumatori verso un
comportamento responsabile, incoraggiandoli a conferire
i rifiuti in plastica monouso, prelevati dai
distributori automatici, in appositi cestini per il
riciclo
Dopo aver installato oltre 13.000 cestini Rivending in
tutta Italia e iniziato ad abituare i consumatori ad
utilizzarli, il progetto è diventato adulto ed è passato
ad una fase più evoluta, quella del censimento.
Le aziende che aderiscono al progetto RiVending sono
state infatti invitate a comunicare, per ogni cestino
dedicato al PS, il comune (CAP) di installazione e il
numero di bicchieri medi raccolti ogni mese.
L’adesione è stata superiore alle previsioni e già oltre
il 50% dei cestini è stato correttamente censito.
Dall’analisi territoriale dei dati si rileva che oltre
alle 2 regioni in cui il progetto RiVending è
storicamente partito (Emilia-Romagna e Lombardia), ormai
si sta diffondendo in tutta Italia, tanto da essere
presente ormai ovunque.
Nella mappa qui rappresentata si può vedere la
distribuzione territoriale degli oltre 600 milioni di
bicchieri annui censiti.

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Venerdì 17 Novembre 2023 |
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Gli italiani
sono un popolo che adora le merendine confezionate
Secondo una recente
ricerca Bva Doxa - Unione Italiana Food le merendine
sono consumate da 8 italiani su 10 (83%) e più della
metà dei nostri connazionali (55%) le mangia almeno 1-2
volte a settimana.
Viene spontaneo allora
farsi una domanda, ma se queste sono le abitudini dei
consumatori, se si mangiano con gusto miliardi di
merendine all'anno, perché quando si parla di cattiva
alimentazione associata agli snack confezionati, i
nostri politici se la prendono sempre e solo con i
milioni di merendine disponibili nei distributori
automatici?
La sproporzione tra il
venduto nel vending e in tutti gli altri canali è
evidente a tutti. Quindi o smettete di rompere le
scatole solo a noi, oppure intervenite dappertutto e
rinunciate all'impressionante gettito di IVA che questo
particolare comparto genera.
A proposito, la
ricerca sottolinea anche come le merendine confezionate
coprano in media tra il 6 e il 7% della quantità di
energia raccomandata ogni giorno per bambini e
ragazzi...
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Alcune
riflessioni sulla promozione del caffè McDonald a 50
centesimi
McDonald ha lanciato una promozione
valida fino al 19 novembre 2023 nei ristoranti aderenti
della catena. Nelle caffetterie McCafé, il caffè
espresso verrà venduto a soli 50 centesimi, mentre il
cappuccino costerà 1 euro.
Non vogliamo fare la
morale a questa sorta di Black Friday del caffè. Quello
che ci fa riflettere è il cappuccino a 1 euro. Possibile
che solo nel vending la distanza tra il caffè e suoi
derivati con il latte (cappuccino, macchiato, mocaccino,
ecc.), sia praticamente inesistente?
Senza citare i casi
limite di gestori che mettono allo stesso prezzo tutte
le bevande calde, ci capita molto spesso di vedere il
cappuccino a soli 5 centesimi di distanza dal caffè. E'
una strategia di prezzo evidentemente sbagliata e che ha
poco senso, soprattutto se il percepito dei consumatori
sul prezzo del cappuccino è parecchio distante da quello
dell'espresso.
McDonald trova
normalissimo abbassare i listini della propria
caffetteria per l'offerta e mantenere la distanza di 50
centesimi tra i due prodotti, sicuro che il suo
consumatore finale percepirà lo stesso il forte sconto.
Nel vending tutto ciò
non accade e non va bene. Anche in considerazione della
differenza di prodotto (latte scremato in polvere
granulare istantaneo) una differenza di prezzo ben più
ampia di quella che c'è mediamente oggi, ci deve essere.

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Giovedì 16 Novembre 2023 |
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IVS ancora
in corsa per raggiungere il miliardo di battute nel
2023...
Sono appena stati
pubblicati i dati del terzo trimestre di IVS e il numero
totale di erogazioni del gruppo al 30 settembre 2023 è
stato pari a 740,3 milioni. Considerato che tra
ottobre/dicembre generalmente aumentano le battute del
caldo, è piuttosto probabile che il Gruppo, nel core
business del vending, confermi la possibilità di
superare a fine anno l’importante soglia psicologica del
miliardo di erogazioni.
Interessante notare
che il prezzo medio delle erogazioni del periodo (al
netto dell’IVA) è stato pari a 52,30 centesimi, dai
50,50 centesimi nell’analogo periodo 2022 (+3,6%).
L’effettivo aumento dei prezzi è mediato dai prezzi di
Liomatic (sostanzialmente allineati a quelli di IVS) e
GeSA (mediamente inferiori del 10%).
L'attività di
rivendita già sfiora i 100 milioni euro di fatturato al
30 settembre. Infatti, attraverso le attività acquisite,
IVS è diventato leader in Italia anche in questo
segmento di mercato.
Ecco i consueti dati di sintesi.
Fatturato consolidato
pari a Euro 538,6 milioni, in aumento del 49,7% rispetto
a settembre 2022.
EBITDA pari a Euro 78,6 milioni. EBITDA Adjusted Euro
81,4 milioni, +30,2%
EBIT pari a Euro 19,1 milioni. EBIT Adjusted Euro 21,9
milioni (+34,4%).
Utile netto consolidato pari a Euro 4,7 milioni. Utile
netto adjusted consolidato pari a Euro 6,9 milioni.
Indebitamento Finanziario Netto pari a Euro 422,5
milioni (inclusi Euro 64 milioni da effetti IFRS16)

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La Caporetto
delle mense. 1 su 4 per i NAS è irregolare. Eseguite
mille verifiche.
Dopo 3
anni dall'introduzione dei Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.)
adottati dal Ministero dell’ambiente per il settore
della ristorazione collettiva, che:
1) sostengono modelli produttivi agricoli
e di allevamento migliori sotto il profilo ambientale
2) mirano a sostenere, per quanto tecnicamente
possibile, le economie locali ed anche i piccoli
produttori
3) mirano alla riduzione dei consumi energetici
4) mirano alla prevenzione dei rifiuti
5) promuovono nelle mense per uffici università e
caserme, una dieta a minor consumo di proteine animali
6) salvaguardano la biodiversità delle specie ittiche
7) approcciano la questione delle eccedenze alimentari
con criteri più incisivi
Ma soprattutto
affrontano con maggior rigore l’aspetto delle verifiche
di conformità prevedendo metodi di verifica più
efficaci...
Dopo 3 anni di CAM, le verifiche dei NAS
hanno evidenziato alimenti mal conservati, scarsa igiene
nei locali dove vengono prepararti i pasti, presenza di
umidità, muffa e anche di insetti ed escrementi di
roditori: una mensa su quattro è irregolare.
Tali verifiche, svolte nell'ultimo mese, hanno
interessato circa 1.000 aziende di ristorazione
collettiva: tra le ditte controllate 257 hanno
evidenziato irregolarità, pari al 27%. Sono state
sequestrate 13 cucine e accertate 361 violazioni penali
e amministrative.
Complessivamente sono stati sequestrati oltre 700 kg di
derrate alimentari (carni, formaggi, pane, pasta, acqua
minerale) riscontrate in assenza di tracciabilità,
scadute di validità e custodite in ambienti inadeguati.

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Mercoledì 15
Novembre 2023 |
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Un cartello
per far salire il prezzo delle bottiglie di vetro?
Indaga L'Antitrust...
Parliamo spesso in
questo sito dei prodotti alternativi alla plastica,
materiale sottoposto ad una crociata senza precedenti in
Europa. Il vetro è uno dei materiali generalmente
considerato più ecologico della plastica, anche se
numerosi studi lo smentiscono e negli ultimi anni le
bottiglie in vetro hanno visto il loro prezzo crescere
vertiginosamente.
Nel 2022, hanno
registrato un incremento del 58% e il rialzo era
stato attribuito all’aumento dei costi produttivi,
correlato all’impennata dei prezzi dell’energia.
Tuttavia, nonostante una successiva riduzione nei costi
dell’elettricità e del gas, i prezzi delle bottiglie di
vetro non hanno subito variazioni, rimanendo su valori
molto elevati.
Secondo l’Autorità garante della Concorrenza e del
Mercato, nove aziende avrebbero fatto cartello per far
aumentare il prezzo delle bottiglie di vetro e quindi ha
immediatamente avviato un’istruttoria che intende fare
luce.
Le società sotto i riflettori sono: Berlin Packaging
Italy, Bormioli Luigi, O-I Italy, Verallia Italia,
Vetreria Cooperativa Piegarese, Vetreria Etrusca, Vetri
Speciali, Vetropack Italia e Zignago Vetro. Secondo
l’Autorità, le società si sarebbero coordinate nel
richiedere ai propri clienti analoghi aumenti di prezzo
delle bottiglie di vetro nello stesso arco temporale.
Questo coordinamento potrebbe essere il risultato di un
accordo o di una pratica concordata per evitare il
confronto concorrenziale tra i principali operatori del
settore.
I funzionari dell’Autorità hanno agito con l’ausilio del
Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e
hanno svolto ispezioni nelle principali sedi delle
società e di altri soggetti ritenuti in possesso di
elementi utili all’istruttoria.
Tra questi c’è Assovetro, l’Associazione nazionali degli
industriali del vetro. L’avvio dell’iniziativa è stato
comunicato il 9 novembre 2023 (ecco il
testo del provvedimento).

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Nasce la
Guida Horeca che mappa l’intero panorama italiano del
fuori casa
CGA by NielsenIQ, principale società di
consulenza per la misurazione, l'analisi e la ricerca
nel settore On Premise, in collaborazione con Jakala,
delinea la mappa del settore italiano della consumazione
fuori casa attraverso la nuova Guida Horeca,
un’anagrafica di tutti i punti di consumo presenti sul
territorio nazionale integrata in TradeDimensions 2.0,
una piattaforma di geo-data management.
La prima fotografia completa del mercato del fuori
casa
I dati raccolti da CGA by NielsenIQ evidenziano quanto
il panorama dei locali italiani sia decisamente vario e
vivace: si contano infatti più di 400.000 locali - tra
cui bar, ristoranti, servizi di ospitalità e altri come
gelaterie, pasticcerie, rosticcerie e gastronomie.
Inoltre, il 17% dei punti di consumo dell’intero Paese
si concentra soprattutto in 12 grandi metropoli, mentre
il 44% dei locali si trova nei centri cittadini. Un dato
che schizza al 60% se si considerano solo enoteche e
locali serali.
Per esempio, esaminando la città di Milano, la Guida
Horeca di CGA by NIQ, individua più di 12.000 punti di
consumo, di cui 6.081 ristoranti, 4.956 bar, 796 alloggi
e 716 altri tipi di locale che offrono servizi
differenti come gelaterie, rosticcerie o panetterie,
ovvero i cosiddetti fornitori di prodotti d’impulso.
Tipologie di locali e momenti di consumo
La scena culinaria italiana è variegata e caratterizzata
da molteplici locali in cui è possibile gustare pietanze
di cucine diverse. Più della metà dei ristoranti
presenti nel Belpaese, ovvero il 54%, è incentrato sulla
cucina italiana, seguono le pizzerie (19%) o le formule
“ristorante-pizzeria” (12%). Completano l’offerta i
ristoranti etnici (6%), i locali che preparano cibo
d’asporto (5%), le paninoteche e le piadinerie (3%) e,
infine, i fast-food (1%). Tra i ristoranti italiani,
circa il 13% si caratterizza per un indice di eccellenza
elevata o medio-elevata, con un’offerta di esperienze di
consumo particolarmente distintiva e di livello premium.
Inoltre, considerando il dinamico segmento del fuori
casa italiano, il consumo di cibo dipende non solo dal
menu, ma anche dallo specifico momento della giornata.
Nel caso dei bar, stando ai dati di CGA by NielsenIQ, in
Italia il momento della colazione è la principale
occasione di consumo per il 48% degli esercizi, seguita
dal pranzo (30%), mentre il dopo cena è un momento
ideale nel 13% dei casi; diversamente da aperitivo (9%)
e cena (1%).

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Martedì 14 Novembre 2023 |
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Stellantis
prima chiude l'appalto vending e poi offre l'uscita a
15.000 dipendenti
Quello che è successo
in gergo tecnico si chiama sfiga. Se si pensa che in
Stellantis Italia ci sono 45.000 dipendenti e che a
circa un terzo sono stati proposti incentivi all'esodo,
non sapremmo trovare una parola più adatta per
descrivere la situazione a chi sta entrando a fare il
servizio vending...
Infatti, secondo
quanto appena riportato dal Corriere della Sera,
Stellantis ha inviato una comunicazione tramite email a
circa 15.000 dipendenti italiani, chiedendo se sono
interessati a lasciare l’azienda in modo da poter
seguire "nuovi progetti professionali o personali"
L’incentivo sarebbe
calcolato diversamente per ciascuna persona in base
all’anzianità e all’età, a cui deve essere aggiunto un
ulteriore indennizzo, e i dipendenti possono accettare o
rifiutare l’offerta entro il 31 dicembre.
Secondo fonti
sindacali, fino ad oggi sono circa 500 i lavoratori di
Stellantis che hanno accettato l’esodo, mentre gli
effetti di questa nuova proposta verranno quantificati
nelle prossime settimane e a fine anno. Ma è probabile
che molti altri, dato che il gruppo arriva a mettere sul
piatto anche 150-160 mila euro lordi a seconda dei casi,
scelgano di dire sì.
Staremo a vedere...

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Segafredo a
caccia di soldi da un Private Equity?
Secondo un'indiscrezione pubblicata dal
Sole 24 Ore (CLICCA
QUI) Massimo Zanetti Beverage Group,
proprietaria del brand Segafredo, sta cercando un
investitore di private equity che lo aiuti a
riequilibrare la situazione finanziaria.
A meno di un mese dell'importante
accordo con Selecta per la fornitura di caffè Segafredo
sui mercati europei, si è infatti scoperto (se venissero
confermate le indiscrezioni) che il
gruppo MZBG è alla ricerca di un investitore perché a
fine 2022 il gruppo non avrebbe rispettato i covenant
relativi al debito finanziario e le banche
creditrici avrebbero affidato un mandato di ricerca di
un socio a Rothschild & Co.
L’ultimo bilancio
disponibile (quello del 2021) indicava un
indebitamento netto di ben 354 milioni. Già a primavera 2022 il gruppo aveva deliberato
un aumento di capitale da 50 milioni di euro che avrebbe
portato il capitale da 34,3 a 84,3 milioni da
sottoscriversi in più tranche in contanti e/o tramite
apporto di beni entro fine anno, ma la ricapitalizzazione si era
poi limitata a 15 milioni.
Nel 2021, dopo l’uscita dalla Borsa, MZBG aveva già
valutato la possibilità di far entrare nel capitale un
investitore di private equity, mettendo a disposizione
una quota di minoranza pari al 30%. Tra i potenziali
compratorifiguravano Carlyle, Blackstone, Oaktree, Bain
e Advent. Le trattative, però, non si sono mai
concretizzate.
Oggi invece, tra i soggetti finanziari potenzialmente
coinvolti nell’operazione, spiccherebbe il fondo
Quattro R, che si definisce come "un operatore per
il rafforzamento e lo sviluppo di aziende italiane
eccellenti".
Vi terremo informati.

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Lavazza e
Torino, alle Nitto ATP Finals it’s a match!
La città di Torino torna ad essere, per
la terza volta, capitale del tennis internazionale
ospitando le Nitto ATP Finals e, anche per questa
edizione e fino al 2025, Lavazza continua il proprio
sostegno alla manifestazione, in qualità di Platinum
Partner.
Il mondo del caffè e quello del grande tennis si sono
incontrati per la prima volta a Londra nel 2011 sul
campo in erba di Wimbledon. Da allora, colpo dopo colpo,
con oltre 10 anni di presenza nei più importanti tornei
del circuito tennistico mondiale, Lavazza è oggi
riconosciuta come il caffè degli appassionati di tennis
servendo 11 milioni di caffè e entrando in contatto ogni
anno con più di 3 milioni di persone.
Per l’azienda
torinese, lo sport, proprio come il rito dell’espresso,
crea unione e condivisione, incoraggiando il confronto
tra esperienze diverse all’insegna della socialità senza
confini. Forte di questi valori comuni al brand e al
tennis, Lavazza ha scelto le Nitto Atp Finals per
organizzare nel suo headquarter torinese un incontro
memorabile tra Jannik Sinner, oggi tra i primi tennisti
al mondo e Ambassador del brand dal 2019, e i suoi fan
numero 1, i Carota Boys.
“Il connubio tra
Torino, tennis e Lavazza continua grazie alla
partnership con Nitto ATP Finals. In particolare, quest’anno
abbiamo deciso di rendere l’espresso italiano
protagonista della Home of Masters presso il Fan Village,
realizzando un luogo di edutainment dove tutti gli
appassionati di tennis possono mettersi alla prova per
diventare Maestri dell’Espresso Italiano” - afferma Igor
Nuzzi, Regional Director Italia e Iberia di Lavazza.
“Attraverso questa attivazione il pubblico può conoscere
maggiormente il sistema Lavazza A Modo Mio e la Barista
Technology, che rispetta le regole del disciplinare* per
replicare a casa lo stesso risultato e gusto del bar.” –
conclude Igor Nuzzi.

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Lunedì 13
Novembre 2023 |
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BREAKING NEWS
Buonristoro Vending Group cresce e si rafforza
Si è conclusa
un’importante operazione di aggregazione nel settore
della distribuzione automatica italiana. Gli azionisti
di Sellmat S.r.l., D.A.EM. S.p.a. e Break Point S.r.l.,
hanno deciso di unirsi per dare vita ad un unico
operatore, tra i più grandi del settore, a livello
nazionale.
Gli azionisti di Sellmat S.r.l., nata nel 1963, quelli
di D.A.EM. S.p.a., costituita nel 1969, e quelli di
Break Point S.r.l., fondata nel 1991, hanno siglato un
accordo vincolante che prevede il conferimento delle
rispettive quote societarie in D.A.EM. S.p.a., che
contestualmente muterà la propria ragione sociale in
Buonristoro S.p.a.
La nuova struttura proprietaria verrà trasferita
interamente nella società di nuova costituzione S.D.
Holding S.r.l. Per effetto di questi conferimenti verrà
notevolmente ampliato il perimetro operativo del Gruppo
Buonristoro, che continuerà ad essere costituito da
solide aziende che operano con successo, nei rispettivi
territori.
L’operazione consentirà di unire realtà imprenditoriali
che fin dalle origini hanno condiviso una visione del
settore basata sull’importanza del servizio erogato,
sulla sostenibilità economica, sociale ed ambientale,
con una particolare predisposizione all’innovazione
tecnologica.
Si tratta di un’operazione che ha radici profonde. La
nuova società S.D. Holding S.r.l. infatti, prende il
nome proprio dalle lettere iniziali delle due realtà
storiche Sellmat e D.A.EM, che da più di 50 anni operano
con successo nel settore della distribuzione automatica,
accompagnando le pause di milioni di lavoratori,
studenti e consumatori in genere, con dedizione e
professionalità.
All’atto dei conferimenti, il fatturato consolidato
supera i 180 milioni di Euro, con più di 40.000 clienti
serviti ed oltre 100.000 distributori installati. Il
Gruppo gestisce oltre 400 milioni di erogazioni annuali,
con più di 1.200 tra dipendenti e collaboratori.
Questa operazione permetterà ad aziende già affermate
sul mercato, di proiettarsi verso il futuro con una
nuova e più efficiente struttura societaria, in grado di
interpretare al meglio le numerose ed impegnative sfide
del settore. Il Gruppo manterrà la propria vocazione
all’innovazione tecnologica ed ambientale, alla ricerca
della soddisfazione di clienti e consumatori, con una
particolare attenzione per i propri dipendenti e
collaboratori”.

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Per non
dimenticare. La foto
simbolo dell'alluvione in Toscana...
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare
quello che è appena successo in Toscana. Continuano ad
arrivarci segnalazioni da parte dei nostri
corrispondenti regionali e da tanti lettori delle zone
di Prato, Firenze e Pistoia. Tutti ci descrivono una
situazione oggettivamente drammatica. Senza aiuti da
parte dello Stato, sarà difficile, se non impossibile
ripartire.
Guardate il
distributore automatico in foto. Questo è il simbolo di
quello che è successo. Una macchina che pesa più di un
quintale che è stata trascinata da acqua e fango (con
altri arredi d'ufficio) in mezzo ad una strada...
I riflettori non si
devono spegnere, perché altrimenti i tantissimi che
hanno subito gravi danni dall'alluvione rimarranno
davvero soli e abbandonati a loro stessi. Almeno questa
volta non dimentichiamo, non passiamo ad altro, ma
teniamo tutti alta l'attenzione fino a che non arrivino
aiuti concreti e non solo parole di conforto.

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Telemarketing: sanzione di 70mila euro ad una società
produttrice di caffè
Il Garante privacy ha
comminato una sanzione di 70mila euro ad una società
produttrice di caffè per aver promosso il proprio
marchio attraverso telefonate indesiderate, insistenti e
concentrate nel tempo, rivolte per lo più ad utenti
iscritti nel Registro pubblico delle opposizioni (Rpo).
L’Autorità si è attivata a seguito di numerose
segnalazioni e reclami di utenti che lamentavano di aver
ricevuto le chiamate anche da numerazioni telefoniche
contraffatte. In molti casi le telefonate indesiderate
seguivano l’acquisto del caffè. Alla richiesta di
informazioni da parte del Garante, la società ha
risposto che l’attività di marketing telefonico
riguardava dati personali degli utenti acquisiti con
diverse modalità: tramite il form presente nel proprio
sito internet, mediante il passaparola dei clienti, il
programma “Presenta un amico” e liste di contatti
raccolti da società terze.
Dalle verifiche effettuate dall’Autorità sono emerse
diverse violazioni, a partire dall’uso dei dati per
finalità di marketing senza aver acquisito il consenso
degli utenti e senza aver loro fornito una apposita
informativa (assente nel corso delle telefonate e
insufficiente quella presente sul sito internet poiché
l’attività promozionale non era indicata tra le finalità
perseguite dalla società). La stessa violazione aveva
peraltro riguardato anche utenti che avevano acquistato
il caffè attraverso il call center dal momento che
l’ordine di acquisito era considerato come prova del
consenso al marketing. La società inoltre non aveva
attivato controlli preventivi per verificare se le
utenze presenti nel proprio database fossero iscritte
nel Registro pubblico delle opposizioni e aveva del
tutto omesso controlli sul processo di acquisizione dei
dati da parte delle società terze.
Alla luce delle gravi violazioni riscontrate, l’Autorità
ha pertanto inflitto alla società una multa di 70mila
euro per trattamento illecito di dati personali.
La società inoltre dovrà cancellare i dati acquisiti
illecitamente per finalità di marketing e attivare
idonee misure tecniche, organizzative e di controllo
affinché il trattamento dei dati personali degli utenti
avvenga nel rispetto della normativa privacy lungo tutta
la filiera.

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Venerdì 10 Novembre 2023 |
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Profondo
rosso per il fatturato di Selecta Italia. Ristorni di
Gruppo sopra il 15%
Sono appena usciti i numeri del terzo
trimestre 2023 del colosso europeo Selecta e ci fa
davvero male constatare che nella patria del vending
europeo, il fatturato Italia sia per l'ennesima volta in
fondo alla loro classifica e a lunga distanza da tutti
gli altri Paesi.

Eppure c'è grande
entusiasmo in Svizzera per questi numeri, che vedono il
Reported EBITDA salire del 34,8% a quota
54,3 milioni, nonostante la discesa del fatturato
dell'1,5%. Merito del forte calo del costo del lavoro e
stranamente del costo del venduto. Infatti la voce "Materials
and consumables used" scende di 7,5 milioni (30/09/23 su
30/09/22). Con gli aumenti folli delle materie prime e
dei prodotti del vending dell'ultimo anno è un dato
decisamente controcorrente...
Nella lunga e colorata
relazione rilasciata da Selecta (clicca sull'immagine
qui sotto), non si menziona la voce ristorni, che
ha purtroppo raggiunto il record storico del 15,16%.
Infatti, le "Vending fees" nel trimestre sono a quota
52,3 milioni di euro su un fatturato di 344,8 milioni...

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General
Vending consolida la sua presenza in Romania. Acquisito
il 100% di DAIR
Abbiamo ricevuto diversi commenti che ci
segnalano un'operazione in Romania.
La DAIR, una delle
storiche rivendite di riferimento del mercato rumeno,
sarebbe stata acquista al 100% da General Vending che
dal 2007 ha fondato a Bucarest una sua filiale.

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Caffè
Borbone: fatturato in crescita del +14,7% nei primi nove
mesi del 2023
Caffè Borbone ha chiuso il terzo
trimestre dell’anno in corso con ricavi a 221,2 milioni
di euro, in aumento del 14,7% rispetto allo stesso
periodo del 2022.
Continua lo sviluppo del canale GDO (Grande
Distribuzione Organizzata), nel quale l’azienda registra
tassi di crescita più che doppi rispetto all’incremento
medio del mercato, che è cresciuto del 12% (fonte
Nielsen).
Con riferimento al settore del caffè monoporzionato
nella GDO, anche nel terzo trimestre del 2023 Caffè
Borbone figura come leader di mercato nel comparto delle
cialde e secondo marchio nel comparto capsule. Molto
positiva anche la performance del canale digitale, con
aumento delle vendite sul canale e-commerce diretto di
Caffè Borbone, su Amazon e sui siti web specializzati.
In crescita anche il mercato estero, che fa registrare
un +53% rispetto all’esercizio precedente.

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Giovedì 9 Novembre 2023 |
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Record di
adesioni per Venditalia. Oltre 100 espositori hanno
confermato lo stand
Mancano poco più di sei mesi a Venditalia
2024 e la più importante manifestazione internazionale
della distribuzione automatica ha già stabilito nuovi
record di partecipazione. A questa distanza temporale
dall’evento fieristico, i numeri delle adesioni non sono
mai stati così alti! Oltre 100 espositori hanno già
acquistato importanti spazi espositivi all’interno dei
padiglioni 8-12 di Fieramilano Rho.
Venditalia 2024 si avvia ad un sold out annunciato, così
come era stato per la scorsa edizione. Si invitano
quindi tutti gli espositori che non hanno ancora
formalizzato l’iscrizione a contattare l’organizzazione
della fiera, perché la griglia espositiva è in rapido
completamento. Nell’area espositori del sito internet (www.venditalia.com)
sono presenti tutte le informazioni per prenotare lo
stand desiderato.
Venditalia 2024, organizzata da Venditalia Servizi e
promossa da CONFIDA, si terrà dal 15 al 18 maggio 2024
ed è per la prima volta ospitata nell’innovativo
quartiere Fieramilano Rho, un’area espositiva unica per
funzionalità degli spazi, varietà dei servizi e
raggiungibilità, in grado di offrire a tutti gli
espositori servizi di eccellenza e all’avanguardia.
Anche per questo la lista degli espositori che hanno
aderito alla manifestazione continua a crescere, non
solo in quantità, ma anche in qualità, vista
l’importanza delle aziende che hanno già confermato gli
spazi, tra cui diversi leader di spicco di molte delle
categorie merceologiche presenti in fiera.
Venditalia si conferma quindi un appuntamento
imperdibile per tutti le aziende che operano nel settore
del vending, ma anche nei comparti collegati come il
retail specializzato, i negozi automatici H24 e l’Ho.re.ca.
Gli organizzatori puntano a migliorare il record di
20.000 presenze stabilito nella scorsa edizione
investendo molte risorse per accrescere
l’internazionalizzazione della fiera e allargando la
presenza di buyer provenienti anche da Cina, Giappone,
USA, Middle East e Nord Africa.
Si ricorda che, grazie ad una convenzione tra Confida
e Venditalia, gli iscritti a Confida godono di uno
sconto sull’area nuda che va dal 10 al 25%.

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Stati
Generali Confida: il settore chiede di essere incluso
nel DDL “Made in Italy”
“La produzione italiana di distributori
automatici – ha dichiarato Massimo Trapletti, Presidente
di CONFIDA durante gli Stati Generali del Vending – è un
Made in Italy e come tale va tutelato, soprattutto dalla
concorrenza asiatica che spesso copia i modelli e arriva
sul mercato europeo con macchine che talvolta non
rispettano le normative italiane ed europee. L’Italia
deve farsi promotrice in Europa di maggiori controlli
doganali: non vogliamo certamente penalizzare le merci
che arrivano dall’estero ma esigiamo di “giocare tutti
con le stesse regole”. In Parlamento si sta discutendo
il DDL “Made in Italy” nel quale riteniamo che la
distribuzione automatica debba essere inclusa, come
giustamente è stato ipotizzato per altri importanti
settori. Oltre a questo, vi è l’urgenza di rifinanziare
la transizione 4.0 che ha promosso l’innovazione anche
nel nostro comparto”.
Criteri Ambientali Minimi (CAM) della distribuzione
automatica
Il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza
Energetica Vannia Gava, durante gli Stati Generali del
Vending, in un videomessaggio ha annunciato l’avvenuta
firma del Decreto sui Criteri Ambientali Minimi (CAM)
per la distribuzione automatica. Il testo contiene delle
linee guida ambientali per il servizio di
somministrazione di alimenti e bevande tramite
distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni.
I CAM aiuteranno la transizione ecologica delle imprese
del settore: i distributori automatici di uffici
pubblici, scuole e ospedali diventeranno infatti sempre
più sostenibili.
Concessioni Pubbliche: il settore richiede di
riequilibrare i canoni
Sempre per quanto riguarda le concessioni pubbliche del
servizio di somministrazione di alimenti e bevande
tramite distributori automatici, durante il congresso
sono state illustrate le problematiche del settore per i
canoni concessori che le imprese di gestione pagano per
installare i distributori automatici nelle Pubbliche
Amministrazioni. Tali canoni sono sempre più alti a
fronte di consumazioni diminuite tanto da rendere molti
bandi di gara antieconomici. Il settore pertanto
richiede di riattivare una norma che consenta di ridare
un equilibrio economico a tali concessioni legandole ai
consumi attuali.
Regolamento Europeo sugli Imballaggi e Rifiuti da
Imballaggio (PPWR)
Durante l’assise sono emerse inoltre preoccupazioni per
il nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi (PPWR) in
votazione in Parlamento Europeo il prossimo 23 novembre.
Il PPWR punta, infatti, sulla riduzione ed eliminazione
degli imballaggi, la valorizzazione dei prodotti sfusi e
dei contenitori riutilizzabili, penalizzando così
l’Italia che ha invece investito sul riciclo
raggiungendo il ragguardevole risultato del 74% contro
il target europeo del 65% fissato per il 2025. Anche il
settore della distribuzione automatica, che col progetto
RiVending ha installato 13mila cestini in tutta Italia
che raccolgono e riciclano la plastica, è penalizzato
dal PPWR che propone soluzioni non compatibili con
l’ambito operativo della distribuzione automatica.
Pagamenti elettronici e “Transizione 5.0”
Il settore richiede anche l’aggiunta delle app e degli
strumenti “a spendibilità limitata” all’interno di
quelli previsti dalla legge sui pagamenti elettronici: i
consumatori apprezzano questo tipo di pagamento e già il
24% delle macchine oggi, infatti, include app di
pagamento. CONFIDA chiede infine che si rifinanzi,
attraverso il piano “Transizione 5.0” e i fondi del PNRR,
lo strumento dei benefici fiscali che – prima che
venissero tagliate le aliquote degli incentivi – aveva
aiutato a promuovere l’innovazione.

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Mercoledì 8 Novembre 2023 |
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Niente caffè
senz'acqua. I danni collaterali dell'alluvione per il
vending sono enormi
Continuano ad arrivarci segnalazioni
dagli operatori del vending delle zone alluvionate della
Toscana. Oltre alla perdita dei tanti mezzi rimasti
danneggiati dalla furia degli elementi, ai distributori
automatici invasi dal fango e dai problemi di viabilità
ancora irrisolti, un effetto collaterale sta sovrastando
tutti gli altri.
L'interruzione della
rete idrica è stata infatti risolta in diversi comuni
attraverso l'installazione di autobotti in piazze e
parcheggi. Ma ancora oggi, alcuni sindaci proibiscono
l'uso di acqua corrente, anche dove è stata
ripristinata, per uso alimentare. Ciò significa che le
tantissime macchine del caldo che sono in zone non
colpite direttamente dall'alluvione, ma appartenenti
alla stessa rete idrica, non possono funzionare. L'unica
alternativa è andare in auto-alimentazione con delle
taniche. Un'opzione non così semplice da mettere in
pratica in tempi molto brevi.
In alcune aree, come
quella di Prato, un vero e proprio distretto del vending
(per la presenza di numerose aziende del settore), il
danno in termine di battute è enorme e difficilmente
quantificabile. Speriamo che i ristori promessi dalla
politica arrivino in fretta e comprendano fin da subito
anche le nostre aziende.

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Scoppia la
guerra del gianduiotto. La Lindt si oppone al
riconoscimento Igp.
Da osservatori esterni di Cioccolatò, uno
dei principali eventi del mondo del cioccolato, tutto ci
potevamo aspettare tranne che scoppiasse una vera e
propria guerra tra la Lindt e il progetto Igp del
gianduiotto torinese, che ha il sostegno di Ferrero,
altre grandi aziende del comparto e quattro Università.
La Lintd ha infatti
deciso di intervenire in modo che il gianduiotto
piemontese non ottenga il riconoscimento Igp e si sta
battendo in Europa affinché nel disciplinare venga
inserito il latte, un ingrediente che non esiste nella
ricetta del gianduiotto di Torino.
Il giro d'affari del gianduiotto è di 200 milioni di
euro all'anno e dal 2017 è partito l'iter per fare
diventare Igp quello torinese, ma la situazione è in
stallo perché Lidl vuole far diventare la sua ricetta il
disciplinare e anzi rivendica la stessa invenzione del
gianduiotto, che secondo loro risale al 1865 con
Caffarel, azienda da 25 anni di proprietà di Lindt...

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Martedì 7 Novembre 2023 |
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Lavoro? Lavora con Gruppo Illiria...
Gruppo Illiria nasce nel 2001 dalla
fusione di diverse realtà operanti già dagli anni ’70
nel settore della distribuzione automatica e, grazie a
una rapida crescita organica e per acquisizione, in poco
tempo diventa tra le principali aziende nel panorama del
vending italiano, con 14 filiali e oltre 500
collaboratori, per una copertura in tutto il Nord e
Centro Italia (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino
Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche,
Lazio).
Gruppo illiria sta cercando persone volenterose da inserire
nell’area Operativa e Tecnica in varie zone d’Italia.
Se sei una persona dinamica, curiosa e con voglia di
entrare in una nuova squadra stanno cercando proprio te!
Candidati
inviando il tuo Curriculum, sono alla ricerca di nuovi
talenti.

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Coca Cola fa
sul serio. I numeri di Costa Express continuano a
crescere
I fabbricanti di distributori automatici
sono forse la categoria dell'intera filiera del vending
che sta soffrendo maggiormente. Non è un mistero che di
macchine nuove se ne vendano sempre meno. Resistono
alcuni modelli e qualche costruttore ha numeri
accettabili, ma il mercato è decisamente in calo.
Alcuni segmenti sono
praticamente fermi, come le macchine di alta gamma, al
top di prestazioni ma anche di prezzo, in un momento in
cui i gestori guardano con interesse più al
refurbishment che al nuovo, anche se entry level...
In completa contro
tendenza sembra andare invece Costa Express, che ha
registrato una crescita e ricavi record. Al 31 dicembre
2022 ha raggiunto i 424 milioni di dollari di fatturato,
con 74 milioni di dollari di profitti.
Costa Coffee ha da poco installato 1.500 nuove macchine
"top di gamma" Costa Express, ma pensa di ottenere
risultati sempre migliori.
Una ricerca del World Coffee Portal ha rilevato che
Costa Express detiene attualmente una quota di mercato
del 64% della rete di distributori automatici di caffè
premium rivolti al consumatore del Regno Unito!
E si sta attrezzando
per scendere in Europa...
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Lunedì 6 Novembre 2023 |
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Nuovi mondi
> Arriva il robo-delivery, il caffè senza pilota!
Il cliente non andrà più a prendere un
caffè alla vending machine o al bar, sarà il caffè che
arriva direttamente da lui attraverso un particolare
veicolo a guida autonoma.
Oggi alle ore 10:30 presso il suo stand al China
International Import Expo (CIIE), Rhea Vendors Group
svelerà Il primissimo prototipo delle sue soluzioni
innovative per il caffè di ultima generazione "Barista
On-Demand", stabilendo un nuovo standard nella fusione
di alta tecnologia e vendita di bevande di qualità
superiore.
Ridefinendo l'esperienza del caffè, "Barista On-Demand"
è un nuovo concetto di stazione mobile per caffè che
integra macchine automatiche per il caffè con un veicolo
autoguidato. La soluzione trasforma il tipico consumo di
caffè da un'attività da fare in negozio a un servizio
che arriva direttamente ai clienti. Un caffè non è più
limitato a un indirizzo fisso ma può spostarsi per
raggiungere una gamma più ampia di clienti. Gli utenti
possono anche ordinare facilmente il caffè con un solo
clic su un'applicazione mobile, con la bevanda
desiderata consegnata dal veicolo per il caffè senza
pilota. Di conseguenza, un 'barista' è sempre pronto
7/24 a servirvi caffè di alta qualità su richiesta
"Nel mondo di oggi, in rapida evoluzione, vediamo che il
ritmo delle routine quotidiane accelera a un ritmo senza
precedenti, richiedendo soluzioni adattabili per
soddisfare la domanda istantanea. Questo progetto
risponde allo spostamento e offre una nuova prospettiva
sulla mobilità intelligente nel nuovo retail. Invece che
le persone si muovano per accedere ai servizi del caffè,
possiamo sfruttare la nostra tecnologia per mobilitare i
caffè al fine di raggiungere i consumatori," dice YU
Enyuan, fondatore e CEO di Neolix Technologies. "Essendo
stati all'avanguardia nelle soluzioni di mobilità
globale, il nostro obiettivo non è solo migliorare la
mobilità ma anche potenziare i settori tradizionali,
assicurando, ad esempio, che gli amanti del caffè
ricevano un'esperienza senza attriti mentre sono in
movimento."
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Mercoledì
mattina a Roma
iniziano gli Stati Generali del Vending
C'è molta attesa per gli Stati Generali
del Vending che si terranno mercoledì 8 novembre alle
ore 9.30 a Roma presso la sede di Confcommercio -
Imprese per l’Italia.
Il programma non è ancora definitivo, ma solo per la
parte che riguarda la presenza dei Rappresentanti delle
Istituzioni, che potrà subire qualche cambiamento dovuti
ai calendari del Parlamento.
Ve lo alleghiamo
integralmente
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Venerdì 3 Novembre 2023 |
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SAVE OCS >
Dal 2027 scompariranno le bustine di zucchero
Un piccolo grande dettaglio è sfuggito a
molti osservatori. Il 24 ottobre è stato approvato
dalla Commissione ambiente del Parlamento Europeo il
nuovo regolamento sugli imballaggi, il fatidico PPWR. In
tanti hanno protestato per le norme sugli imballaggi
monouso in plastica per prodotti ortofrutticoli freschi
che pesano meno di 1,5 kg, oppure perché, con il trionfo
del RIUSO, i consumatori di cibi e bevande da asporto
dovranno abituarsi a portare con sé borracce e
contenitori personali da lavare e riutilizzare.
Nel delirio è sfuggito
ai più che dal 31 dicembre 2027 spariranno le
bustine di zucchero monouso, quelle dei kit OCS. Siccome
non ci sono alternative, è un mistero su come si potrà
gestire la cosa, consegnando un chilo di zucchero ogni
200 cialde di caffè acquistate? Così se lo mettono
dentro i clienti con un cucchiaino a sentimento?
Certo che l'OCS sta
proprio sulle balle all'Europa. Prima hanno messo al
bando le palette, poi toglieranno lo zucchero,
continuano la battaglia per eliminare i bicchieri in
plastica e quasi certamente prenderanno provvedimenti
per le capsule monouso. 4 componenti su 4 del kit che
vogliono far sparire per sempre.
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Nostalgia
canaglia, a Bolzano resuscitano il plastic free...
Da un paio d'anni sempre più osservatori
neutrali si sono resi conto dei profondi limiti della
vecchia crociata "Plastc free" e dei danni che ha
comportato per quei settori in cui oggettivamente non
esistevano alternative credibili, o peggio, a maggior
impatto ambientale.
Il Comune di Bolzano è
stato una delle roccaforti del plastic free, tanto che
nel 2019 ha aderito all’invito del Ministero
dell’Ambiente eliminando la vendita di bottiglie di
plastica dai distributori automatici ed installando
appositi distributori di acqua alla spina. Ha inoltre
eliminato bicchieri, cannucce, cucchiaini di plastica e
limitato l’uso della plastica monouso durante vari
eventi.
Ma togliere le
bottiglie e i bicchieri dal vending pubblico non ha
avuto particolari risultati, se non far aumentare i
costi ai gestori e purtroppo, nel caso del caffè,
peggiorare il servizio in termini di qualità nella resa
in tazza e nella macchinabilità. Il Comune di Bolzano
infatti, nonostante il suo integralismo quasi
esclusivamente contro il vending, ha visto crescere
negli ultimi anni gli imballaggi in plastica del 6,6%.
Però gli integralisti,
per loro natura, non ascoltano, non dubitano e non
cambiano idea nemmeno in presenza di prove inconfutabili
o di problemi in materia di sicurezza alimentare. Non
stupisce quindi che il Comune di Bolzano, abbia deciso
di aderire all'associazione PLASTIC FREE e sottoscritto
un apposito protocollo d'intesa.
L'Assessora comunale
all'ambiente ha dichiarato: “Siamo pronti a sostenere
l’organizzazione PLASTIC FREE per contribuire ad
eliminare la plastica dal territorio, migliorare la
raccolta differenziata e ridurre la plastica usa e
getta". Non si capisce se eliminano la plastica, come
fanno a differenziarla o ridurla...
Comunque ci hanno guadagnato un protocollo d’intesa
rinnovabile della durata di 3 anni e due belle magliette
PLASTIC FREE (in foto).
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Giovedì 2 Novembre 2023 |
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Obesità
infantile. Missione fallita per Presidi e istituzioni...
Tutti i nodi vengono al pettine. Dal 2010
in poi i Presidi, i genitori e le Istituzioni, hanno
incominciato a chiedere a gran voce che nei distributori
automatici delle scuole venissero inseriti solo prodotti
salutari. Sembrava che la colpa di tutto fosse del
vending, quando era evidente che avevano solo trovato un
bersaglio di facciata per dimostrare un po' di impegno
sulla tematica.
Tutti i gestori si
sono inventati i più disparati progetti salutisti per
rispondere a questa esigenza, investendo moltissimo in
prodotti che poi in gran parte hanno dovuto buttare via.
Ma la foga dei Presidi è continuata lo stesso senza
tregua.
Però, in questi
giorni, l'Istat ha pubblicato uno studio (CLICCA
QUI) che dimostra che dal 2010 al 2022
in Italia è aumentata l'obesità ed è diminuito il
consumo di frutta e verdura. Questo nonostante il
vending abbia fatto un'inversione importante nella gamma
dei prodotti offerti nelle scuole.
Siccome la salute è un
valore fondamentale da tutelare, perché Presidi e
Istituzioni, alla luce di questi dati, non iniziano ad
educare davvero ai corretti stili di vita i nostri
giovani concittadini? Perché non la smettono di colpire
chi non c'entra assolutamente nulla e anzi si sta
impegnando da anni a migliorare la situazione?
Avete buttato via 12
anni con soluzioni demagogiche e inefficaci, proibendo
selettivamente al posto di educare. Sarebbe proprio
l'ora di smettere questa vergognosa farsa e iniziare un
nuovo corso...
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Selecta ha
presentato dei distributori che consentono pagamenti con
criptovaluta
Selecta ha presentato al Solana
Breakpoint, un evento in svolgimento dal 30 ottobre al 3
novembre presso il Taets Art & Event Park di Zaandam
(Olanda), dei distributori automatici che consentono
pagamenti con criptovalute, attraverso un'integrazione
con Solana Pay.
Solana Breakpoint è un
raduno su larga scala di appassionati di blockchain e
tecnologia, focalizzato sugli ultimi sviluppi di questi
sistemi di pagamento. Nell'ambito di questa
collaborazione, Selecta ha integrato una soluzione di
pagamento innovativa nei suoi Smart Fridges, consentendo
ai visitatori di pagare con criptovalute, in particolare
Solana Pay, un protocollo di pagamento decentralizzato,
open source e peer-to-peer costruito su Solana da Solana
Labs, la stablecoin USDC e Venta, che integra la
possibilità di inviare transazioni Solana Pay
semplicemente toccando un braccialetto NFC. Durante
l'evento, i visitatori possono utilizzare sedici
frigoriferi intelligenti nel Taets Art & Event Park,
acquistando una varietà di cibi e bevande freschi.
“Il nostro obiettivo è fornire il livello successivo di
esperienza del consumatore”, afferma Roland Ludwig, CTO/COO
di Selecta. “Arricchire l’intera esperienza del cliente
con opzioni di pagamento moderne basate su blockchain
sta promuovendo la nostra leadership nelle operazioni
FoodTech”.

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2023 |
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Via Alessandro Algardi 13 -
20148 Milano - Italia - tel +39 0248958566 P.I. 04234310961 |
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