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Giovedì 30 Novembre 2023

L'inverno sta arrivando! Chiude lo stabilimento di Ducale a Parma

La notizia della chiusura definitiva dello stabilimento Ducale circolava già da qualche giorno e i nostri lettori più attenti si erano accorti che avevamo messo la città di Parma sotto la lente d'ingrandimento. Poi, ieri pomeriggio, Evoca ha avvisato tutti i dipendenti della decisione attraverso questo comunicato a firma del CEO Jochen Fabritius.

Dopo un'attenta valutazione, il Gruppo Evoca ha ufficialmente comunicato alle RSU e alle relative Organizzazioni Sindacali l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Ducale a Parma. Gli effetti dei lockdown sui nostri clienti, e la loro conseguente razionalizzazione del proprio parco macchine, combinati con il passaggio a macchine più essenziali, hanno fortemente colpito le vendite di Ducale negli ultimi anni.

Nonostante i nostri significativi investimenti in Ducale, in termini di tempo e denaro, successivamente alla nostra acquisizione, dobbiamo ora riconoscere che non possiamo più permetterci di continuare la produzione nello stabilimento di Parma. Evoca.

Evoca riconosce l'impatto che questa decisione avrà sui dipendenti di Ducale e si impegna a collaborare strettamente con le organizzazioni sindacali per fornire supporto ai nostri dipendenti in questa fase.

Complessivamente, questa decisione contribuirà ad un più forte e più resiliente Gruppo

Mario Toniutti intervistato da Poletti nella trasmissione: Il caffè di Radio 1

Il Caffè di Radio1 è un nuovo programma in onda dal lunedì al venerdì dalle 06.30 alle 07.00, in cui Roberto Poletti racconta la giornata degli italiani che lavorano, attraverso tre interviste ad altrettanti rappresentanti della politica, dell'imprenditoria e della società. Che giornata li aspetta? Quali sfide li attendono? Dove troveranno la carica per superare e superarsi ogni giorno?

Nella puntata di ieri, dedicata al clima aziendale e alla difficoltà di reperire sul mercato forza lavoro, è stato intervistato Mario Toniutti - CEO di Gruppo Illiria.

Ecco il LINK della puntata (intervento di Toniutti dal minuto 19:10)

Mercoledì 29 Novembre 2023

Le panchine rosse di Evoca Group

Evoca Group ha installato due panchine rosse come simbolo della ferma opposizione a tutte le forme di violenza contro le donne.

Le panchine si aggiungono ai fondi che il Gruppo destina da diversi anni ad Aiuto Donna, onlus, in prima linea sia nella prevenzione della violenza di genere, sia nell'offrire assistenza alle vittime di molestie e maltrattamenti.

Il Gruppo Evoca, attraverso questo gesto simbolico, dimostra che è sempre al fianco di tutte le donne, dentro e fuori l'azienda.

Un plauso all'iniziativa.


Il 5 dicembre a Roma il convegno dell’Osservatorio Plastica Sostenibile sul PPWR

Lo scorso 22 novembre il Parlamento Europeo ha approvato la proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (PPWR). Prima che il provvedimento diventi legge e sia applicabile a tutti gli Stati Europei, saranno però necessari il voto del Consiglio dell’Unione Europea e infine il confronto tra Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo da cui uscirà il testo definitivo.

Nel frattempo, per approfondire l’argomento, l’Osservatorio sulla Plastica Sostenibile dell’Università Roma Tre, a cui aderisce Confida, darà vita ad un convegno che si terrà il 5 dicembre alle ore 15 presso la sede di Roma del Parlamento Europeo (Esperienza Europa, Piazza Venezia 6c Roma).

Tra i relatori interverrà anche il Presidente delle Imprese di Gestione di Confida Pio Lunel.

I soci Confida potranno partecipare al convegno in presenza (pochissimi posti ancora disponibili), ma chiunque sia interessato potrà seguirlo anche in streaming. Nei prossimi giorni verrà comunicato il link per partecipare da remoto.

Martedì 28 Novembre 2023

I prezzi del cacao raddoppiano in un anno. Si scatena il panico tra i produttori.

Il future di dicembre del cacao sul mercato di New York ha sfondato quota 4.200 dollari. Come si vede dal grafico qui sotto, un anno fa i prezzi del cacao erano intorno a 2.200 dollari. Un raddoppio improvviso e brutale che ha spaventato i principali produttori mondali, tanto da interromperne prenotazione e acquisti.

L'impatto per il vending sarà altrettanto brutale, soprattutto nel comparto degli snack dolci e nei solubili, anche perché gli altri ingredienti con cui sono realizzati i prodotti a base cioccolato (lo zucchero su tutti) sono anch'essi in perenne aumento.

Purtroppo non è nemmeno solo speculazione, c'è un calo dell’offerta di cacao e il mantenimento della domanda, una situazione che sta erodendo le scorte, infiammando di conseguenza le quotazioni della materia prima.

Secondo l’ultimo rapporto sul cacao dell’Organizzazione Internazionale del Cacao (ICCO), per la stagione appena conclusa si stima un deficit di oltre 100.000 tonnellate.

“L’anno scorso gli operatori di mercato avevano previsto una situazione equilibrata per la stagione 2022/23. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse in Costa d’Avorio e in Ghana hanno presto portato a un cambiamento di queste aspettative”, segnala il rapporto dell’ICCO.

Il calo dell’offerta di cacao è stato causato dalle forti piogge che hanno colpito l’Africa occidentale durante l’estate, eventi climatici avversi che hanno causato anche la diffusione della malattia del baccello nero che fa sì che i baccelli di cacao diventino inutilizzabili.

Culligan non si ferma più. Acquisita Primo Water per 575 milioni di dollari cash!

Culligan continua la sua intensa strategia di acquisizioni e si porta a casa una parte significativa delle attività internazionali di Primo Water, un colosso dell'acqua quotato al NYSE e presente in Nord America e in Europa.

La transazione vale l'impressionante cifra 575 milioni di dollari. L'operazione con Culligan attende solo le approvazioni normative e il consueto soddisfacimento di altre condizioni di chiusura, ma si stima dovrebbe concludersi entro la fine di dicembre 2023. Primo Water, si concentrerà solo sul suo business dell'acqua in Nord America.

L'intera somma sarà versata cash, visto che è stato comunicato che l'operazione non sarà soggetta ad alcuna condizione di finanziamento.

Lunedì 27 Novembre 2023

Finisce all'asta (liquidazione giudiziale) il sogno delle torrefattrici eco compatibili

Una nuova ricerca afferma che il 45% degli europei è attento alla sostenibilità nel momento della scelta della tazzina di caffè. E' l'ultimo di infiniti esempi che hanno portato al centro dell'impegno di tutte le aziende il tema della sostenibilità.

Ovviamente concordiamo sulla sua importanza, ma iniziamo sempre più a riflettere sulla sostenibilità economica (non ambientale) di alcune scelte.

Ad esempio, fra meno di un mese, il 20 dicembre, sarà venduta all’asta in seguito alla procedura di liquidazione giudiziale la STA impianti di Bologna, una delle paladine delle torrefattrici eco compatibili, macchine green all'insegna della sostenibilità.

L'azienda era famosa per la sua filosofia e la ferma volontà di migliorare l'ambiente, progettando macchine senza materiale di coibentazione e raffreddate ad aria. Durante l'edizione di HOST 2019, uno degli storici dirigenti di STA Impianti, commentava quanto l'azienda avesse investito per sviluppare soluzioni green e che per questo il costo iniziale delle loro macchine torrefattrici era così alto. Certo garantivano una riduzione dei fumi nell'ambiente e l'attenzione al risparmio energetico avrebbe riequilibrato i conti dopo qualche anno...

Risultato di questa importante svolta green? L’intero complesso aziendale, compresi gli arredi, le attrezzature per ufficio, macchinari, prodotti semilavorati e scorte sono in vendita nel portale del Ministero della Giustizia (Vendite Pubbliche).

Una riflessione non ideologica ogni tanto andrebbe fatta...

Esselunga a Milano progetta un punto vendita da 200 mq senza casse

Quando si parla di punti vendita senza casse e senza personale, il pensiero non può che andare ai negozi H24, che in alcuni casi hanno iniziato il percorso di avvicinamento ai mini market. Dall'altra parte però anche il mondo dei supermercati sta guardando a questa tipologia di vendita "unattended" (incostudita) e, grazie all'innovazione tecnologica, sta sperimentando soluzioni per l'immediato futuro.

Il DG di Esselunga in una recente intervista ha affermato che: "stiamo lavorando su nuovi concept che si basano su tecnologia e digitalizzazione progressiva con l'apertura nei primi mesi del 2024 di un punto di vendita innovativo di massimo 200 mq senza casse".

La superette di Esselunga, progettata con la collaborazione di Storeline, società hightech israeliana, sarà collocata nel Mind Village di Milano, all’uscita della stazione della metropolitana, a ridosso di più blocchi di 400 appartamenti che conterà oltre 70mila persone in un chilometro quadrato.

Venerdì 24 Novembre 2023

TRESEICINQUE cerca nuovi tecnici per la propria officina

TRESEICINQUE – Vending Machine Refurbishing Centre - continua a crescere e oggi, dopo aver raddoppiato nel giro di pochi mesi dall’apertura tutti i reparti aziendali, cerca tre nuovi tecnici da inserire con contratto full-time a tempo indeterminato all’interno della propria officina.

• Hai già un’esperienza, anche piccola, come tecnico di distributori automatici e desideri continuare la tua crescita professionale?
• Sei interessato al mondo del vending e ti piacerebbe acquisire in breve tempo tutte le competenze specialistiche sufficienti per operare in autonomia su ogni distributore automatico presente sul mercato?
• Sogni una professione Green, capace di coniugare innovazione, sostenibilità e rispetto per l’ambiente?

TRESEICINQUE, il primo centro italiano specializzato nella rigenerazione dei distributori automatici usati, nella rimessa a nuovo dei loro componenti e nella vendita di distributori automatici ricondizionati, è pronta ad accoglierti nella nuova sede di Agrate Brianza (MB), a pochi metri dalle uscite dell’autostrada A4 e della Tangenziale Est di Milano.

Partecipa alla selezione inviando subito il tuo curriculum a: job@treseicinque.srl

Mondo Manager > Nuovo ingresso in Coges per il mercato inglese

Coges è lieta di annunciare l’ingresso di Chris Pyrah nel ruolo di Technical Sales Manager per il mercato inglese. Chris sarà responsabile delle vendite di soluzioni di pagamento e telemetria riunendo la tecnologia di pagamento di Coges e Vendon al settore del caffè e del vending attraverso Coffetek.

Con un background di oltre 15 anni come commerciale nel campo del vending, Chris porta con sé competenze consolidate che si integrano perfettamente con la  missione di Coges di offrire soluzioni di qualità ai propri clienti.

“Coges riconosce l’importanza di avere professionisti talentuosi e orientati al successo nel proprio team.” Osserva Daniele Ioriatti, Direttore Commerciale dell’azienda italiana e responsabile del sig. Pyrah “Con Chris al nostro fianco, siamo fiduciosi di rafforzare ulteriormente la nostra posizione nel mercato inglese e di offrire un servizio ancora più completo ai nostri clienti. Le potenziali sinergie con Coffetek, market leader nel segmento OCS nel Regno Unito, potranno certamente incrementare le opportunità di business. Chris collaborerà con Lorenzo Giuliani, area manager che da anni segue positivamente il mercato inglese.”

Giovedì 23 Novembre 2023

L'elefante nella stanza! Come regalare 160 milioni di euro e vivere infelici.

Le gestioni del vending, a fronte dei continui aumenti di costo, sono sempre più impegnate a far quadrare il loro conto economico. La progressiva sparizione della marginalità ha creato reazioni scomposte, come l'azzeramento degli investimenti in macchine nuove, la riduzione degli organici e le epiche battaglie con i fornitori per risparmiare un mezzo punto percentuale.

Sembra incredibile, ma all'interno di questo quadro sembra che nessuno si sia accorto dell'elefante in mezzo alla stanza: il ristorno.

I canoni concessori alla pubblica amministrazione e i ristorni ai privati costano alle gestioni in media il 10% del loro fatturato. Questo dato è perfino peggiore se si considerano solo le TOP 30 del vending italiano.

Ma il 10% del fatturato o i 4 centesimi medi a battuta non riescono a rappresentare correttamente l'enormità di questo dato. Infatti i ristorni costano al sistema vending 160 milioni di euro all'anno. Questo numero forse farà riflettere un po' di più.

160 milioni di fatturato all'anno è una cifra spaventosa che dovrebbe essere investita in tecnologia, in salari e per generare la giusta quantità di profitti, non certo per ingrassare i clienti pubblici o per facilitare la trattativa con i privati.

Sono passati decenni dal primo ristorno pubblico della storia all'Ospedale di Pavia, poi sono arrivate le prime scuole, l'asta per Telecom, i comuni, una folle corsa che in pochi anni ha coinvolto tutto e tutti e quasi definito il canone come un diritto del cliente.

Così come è cominciata deve finire, non ci sono alternative. Bisogna intraprendere un percorso che lo renda possibile, perché guardando alcuni bilanci di importanti gestioni, non solo non c'è alcun segnale di rallentamento, ma in qualche caso i ristorni stanno aumentando, mentre tutto il resto va in malora...

Il 10 dicembre Napoli avrà una giornata cittadina dedicata al caffè

Su proposta di Teresa Armato, assessore al Turismo e alle Attività Produttive, la Giunta Comunale di Napoli ha approvato la delibera per istituire la giornata cittadina dedicata alla "tazzulella": il caffè, a Napoli, sarà celebrato il 10 dicembre di ogni anno. L'obiettivo è quello di diffondere la cultura del caffè napoletano, delle sue usanze e delle storie ad esso legate, ma anche tutelare l'identità culturale di Napoli e valorizzare le sue tradizioni.

"Sono orgogliosa che il Comune di Napoli dando seguito all'ordine del giorno a mia prima firma, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale, abbia istituito formalmente la Giornata cittadina del caffè napoletano. Non è un caso che la stessa coincida con il 10 dicembre in cui cade anche la giornata internazionale dei diritti umani. L'antica usanza del caffè sospeso è infatti una delle azioni più semplici, ma contemporaneamente più iconiche dell'amore che i napoletani provano verso gli altri. Ringrazio la Giunta Manfredi e, in particolare, l'assessore Teresa Armato che si è da subito mostrata sensibile al tema e con la quale stiamo organizzando iniziative per dare corpo a questa ricorrenza, promuovere la cultura del caffè napoletano e tutelare l'identità della nostra città", ha dichiarato Flavia Sorrentino, vicepresidente del Consiglio comunale di Napoli.

La giornata del caffè, a Napoli, oltre a coincidere con la giornata internazionale dei diritti umani, coincide anche con la giornata del caffè sospeso, antica tradizione napoletana per la quale si lascia un caffè pagato al bar per coloro che non possono permetterselo.

Mercoledì 22 Novembre 2023

Arriva la direttiva europea sul "dovere di diligenza". Quale impatto per il vending?

Ci scusino i nostri lettori della lunghezza del post, ma non ne sta parlando praticamente nessuno... ed oggi a Bruxelles è una data più importante, perché ci sarà il quarto round del trilogo tra Consiglio Ue, Parlamento e la Commissione sulla direttiva sul "dovere di diligenza" delle imprese per la sostenibilità, considerata assolutamente fondamentale dalla Commissione europea per realizzare la transizione verso la sostenibilità sociale e ambientale, e per un’economia dell’Ue più resiliente e competitiva.

L’intento è di giungere prima della fine della legislatura all’approvazione definitiva di un testo legislativo. Gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per attuare la direttiva. Nel giro di due anni al massimo le grandi imprese, con più di 500 dipendenti e un fatturato oltre i 150 milioni di euro, si troveranno di fronte una nuova pesantissima incombenza. Due anni dopo le nuove norme riguarderanno anche le imprese di medie dimensioni, tra 250 e 500 dipendenti.

Nella filiera del vending ci sono diverse aziende che hanno queste caratteristiche. Basti pensare che se verrà approvata, al massimo tra 4 anni  tutti e 4 i principali gruppi di gestione vending: IVS Group (già fra 2 anni), Buonristoro, Sogedai e Selecta Italia dovranno rispettarne gli obblighi. Ma saranno coinvolti anche moltissimi produttori, le principali torrefazioni e la leadership dei fabbricanti.

La direttiva introduce il “dovere di diligenza” (due diligence) da parte delle imprese sugli impatti negativi dal punto di vista sociale e ambientale, generati durante l’intero ciclo di vita della produzione, dell’uso e smaltimento del prodotto o della prestazione del servizio, non solo nelle attività proprie della società, ma anche delle sue controllate e delle catene del valore cui prende parte.

Gli amministratori dovranno dunque valutare gli impatti che le proprie decisioni hanno sui diritti umani e sull’ambiente nel lungo termine. Il processo di attuazione di questo “dovere di diligenza” si articola in sei fasi. La prima cosa chiesta alle imprese è di adottare una condotta aziendale responsabile nelle politiche e nei sistemi di gestione. Identificati e valutati gli impatti negativi delle proprie attività, ma anche di quelle dei fornitori lungo la catena globale del valore e degli stakeholder (anche fuori dell’Unione europea), è necessario eliminarli, prevenirli o mitigarli. Quando è opportuno, le imprese devono porre rimedio ai danni provocati, se necessario risarcendo le vittime. Alle imprese è richiesta anche un’attività di monitoraggio dell’attuazione dei correttivi e dei relativi risultati, oltre che un’attività di comunicazione e trasparenza sulle azioni correttive realizzate.

Un’autorità nazionale dedicata è incaricata di vigilare sulla corretta attuazione degli obblighi di due diligence e su un regime di responsabilità civile delle società per i danni derivanti dal mancato rispetto degli obblighi previsti. Le autorità di ciascun Stato membro saranno collegate in un network europeo di coordinamento. Se le regole nazionali sono più rigide e assicurano una maggiore tutela dei lavoratori e dell’ambiente, queste prevalgono sulle disposizioni europee.

Un capitolo specifico della direttiva riguarda il cambiamento climatico. Le società devono adottare un piano per rendere compatibili il modello di business e la strategia aziendale con la transizione green e con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C. Se il cambiamento climatico viene identificato come un rischio o un impatto primario dell’attività dell’impresa, le società devono includere nel piano obiettivi di riduzione delle emissioni. Questi obblighi sono soggetti a controllo amministrativo e il raggiungimento degli obiettivi deve rientrare nella parte variabile della retribuzione dei manager, nelle imprese in cui questa è prevista.

In bocca al lupo a tutti. E' vero che la direttiva  ha l’obiettivo di tutelare le imprese dal dumping sociale e ambientale, una cosa positiva, ma è altrettanto vero che gli obblighi e le incombenze saranno davvero notevolissime e bisognerà organizzarsi in grande fretta per non bucare l'appuntamento...

I cartelli di Fantavending: "Quando torna Michele..."

Continuano ad arrivarci segnalazioni sui cartelli affissi sulle macchine vending. Questa volta però è diverso. L'impiegata che ha scritto il cartello si vergogna di far trovare a Michele, l'ARD di riferimento del suo ufficio, il distributore fuori servizio a causa degli spintoni dei colleghi.

Fa piacere notare che un po' di civiltà sia rimasta nelle locazioni e che ci sia qualcuno che giustamente condanna i comportamenti inappropriati sui distributori. E' bello anche vedere che l'ARD ha un ruolo riconosciuto nell'ufficio, ha instaurato il giusto rapporto con i suoi clienti e che lo conoscano per nome.

Martedì 21 Novembre 2023

Finisce la saga "Barocco". Essse Caffè potrà usare il nome sulle sue capsule.

Trovare il nome per una miscela di caffè è un'operazione più complessa di quello che si pensa. I colori sono già stati usati più volte da tutti, soprattutto nero, oro, blu e rosso. I termini moka, espresso e loro variazioni pure. Per non parlare della tipologia: robusta e arabica, spesso associati ad altri termini come forte, corposo, qualità, special, extra, pura o blend.

Allora i creativi passano alla geografia. Città italiane come Napoli, Milano, Palermo, Roma oppure intere regioni o ancora paesi lontani dove si produce il caffè: Brasile, Colombia e Mexico. Finiti anche quelli ci si rivolge ad idee più creative, ad esempio ispirandosi a famosi periodi storici con nomi come Rinascimento, Gotico o Barocco.

Trovato finalmente il nome giusto, spesso non viene in mente che le circa 800 torrefazioni italiane hanno avuto tutte lo stesso problema e si sono sforzate a trovare l'idea giusta, magari uguale alla loro.

Forse per questo Quarta Caffè, nota torrefazione pugliese, se l'è presa con l'emiliana Essse Caffè per aver introdotto sul mercato la miscela Barocco, omonima di una delle sue. Dopo tutta la fatica fatta per trovare un nome originale...

Come spesso accade in questi casi, si è finiti davanti ad un Giudice e la sentenza del Tribunale di Bologna è stata favorevole ad  Essse Caffè. Il Tribunale ha rigettato le domande di violazione di marchio e concorrenza sleale proposte in via riconvenzionale da Quarta Caffè ed ha accertato che l’utilizzo, da parte di Essse Caffè, del segno Barocco non costituisce violazione del marchio complesso di Quarta Caffè, né atto di concorrenza sleale, né violazione di altri diritti di Quarta Caffè, condannando quest’ultima alla rifusione delle spese di lite nella misura liquidata.

La Sentenza notificata e non impugnata è passata in giudicato. Dopo 4 anni, la saga è finita.

C'è spazio per i prodotti surgelati nel vending?

Secondo uno studio da poco pubblicato da AstraRicerche e commissionato da Iias - Istituto Italiano Alimenti Surgelati, quasi l'80% gli italiani portano in tavola i piatti pronti surgelati. Al primo posto c'è la lasagna alla bolognese (con il 26,2% delle preferenze degli intervistati), che decreta il trionfo di un piatto tipico della tradizione italiana, seguono le verdure fritte pastellate (22,8%), la Paella (21,2%) e le zuppe (18,9%).

Questi piatti che si consumano soprattutto da soli, sia a pranzo che a cena (55,2%), ma anche nei weekend in famiglia (25,4%), considerati un'occasione per un "pranzo della domenica" veloce da preparare.

Nel comparto sottozero, il segmento merceologico dei piatti pronti ha registrato nel corso degli ultimi anni un notevole incremento, raggiungendo nel 2022 quota 65mila tonnellate consumate in Italia, dopo aver messo a segno nel 2021 +10,2% sull'anno precedente.

Con questi numeri viene spontaneo chiedersi se qualche test potrebbe essere fatto anche nel mondo del vending. Diversi progetti sono nati negli ultimi 15 anni, ma nessuno ha davvero realizzato risultati significativi nel segmento piatti pronti surgelati. Forse potrebbe essere il momento di riprovarci...

Lunedì 20 Novembre 2023

A Parma nasce Gobag24, il primo Smart Market H24 senza casse e senza contanti

Il mondo del retail e quello dei negozi H24 iniziano a fare qualche prova di avvicinamento.

Nel cuore di Parma, Gobag24 potrebbe segnare l'avvento di un'epoca diversa nel mondo del retail. Questo smart market nella centrale Strada Garibaldi, offre un'esperienza di shopping rivoluzionaria, disponibile 24 ore su 24, fondendo tecnologia e sostenibilità.

I clienti possono accedere al negozio tramite un'app e un Qr Code, scegliendo liberamente i prodotti – alimentari, di cosmetica e di uso comune – uscendo senza passare per la cassa, con l'addebito automatico sul metodo di pagamento selezionato nell'app. Gobag24 utilizza telecamere intelligenti per la sicurezza e l'accuratezza degli acquisti, rispettando la normativa GDPR.

Utilizzando l'intelligenza artificiale, Gobag24 personalizza le offerte basandosi sulle abitudini di acquisto dei clienti, migliorando l'efficienza e riducendo gli sprechi.

Il progetto RiVending cresce e si afferma in tutta Italia

Ormai da qualche anno, siamo tutti abituati nelle nostre abitazioni ad avere un comportamento corretto nella gestione del rifiuto, ma purtroppo non riusciamo a replicare nel consumo on-the-go questa condotta. Da sempre, il progetto Rivending si propone di guidare i consumatori verso un comportamento responsabile, incoraggiandoli a conferire i rifiuti in plastica monouso, prelevati dai distributori automatici, in appositi cestini per il riciclo

Dopo aver installato oltre 13.000 cestini Rivending in tutta Italia e iniziato ad abituare i consumatori ad utilizzarli, il progetto è diventato adulto ed è passato ad una fase più evoluta, quella del censimento.

Le aziende che aderiscono al progetto RiVending sono state infatti invitate a comunicare, per ogni cestino dedicato al PS, il comune (CAP) di installazione e il numero di bicchieri medi raccolti ogni mese.

L’adesione è stata superiore alle previsioni e già oltre il 50% dei cestini è stato correttamente censito. Dall’analisi territoriale dei dati si rileva che oltre alle 2 regioni in cui il progetto RiVending è storicamente partito (Emilia-Romagna e Lombardia), ormai si sta diffondendo in tutta Italia, tanto da essere presente ormai ovunque.

Nella mappa qui rappresentata si può vedere la distribuzione territoriale degli oltre 600 milioni di bicchieri annui censiti.

Venerdì 17 Novembre 2023

Gli italiani sono un popolo che adora le merendine confezionate

Secondo una recente ricerca Bva Doxa - Unione Italiana Food le merendine sono consumate da 8 italiani su 10 (83%) e più della metà dei nostri connazionali (55%) le mangia almeno 1-2 volte a settimana.

Viene spontaneo allora farsi una domanda, ma se queste sono le abitudini dei consumatori, se si mangiano con gusto miliardi di merendine all'anno, perché quando si parla di cattiva alimentazione associata agli snack confezionati, i nostri politici se la prendono sempre e solo con i milioni di merendine disponibili nei distributori automatici?

La sproporzione tra il venduto nel vending e in tutti gli altri canali è evidente a tutti. Quindi o smettete di rompere le scatole solo a noi, oppure intervenite dappertutto e rinunciate all'impressionante gettito di IVA che questo particolare comparto genera.

A proposito, la ricerca sottolinea anche come le merendine confezionate coprano in media tra il 6 e il 7% della quantità di energia raccomandata ogni giorno per bambini e ragazzi...

Alcune riflessioni sulla promozione del caffè McDonald a 50 centesimi

McDonald ha lanciato una promozione valida fino al 19 novembre 2023 nei ristoranti aderenti della catena. Nelle caffetterie McCafé, il caffè espresso verrà venduto a soli 50 centesimi, mentre il cappuccino costerà 1 euro.

Non vogliamo fare la morale a questa sorta di Black Friday del caffè. Quello che ci fa riflettere è il cappuccino a 1 euro. Possibile che solo nel vending la distanza tra il caffè e suoi derivati con il latte (cappuccino, macchiato, mocaccino, ecc.), sia praticamente inesistente?

Senza citare i casi limite di gestori che mettono allo stesso prezzo tutte le bevande calde, ci capita molto spesso di vedere il cappuccino a soli 5 centesimi di distanza dal caffè. E' una strategia di prezzo evidentemente sbagliata e che ha poco senso, soprattutto se il percepito dei consumatori sul prezzo del cappuccino è parecchio distante da quello dell'espresso.

McDonald trova normalissimo abbassare i listini della propria caffetteria per l'offerta e mantenere la distanza di 50 centesimi tra i due prodotti, sicuro che il suo consumatore finale percepirà lo stesso il forte sconto.

Nel vending tutto ciò non accade e non va bene. Anche in considerazione della differenza di prodotto (latte scremato in polvere granulare istantaneo) una differenza di prezzo ben più ampia di quella che c'è mediamente oggi, ci deve essere.

Giovedì 16 Novembre 2023

IVS ancora in corsa per raggiungere il miliardo di battute nel 2023...

Sono appena stati pubblicati i dati del terzo trimestre di IVS e il numero totale di erogazioni del gruppo al 30 settembre 2023 è stato pari a 740,3 milioni. Considerato che tra ottobre/dicembre generalmente aumentano le battute del caldo, è piuttosto probabile che il Gruppo, nel core business del vending, confermi la possibilità di superare a fine anno l’importante soglia psicologica del miliardo di erogazioni.

Interessante notare che il prezzo medio delle erogazioni del periodo (al netto dell’IVA) è stato pari a 52,30 centesimi, dai 50,50 centesimi nell’analogo periodo 2022 (+3,6%). L’effettivo aumento dei prezzi è mediato dai prezzi di Liomatic (sostanzialmente allineati a quelli di IVS) e GeSA (mediamente inferiori del 10%).

L'attività di rivendita già sfiora i 100 milioni euro di fatturato al 30 settembre. Infatti, attraverso le attività acquisite, IVS è diventato leader in Italia anche in questo segmento di mercato.

Ecco i consueti dati di sintesi.

Fatturato consolidato pari a Euro 538,6 milioni, in aumento del 49,7% rispetto a settembre 2022.
EBITDA pari a Euro 78,6 milioni. EBITDA Adjusted Euro 81,4 milioni, +30,2%
EBIT pari a Euro 19,1 milioni. EBIT Adjusted Euro 21,9 milioni (+34,4%).
Utile netto consolidato pari a Euro 4,7 milioni. Utile netto adjusted consolidato pari a Euro 6,9 milioni.
Indebitamento Finanziario Netto pari a Euro 422,5 milioni (inclusi Euro 64 milioni da effetti IFRS16)


La Caporetto delle mense. 1 su 4 per i NAS è irregolare. Eseguite mille verifiche.

Dopo 3 anni dall'introduzione dei Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.) adottati dal Ministero dell’ambiente per il settore della ristorazione collettiva, che:
1) sostengono modelli produttivi agricoli e di allevamento migliori sotto il profilo ambientale
2) mirano a sostenere, per quanto tecnicamente possibile, le economie locali ed anche i piccoli produttori
3) mirano alla riduzione dei consumi energetici
4) mirano alla prevenzione dei rifiuti
5) promuovono nelle mense per uffici università e caserme, una dieta a minor consumo di proteine animali
6) salvaguardano la biodiversità delle specie ittiche
7) approcciano la questione delle eccedenze alimentari con criteri più incisivi

Ma soprattutto affrontano con maggior rigore l’aspetto delle verifiche di conformità prevedendo metodi di verifica più efficaci...

Dopo 3 anni di CAM, le verifiche dei NAS hanno evidenziato alimenti mal conservati, scarsa igiene nei locali dove vengono prepararti i pasti, presenza di umidità, muffa e anche di insetti ed escrementi di roditori: una mensa su quattro è irregolare.

Tali verifiche, svolte nell'ultimo mese, hanno interessato circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva: tra le ditte controllate 257 hanno evidenziato irregolarità, pari al 27%. Sono state sequestrate 13 cucine e accertate 361 violazioni penali e amministrative.

Complessivamente sono stati sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, pane, pasta, acqua minerale) riscontrate in assenza di tracciabilità, scadute di validità e custodite in ambienti inadeguati.

Mercoledì 15 Novembre 2023

Un cartello per far salire il prezzo delle bottiglie di vetro? Indaga L'Antitrust...

Parliamo spesso in questo sito dei prodotti alternativi alla plastica, materiale sottoposto ad una crociata senza precedenti in Europa. Il vetro è uno dei materiali generalmente considerato più ecologico della plastica, anche se numerosi studi lo smentiscono e negli ultimi anni le bottiglie in vetro hanno visto il loro prezzo crescere vertiginosamente.

Nel 2022, hanno registrato un incremento del 58% e il rialzo era stato attribuito all’aumento dei costi produttivi, correlato all’impennata dei prezzi dell’energia. Tuttavia, nonostante una successiva riduzione nei costi dell’elettricità e del gas, i prezzi delle bottiglie di vetro non hanno subito variazioni, rimanendo su valori molto elevati.

Secondo l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, nove aziende avrebbero fatto cartello per far aumentare il prezzo delle bottiglie di vetro e quindi ha immediatamente avviato un’istruttoria che intende fare luce.

Le società sotto i riflettori sono: Berlin Packaging Italy, Bormioli Luigi, O-I Italy, Verallia Italia, Vetreria Cooperativa Piegarese, Vetreria Etrusca, Vetri Speciali, Vetropack Italia e Zignago Vetro. Secondo l’Autorità, le società si sarebbero coordinate nel richiedere ai propri clienti analoghi aumenti di prezzo delle bottiglie di vetro nello stesso arco temporale. Questo coordinamento potrebbe essere il risultato di un accordo o di una pratica concordata per evitare il confronto concorrenziale tra i principali operatori del settore.

I funzionari dell’Autorità hanno agito con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e hanno svolto ispezioni nelle principali sedi delle società e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria.

Tra questi c’è Assovetro, l’Associazione nazionali degli industriali del vetro. L’avvio dell’iniziativa è stato comunicato il 9 novembre 2023 (ecco il testo del provvedimento).


Nasce la Guida Horeca che mappa l’intero panorama italiano del fuori casa

CGA by NielsenIQ, principale società di consulenza per la misurazione, l'analisi e la ricerca nel settore On Premise, in collaborazione con Jakala, delinea la mappa del settore italiano della consumazione fuori casa attraverso la nuova Guida Horeca, un’anagrafica di tutti i punti di consumo presenti sul territorio nazionale integrata in TradeDimensions 2.0, una piattaforma di geo-data management.

La prima fotografia completa del mercato del fuori casa
I dati raccolti da CGA by NielsenIQ evidenziano quanto il panorama dei locali italiani sia decisamente vario e vivace: si contano infatti più di 400.000 locali - tra cui bar, ristoranti, servizi di ospitalità e altri come gelaterie, pasticcerie, rosticcerie e gastronomie. Inoltre, il 17% dei punti di consumo dell’intero Paese si concentra soprattutto in 12 grandi metropoli, mentre il 44% dei locali si trova nei centri cittadini. Un dato che schizza al 60% se si considerano solo enoteche e locali serali.

Per esempio, esaminando la città di Milano, la Guida Horeca di CGA by NIQ, individua più di 12.000 punti di consumo, di cui 6.081 ristoranti, 4.956 bar, 796 alloggi e 716 altri tipi di locale che offrono servizi differenti come gelaterie, rosticcerie o panetterie, ovvero i cosiddetti fornitori di prodotti d’impulso.

Tipologie di locali e momenti di consumo
La scena culinaria italiana è variegata e caratterizzata da molteplici locali in cui è possibile gustare pietanze di cucine diverse. Più della metà dei ristoranti presenti nel Belpaese, ovvero il 54%, è incentrato sulla cucina italiana, seguono le pizzerie (19%) o le formule “ristorante-pizzeria” (12%). Completano l’offerta i ristoranti etnici (6%), i locali che preparano cibo d’asporto (5%), le paninoteche e le piadinerie (3%) e, infine, i fast-food (1%). Tra i ristoranti italiani, circa il 13% si caratterizza per un indice di eccellenza elevata o medio-elevata, con un’offerta di esperienze di consumo particolarmente distintiva e di livello premium.

Inoltre, considerando il dinamico segmento del fuori casa italiano, il consumo di cibo dipende non solo dal menu, ma anche dallo specifico momento della giornata. Nel caso dei bar, stando ai dati di CGA by NielsenIQ, in Italia il momento della colazione è la principale occasione di consumo per il 48% degli esercizi, seguita dal pranzo (30%), mentre il dopo cena è un momento ideale nel 13% dei casi; diversamente da aperitivo (9%) e cena (1%).

Martedì 14 Novembre 2023

Stellantis prima chiude l'appalto vending e poi offre l'uscita a 15.000 dipendenti

Quello che è successo in gergo tecnico si chiama sfiga. Se si pensa che in Stellantis Italia ci sono 45.000 dipendenti e che a circa un terzo sono stati proposti incentivi all'esodo, non sapremmo trovare una parola più adatta per descrivere la situazione a chi sta entrando a fare il servizio vending...

Infatti, secondo quanto appena riportato dal Corriere della Sera, Stellantis ha inviato una comunicazione tramite email a circa 15.000 dipendenti italiani, chiedendo se sono interessati a lasciare l’azienda in modo da poter seguire "nuovi progetti professionali o personali"

L’incentivo sarebbe calcolato diversamente per ciascuna persona in base all’anzianità e all’età, a cui deve essere aggiunto un ulteriore indennizzo, e i dipendenti possono accettare o rifiutare l’offerta entro il 31 dicembre.

Secondo fonti sindacali, fino ad oggi sono circa 500 i lavoratori di Stellantis che hanno accettato l’esodo, mentre gli effetti di questa nuova proposta verranno quantificati nelle prossime settimane e a fine anno. Ma è probabile che molti altri, dato che il gruppo arriva a mettere sul piatto anche 150-160 mila euro lordi a seconda dei casi, scelgano di dire sì.

Staremo a vedere...

Segafredo a caccia di soldi da un Private Equity?

Secondo un'indiscrezione pubblicata dal Sole 24 Ore (CLICCA QUI) Massimo Zanetti Beverage Group, proprietaria del brand Segafredo, sta cercando un investitore di private equity che lo aiuti a riequilibrare la situazione finanziaria.

A meno di un mese dell'importante accordo con Selecta per la fornitura di caffè Segafredo sui mercati europei, si è infatti scoperto (se venissero confermate le indiscrezioni) che il gruppo MZBG è alla ricerca di un investitore perché a fine 2022 il gruppo non avrebbe rispettato i covenant relativi al debito finanziario e le banche creditrici avrebbero affidato un mandato di ricerca di un socio a Rothschild & Co.

L’ultimo bilancio disponibile (quello del 2021) indicava un indebitamento netto di ben 354 milioni. Già a primavera 2022 il gruppo aveva deliberato un aumento di capitale da 50 milioni di euro che avrebbe portato il capitale da 34,3 a 84,3 milioni da sottoscriversi in più tranche in contanti e/o tramite apporto di beni entro fine anno, ma la ricapitalizzazione si era poi limitata a 15 milioni.

Nel 2021, dopo l’uscita dalla Borsa, MZBG aveva già valutato la possibilità di far entrare nel capitale un investitore di private equity, mettendo a disposizione una quota di minoranza pari al 30%. Tra i potenziali compratorifiguravano Carlyle, Blackstone, Oaktree, Bain e Advent. Le trattative, però, non si sono mai concretizzate.

Oggi invece, tra i soggetti finanziari potenzialmente coinvolti nell’operazione, spiccherebbe il fondo Quattro R, che si definisce come "un operatore per il rafforzamento e lo sviluppo di aziende italiane eccellenti".

Vi terremo informati.

Lavazza e Torino, alle Nitto ATP Finals it’s a match!

La città di Torino torna ad essere, per la terza volta, capitale del tennis internazionale ospitando le Nitto ATP Finals e, anche per questa edizione e fino al 2025, Lavazza continua il proprio sostegno alla manifestazione, in qualità di Platinum Partner.

Il mondo del caffè e quello del grande tennis si sono incontrati per la prima volta a Londra nel 2011 sul campo in erba di Wimbledon. Da allora, colpo dopo colpo, con oltre 10 anni di presenza nei più importanti tornei del circuito tennistico mondiale, Lavazza è oggi riconosciuta come il caffè degli appassionati di tennis servendo 11 milioni di caffè e entrando in contatto ogni anno con più di 3 milioni di persone.

Per l’azienda torinese, lo sport, proprio come il rito dell’espresso, crea unione e condivisione, incoraggiando il confronto tra esperienze diverse all’insegna della socialità senza confini. Forte di questi valori comuni al brand e al tennis, Lavazza ha scelto le Nitto Atp Finals per organizzare nel suo headquarter torinese un incontro memorabile tra Jannik Sinner, oggi tra i primi tennisti al mondo e Ambassador del brand dal 2019, e i suoi fan numero 1, i Carota Boys.

“Il connubio tra Torino, tennis e Lavazza continua grazie alla partnership con Nitto ATP Finals. In particolare, quest’anno abbiamo deciso di rendere l’espresso italiano protagonista della Home of Masters presso il Fan Village, realizzando un luogo di edutainment dove tutti gli appassionati di tennis possono mettersi alla prova per diventare Maestri dell’Espresso Italiano” - afferma Igor Nuzzi, Regional Director Italia e Iberia di Lavazza. “Attraverso questa attivazione il pubblico può conoscere maggiormente il sistema Lavazza A Modo Mio e la Barista Technology, che rispetta le regole del disciplinare* per replicare a casa lo stesso risultato e gusto del bar.” – conclude Igor Nuzzi.

Lunedì 13 Novembre 2023

BREAKING NEWS
Buonristoro Vending Group cresce e si rafforza

Si è conclusa un’importante operazione di aggregazione nel settore della distribuzione automatica italiana. Gli azionisti di Sellmat S.r.l., D.A.EM. S.p.a. e Break Point S.r.l., hanno deciso di unirsi per dare vita ad un unico operatore, tra i più grandi del settore, a livello nazionale.

Gli azionisti di Sellmat S.r.l., nata nel 1963, quelli di D.A.EM. S.p.a., costituita nel 1969, e quelli di Break Point S.r.l., fondata nel 1991, hanno siglato un accordo vincolante che prevede il conferimento delle rispettive quote societarie in D.A.EM. S.p.a., che contestualmente muterà la propria ragione sociale in Buonristoro S.p.a.

La nuova struttura proprietaria verrà trasferita interamente nella società di nuova costituzione S.D. Holding S.r.l. Per effetto di questi conferimenti verrà notevolmente ampliato il perimetro operativo del Gruppo Buonristoro, che continuerà ad essere costituito da solide aziende che operano con successo, nei rispettivi territori.

L’operazione consentirà di unire realtà imprenditoriali che fin dalle origini hanno condiviso una visione del settore basata sull’importanza del servizio erogato, sulla sostenibilità economica, sociale ed ambientale, con una particolare predisposizione all’innovazione tecnologica.

Si tratta di un’operazione che ha radici profonde. La nuova società S.D. Holding S.r.l. infatti, prende il nome proprio dalle lettere iniziali delle due realtà storiche Sellmat e D.A.EM, che da più di 50 anni operano con successo nel settore della distribuzione automatica, accompagnando le pause di milioni di lavoratori, studenti e consumatori in genere, con dedizione e professionalità.

All’atto dei conferimenti, il fatturato consolidato supera i 180 milioni di Euro, con più di 40.000 clienti serviti ed oltre 100.000 distributori installati. Il Gruppo gestisce oltre 400 milioni di erogazioni annuali, con più di 1.200 tra dipendenti e collaboratori.

Questa operazione permetterà ad aziende già affermate sul mercato, di proiettarsi verso il futuro con una nuova e più efficiente struttura societaria, in grado di interpretare al meglio le numerose ed impegnative sfide del settore. Il Gruppo manterrà la propria vocazione all’innovazione tecnologica ed ambientale, alla ricerca della soddisfazione di clienti e consumatori, con una particolare attenzione per i propri dipendenti e collaboratori”.

Per non dimenticare. La foto simbolo dell'alluvione in Toscana...

Non possiamo e non dobbiamo dimenticare quello che è appena successo in Toscana. Continuano ad arrivarci segnalazioni da parte dei nostri corrispondenti regionali e da tanti lettori delle zone di Prato, Firenze e Pistoia. Tutti ci descrivono una situazione oggettivamente drammatica. Senza aiuti da parte dello Stato, sarà difficile, se non impossibile ripartire.

Guardate il distributore automatico in foto. Questo è il simbolo di quello che è successo. Una macchina che pesa più di un quintale che è stata trascinata da acqua e fango (con altri arredi d'ufficio) in mezzo ad una strada...

I riflettori non si devono spegnere, perché altrimenti i tantissimi che hanno subito gravi danni dall'alluvione rimarranno davvero soli e abbandonati a loro stessi. Almeno questa volta non dimentichiamo, non passiamo ad altro, ma teniamo tutti alta l'attenzione fino a che non arrivino aiuti concreti e non solo parole di conforto.

Telemarketing: sanzione di 70mila euro ad una società produttrice di caffè

Il Garante privacy ha comminato una sanzione di 70mila euro ad una società produttrice di caffè per aver promosso il proprio marchio attraverso telefonate indesiderate, insistenti e concentrate nel tempo, rivolte per lo più ad utenti iscritti nel Registro pubblico delle opposizioni (Rpo).

L’Autorità si è attivata a seguito di numerose segnalazioni e reclami di utenti che lamentavano di aver ricevuto le chiamate anche da numerazioni telefoniche contraffatte. In molti casi le telefonate indesiderate seguivano l’acquisto del caffè. Alla richiesta di informazioni da parte del Garante, la società ha risposto che l’attività di marketing telefonico riguardava dati personali degli utenti acquisiti con diverse modalità: tramite il form presente nel proprio sito internet, mediante il passaparola dei clienti, il programma “Presenta un amico” e liste di contatti raccolti da società terze.

Dalle verifiche effettuate dall’Autorità sono emerse diverse violazioni, a partire dall’uso dei dati per finalità di marketing senza aver acquisito il consenso degli utenti e senza aver loro fornito una apposita informativa (assente nel corso delle telefonate e insufficiente quella presente sul sito internet poiché l’attività promozionale non era indicata tra le finalità perseguite dalla società). La stessa violazione aveva peraltro riguardato anche utenti che avevano acquistato il caffè attraverso il call center dal momento che l’ordine di acquisito era considerato come prova del consenso al marketing. La società inoltre non aveva attivato controlli preventivi per verificare se le utenze presenti nel proprio database fossero iscritte nel Registro pubblico delle opposizioni e aveva del tutto omesso controlli sul processo di acquisizione dei dati da parte delle società terze.

Alla luce delle gravi violazioni riscontrate, l’Autorità ha pertanto inflitto alla società una multa di 70mila euro per trattamento illecito di dati personali.

La società inoltre dovrà cancellare i dati acquisiti illecitamente per finalità di marketing e attivare idonee misure tecniche, organizzative e di controllo affinché il trattamento dei dati personali degli utenti avvenga nel rispetto della normativa privacy lungo tutta la filiera.

Venerdì 10 Novembre 2023

Profondo rosso per il fatturato di Selecta Italia. Ristorni di Gruppo sopra il 15%

Sono appena usciti i numeri del terzo trimestre 2023 del colosso europeo Selecta e ci fa davvero male constatare che nella patria del vending europeo, il fatturato Italia sia per l'ennesima volta in fondo alla loro classifica e a lunga distanza da tutti gli altri Paesi.

Eppure c'è grande entusiasmo in Svizzera per questi numeri, che vedono il Reported EBITDA salire del 34,8% a quota 54,3 milioni, nonostante la discesa del fatturato dell'1,5%. Merito del forte calo del costo del lavoro e stranamente del costo del venduto. Infatti la voce "Materials and consumables used" scende di 7,5 milioni (30/09/23 su 30/09/22). Con gli aumenti folli delle materie prime e dei prodotti del vending dell'ultimo anno è un dato decisamente controcorrente...

Nella lunga e colorata relazione rilasciata da Selecta (clicca sull'immagine qui sotto), non si menziona la voce ristorni, che ha purtroppo raggiunto il record storico del 15,16%. Infatti, le "Vending fees" nel trimestre sono a quota 52,3 milioni di euro su un fatturato di 344,8 milioni...

General Vending consolida la sua presenza in Romania. Acquisito il 100% di DAIR

Abbiamo ricevuto diversi commenti che ci segnalano un'operazione in Romania.

La DAIR, una delle storiche rivendite di riferimento del mercato rumeno, sarebbe stata acquista al 100% da General Vending che dal 2007 ha fondato a Bucarest una sua filiale.

Caffè Borbone: fatturato in crescita del +14,7% nei primi nove mesi del 2023

Caffè Borbone ha chiuso il terzo trimestre dell’anno in corso con ricavi a 221,2 milioni di euro, in aumento del 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Continua lo sviluppo del canale GDO (Grande Distribuzione Organizzata), nel quale l’azienda registra tassi di crescita più che doppi rispetto all’incremento medio del mercato, che è cresciuto del 12% (fonte Nielsen).

Con riferimento al settore del caffè monoporzionato nella GDO, anche nel terzo trimestre del 2023 Caffè Borbone figura come leader di mercato nel comparto delle cialde e secondo marchio nel comparto capsule. Molto positiva anche la performance del canale digitale, con aumento delle vendite sul canale e-commerce diretto di Caffè Borbone, su Amazon e sui siti web specializzati. In crescita anche il mercato estero, che fa registrare un +53% rispetto all’esercizio precedente.

Giovedì 9 Novembre 2023

Record di adesioni per Venditalia. Oltre 100 espositori hanno confermato lo stand

Mancano poco più di sei mesi a Venditalia 2024 e la più importante manifestazione internazionale della distribuzione automatica ha già stabilito nuovi record di partecipazione. A questa distanza temporale dall’evento fieristico, i numeri delle adesioni non sono mai stati così alti! Oltre 100 espositori hanno già acquistato importanti spazi espositivi all’interno dei padiglioni 8-12 di Fieramilano Rho.

Venditalia 2024 si avvia ad un sold out annunciato, così come era stato per la scorsa edizione. Si invitano quindi tutti gli espositori che non hanno ancora formalizzato l’iscrizione a contattare l’organizzazione della fiera, perché la griglia espositiva è in rapido completamento. Nell’area espositori del sito internet (www.venditalia.com) sono presenti tutte le informazioni per prenotare lo stand desiderato.

Venditalia 2024, organizzata da Venditalia Servizi e promossa da CONFIDA, si terrà dal 15 al 18 maggio 2024 ed è per la prima volta ospitata nell’innovativo quartiere Fieramilano Rho, un’area espositiva unica per funzionalità degli spazi, varietà dei servizi e raggiungibilità, in grado di offrire a tutti gli espositori servizi di eccellenza e all’avanguardia.

Anche per questo la lista degli espositori che hanno aderito alla manifestazione continua a crescere, non solo in quantità, ma anche in qualità, vista l’importanza delle aziende che hanno già confermato gli spazi, tra cui diversi leader di spicco di molte delle categorie merceologiche presenti in fiera.

Venditalia si conferma quindi un appuntamento imperdibile per tutti le aziende che operano nel settore del vending, ma anche nei comparti collegati come il retail specializzato, i negozi automatici H24 e l’Ho.re.ca. Gli organizzatori puntano a migliorare il record di 20.000 presenze stabilito nella scorsa edizione investendo molte risorse per accrescere l’internazionalizzazione della fiera e allargando la presenza di buyer provenienti anche da Cina, Giappone, USA, Middle East e Nord Africa.

Si ricorda che, grazie ad una convenzione tra Confida e Venditalia, gli iscritti a Confida godono di uno sconto sull’area nuda che va dal 10 al 25%.

Stati Generali Confida: il settore chiede di essere incluso nel DDL “Made in Italy”

“La produzione italiana di distributori automatici – ha dichiarato Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA durante gli Stati Generali del Vending – è un Made in Italy e come tale va tutelato, soprattutto dalla concorrenza asiatica che spesso copia i modelli e arriva sul mercato europeo con macchine che talvolta non rispettano le normative italiane ed europee. L’Italia deve farsi promotrice in Europa di maggiori controlli doganali: non vogliamo certamente penalizzare le merci che arrivano dall’estero ma esigiamo di “giocare tutti con le stesse regole”. In Parlamento si sta discutendo il DDL “Made in Italy” nel quale riteniamo che la distribuzione automatica debba essere inclusa, come giustamente è stato ipotizzato per altri importanti settori. Oltre a questo, vi è l’urgenza di rifinanziare la transizione 4.0 che ha promosso l’innovazione anche nel nostro comparto”.

Criteri Ambientali Minimi (CAM) della distribuzione automatica
Il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava, durante gli Stati Generali del Vending, in un videomessaggio ha annunciato l’avvenuta firma del Decreto sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la distribuzione automatica. Il testo contiene delle linee guida ambientali per il servizio di somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni. I CAM aiuteranno la transizione ecologica delle imprese del settore: i distributori automatici di uffici pubblici, scuole e ospedali diventeranno infatti sempre più sostenibili.

Concessioni Pubbliche: il settore richiede di riequilibrare i canoni
Sempre per quanto riguarda le concessioni pubbliche del servizio di somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici, durante il congresso sono state illustrate le problematiche del settore per i canoni concessori che le imprese di gestione pagano per installare i distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni. Tali canoni sono sempre più alti a fronte di consumazioni diminuite tanto da rendere molti bandi di gara antieconomici. Il settore pertanto richiede di riattivare una norma che consenta di ridare un equilibrio economico a tali concessioni legandole ai consumi attuali.

Regolamento Europeo sugli Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio (PPWR)
Durante l’assise sono emerse inoltre preoccupazioni per il nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi (PPWR) in votazione in Parlamento Europeo il prossimo 23 novembre. Il PPWR punta, infatti, sulla riduzione ed eliminazione degli imballaggi, la valorizzazione dei prodotti sfusi e dei contenitori riutilizzabili, penalizzando così l’Italia che ha invece investito sul riciclo raggiungendo il ragguardevole risultato del 74% contro il target europeo del 65% fissato per il 2025. Anche il settore della distribuzione automatica, che col progetto RiVending ha installato 13mila cestini in tutta Italia che raccolgono e riciclano la plastica, è penalizzato dal PPWR che propone soluzioni non compatibili con l’ambito operativo della distribuzione automatica.

Pagamenti elettronici e “Transizione 5.0”
Il settore richiede anche l’aggiunta delle app e degli strumenti “a spendibilità limitata” all’interno di quelli previsti dalla legge sui pagamenti elettronici: i consumatori apprezzano questo tipo di pagamento e già il 24% delle macchine oggi, infatti, include app di pagamento. CONFIDA chiede infine che si rifinanzi, attraverso il piano “Transizione 5.0” e i fondi del PNRR, lo strumento dei benefici fiscali che – prima che venissero tagliate le aliquote degli incentivi – aveva aiutato a promuovere l’innovazione.

Mercoledì 8 Novembre 2023

Niente caffè senz'acqua. I danni collaterali dell'alluvione per il vending sono enormi

Continuano ad arrivarci segnalazioni dagli operatori del vending delle zone alluvionate della Toscana. Oltre alla perdita dei tanti mezzi rimasti danneggiati dalla furia degli elementi, ai distributori automatici invasi dal fango e dai problemi di viabilità ancora irrisolti, un effetto collaterale sta sovrastando tutti gli altri.

L'interruzione della rete idrica è stata infatti risolta in diversi comuni attraverso l'installazione di autobotti in piazze e parcheggi. Ma ancora oggi, alcuni sindaci proibiscono l'uso di acqua corrente, anche dove è stata ripristinata, per uso alimentare. Ciò significa che le tantissime macchine del caldo che sono in zone non colpite direttamente dall'alluvione, ma appartenenti alla stessa rete idrica, non possono funzionare. L'unica alternativa è andare in auto-alimentazione con delle taniche. Un'opzione non così semplice da mettere in pratica in tempi molto brevi.

In alcune aree, come quella di Prato, un vero e proprio distretto del vending (per la presenza di numerose aziende del settore), il danno in termine di battute è enorme e difficilmente quantificabile. Speriamo che i ristori promessi dalla politica arrivino in fretta e comprendano fin da subito anche le nostre aziende.

Scoppia la guerra del gianduiotto. La Lindt si oppone al riconoscimento Igp.

Da osservatori esterni di Cioccolatò, uno dei principali eventi del mondo del cioccolato, tutto ci potevamo aspettare tranne che scoppiasse una vera e propria guerra tra la Lindt e il progetto Igp del gianduiotto torinese, che ha il sostegno di Ferrero, altre grandi aziende del comparto e quattro Università.

La Lintd ha infatti deciso di intervenire in modo che il gianduiotto piemontese non ottenga il riconoscimento Igp e si sta battendo in Europa affinché nel disciplinare venga inserito il latte, un ingrediente che non esiste nella ricetta del gianduiotto di Torino.

Il giro d'affari del gianduiotto è di 200 milioni di euro all'anno e dal 2017 è partito l'iter per fare diventare Igp quello torinese, ma la situazione è in stallo perché Lidl vuole far diventare la sua ricetta il disciplinare e anzi rivendica la stessa invenzione del gianduiotto, che secondo loro risale al 1865 con Caffarel, azienda da 25 anni di proprietà di Lindt...

Martedì 7 Novembre 2023

Cerchi Lavoro? Lavora con Gruppo Illiria...

Gruppo Illiria nasce nel 2001 dalla fusione di diverse realtà operanti già dagli anni ’70 nel settore della distribuzione automatica e, grazie a una rapida crescita organica e per acquisizione, in poco tempo diventa tra le principali aziende nel panorama del vending italiano, con 14 filiali e oltre 500 collaboratori, per una copertura in tutto il Nord e Centro Italia (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Lazio).

Gruppo illiria sta cercando persone volenterose da inserire nell’area Operativa e Tecnica in varie zone d’Italia.

Se sei una persona dinamica, curiosa e con voglia di entrare in una nuova squadra stanno cercando proprio te!

Candidati inviando il tuo Curriculum, sono alla ricerca di nuovi talenti.

Coca Cola fa sul serio. I numeri di Costa Express continuano a crescere

I fabbricanti di distributori automatici sono forse la categoria dell'intera filiera del vending che sta soffrendo maggiormente. Non è un mistero che di macchine nuove se ne vendano sempre meno. Resistono alcuni modelli e qualche costruttore ha numeri accettabili, ma il mercato è decisamente in calo.

Alcuni segmenti sono praticamente fermi, come le macchine di alta gamma, al top di prestazioni ma anche di prezzo, in un momento in cui i gestori guardano con interesse più al refurbishment che al nuovo, anche se entry level...

In completa contro tendenza sembra andare invece Costa Express, che ha registrato una crescita e ricavi record. Al 31 dicembre 2022 ha raggiunto i 424 milioni di dollari di fatturato, con 74 milioni di dollari di profitti.

Costa Coffee ha da poco installato 1.500 nuove macchine "top di gamma" Costa Express, ma pensa di ottenere risultati sempre migliori.

Una ricerca del World Coffee Portal ha rilevato che Costa Express detiene attualmente una quota di mercato del 64% della rete di distributori automatici di caffè premium rivolti al consumatore del Regno Unito!

E si sta attrezzando per scendere in Europa...

Lunedì 6 Novembre 2023

Nuovi mondi > Arriva il robo-delivery, il caffè senza pilota!

Il cliente non andrà più a prendere un caffè alla vending machine o al bar, sarà il caffè che arriva direttamente da lui attraverso un particolare veicolo a guida autonoma.

Oggi alle ore 10:30 presso il suo stand al China International Import Expo (CIIE), Rhea Vendors Group svelerà Il primissimo prototipo delle sue soluzioni innovative per il caffè di ultima generazione "Barista On-Demand", stabilendo un nuovo standard nella fusione di alta tecnologia e vendita di bevande di qualità superiore.

Ridefinendo l'esperienza del caffè, "Barista On-Demand" è un nuovo concetto di stazione mobile per caffè che integra macchine automatiche per il caffè con un veicolo autoguidato. La soluzione trasforma il tipico consumo di caffè da un'attività da fare in negozio a un servizio che arriva direttamente ai clienti. Un caffè non è più limitato a un indirizzo fisso ma può spostarsi per raggiungere una gamma più ampia di clienti. Gli utenti possono anche ordinare facilmente il caffè con un solo clic su un'applicazione mobile, con la bevanda desiderata consegnata dal veicolo per il caffè senza pilota. Di conseguenza, un 'barista' è sempre pronto 7/24 a servirvi caffè di alta qualità su richiesta

"Nel mondo di oggi, in rapida evoluzione, vediamo che il ritmo delle routine quotidiane accelera a un ritmo senza precedenti, richiedendo soluzioni adattabili per soddisfare la domanda istantanea. Questo progetto risponde allo spostamento e offre una nuova prospettiva sulla mobilità intelligente nel nuovo retail. Invece che le persone si muovano per accedere ai servizi del caffè, possiamo sfruttare la nostra tecnologia per mobilitare i caffè al fine di raggiungere i consumatori," dice YU Enyuan, fondatore e CEO di Neolix Technologies. "Essendo stati all'avanguardia nelle soluzioni di mobilità globale, il nostro obiettivo non è solo migliorare la mobilità ma anche potenziare i settori tradizionali, assicurando, ad esempio, che gli amanti del caffè ricevano un'esperienza senza attriti mentre sono in movimento."

Mercoledì mattina a Roma iniziano gli Stati Generali del Vending

C'è molta attesa per gli Stati Generali del Vending che si terranno mercoledì 8 novembre alle ore 9.30 a Roma presso la sede di Confcommercio - Imprese per l’Italia.

Il programma non è ancora definitivo, ma solo per la parte che riguarda la presenza dei Rappresentanti delle Istituzioni, che potrà subire qualche cambiamento dovuti ai calendari del Parlamento.

Ve lo alleghiamo integralmente

Venerdì 3 Novembre 2023

SAVE OCS > Dal 2027 scompariranno le bustine di zucchero

Un piccolo grande dettaglio è sfuggito a molti osservatori. Il 24 ottobre è stato approvato  dalla Commissione ambiente del Parlamento Europeo il nuovo regolamento sugli imballaggi, il fatidico PPWR. In tanti hanno protestato per le norme sugli imballaggi monouso in plastica per prodotti ortofrutticoli freschi che pesano meno di 1,5 kg, oppure perché, con il trionfo del RIUSO, i consumatori di cibi e bevande da asporto dovranno abituarsi a portare con sé borracce e contenitori personali da lavare e riutilizzare.

Nel delirio è sfuggito ai più che dal 31 dicembre 2027 spariranno le bustine di zucchero monouso, quelle dei kit OCS. Siccome non ci sono alternative, è un mistero su come si potrà gestire la cosa, consegnando un chilo di zucchero ogni 200 cialde di caffè acquistate? Così se lo mettono dentro i clienti con un cucchiaino a sentimento?

Certo che l'OCS sta proprio sulle balle all'Europa. Prima hanno messo al bando le palette, poi toglieranno lo zucchero, continuano la battaglia per eliminare i bicchieri in plastica e quasi certamente prenderanno provvedimenti per le capsule monouso. 4 componenti su 4 del kit che vogliono far sparire per sempre.

Nostalgia canaglia, a Bolzano resuscitano il plastic free...

Da un paio d'anni sempre più osservatori neutrali si sono resi conto dei profondi limiti della vecchia crociata "Plastc free" e dei danni che ha comportato per quei settori in cui oggettivamente non esistevano alternative credibili, o peggio, a maggior impatto ambientale.

Il Comune di Bolzano è stato una delle roccaforti del plastic free, tanto che nel 2019 ha aderito all’invito del Ministero dell’Ambiente eliminando la vendita di bottiglie di plastica dai distributori automatici ed installando appositi distributori di acqua alla spina. Ha inoltre eliminato bicchieri, cannucce, cucchiaini di plastica e limitato l’uso della plastica monouso durante vari eventi.

Ma togliere le bottiglie e i bicchieri dal vending pubblico non ha avuto particolari risultati, se non far aumentare i costi ai gestori e purtroppo, nel caso del caffè, peggiorare il servizio in termini di qualità nella resa in tazza e nella macchinabilità. Il Comune di Bolzano infatti, nonostante il suo integralismo quasi esclusivamente contro il vending, ha visto crescere negli ultimi anni gli imballaggi in plastica del 6,6%.

Però gli integralisti, per loro natura, non ascoltano, non dubitano e non cambiano idea nemmeno in presenza di prove inconfutabili o di problemi in materia di sicurezza alimentare. Non stupisce quindi che il Comune di Bolzano, abbia deciso di aderire all'associazione PLASTIC FREE e sottoscritto un apposito protocollo d'intesa.

L'Assessora comunale all'ambiente ha dichiarato: “Siamo pronti a sostenere l’organizzazione PLASTIC FREE per contribuire ad eliminare la plastica dal territorio, migliorare la raccolta differenziata e ridurre la plastica usa e getta". Non si capisce se eliminano la plastica, come fanno a differenziarla o ridurla...

Comunque ci hanno guadagnato un protocollo d’intesa rinnovabile della durata di 3 anni e due belle magliette PLASTIC FREE (in foto).

Giovedì 2 Novembre 2023

Obesità infantile. Missione fallita per Presidi e istituzioni...

Tutti i nodi vengono al pettine. Dal 2010 in poi i Presidi, i genitori e le Istituzioni, hanno incominciato a chiedere a gran voce che nei distributori automatici delle scuole venissero inseriti solo prodotti salutari. Sembrava che la colpa di tutto fosse del vending, quando era evidente che avevano solo trovato un bersaglio di facciata per dimostrare un po' di impegno sulla tematica.

Tutti i gestori si sono inventati i più disparati progetti salutisti per rispondere a questa esigenza, investendo moltissimo in prodotti che poi in gran parte hanno dovuto buttare via. Ma la foga dei Presidi è continuata lo stesso senza tregua.

Però, in questi giorni, l'Istat ha pubblicato uno studio (CLICCA QUI) che dimostra che dal 2010 al 2022 in Italia è aumentata l'obesità ed è diminuito il consumo di frutta e verdura. Questo nonostante il vending abbia fatto un'inversione importante nella gamma dei prodotti offerti nelle scuole.

Siccome la salute è un valore fondamentale da tutelare, perché Presidi e Istituzioni, alla luce di questi dati, non iniziano ad educare davvero ai corretti stili di vita i nostri giovani concittadini? Perché non la smettono di colpire chi non c'entra assolutamente nulla e anzi si sta impegnando da anni a migliorare la situazione?

Avete buttato via 12 anni con soluzioni demagogiche e inefficaci, proibendo selettivamente al posto di educare. Sarebbe proprio l'ora di smettere questa vergognosa farsa e iniziare un nuovo corso...

Selecta ha presentato dei distributori che consentono pagamenti con criptovaluta

Selecta ha presentato al Solana Breakpoint, un evento in svolgimento dal 30 ottobre al 3 novembre presso il Taets Art & Event Park di Zaandam (Olanda), dei distributori automatici che consentono pagamenti con criptovalute, attraverso un'integrazione con Solana Pay.

Solana Breakpoint è un raduno su larga scala di appassionati di blockchain e tecnologia, focalizzato sugli ultimi sviluppi di questi sistemi di pagamento. Nell'ambito di questa collaborazione, Selecta ha integrato una soluzione di pagamento innovativa nei suoi Smart Fridges, consentendo ai visitatori di pagare con criptovalute, in particolare Solana Pay, un protocollo di pagamento decentralizzato, open source e peer-to-peer costruito su Solana da Solana Labs, la stablecoin USDC e Venta, che integra la possibilità di inviare transazioni Solana Pay semplicemente toccando un braccialetto NFC. Durante l'evento, i visitatori possono utilizzare sedici frigoriferi intelligenti nel Taets Art & Event Park, acquistando una varietà di cibi e bevande freschi.

“Il nostro obiettivo è fornire il livello successivo di esperienza del consumatore”, afferma Roland Ludwig, CTO/COO di Selecta. “Arricchire l’intera esperienza del cliente con opzioni di pagamento moderne basate su blockchain sta promuovendo la nostra leadership nelle operazioni FoodTech”.


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