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Mercoledì 22 Ottobre 2025

Cialde e capsule: nel 2024 la produzione supera 1,8 miliardi di euro

Secondo l’analisi pubblicata da Monitor Italia, il mercato italiano delle cialde e capsule per caffè conferma nel 2024 un andamento positivo, con la produzione che supera 1,8 miliardi di euro e un tasso di crescita stimato intorno al 6%. Il comparto delle porzioni monodose si consolida come uno dei segmenti più dinamici dell’intera filiera del caffè, sostenuto sia dai consumi interni sia dalle esportazioni.

Il mercato domestico resta il principale motore del settore, trainato dal segmento “famiglie”, che continua a mostrare risultati superiori alla media. Nel 2023 la crescita era stata del 7,7% per questa categoria e la tendenza si conferma anche nel 2024, con una domanda stabile e una maggiore attenzione alla qualità del prodotto e alla sostenibilità.

Le notizie per il nostro settore però non sono buone. L’area d’affari Business (OCS, Vending, Ho.Re.Ca, e-commerce B2B) flette complessivamente del -1,9% in termini reali, nonostante il buon andamento del canale Ho.Re.Ca (+4,0%). Un segnale che evidenzia le difficoltà del comparto professionale nel tenere il passo del consumo domestico e la necessità di rivedere modelli distributivi e strategie di prezzo.

Tra i trend più significativi si conferma la diffusione delle confezioni di grande formato (30, 50 e 100 capsule), sempre più apprezzate per la convenienza e la praticità. Allo stesso tempo, la sostenibilità ambientale assume un ruolo centrale: crescono le soluzioni compostabili e i packaging riciclabili, diventando fattori distintivi per i produttori e leva di scelta per i consumatori.

Le previsioni per il periodo 2025-2028 indicano una crescita costante del mercato interno, con uno scenario “base” stimato a +6,4% e uno “peggiore” al +4,2%. La traiettoria resta positiva, ma con segnali di maturità che richiedono maggiore attenzione alla differenziazione, all’efficienza produttiva e all’innovazione.

San Benedetto riaccende Villasor: torna la produzione e l’occupazione in Sardegna

Rinasce lo stabilimento di Villasor, in provincia di Cagliari, grazie all’acquisizione da parte del Gruppo San Benedetto e alla collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna. Dopo due anni di inattività, le fonti Sandalia e Giara tornano a produrre acqua minerale, riportando occupazione e prospettive di sviluppo in un territorio che aveva perso un importante presidio industriale.

La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha parlato di un risultato concreto del lavoro svolto per attrarre investimenti industriali sostenibili e di qualità. “Restituire vita a un impianto fermo da anni significa ridare fiducia, lavoro e prospettive”, ha commentato, sottolineando la fiducia del Gruppo veneto nelle potenzialità della Sardegna e delle sue risorse.

Il piano industriale prevede interventi di manutenzione e ammodernamento per riportare la produzione a pieno regime entro sei mesi. Oltre al riassorbimento dei lavoratori precedentemente impiegati, è previsto un incremento occupazionale legato alla distribuzione nazionale delle acque Sandalia e Giara.

“Abbiamo accompagnato passo dopo passo la trattativa con San Benedetto”, ha dichiarato l’assessore regionale all’Industria Emanuele Cani, evidenziando come la collaborazione pubblico-privato possa generare valore duraturo per i territori.

Per Enrico Zoppas, presidente e amministratore delegato di San Benedetto, l’investimento rappresenta “un atto di fiducia nelle potenzialità del territorio sardo e nella qualità delle sue risorse naturali”. Lo stabilimento, dotato di linee in PET e vetro a rendere, entra così a far parte della rete produttiva nazionale del gruppo, che conta ora otto siti in Italia. Un ritorno importante per Villasor e per il tessuto produttivo sardo, che vede riaccendersi un polo industriale capace di coniugare innovazione, occupazione e sostenibilità.

Martedì 21 Ottobre 2025

EVA: in Europa la crescita del vending rallenta e l’Italia perde terreno

L’European Vending & Coffee Service Association ha pubblicato il nuovo Vending & OCS Market Report, con i dati aggiornati alla fine del 2024. A livello europeo il settore mostra una crescita molto contenuta rispetto all’anno precedente, con solo i ricavi ancora in aumento.

Il numero complessivo di distributori automatici in Europa rimane stabile a 4,5 milioni, mentre le consumazioni totali si attestano a 34,5 miliardi. Il fatturato complessivo del comparto raggiunge invece i 26,4 miliardi di euro. Si registra anche un cambiamento strutturale nella distribuzione delle macchine: quelle installate nei luoghi di lavoro sono scese al 70%, contro l’80% del periodo pre-pandemico. Secondo EVA, questo dato conferma che gli operatori stanno diversificando i siti di installazione per compensare il lavoro da remoto.

Tra i sei principali mercati europei, l’Italia è l’unica a mostrare un calo simultaneo nella base installata, nei consumi e nei ricavi. Il nostro Paese è anche l’unico tra i 24 analizzati a segnare un arretramento nei ricavi da prodotti (-2,9%), pur restando di gran lunga il mercato con il maggior numero di distributori installati (809.000).

In Europa la Francia supera la Germania e diventa il primo mercato per ricavi complessivi con 3,69 miliardi di euro, mentre i Paesi Bassi, grazie alla forte presenza dell’OCS, restano al vertice per numero di consumazioni con 5,66 miliardi di vends.

Il report evidenzia anche la rapida espansione dei micromarket (+15%) e dei frigoriferi intelligenti (+95%), insieme a una diffusione ormai capillare dei sistemi di pagamento cashless, presenti sull’85% del parco macchine a pagamento. Secondo EVA, i dati del 2024 e le prime tendenze economiche del 2025 indicano l’inizio di un rallentamento generale, che potrebbe evolvere nei prossimi anni in una fase di stagnazione del mercato europeo del vending.

Rhea festeggia 65 anni a Host con la nuova rhTT10

Rhea celebra 65 anni di attività a Host 2025, portando a Milano un percorso espositivo che racconta l’evoluzione dell’ospitalità automatizzata. Al Padiglione 12 (Stand F31 E24), l’azienda propone un’esperienza immersiva tra tecnologia, design e gusto, in cui i visitatori potranno scoprire la nuova macchina rhTT10, simbolo della sua continua ricerca di innovazione.

Compatta ma performante, la rhTT10 integra un avanzato sistema per la gestione del latte fresco o vegetale, permettendo la preparazione di bevande in tazza grande e con doppia erogazione. Accanto a lei trovano spazio le soluzioni Rhea per l’erogazione dell’acqua, pensate per unire gusto, equilibrio, energia e sostenibilità.

Lo stand sarà articolato in diverse aree tematiche: dalla sezione Horeca a quella dedicata all’hospitality automatizzata, con soluzioni pensate per palestre, hotel e aree business. Qui, Rhea mette in scena la sua idea di servizio continuo e premium, che accompagna ogni momento della giornata, dall’espresso del mattino alle bevande healthy del pomeriggio.

Un’area speciale è riservata alla celebrazione dei 65 anni, con un omaggio a Carlo Majer, figura chiave nella storia dell’azienda. Il suo approccio estetico e umano ha trasformato la macchina da caffè in un oggetto che coniuga design e funzionalità, lasciando un’eredità simbolicamente rappresentata da un artwork originale presente nello stand.

“Festeggiare i nostri 65 anni a Host rappresenta molto più di un anniversario: è l’occasione per raccontare la nostra idea di ospitalità, sempre orientata a mettere il consumatore al centro dell’esperienza”, ha dichiarato Andrea Pozzolini, CEO di Rhea. “Le nostre soluzioni tailor made si integrano con naturalezza nei nuovi scenari dell’abitare, del lavoro e del tempo libero, esprimendo l’autentica essenza del nostro How we Made in Italy”.

Lunedì 20 Ottobre 2025

Temu apre al food in Europa e sfida i discount con prezzi shock

Dopo moda, accessori e tecnologia, Temu punta dritto sul cibo. Il colosso cinese del gruppo PDD ha aperto in Europa la sezione dedicata al food & beverage e non sembra voler fare sconti a nessuno (se non ai consumatori). L’obiettivo è chiaro: portare online la logica del discount, con listini iper-aggressivi e promozioni continue. In Italia la novità è arrivata in estate, mentre in Svizzera è già partito il progetto “Local-to-Local” che consente ai produttori del posto di vendere direttamente sulla piattaforma, dai formati di pasta ai vini, fino al caffè.

Temu vuole convincere sul terreno dell’alimentare a lunga conservazione, dove può giocare la carta del prezzo basso e della varietà infinita. Coupon, bundle e flash sale alimentano una promozionalità quasi permanente, replicando online la formula dei discount ma con una vetrina digitale che non chiude mai.

In Italia, molte delle offerte più ricercate riguardano capsule e cialde di caffè, bevande solubili e acqua in confezione, prodotti molto popolari anche tra i “gruppi di acquisto” interni ad alcuni uffici, che utilizzano Temu come alternativa economica al canale tradizionale o alle forniture dirette. Una tendenza che conferma quanto il confine tra consumo domestico e vending sia ormai sempre più sfumato.

Secondo i dati più recenti diffusi da Temu, la piattaforma conta oltre 115 milioni di utenti attivi al mese nell’Unione europea, di cui circa 13 milioni in Italia. Una presenza ormai stabile anche nel nostro Paese, che conferma come il marketplace cinese stia diventando un punto di riferimento anche per le categorie alimentari a lunga conservazione, dove la leva del prezzo gioca un ruolo decisivo.

Nasce Assoprisma. Francesco Cantini ne assume la presidenza.

All’interno del sistema di Anima Confindustria nasce Assoprisma – produttori italiani soluzioni e mercati automatici, la nuova associazione che rappresenta le imprese italiane impegnate nella progettazione, produzione e distribuzione di soluzioni tecnologiche per il retail non assistito.

Il suo obiettivo è fornire un punto di riferimento per un comparto in costante evoluzione, che integra innovazione, automazione e sostenibilità al servizio dei nuovi modelli di consumo. Assoprisma riunisce un insieme di realtà industriali che operano nello sviluppo di vending machine e sistemi intelligenti di distribuzione automatica.

Ne ha assunto la presidenza Francesco Cantini, attualmente Managing Director di FAS International,  che ha dichiarato: "Sono onorato di assumere la presidenza di questa nuova realtà. Con la nascita di Assoprisma il settore delle soluzioni automatiche per il retail compie un passo decisivo verso una rappresentanza unitaria e strutturata all'interno di Anima Confindustria. La nostra missione è rafforzare la presenza e la voce dei produttori italiani sui mercati globali, valorizzando l'innovazione, la qualità industriale e la meccatronica made in Italy che ci contraddistinguono. Luca Valeri di Epta ricopre il ruolo di Vice Presidente e affianca Cantini nella gestione dell’associazione. I soci fondatori sono: Fas, Epta, Evoca, Rhea Vendors e SandenVendo.

Venerdì 17 Ottobre 2025

Nestlé, la terapia d’urto del nuovo CEO: via 16.000 dipendenti

Scossa ai piani alti di Vevey. Nestlé ha annunciato un piano di riduzione di 16.000 posizioni nel mondo nell’arco di due anni, con l’obiettivo dichiarato di spingere crescita e redditività sotto la guida del nuovo amministratore delegato Philipp Navratil. Secondo quanto comunicato, circa 12.000 tagli riguarderanno ruoli d’ufficio, mentre 4.000 interesseranno attività manifatturiere e di supply chain, per un totale di poco meno del 6% della forza lavoro globale.

Il gruppo ha alzato anche l’asticella del risparmio atteso: l’obiettivo cumulato sale a 3 miliardi di franchi svizzeri entro il 2027, rispetto alla precedente guidance di 2,5 miliardi. Una “terapia d’urto” che segna l’inizio di una nuova fase per il colosso dell’alimentare, chiamato a ritrovare slancio in un contesto complicato sul fronte margini e consumi.

Sul fronte commerciale, gli ultimi numeri segnalano un miglioramento: gli ultimi dati segnalano un miglioramento, con crescita organica nei primi nove mesi e contributi positivi da caffè e confectionery. Resta tuttavia un contesto eterogeneo a livello geografico, con alcune aree ancora da riallineare nelle strategie distributive.

Nelle prossime settimane si capirà come le singole country declineranno le misure e quali aree verranno toccate in priorità. Intanto il messaggio è arrivato forte al mercato....

Oggi apre i battenti Host 2025: l’innovazione dell’ospitalità parte da Milano

Oggi, venerdì 17 ottobre, apre i battenti a Rho Fiera Milano Host 2025, la manifestazione internazionale dedicata al mondo dell’ospitalità professionale. Fino a martedì 21 ottobre, il quartiere fieristico milanese ospiterà 2.041 espositori provenienti da 56 Paesi, con una presenza estera che rappresenta il 44% del totale, a conferma del profilo sempre più globale dell’evento.

Dalla ristorazione al contract, dal caffè al bakery, fra tecnologie, sostenibilità e nuove esperienze multisensoriali, Host 2025 si conferma piattaforma di riferimento per un settore che, nel periodo 2021-2024, ha registrato una crescita del 9,81% in produzione e dell’11,1% nelle esportazioni. Secondo Francesca Cavallo, Head of Hospitality Exhibitions di Fiera Milano, “Host è molto più di una manifestazione: è una piattaforma che anticipa le tendenze e accompagna l’innovazione lungo tutte le fasi della filiera”.

Tra le principali novità spiccano il rinnovato MIPPP, l’area tematica Bakery Square, il nuovo spazio Beyond the Cup dedicato all’universo del caffè, e sCIOCk, insieme al ritorno del World Barista Championship, che riporterà a Milano i migliori baristi del mondo.

Nel complesso delle filiere rappresentate, il settore delle macchine da caffè mostra un valore produttivo di 10,36 miliardi di euro (+3,9%), mentre il vending si mantiene stabile a 1,63 miliardi, confermando la sua importanza all’interno del sistema dell’ospitalità automatica. L’export complessivo dei comparti Host raggiunge nel primo semestre 2025 4,3 miliardi di euro (+1,9%), con performance particolarmente positive nei settori della refrigerazione e del gelato.

Host 2025, con oltre 700 buyer internazionali da 75 Paesi, si conferma così il punto di incontro mondiale per le filiere del foodservice, del design e del vending, un’occasione unica per leggere in anteprima le tendenze che ridisegneranno il futuro dell’ospitalità.

Per il comunicato stampa ufficiale (CLICCA QUI)

Giovedì 16 Ottobre 2025

La raccolta firme del sindacato USB per boicottare alcuni prodotti nei DA pubblici

Lunedì 13 ottobre, in contemporanea con le immagini della liberazione degli ostaggi, primo importante passo per una possibile pace a Gaza, L'Unione sindacale di Base (USB) del Pubblico Impiego, ha lanciato una raccolta firma dal titolo: "Nessun prodotto che finanzia il genocidio nei distributori automatici degli uffici pubblici".

La logica sottostante è che per "non essere complici in nessun modo del genocidio in atto su Gaza" (è un virgolettato) vanno eliminati dai distributori automatici presenti nel pubblico di tutta Italia una lunga serie di prodotti di marca alto rotanti.

In tutta onestà non capiamo perché, dopo più di 2 anni di tragedia umanitaria, questa iniziativa parta lo stesso giorno in cui c'è una concreta possibilità di pace e non prima. In secondo luogo, legittime azioni di boicottaggio vengono intraprese da decine di anni per i più svariati motivi e cercano sempre di sensibilizzare le persone a non acquistare alcuni prodotti, non ad eliminarli dai canali distributivi.

Se pensate di aiutare la causa non comprando alcuni prodotti, non li acquistate. Fare liste di proscrizione e vietarli è una cosa molto diversa dal cercare di convincere gli individui ad aderire ad un'iniziativa di boicottaggio...

Haku, il distributore automatico “bianco” senza brand made in Japan

In Giappone potrebbe presto cambiare il volto delle vending machine, simbolo del Paese e presenza capillare in ogni strada. La società DyDo Drinco, tra i principali produttori del settore, ha presentato Haku, un innovativo distributore automatico completamente privo di loghi, pulsanti e monetiera, sviluppato in collaborazione con Toyota e testato nella città sperimentale Toyota Woven City.

“Haku”, che in giapponese significa bianco, è pensato per integrarsi in qualsiasi contesto urbano. La sua superficie liscia e monocroma nasconde un display digitale in grado di adattarsi all’ambiente: può assumere toni naturali in un sito storico o diventare luminoso e colorato in un’area moderna come una sala giochi.

Gli acquisti si effettuano tramite QR code e pagamento digitale, eliminando del tutto l’uso del contante. Scansionando il codice con lo smartphone si apre un menu virtuale da cui selezionare e acquistare la bevanda desiderata.

Con oltre 4 milioni di distributori automatici attivi, pari a uno ogni 23 abitanti, il Giappone si confronta da tempo con il problema dell’impatto visivo di questi dispositivi. Alcune città, come Kyoto, hanno introdotto regole rigide sui colori e sul design per tutelare i siti storici. Haku nasce proprio per rispondere a questa esigenza: un design pulito e personalizzabile, capace di rispettare il decoro urbano e allo stesso tempo mantenere la funzionalità.

Mercoledì 15 Ottobre 2025

BREAKING NEWS: Cambio al vertice di Selecta Group: arriva Venkie Shantaram

È ufficiale: Selecta Group ha un nuovo CEO. Dopo il periodo di transizione guidato da Michael Rauch, il colosso svizzero della distribuzione automatica ha annunciato oggi la nomina di Venkie Shantaram come nuovo Chief Executive Officer del gruppo.

Rauch, in carica da maggio come CEO ad interim, lascia il timone, il nuovo numero uno di Selecta porta con sé una lunga esperienza nel mondo del food service e della ristorazione collettiva: in passato ha guidato la divisione Europa e Medio Oriente di Compass Group, un business da 5 miliardi di euro con oltre 130.000 dipendenti in 25 Paesi.

Negli ultimi anni ha collaborato con Morgan Stanley Infrastructure Partners, accompagnando diverse aziende in processi di trasformazione operativa e di creazione di valore.

Con la sua nomina, Selecta punta a rafforzare la leadership europea nel settore dello self-service retail, puntando su innovazione, qualità del servizio e crescita sostenibile.

La posizione di Mineracqua sull’indagine di Greenpeace (TFA e PFAS)

In merito all’indagine pubblicata da Greenpeace sulla presenza di TFA e PFAS nelle acque minerali, Mineracqua – la Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali – ritiene opportuno fornire alcuni elementi alla luce dei toni allarmistici che hanno accompagnato la diffusione dell’indagine e che non trovano una giustificazione nei risultati riscontrati.

Innanzitutto, come emerge dall’indagine di Greenpeace i PFAS non sono stati riscontrati nelle acque minerali italiane analizzate. Quanto al TFA (Acido Trifluoroacetico), composto ampiamente diffuso nell’ambiente derivante da molteplici fonti industriali (pesticidi, fluidi refrigeranti, sistemi di trattamento delle acque reflue, ecc…) e non riconducibile a specifiche attività legate all’imbottigliamento delle acque minerali, tutti i test condotti fino ad oggi su scala europea, comprese le analisi di autocontrollo delle aziende, indicano che le concentrazioni di TFA nelle acque minerali sono estremamente basse e non correlate a rischi per la salute. Il laboratorio indipendente tedesco Fresenius, su incarico di Mineracqua, ha approfondito l’eventuale presenza di TFA nelle acque minerali italiane attraverso una campagna analitica che ha evidenziato tracce altamente al di sotto rispetto ai limiti attualmente previsti per le acque potabili.

Il Governo italiano, riconoscendo la rilevanza dell’inquinamento da TFA, ne ha recentemente introdotto un limite per le sole acque potabili, fissandolo a 10 µg/l (microgrammi per litro), a partire dal 2027. Se confrontate con questo limite - l’unico attualmente esistente poiché ad oggi per le acque minerali non esiste a livello europeo un limite di legge - le acque minerali analizzate da Greenpeace hanno riscontrato tracce di TFA enormemente inferiori. Infatti, l’acqua minerale con il valore più alto di TFA è pari a 0,7 µg/l, circa quindici volte inferiore al limite fissato per le acque potabili.

A livello europeo, non esiste ancora una metodologia di analisi standardizzata per la determinazione del TFA, tanto è vero che le analisi eseguite per conto di Greenpeace da due laboratori - uno italiano e uno tedesco - sulla stessa acqua minerale hanno dato risultati estremamente diversi (in un caso rispettivamente 0,1 µg/l e 0,7 µg/l). Questa enorme discrepanza di valori sulla stessa acqua non contribuisce certo a conferire credibilità scientifica all’indagine di Greenpeace e, di conseguenza, non ne giustifica i toni allarmistici che vanno a discredito del settore delle acque minerali.

Mineracqua conferma l’impegno costante del comparto nella tutela della sicurezza e della qualità delle acque minerali naturali, che continuano a rappresentare un prodotto sicuro, controllato e conforme a tutti i requisiti previsti dalla normativa nazionale ed europea.

Martedì 14 Ottobre 2025

Amazon trasforma il distributore automatico in farmacia

A Los Angeles è già realtà: i pazienti di alcune cliniche One Medical potranno ritirare i farmaci direttamente dopo la visita, grazie ai nuovi kiosk automatizzati di Amazon Pharmacy. L’obiettivo è semplice ma rivoluzionario, portare la farmacia “dentro” il luogo di cura e ridurre al minimo i tempi tra prescrizione e ritiro del medicinale.

Il funzionamento ricorda molto da vicino quello di un distributore automatico evoluto. Il medico invia la ricetta ad Amazon, il paziente paga tramite app e ottiene un QR code che permette di ritirare il farmaco in pochi minuti. Tutto è gestito in modalità digitale e con consulenza a distanza da parte di un farmacista Amazon, pronto a chiarire eventuali dubbi.

Per ora i kiosk sono installati in cinque sedi dell’area di Los Angeles (Downtown, West LA, Beverly Hills, Long Beach e West Hollywood) e includono solo i medicinali più comuni, esclusi quelli refrigerati o soggetti a controlli particolari. Ma l’azienda ha già annunciato che il progetto verrà ampliato ad altre città nel corso del 2026.

Per il vending è un segnale fortissimo. L’automatico non è più solo distribuzione di snack e bevande, ma entra a pieno titolo nei servizi essenziali, dove la rapidità e la precisione del canale diventano fattori di salute. Il concetto di vending “sanitario” non è più fantascienza, e forse, come spesso accade, Amazon sta solo tracciando la rotta che altri seguiranno.

Ferrero lancia cinque novità, tra cui la Nutella Crepe e il nuovo Kinder Crispy

Ferrero ha scelto l’Italia per presentare cinque nuovi prodotti che ampliano la propria offerta nei segmenti dolciario, snack e cioccolato. L’annuncio è arrivato durante il Ferrero Innovation Day Italia, un evento dedicato all’innovazione con cui il gruppo ha illustrato le principali novità dei brand Nutella, Kinder, Eat Natural e Ferrero Rocher.

La novità più attesa è la Nutella Crepe, primo prodotto surgelato del marchio, che segna l’ingresso ufficiale di Ferrero nel segmento del bakery frozen. È una crêpe già pronta, proposta per nuove occasioni di consumo e pensata per rendere ancora più versatile l’utilizzo di Nutella, andando oltre la tradizionale crema spalmabile.

Arrivano anche Kinder Crispy, snack che unisce wafer, biscotto e cioccolato in un formato croccante e goloso, e Kinder Duo, nuovo biscotto-merenda destinato a consolidare la presenza del marchio in un mercato molto competitivo. A questi si affianca Eat Natural Fetta alla Frutta, una linea morbida a base di ingredienti naturali che amplia il portafoglio del brand dedicato a uno stile di vita più equilibrato.

Chiude il gruppo di novità il rilancio delle tavolette Ferrero Rocher, ora disponibili in tre varianti: Fondente 70%, Caramello Salato e Nocciola, Nocciola e Noci di Macadamia. Un’evoluzione che rafforza la presenza del marchio nel segmento premium del cioccolato e conferma la strategia del gruppo di presidiare nuovi momenti e formati di consumo.

Lunedì 13 Ottobre 2025

SAVE THE DATE - Stati Generali del Vending - 29 ottobre - Roma

Tra due settimane andranno in scena gli attesi Stati Generali del Vending, appuntamento annuale per tutti gli associati CONFIDA, nel corso del quale il settore ha la possibilità di dialogare direttamente con i rappresentanti delle Istituzioni. L'evento, in calendario mercoledì 29 ottobre, si terrà come di consueto a Roma presso Confcommercio - Imprese l’Italia (P.zza G.G. Belli, 2), con inizio alle ore 09:30 con l’apertura del Presidente di Confcommercio dr. Carlo Sangalli.

Sarà ancora Sebastiano Barisoni (Radio24 – Focus Economia) a moderare l’incontro, una scelta quasi obbligata dopo la riuscitissima edizione 2024, dove aveva gestito con grande equilibrio e ritmo il confronto con i rappresentanti politici presenti.

Tre i temi di questa edizione, l'importanza dell'innovazione e la necessità di un sostegno da parte dello Stato attraverso il rilancio dell'Industria 4.0 e una netta semplificazione della 5.0; la tutela del mercato troppo spesso condizionato da Ordinanze "punitive" per il settore e da oggettivi problemi di sicurezza; la necessità di mettere il consumatore al centro e intercettarne i trend per calibrare una rinnovata offerta.

Sono ancora a disposizione un numero piuttosto limitato di posti, quindi chi è interessato a partecipare deve contattare Confida prima che si chiudano le iscrizioni all'evento.

Costa Coffee, per il Financial Times c'è un'offerta di Bain Capital

Secondo il Financial Times (CLICCA QUI), Bain Capital è entrata ufficialmente in gara per l’acquisizione di Costa Coffee, la più grande catena di caffè del Regno Unito controllata da Coca-Cola. L’offerta arriva dalla divisione Special Situations, specializzata in operazioni complesse, e sarebbe basata su una valutazione di circa 2 miliardi di sterline. Il processo è seguito dalla banca d’affari Lazard, incaricata da Coca-Cola di esplorare la cessione.

Tra gli altri soggetti interessati figura TDR Capital, il fondo di private equity proprietario della catena Asda, mentre Apollo si sarebbe invece ritirata dopo i primi colloqui. L’operazione conferma quanto il marchio londinese, fondato più di cinquant’anni fa, resti uno dei brand più strategici del mercato europeo del caffè.

Costa, fondata a Londra più di cinquant’anni fa, conta oggi oltre 2.700 punti vendita tra Regno Unito e Irlanda ed è la seconda catena mondiale dopo Starbucks. Coca-Cola l’aveva acquistata nel 2018 per 3,9 miliardi di sterline, ma l’investimento non ha raggiunto i risultati attesi: nel 2023 la società ha registrato ricavi per 1,2 miliardi di sterline, una perdita di 13,8 milioni e il versamento di un dividendo da 85 milioni.

Perché questa notizia interessa anche il mondo del vending? Costa non è solo coffee shop: con il marchio Costa X sviluppa sistemi self-service e soluzioni professionali per uffici, hotel e aree di passaggio, un segmento in cui la collaborazione con Caffitaly per la gamma Podio (presentata a HostMilano 2023) ha rafforzato la presenza del brand nel canale automatico e B2B.

Un eventuale cambio di proprietà potrebbe ridisegnare le strategie future anche su questo fronte, aprendo scenari interessanti per il settore della distribuzione automatica, dove l’integrazione tra marchi premium e tecnologie di erogazione è sempre più una leva di crescita.

Venerdì 10 Ottobre 2025

Tuttocialde.it festeggia 20 anni: dall’e-commerce alla torrefazione Agostani

Venti anni fa, da un piccolo magazzino di Lecco, partiva il primo ordine online di Tuttocialde.it. Era il 10 ottobre 2005 e il pacco, raccontano i fondatori, arrivò qualche giorno dopo nelle Marche. Da allora il sito non ha mai smesso di crescere, fino a diventare una delle realtà più longeve del caffè online in Italia.

Nato quando ancora si comprava su eBay, in breve tempo ha scosso fino alle fondamente il nostro settore OCS, tanto da guadagnarsi l'avatar di Fantavending: "King of Ebay". Oggi, a venta'anni di distanza, possiamo dire che Tuttocialde.it ha semplicemente anticipato i tempi per poi costruire negli anni una rete di 28 punti vendita fisici, affiancando al digitale una presenza diretta sul territorio. E non solo: oggi l’azienda può contare anche sulla torrefazione di famiglia, Caffè Agostani, fondata nel 1969 a Ballabio, che ha portato nel progetto un vero know-how produttivo.

Per celebrare il traguardo, Tuttocialde.it ha lanciato una settimana di promozioni speciali, dal 6 al 12 ottobre, legata proprio all’anniversario del primo ordine. Un modo per dire grazie ai clienti che in questi due decenni hanno contribuito a superare i 2,5 milioni di spedizioni, secondo i dati pubblicati dall’azienda stessa.

Ospedale di Perugia, riaperta la procedura dopo l'azzeramento del TAR

Nuova puntata della telenovela in scena all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia! La gara per la distribuzione automatica riparte da capo. Dopo la sentenza estiva del Tar Umbria, l’Azienda ospedaliera ha riaperto la procedura stabilendo che le valutazioni sono da rifare e ha riammesso in gara gli operatori esclusi. È un contenzioso che si trascina da ben due anni...

Il cuore della decisione è chiaro: le esclusioni erano state motivate utilizzando criteri non previsti nei documenti di gara, come il contenuto calorico o la “qualità nutrizionale” dei prodotti, oltre alla contestazione per due bevande energizzanti ritenute non idonee. In una procedura basata solo sul prezzo, ricordano i giudici, si può escludere un’offerta soltanto per il mancato rispetto certo dei requisiti minimi fissati.

La riammissione riguarda IVS Italia (ex Liomatic) e Gruppo Argenta, con la procedura che torna alla fase precedente la valutazione delle offerte tecniche.

Il Tar non ha ravvisato vizi di imparzialità dell’organo collegiale, che resta confermato.

 

Giovedì 9 Ottobre 2025

Francesco Frova nuovo Direttore Commerciale e Marketing di VEA Group

Importante novità nel management di VEA Group, che rafforza la propria struttura organizzativa con l’ingresso di Francesco Frova nel ruolo di Direttore Commerciale e Marketing. Entrato ufficialmente a far parte del Gruppo il 6 ottobre, Frova avrà la responsabilità di guidare i team Vendite e Marketing, oltre a dirigere il reparto After Sales.

Con un solido background e una lunga esperienza manageriale nel settore, metterà a disposizione dell’azienda le proprie competenze per sostenere gli ambiziosi piani di crescita e contribuire al consolidamento della presenza internazionale di VEA Group.

“Diamo il nostro benvenuto a Francesco – ha commentato Umberto Doglioni Majer, CEO di VEA Group – e gli esprimiamo le nostre più vive congratulazioni per questo nuovo incarico. Siamo certi che la sua esperienza e le sue capacità sapranno offrire un contributo determinante alla crescita e all’innovazione del nostro Gruppo. Abbiamo voluto inserire nella nostra squadra una figura proveniente dai vertici di importanti realtà del settore, convinti che le diverse competenze professionali rappresentino un accrescimento e un valore aggiunto indiscusso”.

Con questo ingresso, VEA Group conferma la propria volontà di investire in leadership di alto profilo per affrontare con determinazione le sfide del futuro e consolidare la propria posizione come player di riferimento a livello global
 

Lavazza è l’azienda dove si lavora meglio in Italia

Lavazza è la miglior azienda italiana in cui lavorare secondo la nuova classifica “Italy’s Best Employers 2026” di Statista, pubblicata dal Corriere della Sera. La storica torrefazione torinese conquista il primo posto assoluto davanti a Sorgenia e Granarolo, con un punteggio di soddisfazione record pari a 10 su 10.

Nella top ten ci sono anche Heineken, l’Istituto Nazionale dei Tumori, EssilorLuxottica, Bialetti, Novartis, Samsung e Fratelli Carli. Un risultato che segna un netto ritorno al vertice delle aziende italiane, dopo anni in cui la classifica era dominata dai grandi gruppi tecnologici internazionali come Google o Apple, ora decisamente più indietro.

L’indagine, condotta in modo indipendente da Statista, si basa sulle opinioni di migliaia di lavoratori italiani che hanno valutato il clima aziendale, le prospettive di carriera, l’equilibrio tra vita privata e professionale e l’impegno dei datori di lavoro verso i propri dipendenti.

Un riconoscimento che fa bene anche all’immagine complessiva del vending, spesso considerato solo per la parte “automatica” ma che vive invece grazie a migliaia di lavoratori in carne e ossa. E oggi il migliore datore di lavoro d’Italia è proprio uno dei protagonisti del vending.

Mercoledì 8 Ottobre 2025

Il vending non è solo food: a Cannes arriva la Ray-Ban machine!

Chi ha detto che il vending è solo food & beverage? Passeggiando per il TFWA di Cannes, allo stand di EssilorLuxottica, ci è capitato di vedere una vending machine dedicata agli occhiali Ray-Ban che ha attirato l’attenzione di tutti con una delle installazioni più eleganti e d’impatto viste in fiera negli ultimi anni.

Come spesso accade per questo tipo di soluzioni, dietro c’è lo zampino di Walter Biason, CEO di ARetail (PTA Group), in collaborazione con MAGEX.

La macchina, dal design raffinato e completamente brandizzato, combina l’immediatezza del vending con l’esperienza retail di lusso, mostrando quanto questo canale distributivo possa andare oltre le bevande e gli snack, fino a toccare segmenti premium come quello dell’occhialeria.

È la dimostrazione più chiara che il vending è un linguaggio universale, capace di adattarsi a qualsiasi prodotto e contesto, purché ci siano creatività, tecnologia e visione. E che il futuro del nostro settore passa anche da progetti capaci di stupire, proprio come questo.

Ricordiamocelo più spesso: il vending non è un mercato di nicchia, ma un canale distributivo moderno, flessibile e straordinariamente versatile, pronto a sorprendere anche fuori dal mondo del caffè.

Sui nostri profili YouTube e Facebook abbiamo pubblicato anche un breve video (CLICCA QUI).

La nuova linea Superba sarà al centro dell'offerta Covim ad Host

Covim sarà presente a Host Milano con uno stand rinnovato, espressione concreta di un percorso aziendale che unisce innovazione, identità di marca e controllo della filiera.

Al centro della scena, la nuova linea Covim Superba, oggetto di un rebranding completo e arricchita con miscele esclusive: monorigini selezionate, bevande complementari e infusi in foglia.

Nell’area dedicata al canale Ho.Re.Ca. sarà presentata la nuova Linea Bar in capsule compatibili Dolce Gusto®, proposta in una gamma di bevande solubili ideali per rispondere a esigenze di praticità, varietà e rapidità di servizio. Inoltre sarà possibile gustare le miscele storiche Smeraldo e Rubino e la nuova monorigine Honduras BIO 100% Arabica certificata Rainforest Alliance, proveniente da piantagioni biologiche selezionate.

Honduras BIO sarà anche protagonista nell’offerta Vending, in grani e nei distributori automatici brandizzati Covim, dimostrando come un unico caffè possa unire i mondi Ho.Re.Ca. e Vending.

Ampio spazio anche alle referenze per la GDS, con un assortimento completo di capsule compatibili per i principali sistemi (caffè e bevande solubili). Per il canale GDO, Covim presenterà in anteprima i nuovi prodotti solubili in capsule compatibili con macchine Nespresso®.

Martedì 7 Ottobre 2025

Povero vending. La burocrazia affonda il piano Transizione 5.0

Annunciato come motore decisivo per la ripresa industriale italiana, il Piano Transizione 5.0 sta trasformandosi in un caso da manuale di come la burocrazia possa sterilizzare anche la migliore delle idee. A pochi mesi dal 31 dicembre 2025, scadenza ultima per gli investimenti ammissibili, il dato è impietoso: secondo Informazione Fiscale, circa il 70 % delle risorse stanziate non è ancora stato prenotato. Su un plafond complessivo di 6,3 miliardi, appena 1,6 miliardi risultano richiesti, lasciando più di 4 miliardi ancora fermi nei cassetti del GSE.

E qui c’è un altro aspetto che rende la situazione ancora più paradossale: le cifre citate si riferiscono a prenotazioni e non ad erogazioni reali. In pratica, molte delle domande inserite sul portale potrebbero non arrivare mai a buon fine, bloccate da certificazioni mancanti, progetti non conclusi, calcoli energetici contestati o rinunce per impossibilità a rispettare i requisiti. Il rischio concreto è che alla fine i soldi effettivamente utilizzati siano ancora meno di quelli oggi contabilizzati come “prenotati”.

Per il vending questa è una beffa. I fabbricanti non riescono a vendere macchine, gli operatori non hanno liquidità per rinnovare i parchi e qui c’era un’occasione irripetibile di finanziamento pubblico per fare il salto tecnologico. Sistemi più efficienti, soluzioni digitali, automazione avanzata: tutto rimandato perché l’accesso all’incentivo è stato reso un percorso a ostacoli.

Il fallimento non è nei principi del piano, che sulla carta avevano un senso e avrebbero potuto dare respiro a tanti settori in crisi, ma nelle modalità con cui è stato costruito. Burocrazia complicata, portali farraginosi, regole che cambiano in corsa e tempi strettissimi. Una combinazione micidiale che rischia di trasformare miliardi di fondi europei in un’occasione persa.

Se davvero a fine anno gran parte delle risorse resteranno inutilizzate, non sarà un semplice spreco: sarà la conferma che l’Italia continua a farsi male da sola. E il vending, che aveva bisogno come pochi altri di un sostegno all’innovazione, pagherà un prezzo molto alto.

LUTTO NEL MONDO DEL VENDING

Purtroppo solo oggi abbiamo avuto la segnalazione e la conferma della scomparsa di Mario Pasquini, fondatore di Alice Club, un brand storico di distributori automatici "made in Nonantola (MO)".

Mario è mancato all'affetto dei suoi cari il 16 agosto 2025, ma riteniamo comunque di dover informare la nostra community, anche se così in ritardo.

Personaggio poliedrico e originale, poeta, è stata senz'altro una presenza non convenzionale nel panorama del vending italiano dagli anni '80 in poi. Con lui se ne va una figura certamente fuori dagli schemi, ma che ha lasciato una traccia nel nostro settore.

Le più sentite condoglianze alla famiglia dallo staff di Fantavending


 

Lunedì 6 Ottobre 2025

Bibite giù anche d’estate nel canale domestico: luglio -4,3% e agosto -11,3%

Sembrava che l’estate potesse salvare i volumi, invece i dati di Assobibe raccontano tutt’altro. Dopo un giugno positivo, il canale domestico (GDO e Cash & Carry) ha registrato a luglio un calo del 4,3% e ad agosto una vera e propria frenata con un -11,3%. Numeri che hanno sorpreso più di un operatore, visto che storicamente i mesi caldi sono quelli in grado di sostenere le vendite.

Il segnale è chiaro: la domanda di bibite analcoliche non sta reagendo neppure nei periodi di picco stagionale. Le imprese del comparto guardano con crescente preoccupazione ai prossimi mesi, anche perché lo scenario resta incerto e appesantito dal tema fiscale, visto che incombe il dossier sulla sugar tax. Al momento la misura non è stata abolita ma nuovamente rinviata, con decorrenza indicata al 1° gennaio 2026, dopo ripetuti slittamenti decisi dal Governo.

Per il vending i dati non sono affatto rincuoranti: solo l’acqua sembra reggere, mentre il calo delle vendite delle bibite analcoliche è decisamente marcato, soprattutto ad agosto. E questo dato, sommato alla fragilità del contesto economico generale, lascia poco spazio all’ottimismo per la stagione autunnale.

Caffè Vergnano debutta nel mercato del caffè funzionale

Caffè Vergnano annuncia il lancio di un progetto pionieristico dedicato al caffè funzionale, segmento di mercato in forte crescita. A fine ottobre prenderà avvio una fase test in circa 20 caffetterie sul territorio nazionale, con una nuova offerta che arricchisce l’espresso con vitamine del gruppo B (normalmente non presenti nella bevanda) ed estratti vegetali dalle proprietà salutistiche.

La novità si concretizza con tre diversi booster in gocce che i consumatori potranno aggiungere al caffè: “Memoria”, a base di vitamina B6, Bacopa e mirtillo nero, pensato per favorire le funzioni cognitive; “Difesa”, che combina vitamina B12, rosa canina e astragalo per supportare il sistema immunitario; ed “Energia”, arricchito con vitamina B1, eleuterococco e rodiola, utile per un’azione tonico-adattogena e di sostegno al tono dell’umore.

Il progetto è frutto della collaborazione tra l’area R&D di Caffè Vergnano e DrGaudie, brand di Pi Greco Torino con oltre trent’anni di esperienza nel campo salutistico, insieme al Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università degli Studi di Torino. Dopo la fase pilota, l’azienda prevede di sviluppare la gamma anche in altri segmenti di mercato.

Secondo i dati di Mordor Intelligence riportati nel comunicato, il mercato globale del caffè funzionale raggiungerà i 4,48 miliardi di dollari nel 2025 e, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) dell’11,45%, arriverà a 7,71 miliardi di dollari entro il 2030.

Con questa iniziativa, Caffè Vergnano intende mantenere il caffè tradizionale come pilastro della cultura italiana, sperimentando al contempo una nuova dimensione che pone la bevanda al centro di un’attenzione rinnovata verso il benessere quotidiano e la ricerca scientifica.

Venerdì 3 Ottobre 2025

Targhe polacche, l’esterovestizione arriva anche nel vending?

Sempre più segnalazioni arrivano dai nostri lettori, che in una particolare regione, soprattutto nel suo capoluogo, raccontano di un aumento improvviso di mezzi con targa polacca riconducibili a operatori del settore. E sembra non si tratti di episodi sporadici, ma di una tendenza ormai piuttosto consolidata

Con questo fenomeno si entra nel campo dell’esterovestizione, ovvero la pratica di immatricolare i veicoli all’estero pur utilizzandoli stabilmente in Italia, con l’obiettivo di ridurre drasticamente i costi di gestione tra tasse e Rc Auto. Un tempo il Paese più gettonato era la Bulgaria, oggi invece la nuova “terra promessa” è la Polonia, dove agenzie specializzate offrono pacchetti completi per immatricolazione e assicurazione a prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli italiani.

Il risparmio è evidente, ma i rischi non mancano. La legge italiana consente solo un utilizzo limitato di mezzi con targa estera da parte di residenti e, in caso di controlli, le sanzioni possono essere pesanti. Inoltre, non sempre le coperture assicurative stipulate all’estero garantiscono la stessa efficacia e rapidità nei risarcimenti, soprattutto se coinvolti in un sinistro sul territorio italiano.

Per il vending la questione è delicata, la scorciatoia della targa estera potrebbe sembrare una soluzione ai costi crescenti, ma rischia di trasformarsi in un boomerang in caso di incidenti o controlli mirati. Resta il fatto che, dopo la stagione delle targhe bulgare, oggi l’attenzione si concentra sulla Polonia. Una tendenza che racconta bene il momento che vive il settore: margini sempre più stretti, costi in aumento e la ricerca continua di vie alternative, anche quando queste portano su terreni scivolosi.

FLO lancia R-Hybrid SKY con polistirene riciclato post-consumo conforme alla PPWR

Si chiama R-Hybrid SKY la nuova generazione di bicchieri vending progettata da FLO per abbinare eco-design avanzato e riciclabilità post-consumo food grade, segnando un’innovazione unica nel mondo del packaging alimentare. Il nome deriva dal colore azzurro, segno distintivo della sua sostenibilità, nonché marchio di impegno per chi lo adotta e punta su packaging responsabile, sicuro e conforme alle normative europee.

L’ultima novità in casa FLO conclude un percorso iniziato oltre 15 anni fa con il primo prototipo di bicchiere in plastica e un obiettivo chiaro: ridurre via via l’impatto ambientale senza rinunciare a qualità e performance. R-Hybrid SKY sarà disponibile sul mercato a partire da fine 2025 e sostituirà progressivamente l’attuale R-Hybrid, con vantaggi significativi in termini di sostenibilità e circolarità.

Rispetto a R-Hybrid, che vanta già il primato mondiale come primo bicchiere vending in PS riciclato post-consumo, R-Hybrid SKY compie un ulteriore passo avanti sia per l’ottimizzazione dell’Eco-design – più leggero che riduce l’impiego di materia prima vergine e abbatte ulteriormente la Carbon Footprint del prodotto – che per l’uso di PS post-consumo idoneo al contatto diretto con il caffè e garantisce prestazioni equivalenti al tradizionale monouso in termini di qualità e igiene.

E poi il nuovo bicchiere anticipa i nuovi standard fissati dal regolamento europeo sul packaging PPWR, in termini di:
• Design for recycling, perché è monomateriale e senza filler minerali a garanzia di una completa riciclabilità negli impianti esistenti;
• Ecodesign, nuova forma alleggerita per ridurre sprechi senza diminuire le performance;
• Contenuto riciclato post-consumo, fino al 25%, oltre il doppio del target europeo al 2030

“R-Hybrid SKY rappresenta per noi una nuova tappa di crescita, che unisce evoluzione tecnologica e sostenibilità, sia ambientale che economica – sottolinea Erika Simonazzi, Direttrice Marketing di Gruppo FLO – E oggi, con il nostro team di LCA specialist, siamo in grado di affiancare i clienti nella rendicontazione ESG, offrendo dati puntuali sulla Carbon Footprint (CFP) richiesti dallo Scope 3.

R-Hybrid SKY si integra nel circuito RiVending, promosso da Confida e Corepla, permettendo il riciclo totale del bicchiere e la sua trasformazione in nuova materia prima. Nasce così il Cup2Cup, un ciclo virtuoso che supera il concetto di monouso e valorizza lo scarto.

Giovedì 2 Ottobre 2025

Il cane mi ha mangiato i compiti… rinviata di un anno l’EUDR

Ci stiamo preparando all'ennesima figuraccia europea? Pare proprio di sì, ma non siamo così dispiaciuti visto che almeno questa battuta d'arresto dovrebbe avere un effetto positivo sui prezzi del caffè.

Tutti sapevano quanto fosse delicato e ricco di problematiche il tema della deforestazione, ma ciò non ha fermato gli amati politici europei a legiferare prima di conoscere a fondo l'argomento. Ora che se ne sono accorti, si sono ridotti a trovare una scusa: problemi informatici. Così l’EUDR, il regolamento europeo contro la deforestazione, rischia di slittare di altri dodici mesi. Una notizia che arriva a pochi mesi dall’entrata in vigore prevista e che, inevitabilmente, solleva più di un sospetto.

La commissaria europea Jessika Roswall ha infatti informato Parlamento e Consiglio che la piattaforma digitale necessaria a garantire i controlli non è in grado di reggere il carico previsto. Una motivazione che ha lasciato molti di stucco, considerata la centralità dello strumento e i tempi lunghi che Bruxelles aveva avuto per prepararsi.

Durissima la reazione del WWF, che ha definito questa giustificazione “una scusa tipo il cane mi ha mangiato i compiti”. Un attacco frontale alla Commissione, accusata non solo di incompetenza tecnica, ma anche di mancanza di volontà politica nel portare avanti il regolamento nei tempi stabiliti.

Il sospetto, infatti, è che questo rinvio non sia del tutto casuale. Mentre a Bruxelles si parla di deregolamentazione e di alleggerire i vincoli per le imprese, il rischio concreto è che l’EUDR finisca sotto l’autobus, sacrificato sull’altare di altre priorità.

Addio palette: la rivoluzione del caffè arriva grazie a ILINVEST by NOVA

Dopo il bando delle palette in plastica imposto dall’Unione Europea con la direttiva SUP, il settore del vending ha provato diverse alternative per garantire al consumatore la consueta esperienza di pausa caffè. Bioplastica, carta, legno, bambù: soluzioni sperimentate con risultati non sempre soddisfacenti, sia per l’efficienza tecnica che per l’accettazione da parte dei clienti.

Ora però potrebbe aprirsi una nuova strada. ILINVEST by NOVA presenta un sistema “patent pending” che promette di eliminare del tutto la necessità delle palette e delle bustine di zucchero, erogando direttamente un caffè già dolce e perfettamente omogeneo. Una piccola rivoluzione che potrebbe cambiare in profondità la quotidianità di milioni di consumatori.

I benefici sono immediati: niente più rifiuti in plastica o carta, tempi ridotti per la preparazione della bevanda, minori costi di gestione e manutenzione per le aziende. Senza contare il vantaggio igienico, dato dal minore contatto con accessori esterni e dall’ambiente più pulito attorno alla macchina.

La tecnologia non si limita ai distributori freestanding ma può essere applicata anche alle macchine OCS, offrendo negli uffici un caffè dal gusto naturalmente dolce, pronto da gustare senza aggiunte. Un’innovazione che coniuga efficienza, sostenibilità e qualità sensoriale.

Chi vuole assistere a questa anteprima esclusiva troverà ILINVEST by NOVA ad Host, Padiglione 8, Stand E53 e poi anche a Venditalia 2026...

Mercoledì 1 Ottobre 2025

Paradosso vending, abbandonati dalle istituzioni ma virtuosi nelle tasse

La vicenda dei cinquanta furti in un solo mese ai danni di una gestione bresciana continua a far discutere. Nonostante le denunce presentate e i filmati delle telecamere consegnati alle autorità, tutto è rimasto fermo. Un immobilismo che si è interrotto solo dopo che la stampa ne ha parlato in un lungo articolo di denuncia sul Giornale di Brescia (CLICCA QUI).

Il vending, infatti, è stato il primo a sperimentare la memorizzazione elettronica dei corrispettivi ed è oggi tra i comparti più controllati e regolari sul fronte fiscale. Lo dicono i dati ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che questa estate hanno fotografato il rischio di evasione delle diverse categorie professionali. In cima alla classifica ci sono discoteche (77%), panetterie (70%), consulenza finanziaria e assicurativa (68%), mercerie (68%), giocattoli (67%), abbigliamento (65%), gioiellerie e pelliccerie (65%), cinema, giostre e parchi (64%), campeggi e villaggi turistici (64%), bar e gelaterie (56%), ottici e fotografi (50%), dentisti (48%), giornalai (45%), farmacisti (37,4%), notai (37%) e medici e laboratori (25%). Il vending non compare.

E allora la domanda è inevitabile: possibile che un comparto che versa puntualmente quanto dovuto e che viene sottoposto a controlli serrati debba essere lasciato solo di fronte a oltre cinquanta episodi criminosi in trenta giorni?

Immaginate se la stessa cosa fosse successa a una nota catena di abbigliamento o a una farmacia. Nessuno crederebbe ad un mese intero di furti senza un intervento deciso delle forze dell’ordine. Perché nel vending invece sì?

Fallisce la rivoluzione senza casse. Amazon chiude tutti i Fresh in UK

Il colosso americano del commercio online chiude baracca e burattini. Dopo soli quattro anni dall’arrivo a Londra, Amazon ha deciso di spegnere le luci in tutti i 19 punti vendita Fresh nel Regno Unito, convertendone appena cinque in Whole Foods, la catena bio che aveva comprato a peso d’oro nel 2017.

Il modello senza casse, presentato come la rivoluzione del retail, che avrebbe potuto rappresentare una minaccia anche per il vending, non ha mai convinto. Finita la pandemia, i clienti sono tornati alle vecchie abitudini e le telecamere intelligenti non sono bastate per scalfire i giganti della spesa come Tesco e Sainsbury’s. Amazon ha così scoperto che il futuro non si compra con qualche sensore e un’app.

Sui dipendenti regna l’incertezza. Ufficialmente ci saranno ricollocazioni interne, ma la realtà è che nessuno sa quanti posti andranno persi. L’unica certezza è che il progetto Fresh si chiude come uno dei più clamorosi flop della strategia europea di Jeff Bezos & co.

Amazon continua a parlare di innovazione e prezzi bassi, ma il bilancio dell’avventura Fresh racconta una verità poco entusiasmante, quella dell’ennesimo gigante che voleva rivoluzionare la spesa, ed è finito travolto dalla realtà...

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