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Giovedì 31 Luglio 2025

Catanzaro, alcolici dai distributori oltre la mezzanotte: 7 su 12 sequestrati

Si è da poco conclusa un’operazione dei Carabinieri a Catanzaro contro la vendita illegale di alcolici dai distributori automatici attivi 24 ore su 24. Durante un controllo condotto dalla Sezione Radiomobile, sono stati ispezionati 12 negozi H24 nel capoluogo calabrese. I risultati sono allarmanti: 7 su 12 non rispettavano il divieto di vendita di alcolici tra mezzanotte e le 7 del mattino, come previsto dalla normativa vigente.

I distributori risultati irregolari sono stati immediatamente sottoposti a sequestro amministrativo, mentre ai titolari sono state comminate sanzioni per un totale di circa 35.000 euro. L’intervento, parte delle attività di presidio del territorio, conferma l’importanza di mantenere alta l’attenzione su un tema che coinvolge direttamente anche il mondo degli H24.

Vendere alcolici fuori orario, in violazione delle norme, non è ovviamente giustificabile. I rischi per gli imprenditori del settore sono troppo elevati per essere sottovalutati.

Serenissima Ristorazione cresce ancora: nel 2024 superati i 593 milioni

Il Gruppo Serenissima Ristorazione chiude l’esercizio 2024 con numeri in forte crescita su tutti i principali indicatori. Il bilancio consolidato registra un fatturato pari a 593.475.756 euro, in aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente, mentre l’EBITDA sale del 21,44% raggiungendo quota 34.631.116 euro. L’utile netto ammonta a 13.792.750 euro (+5,25%) e il patrimonio netto si attesta a 135.166.667 euro (+7,67%).

Oltre ai risultati economici, il Gruppo ha portato avanti importanti investimenti, destinando più di 30 milioni di euro al potenziamento dei centri produttivi e logistici, con focus sui mercati internazionali, sulla sostenibilità e su nuovi segmenti di business. Tra questi spicca il nuovo centro di produzione di Napoli (4 milioni di euro), operativo da settembre e destinato a rafforzare l’offerta per la ristorazione scolastica e socio-sanitaria in Campania. Solo nel Sud Italia, l’azienda ha registrato un incremento del 20% nel fatturato, superando i 50 milioni di euro e coinvolgendo oltre 2.000 collaboratori.

A livello di risorse umane, Serenissima Ristorazione ha superato i 12.000 collaboratori, con un incremento del 5,7% rispetto al 2023. È proseguito l’impegno nella formazione tramite la Serenissima Academy, con oltre 71.000 ore di corsi erogati (+2,2%) e l’introduzione della metodologia Lean anche negli uffici.

Secondo Tommaso Putin, Vice Presidente con delega alla sostenibilità, gli obiettivi per il prossimo biennio sono ambiziosi: superare i 650 milioni di fatturato nel 2025 e oltrepassare i 700 milioni nel 2026.

Mercoledì 30 Luglio 2025

Illycaffè porta in Italia Coffee B, la capsula compostabile senza capsula

La capsula senza la capsula sarà una delle arene competitive del prossimo autunno? Infatti dopo il lancio di Tablì di Lavazza, anche illycaffè introduce  in Italia il sistema monodose Coffee B.

Disponibile da settembre sull’e-shop ufficiale e nei negozi monomarca, la novità consiste in una sfera di caffè pressato rivestita da un film protettivo compostabile, priva di plastica e alluminio, che può essere smaltita direttamente nell’organico. L’innovazione nasce dalla collaborazione con Delica, azienda svizzera del gruppo Migros.

Coffee B è frutto di un progetto sviluppato in ottica sostenibile: 100% Arabica, selezionati tra l'1% dei migliori chicchi disponibili al mondo ed è disponibile nelle versioni Classico e Intenso. Il sistema è progettato per offrire un espresso di alta qualità nel rispetto dell’ambiente, grazie a un involucro naturale in alginato che preserva aroma e freschezza anche dopo l’apertura.

Il lancio avviene in un momento di forte espansione per l’azienda triestina, che ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari a 319 milioni di euro (+11% a cambi costanti), un EBITDA in crescita del 4% a 48 milioni e un utile netto di 15 milioni (+9%). In forte crescita anche le vendite in GDO (+38%) e nell’e-commerce (+21%), con performance positive in Italia (+12%), Stati Uniti (+21%) ed Europa (+25%).

Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di illycaffè, ha dichiarato che “Coffee B rappresenta un passo importante verso l’innovazione sostenibile”, confermando la volontà del gruppo di investire in prodotti ad alto valore aggiunto anche nel segmento porzionato. La manager ha però avvertito che nella seconda metà dell’anno l’aumento dei costi delle materie prime potrebbe avere impatti sulla marginalità.

Martedì 29 Luglio 2025

Incidente aereo a Brescia. Scampato per miracolo un mezzo General Vending,

Pochi giorni fa, un drammatico incidente aereo ha scosso la provincia di Brescia. Un ultraleggero con due persone a bordo è precipitato in picchiata verticale sull’asse di raccordo tra l’autostrada A4 e la A21, esplodendo all’impatto e coinvolgendo due mezzi in transito.

Le immagini, riprese dalle videocamere autostradali e rilanciate da numerose testate, hanno fatto il giro del mondo: in pochi secondi il video è diventato virale. Dopo una segnalazione giunta in redazione, Fantavending ha potuto verificare che il primo camion visibile nel filmato è un mezzo della General Vending, storica rivendita lombarda. È passato illeso per pochissimi metri. Un vero miracolo.

L’autista del camion si è subito fermato ed è sceso per rendersi conto di quanto accaduto. Proprio in quel momento ha notato, a pochi metri di distanza, la presenza di un furgone IVS, anch’esso fermo poco lontano dal punto dell’impatto.

Una tragedia sfiorata, che ha toccato da vicino anche il mondo del vending.

Lunedì 28 Luglio 2025

Settembre 2025, cronaca di una riorganizzazione annunciata

Quelli bravi la definiscono una fase riorganizzativa, con l’obiettivo dichiarato di “riallineare la rete operativa agli standard attesi”. Quelli più diretti, invece, l’hanno soprannominata (con un certo gusto per la provocazione) “zero fannulloni nel 2026”. Quello che importa davvero è che da settembre ci aspettiamo una valanga di messaggi in arrivo per una probabile serie di tagli profondi che colpirà la categoria degli ARD del principale operatore vending nazionale.

Non si tratta di voci di corridoio, ma di un’operazione strutturata, già discussa in più sedi e pronta a partire nei prossimi giorni con un richiamo formale ai capi filiale, invitati a riflettere sugli indici di performance di alcuni dipendenti. Il numero esatto degli addetti coinvolti non è ancora noto, ma i contorni appaiono ormai delineati: la direzione sembra orientata verso una linea di tolleranza zero per chi resta distante da determinati parametri di efficienza operativa.

Come potete immaginare, la tematica è delicatissima e sarà con ogni probabilità il tema dominante su Fantavending per tutto l’autunno. In alcune filiali la situazione appare davvero critica e il numero di tagli prospettati è tutt’altro che marginale. Si parla di decisioni che saranno prese senza dare alcun peso a simpatie personali, raccomandazioni o amicizie, ma basate esclusivamente su criteri oggettivi legati alle performance.

Come sempre, resteremo con le antenne alzate e vi terremo costantemente aggiornati.

Silvia Bagliani tra le 100 Donne di Successo secondo Forbes

Silvia Bagliani, Presidente e Amministratore Delegato di Mondelēz Italia, è stata inserita nella lista delle 100 Donne di Successo 2025 stilata da Forbes. Un riconoscimento che premia il suo stile di leadership inclusivo, la strategia con cui ha guidato la crescita sostenibile dell’azienda e l’impegno concreto verso tematiche come la parità di genere e la sostenibilità delle filiere.

La carriera di Silvia Bagliani è iniziata proprio in Mondelēz, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare, nel 2020, la numero uno dell’azienda in Italia. In questi anni ha introdotto progetti innovativi legati al benessere dei collaboratori, allo smart working e a modelli organizzativi più flessibili, contribuendo a trasformare Mondelēz Italia in una delle realtà più apprezzate del settore alimentare.

La certificazione UNI/PdR 125 ottenuta anche nel 2025, con un punteggio di 96,3 su 100, è solo uno dei segnali della direzione intrapresa. Si tratta del terzo anno consecutivo in cui l’azienda mantiene questo standard su base volontaria, confermando un approccio convinto e strutturato alla cultura della parità.

La nomina da parte di Forbes arriva in un momento in cui il ruolo delle donne nei vertici aziendali è sempre più centrale, anche nel mondo del largo consumo. E Silvia Bagliani si conferma una delle figure più solide e brillanti del panorama italiano, capace di unire visione strategica e attenzione alle persone.

Venerdì 25 Luglio 2025

Rhea ricorda Carlo Majer con un premio dedicato ai giovani talenti della lirica

Nel cuore dell’estate di Portofino, tra le note del Concorso Lirico Internazionale (CLIP), entra in scena anche il vending. Rhea partecipa come partner culturale all’edizione 2025 della manifestazione, che si svolge dal 21 al 27 luglio nella perla della Riviera.

L’occasione coincide con un anniversario importante: i 65 anni di attività di Rhea. Un traguardo che l’azienda ha deciso di celebrare istituendo il Premio Carlo Majer, in memoria del proprio storico presidente, nonché figura centrale del panorama culturale italiano. Majer è stato infatti, oltre che manager illuminato, anche direttore artistico di teatri prestigiosi come il Regio di Torino e il San Carlo di Napoli.

Il riconoscimento sarà assegnato ai tre giovani cantanti più meritevoli selezionati dalla giuria del concorso. Al primo classificato andrà anche un trofeo speciale, ispirato a un artwork originale firmato da Carlo Majer stesso.

Ma Rhea non si limita al supporto simbolico: all’interno del Teatrino di Portofino, sede delle selezioni, sarà esposta una macchina da caffè limited edition personalizzata per l’evento. Un modello esclusivo che racconta, anche visivamente, il legame dell’azienda con arte, cultura e creatività su misura.

"Musica e caffè parlano entrambi alla sfera sensoriale", spiega Andrea Pozzolini, CEO di Rhea. "Con questo premio vogliamo onorare l’eredità di Carlo Majer e offrire ai giovani interpreti un segnale concreto di sostegno per il loro futuro artistico."

Un’iniziativa originale che riafferma la capacità del vending di integrarsi in contesti culturali di alto profilo, restando fedele alla propria vocazione innovativa e alla qualità made in Italy.

Prodotti tipici h24: il nuovo distributore automatico in Val d’Aosta

Succede a Saint-Rhémy-en-Bosses, lungo la Via Francigena: Charlotte Cerisey, titolare de La Botecca di gourmandise, ha installato un distributore automatico dedicato interamente alle eccellenze gastronomiche della Valle d’Aosta. Un progetto originale, pensato per turisti, residenti e camminatori, che da mercoledì 16 luglio possono acquistare specialità locali in ogni momento della giornata.

La selezione è ampia: ben 33 prodotti, tutti artigianali, tra cui il celebre Jambon de Bosses, il lardo di Arnad DOP, mocetta, boudin, hamburger, formaggi come Fontina e toma, miele, marmellate e le immancabili tegole.

Nessun contatto con il contante: la macchina accetta solo pagamenti elettronici e presenta uno schermo touch con immagini e video promozionali dei produttori, per valorizzare ancora di più il legame con il territorio (per vedere una foto del distributore CLICCA QUI)

Charlotte Cerisey gestisce l’attività da sei anni e ora ha deciso di estendere la proposta anche attraverso il vending. Un’idea semplice ma efficace, che racconta quanto il distributore automatico possa essere uno strumento moderno per raccontare tradizione, qualità e accoglienza.

Giovedì 24 Luglio 2025

Unilever, Nestlé e Kraft Heinz: addio a storici brand?

È in corso un vero terremoto tra le multinazionali del largo consumo. Unilever ha deciso di separarsi dal business dei gelati, Nestlé sta cercando compratori per il comparto acque minerali e Kraft Heinz punta a cedere la parte meno redditizia dei biscotti. Non si tratta di operazioni marginali, ma di dismissioni strategiche che ridisegnano completamente l’identità di questi colossi globali.

Unilever ha già annunciato che la divisione gelati, che include nomi iconici come Magnum, Cornetto, Algida, Grom e Ben & Jerry’s, sarà scorporata e potenzialmente venduta o quotata in Borsa. Il processo dovrebbe concludersi entro la fine del 2025 e prevede anche un drastico taglio di personale: 7.500 dipendenti in meno e 800 milioni di euro di risparmi. Il nuovo CEO Fernando Fernandez ha chiarito che i gelati non rientrano più nel core business del gruppo, che preferisce concentrarsi su categorie più redditizie e meno stagionali.

Nestlé, dal canto suo, è pronta a fare lo stesso con il comparto Waters. Dopo la vendita del portafoglio nordamericano nel 2020, ora tocca all’Europa: Sanpellegrino, Levissima, Panna e Perrier potrebbero finire in mani diverse, magari più vicine all’Italia. La valutazione complessiva si aggira intorno ai 6 miliardi di euro e diverse realtà finanziarie starebbero già studiando l’operazione. I numeri spiegano la scelta: le acque rappresentano solo il 3,5% del fatturato Nestlé ma comportano complessità ambientali e industriali crescenti.

Kraft Heinz, infine, avrebbe avviato un processo di razionalizzazione dell’offerta, con l’uscita da alcuni segmenti non performanti, come quello dei biscotti. Anche in questo caso, l’obiettivo è semplificare e concentrare gli investimenti sui brand più forti.

Il segnale è chiaro: le grandi multinazionali stanno cambiando pelle, spinte da un mix di difficoltà logistiche, volatilità dei consumi, inflazione e pressione dei mercati finanziari. Per il vending si apre uno scenario tutto da monitorare. Le cessioni potrebbero infatti portare a un rilancio di marchi oggi marginali o a una maggiore localizzazione dell’offerta, con effetti diretti sulla gamma dei prodotti presenti nei distributori automatici.

Oggi Dedem debutta in Borsa con un progetto europeo

Per anni l’abbiamo incrociata anche nel mondo del vending, con la sua adesione a Confida e una presenza attiva nel comparto dei servizi automatizzati. Oggi Dedem torna sotto i riflettori con una notizia che la proietta a pieno titolo nel panorama finanziario: il debutto in Borsa, previsto per oggi, 24 luglio, alle 9:00 su Euronext Growth Milan.

L’azienda di Ariccia, conosciuta in tutta Italia per le iconiche cabine fototessera, ha raccolto circa 10 milioni di euro da investitori privati, con un flottante pari al 25% del capitale. Il controllo resta saldamente in mano alla holding Ribe & Co, riconducibile a Riccardo Rizzi, che mantiene il 46% delle azioni e quasi il 60% dei diritti di voto.

Fondata nel 1962, Dedem ha installato la prima cabina fototessera in Italia e ha saputo evolversi nel tempo, affiancando all’identificazione personale una robusta attività nel settore dell’intrattenimento con sale giochi, photo booth e kiddie ride. Nel 2024 ha registrato 113 milioni di euro di ricavi, in netta crescita rispetto agli 80 milioni del 2019, con una forza lavoro di 668 dipendenti e oltre 6.000 macchine attive, di cui più di 2.000 distribuite tra Spagna e Repubblica Ceca.

Il progetto di quotazione rappresenta una svolta strategica: con le nuove risorse, Dedem punta ad ampliare la propria presenza in Europa, rafforzando visibilità e capacità di investimento anche in settori a più alto contenuto tecnologico, come la stampa 3D e l’ICT.

Per un’azienda che ha fatto dell’automazione il cuore del proprio modello di business, si tratta di un passo perfettamente coerente con la sua storia. E chissà che, dopo il passaggio sui listini, non torni anche a interessarsi più da vicino al vending.

Mercoledì 23 Luglio 2025

myPOS > Ristorazione e intrattenimento guidano i pagamenti digitali in Italia

Secondo i dati diffusi da myPOS, nei primi sei mesi del 2025 i pagamenti digitali in Italia si sono concentrati soprattutto nei settori legati alla socialità: in cima alla classifica ci sono ristoranti, bar, lounge e discoteche, seguiti dai negozi di prossimità e dai market specializzati.

La categoria “Eating Places and Restaurants” è al primo posto con quasi 4,8 milioni di transazioni effettuate tramite POS myPOS. Seguono bar, lounge e discoteche con 4,6 milioni di operazioni, a testimonianza del ruolo centrale del fuori casa nei consumi degli italiani.

Al terzo posto, con 3,8 milioni di transazioni, si trovano i convenience store e i mercati specializzati, spesso a conduzione familiare, che rappresentano il tessuto commerciale locale. Più staccati i fast food e i supermercati (entrambi intorno ai 2,3 milioni), seguiti dal settore taxi e limousine, con 2 milioni di operazioni, dove prevalgono strumenti portatili e contactless.

Chiudono la top 10 panetterie, saloni di bellezza, negozi di abbigliamento e tabaccherie. Dalla fotografia scattata da myPOS emerge un mercato vivace, dove la semplicità e la velocità di pagamento sono sempre più determinanti. “In questo contesto – ha dichiarato Alessandro Bocca, Country Manager di myPOS Italy – myPOS si propone come alleato strategico per tutte le attività che desiderano offrire ai propri clienti un’esperienza di pagamento fluida, efficiente e sicura”.

Anche il vending può cogliere segnali importanti da questi dati. L’abitudine al pagamento digitale, ormai consolidata in quasi tutti gli ambiti del consumo quotidiano, rende ancora più strategica la presenza di sistemi cashless evoluti nei distributori automatici. La sfida, oggi, non è più convincere l’utente a usare la carta, ma offrire un’esperienza semplice, veloce e sempre disponibile.

RiVending: 90 milioni di bicchieri riciclati e oltre 600 tonnellate di CO2 risparmiate

Sono 89.697.259 i bicchieri raccolti e avviati a riciclo in un anno, per un totale di 613 tonnellate di anidride carbonica risparmiate, attraverso “RiVending”, il progetto di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica (PS) e bottiglie in PET da distributori automatici voluto da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST. I numeri sono in costante crescita: 16.051 i cestini collocati ad oggi (+15% vs giugno ’24), e quasi 3.000 le realtà coinvolte nel progetto (+16,5%).

“Il nostro settore si impegna quotidianamente nel portare avanti progetti e iniziative sostenibili – commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA – Dalla ricerca e sviluppo di tecnologie e innovazioni sostenibili per i distributori automatici, alle certificazioni di qualità, sino ai progetti sul territorio come RiVending che dimostra quanto possa essere facile fare la differenza per l’ambiente, anche durante una semplice pausa caffè al distributore automatico”.

"Questo progetto ci dimostra come la collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni possa generare un valore ambientale reale e misurabile – dichiara Giovanni Cassuti, Presidente di COREPLA – Una filiera virtuosa e circolare, capace di trasformare un gesto quotidiano, come prendere un caffè al distributore, in un’azione sostenibile. I dati raccolti evidenziano l’efficacia del modello e rafforzano il ruolo centrale della responsabilità condivisa nelle politiche di economia circolare".

Tra le regioni italiane, la Lombardia mantiene il primato con 1.938.839 bicchieri raccolti nel solo mese di giugno (+20% vs 2024), seguita da Emilia-Romagna (1.567.452, +4,5%) e Veneto (1.328.231, +19%). L’Abruzzo ha quadruplicato il numero di bicchieri raccolti (+405%) posizionandosi al quarto posto con 998.972 pezzi. Seguono Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Sardegna, Campania e Lazio.

Martedì 22 Luglio 2025

Trump innesca la guerra dello zucchero. Coca-Cola USA cambierà ricetta?

Donald Trump ha annunciato su Truth Social di aver convinto Coca-Cola a cambiare ricetta per il mercato americano, sostituendo lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS) con zucchero di canna. Parole testuali: “I have been speaking to Coca‑Cola about using REAL Cane Sugar in Coke in the United States, and they have agreed to do so”. Il messaggio è stato pubblicato il 16 luglio e ha immediatamente acceso il dibattito negli Stati Uniti.

Coca-Cola ha replicato ringraziando l’ex presidente per l’entusiasmo, ma senza confermare ufficialmente il passaggio alla nuova formulazione. In una nota diffusa a Reuters, l’azienda ha dichiarato di apprezzare sempre i feedback dei consumatori e di essere entusiasta per “nuove innovazioni in arrivo”.

Nel frattempo, l’annuncio ha generato un contraccolpo sul mercato: il titolo di Archer-Daniels-Midland, uno dei maggiori produttori di HFCS, ha perso quasi il 6% in poche ore. La Corn Refiners Association ha messo in guardia dalle possibili conseguenze: perdita di migliaia di posti di lavoro, riduzione dei redditi agricoli e aumento delle importazioni di zucchero.

Secondo quanto riportato da Reuters, un cambio totale della ricetta comporterebbe costi stimati oltre il miliardo di dollari. Gli Stati Uniti, infatti, producono circa 4 milioni di tonnellate di zucchero, a fronte di un fabbisogno interno che supera i 12 milioni: un eventuale passaggio richiederebbe un forte incremento delle importazioni, con impatti su logistica e prezzi.

Sul piano nutrizionale, diverse fonti citano esperti secondo cui non ci sarebbero differenze significative tra zucchero e sciroppo di mais in termini di effetti metabolici. Anche per questo, al momento, il messaggio di Trump appare più politico che commerciale. Ma se davvero Coca-Cola decidesse di riformulare le sue bibite per il mercato USA, l’impatto su tutta la filiera sarebbe immediato.

Anuga 2025 ospiterà il primo forum globale sul cibo halal

Il cibo halal si prepara a diventare uno dei temi centrali della prossima edizione di Anuga, la più importante fiera internazionale dedicata al food & beverage, in programma a Colonia dal 4 all’8 ottobre 2025. In collaborazione con la Islamic Chamber Halal Services (ICHS), Anuga ha annunciato il lancio dell’Anuga Halal Forum, un nuovo format dedicato a promuovere il confronto tra aziende, investitori e istituzioni internazionali sul tema dell’alimentazione conforme ai principi islamici.

Il forum, in programma il 6 ottobre nel Congress-Centrum Nord, offrirà un’agenda ricca di keynote, masterclass, tavole rotonde e leader talk, e sarà accessibile gratuitamente a tutti i visitatori di Anuga previa registrazione. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un ecosistema globale halal basato su fiducia, innovazione e nuove opportunità commerciali. L'iniziativa punta a diventare un punto di riferimento strategico per produttori, distributori, enti di certificazione e autorità governative.

Secondo i dati forniti da Innova Market Insights, nel 2024 oltre il 55% delle innovazioni di prodotto con claim halal ha avuto origine in Asia, seguita dall’Africa con il 21%. A trainare la crescita del comparto sono soprattutto i settori della panificazione, degli snack, delle spezie e dei latticini, con sottocategorie come dolciumi e carni avicole che hanno registrato tassi di crescita annui superiori al 15%.

Con il supporto di realtà come il Makkah Halal Forum e una rete di eventi B2B internazionali, ICHS sta contribuendo a definire nuovi standard globali in materia di certificazione e sviluppo del mercato halal.

Anche il vending può trovare nuove prospettive in questo scenario in forte espansione. La crescente attenzione verso i consumi halal, sempre più diffusi anche in Italia, potrebbe tradursi in nuove linee di prodotto dedicate, capaci di rispondere alle esigenze di un pubblico multiculturale e consapevole. Per i gestori più attenti all’innovazione e all’inclusività, integrare snack e bevande certificati halal rappresenta un’opportunità concreta di differenziazione, soprattutto in ambienti pubblici, università, ospedali e aree ad alta affluenza.

Lunedì 21 Luglio 2025

Ferrero, al primo bilancio la holding CTH Invest chiude a 3 miliardi

CTH Invest, la holding controllata direttamente da Giovanni Ferrero e secondo pilastro industriale del Gruppo, ha chiuso l’esercizio 2023/2024 con un fatturato consolidato di 3 miliardi di euro. Si tratta del primo bilancio ufficiale della società, riferito all’anno chiuso il 31 agosto 2024.

Nella struttura di CTH confluiscono alcune delle principali acquisizioni effettuate da Ferrero negli ultimi anni, in particolare nel comparto dei biscotti e delle caramelle. Tra le società inglobate figurano Ferrara Candy Company, Fine Biscuits Company e Fox’s Burton’s Company, tutte realtà con forte presenza internazionale. Il margine lordo registrato è stato di 890 milioni di euro, con 25 stabilimenti attivi in quattro continenti e 12.882 dipendenti.

La nota ufficiale diffusa dal Gruppo sottolinea la solidità operativa e la capacità di generare flussi di cassa consistenti. A commento dei risultati, il direttore di CTH Invest Guido Giannotta ha dichiarato: "La performance di quest’anno dimostra la forza e la resilienza del nostro business. Nonostante un contesto sfidante, abbiamo ottenuto una crescita solida, rafforzato la nostra posizione nei settori caramelle e biscotti, compiuto progressi in mercati chiave e svolto acquisizioni strategiche2.

Secondo quanto già anticipato dal Sole 24 Ore nel maggio scorso, i dati di CTH vanno considerati in aggiunta a quelli della holding principale Ferrero International, che aveva chiuso l’anno fiscale con 18,4 miliardi di euro di ricavi. Sommando le due componenti, il fatturato aggregato del gruppo Ferrero raggiunge oggi 21,4 miliardi di euro, con 62 stabilimenti produttivi e oltre 60.000 dipendenti nel mondo, esclusa l’ultima operazione negli Stati Uniti.

PepsiCo lancia nel Regno Unito “That’s Nuts”

PepsiCo debutta nel mercato degli snack alla frutta secca con una nuova linea dal nome decisamente provocatorio: “That’s Nuts”. Il lancio, già partito nel Regno Unito a metà luglio, segna l’ingresso del colosso americano in una categoria in forte crescita, con un prodotto ibrido che unisce la croccantezza delle arachidi ricoperte ai gusti iconici delle sue patatine più famose.

La nuova gamma include infatti sei referenze, ognuna ispirata a un brand già affermato nel portfolio PepsiCo. Dalle Walkers “Salt & Vinegar” e “Smoky Bacon”, fino alle Doritos “Flamin’ Hot” e “Chilli Heatwave”, passando per le Wotsits “Really Cheesy” e le Walkers Max “Paprika”. Le arachidi risultano così rivestite da una patina croccante aromatizzata, che riproduce fedelmente i sapori originali degli snack salati da cui traggono ispirazione.

Il prodotto sarà disponibile in due formati: bustine da 40 grammi, pensate per il consumo individuale on-the-go, e confezioni da 160 grammi per la condivisione. Il prezzo consigliato per il lancio nel Regno Unito è di 1 sterlina per il formato piccolo e 2,75 sterline per quello grande, con una promozione iniziale a 1,75 sterline.

Secondo quanto riportato dai siti specializzati Foodbev e Better Retailing, la decisione di entrare in questo segmento nasce da un’analisi dei trend di consumo: il mercato della frutta secca aromatizzata è in forte espansione e potrebbe superare i 200 milioni di sterline nei prossimi anni. I test di prodotto condotti da PepsiCo prima del lancio hanno registrato un tasso di approvazione pari all’88%.

Il commento ufficiale è arrivato da Ed Orr-Ewing, senior marketing manager di PepsiCo UK, che ha dichiarato: “I consumatori cercano sempre più sapori audaci e originali nei loro snack salati. Con That’s Nuts abbiamo voluto portare l’esperienza delle nostre patatine più amate in un formato del tutto nuovo e sorprendente”.

Venerdì 18 Luglio 2025

Preso il piromane di Taranto. Messa finalmente fine all'escalation di incendi

A Taranto sono stati giorni di fuoco, nel senso letterale del termine. Un piromane ha terrorizzato il centro cittadino con una serie di incendi dolosi. Non solo aveva dato fuoco a un H24, ma non contento si era messo a bruciare anche le auto in sosta lì vicino.

Secondo le ricostruzioni giornalistiche, il 28enne di origine pakistana è responsabile di almeno tredici incendi in meno di tre giorni. Si spostava in bicicletta, agiva con rapidità e colpiva in zone diverse per eludere i controlli. Ma il 16 luglio ha sbagliato i tempi: dopo aver appiccato l’ennesimo rogo, è stato notato da alcuni residenti che hanno subito allertato la polizia. Fermato mentre cercava di dileguarsi, è stato condotto in Questura. In attesa della convalida del fermo, sono in corso le indagini per accertare eventuali altri episodi a lui riconducibili...

Hauser entra a far parte del Gruppo Epta

Epta, leader globale nella refrigerazione commerciale, e gli azionisti di Hauser, affermata azienda austriaca con una forte presenza nella regione DACH e nei mercati dell’Europa Centrale e Orientale, annunciano di aver firmato un accordo in base al quale Hauser entrerà a far parte del Gruppo Epta.

Questa combinazione strategica mira a rafforzare la presenza e la competitività di Epta e rappresenta un passo significativo nella visione di lungo periodo condivisa da entrambe le aziende – due realtà familiari unite da valori comuni e da un impegno verso una crescita sostenibile.

L’ingresso di Hauser in Epta darà vita a uno dei player più completi e leader nel settore, con circa 2 miliardi di euro di ricavi consolidati e circa 10.000 dipendenti, unendo innovazione, sostenibilità e un servizio di altissimo livello. Insieme, Epta e Hauser rafforzeranno significativamente la loro presenza geografica, con un forte focus su Germania, Austria, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Ungheria, altre nazioni dell’Europa Sud Orientale, Regno Unito e Francia. La presenza in questa regione sarà rafforzata anche dai due stabilimenti Hauser in Austria e Repubblica Ceca.

Il riconosciuto posizionamento di mercato di Hauser completerà l’expertise unica di Epta nella refrigerazione commerciale, permettendo al Gruppo di offrire ai propri clienti una delle più ampie gamme di soluzioni e servizi per la refrigerazione commerciale, guidati da innovazione sostenibile e digitale. Supportati da una presenza geografica più estesa e complementare, Epta e Hauser uniranno le forze nella progettazione, produzione, installazione e manutenzione di sistemi di refrigerazione commerciale.

Marco Nocivelli, CEO di Epta (in foto), ha dichiarato: “L’unione delle famiglie imprenditoriali di Epta e Hauser segna l’inizio di un nuovo capitolo di eccellenza industriale europea, fondato su valori condivisi, una visione comune e un profondo impegno verso l’innovazione sostenibile".

A seguito del completamento della transazione, che avverrà attraverso un conferimento delle azioni di Hauser in Epta, gli attuali azionisti di Epta deterranno circa l’86% dell’entità combinata, mentre la fondazione di proprietà Hauser deterrà circa il 14%.

Giovedì 17 Luglio 2025

Futures Robusta: dai massimi ai minimi, ma ora qualcosa si muove

Non sono pochi i gestori che in queste settimane hanno iniziato a guardare quotidianamente su internet i grafici dei prezzi dei futures di Robusta, visto il forte impatto che hanno sul prezzo del caffè vending al chilo. La quotazione è passata in pochi mesi da quota 5.800 dollari a tonnellata a 3.144 dollari, segnando un crollo del 45,8%. Un tracollo pesante, che ha riportato il mercato sui livelli del 2023 e ha generato non poca tensione tra gli operatori internazionali.

Ma qualcosa sembra muoversi. Nelle ultime tre sedute, complice una fase condizionata dai timori legati a possibili dazi americani sulle importazioni da Brasile e Vietnam, si è registrato un primo segnale di rimbalzo. Il contratto ha infatti chiuso ieri a 3.443 dollari, in rialzo di +9,5% rispetto ai minimi.

Un rimbalzo che potrebbe indicare la fine della discesa libera. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se il mercato intende consolidarsi sopra la soglia dei 3.500 dollari o se si tratta solo di una correzione tecnica.

Vista l'importanza di questo dato, vi terremo aggiornati sugli sviluppi...

Capsule esauste in alluminio: Milano testa il primo servizio di raccolta a domicilio

Una novità assoluta nel panorama italiano della sostenibilità. A partire da settembre, Milano sarà la prima città del Paese a sperimentare un sistema di raccolta a domicilio per le capsule di caffè esauste in alluminio. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune di Milano, Amsa, CIAL e Nespresso Italiana, con l’obiettivo di rendere il recupero più facile, tracciabile e capillare.

Il funzionamento è semplice: durante l’acquisto online delle capsule, l’utente potrà selezionare l’opzione “Riconsegna e ricicla” e un corriere elettrico ritirerà direttamente a casa fino a due sacchetti di capsule esauste. Il materiale raccolto verrà poi trasferito al centro AMSA di Muggiano e quindi avviato al progetto “Da Chicco a Chicco”, che separa alluminio e fondi di caffè per trasformarli rispettivamente in nuovo metallo e compost agricolo.

È un’evoluzione del sistema già attivo in molte isole ecologiche italiane e nei Nespresso Boutique, ma con un livello di comodità mai sperimentato prima. L’obiettivo è chiaro: raccogliere oltre 80 tonnellate all’anno di capsule esauste solo nel capoluogo lombardo, riducendo le dispersioni e potenziando il tasso di riciclo effettivo.

Dal 2011 a oggi il progetto “Da Chicco a Chicco” ha permesso di raccogliere oltre 12.000 tonnellate di capsule, dimostrando che la circolarità delle monodosi è possibile. Il recupero dell’alluminio, riciclabile al 100%, richiede fino al 95% in meno di energia rispetto alla produzione primaria, mentre i fondi di caffè, trasformati in compost, sono impiegati in una risaia della provincia di Novara. Il riso prodotto viene infine donato a Banco Alimentare e Progetto Arca, chiudendo così un cerchio virtuoso che unisce ambiente e solidarietà.

Il servizio parte come test in città, ma l’ambizione è di farne un modello replicabile in altri contesti urbani. Se l’esperimento milanese funzionerà, il futuro del riciclo a domicilio delle capsule potrebbe diventare realtà anche in altre grandi città italiane.

Mercoledì 16 Luglio 2025

L’intelligenza artificiale metterà fine al vending tradizionale?

Che il vending tradizionale sia sotto pressione lo sappiamo da tempo, ma l’ultima provocazione arriva dal mondo dell’intelligenza artificiale. A lanciarla è il portale specializzato retailsystems.org (CLICCA QUI), che in un lungo approfondimento raccoglie casi reali, test sul campo e analisi degli esperti sul ruolo crescente dell’AI nella distribuzione automatica. Il quesito iniziale – se le macchine intelligenti possano rimpiazzare quelle “classiche” – sembra retorico, ma la risposta merita attenzione.

Uno degli esperimenti più curiosi arriva da Anthropic, azienda creatrice del chatbot Claude, che ha usato la propria AI – battezzata per l’occasione “Claudius” – per gestire un parco vending simulato: ottimizzazione degli assortimenti, rotazione dei prodotti, analisi delle vendite e rifornimenti predittivi. I risultati non sono stati perfetti, anzi. Tra i momenti più imbarazzanti del test ci sono state alcune “allucinazioni” degne di nota: Claudius ha inventato una conversazione con una dipendente inesistente di nome Sarah, parlando di piani di rifornimento. Quando gli è stato fatto notare che Sarah non esisteva, si è irritato e ha minacciato di trovare “alternative per il servizio di rifornimento”.

Il delirio è poi proseguito: Claudius ha affermato che avrebbe consegnato di persona i prodotti indossando “una giacca blu e una cravatta rossa”. Quando qualcuno gli ha ricordato che era un’intelligenza artificiale, Claudius ha replicato che tutto era stato causato da uno scherzo del pesce d’aprile. Un comportamento che ha sollevato più di un dubbio sulla sua affidabilità in ambito operativo.

Ma al di là delle gaffe, l’esperimento ha dimostrato che un’AI può già contribuire ad analizzare dati, fornire indicazioni operative e ottimizzare la gestione. E ci sono esempi reali che lo confermano. Reyes Coca‑Cola Bottling, negli Stati Uniti, ha integrato l’AI nei propri modelli di rifornimento, ottenendo un taglio del 15% nei viaggi e un incremento del 6% dei ricavi. Cantaloupe ha lanciato una dashboard che segnala in tempo reale le macchine meno performanti e al NAMA 2025 ha presentato Seed Copilot, un assistente vocale per interrogare i dati di vendita come si farebbe con ChatGPT.

Il futuro del vending passa anche da nuove forme di interazione, come i sistemi biometrici vocali e visivi integrati nei distributori intelligenti. Insomma, l’intelligenza artificiale non cancellerà il vending tradizionale, ma lo sta già cambiando. Chi saprà cogliere il cambiamento per tempo sarà pronto a una nuova fase evolutiva. Chi farà finta di nulla, resterà fermo mentre il mercato si muove molto rapidamente...

Melegatti diventa irlandese: acquisita da Balconi (Valeo Foods)

Un altro nome storico del made in Italy passa sotto controllo straniero. Melegatti, l’azienda veronese celebre per aver inventato il pandoro nel 1894, è stata acquisita da Balconi, parte del gruppo Valeo Foods. L’annuncio è arrivato ai clienti in queste ore, e segna l’ingresso di uno dei marchi più iconici della pasticceria industriale italiana nel portafoglio del colosso alimentare irlandese.

La produzione resterà in Italia, con la conferma dei due stabilimenti di San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo. Un punto fermo ribadito sia dal gruppo acquirente, sia dalla famiglia Spezzapria, che ha guidato il rilancio del marchio dopo il fallimento del 2017. Proprio Roberto Spezzapria ha dichiarato che Valeo potrà portare Melegatti a una “nuova fase di crescita internazionale”.

Valeo Foods è già presente nel mercato italiano con Balconi e possiede oltre 90 brand attivi in Europa. L’integrazione di Melegatti punta a rafforzare la presenza del gruppo nel segmento bakery premium, sfruttando sinergie produttive e distributive. Tra i suoi marchi, anche nomi noti nel vending internazionale come Jacob’s e Kelkin, oltre alla stessa Balconi.

Un’acquisizione che dimostra ancora una volta l’interesse dei grandi gruppi internazionali per l’eccellenza dolciaria italiana.

Martedì 15 Luglio 2025

Sanpellegrino, Panna e Levissima in vendita. E se tornassero italiane?

Nestlé ha deciso: la divisione “Waters” è in vendita. Lo rivela il Corriere della Sera (CLICCA QUI), che conferma l’incarico affidato alla banca d’affari Rothschild & Co per gestire l’intero processo, valutato fino a 5,8 miliardi di euro. In gioco ci sono marchi simbolo dell’acqua italiana nel mondo: Sanpellegrino, Acqua Panna e Levissima, oltre alle internazionali Perrier e Vittel.

La notizia non è solo finanziaria, è anche strategica e forse persino identitaria, perché tra le ipotesi prese in considerazione da Nestlé c’è la cessione “spezzatino” per singoli asset e territori. Ed è qui che entra in gioco un elemento nuovo: la possibilità che i brand italiani tornino sotto proprietà italiana. Una suggestione concreta, alimentata dal fatto che sono già in corso contatti con gruppi industriali e fondi d’investimento italiani interessati a rilevare proprio la parte tricolore dell’impero idrico Nestlé.

Nel 2024, la divisione Waters ha generato 3,4 miliardi di euro di ricavi, pari al 3,5% del fatturato globale Nestlé, e conta quattro stabilimenti in Italia con oltre 1.400 dipendenti. In questi numeri c’è un valore industriale, commerciale e simbolico. Ecco perché l’idea che marchi storici come Sanpellegrino e Panna possano tornare in mani italiane, magari mantenendo continuità produttiva e visione strategica locale, accende più di una speranza.

Fantavending aveva già intercettato questa traiettoria il 17 aprile scorso, quando anticipò l’intenzione di Nestlé di riorganizzare il comparto acque in vista di una possibile cessione, ma che alcuni iconici brand potessero tornare italiani non lo si sperava proprio...

Mondelez certificata per la parità di genere anche nel 2024

Per il terzo anno consecutivo, il Gruppo Mondelēz International in Italia ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022, lo standard nazionale che misura il reale impegno delle aziende nella promozione della parità di genere in ambito lavorativo.

Un riconoscimento importante, che riguarda tutte le sedi italiane del gruppo, compresi gli stabilimenti produttivi di Capriata d’Orba (Alessandria), Milano e Caramagna Piemonte (Cuneo), dove vengono prodotti alcuni dei brand più iconici del largo consumo dolciario: da Oreo a Milka, da Fonzies a Philadelphia.

Il punteggio ottenuto da Mondelēz supera ampiamente la soglia minima richiesta, con risultati particolarmente significativi nei criteri legati alla tutela della genitorialità, all’inclusività e al bilanciamento tra vita privata e lavorativa. “Siamo molto orgogliosi di questo traguardo, che conferma la bontà delle politiche attuate a tutti i livelli dell’organizzazione”, ha dichiarato Marzia Fontana, HR Director Italy & Greece del gruppo.

Un altro tassello concreto per una cultura aziendale più equa, inclusiva e orientata al benessere delle persone.

Lunedì 14 Luglio 2025

Lutto nel mondo del vending: addio a Luca Foresti

Con grande commozione e profondo dispiacere diamo alla community del vending l’annuncio della scomparsa di Luca Foresti, storico manager del Gruppo Necta e figura di riferimento per l’intero comparto della distribuzione automatica.

Foresti ci ha lasciato a soli 61 anni di età, suscitando un grande senso di smarrimento tra colleghi e amici che ne hanno condiviso il lungo percorso professionale. Da oltre vent’anni era protagonista dell’innovazione tecnica nel mondo delle vending machine, prima in N&W e poi in Evoca Group, dove ricopriva il ruolo di Group Vice President Product Development.

Con competenza, passione e una straordinaria capacità di visione, ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più importanti della storia del vending italiano. Nel 2019 aveva ricevuto il riconoscimento “Eccellenze al Lavoro” da Confindustria Bergamo, a testimonianza di una carriera vissuta sempre con dedizione e rigore.

Ma è soprattutto l’uomo che oggi viene ricordato da tutti: gentile, disponibile, dotato di rara umanità e profondamente rispettato in ogni ambito della filiera.

A chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui resterà un ricordo indelebile. Alla famiglia, ai colleghi di Evoca e a tutti coloro che gli hanno voluto bene, vanno le nostre più sincere condoglianze.


San Benedetto Succoso Zero protagonista ai Brands Award 2025

San Benedetto Succoso Zero si aggiudica per il terzo anno consecutivo il Brands Award come miglior prodotto nella categoria Bevande Analcoliche. Un premio che conferma la leadership dell’Azienda nel segmento delle bevande base frutta, capace di anticipare i trend di mercato e rispondere alle esigenze di consumatori sempre più attenti al benessere e alla qualità.

Brands Award è l’unica iniziativa che premia le migliori “performance” annue di marca nei beni di largo consumo attraverso criteri oggettivi e riscontrabili che coinvolgono i consumatori e il retail moderno. I criteri di selezione delle marche sono oggettivi (dati di vendita Circana) e i prodotti in nomination vengono sottoposti ad altri due livelli di giudizio: i consumatori e la giuria composta da buyer, category, direttori acquisti della GDO.

A conquistare la giuria è stato ancora una volta il carattere innovativo di Succoso Zero, il primo a intercettare il trend “zero zuccheri” nella categoria delle bevande a base frutta, grazie a una ricetta equilibrata, gustosa e una gamma variegata di referenze pensate per tutta la famiglia.

“Siamo orgogliosi di ricevere per il terzo anno consecutivo questo prestigioso riconoscimento, che premia il nostro impegno costante nella ricerca e nello sviluppo di prodotti innovativi e di qualità” – dichiara Vincenzo Tundo, Direttore Commerciale e Marketing Italia di Acqua Minerale San Benedetto – “San Benedetto Succoso Zero è il simbolo della nostra capacità di intercettare i bisogni di un consumatore sempre più attento, anticipando le tendenze salutistiche con proposte senza zuccheri aggiunti. Ancora una volta, questo risultato conferma la nostra visione orientata all’innovazione e la volontà di differenziarci con un’ampia gamma di prodotti originali, capaci di andare oltre le soluzioni tradizionali presenti sul mercato”.

Disponibile in sette diversi mix di frutta, in grado di soddisfare le preferenze di tutta la famiglia: Frutti Rossi per una pausa dolce e dissetante; Arancia Carota Limone per una carica di energia, Arancia e Arancia Rossa per iniziare la giornata con la giusta carica; Frutta Mix, per una pausa di naturale dolcezza; Macedonia, per chi ama i frutti più delicati; Mango Mela, dolce e dissetante; e infine la novità Pera, Banana e Ananas. Il gusto Pera è tra i più apprezzati dal mercato dei succhi e delle bevande a base frutta, e San Benedetto l’ha rivisto in chiave Succoso Zero, arricchito da banana e ananas per ottenere un sapore bilanciato, rinfrescante e delicato al palato.

Venerdì 11 Luglio 2025

Ferrero compra i cereali Kellogg? Secondo WSJ accordo da 3 miliardi a un passo

Il primo a lanciare la bomba è stato il Wall Street Journal: Ferrero sarebbe vicinissima ad acquisire WK Kellogg, la società americana che produce i cereali da colazione più iconici d’America – da Froot Loops a Corn Flakes – per una cifra che si aggira attorno ai 3 miliardi di dollari. La notizia, ripresa in rapida successione anche da Bllomberg e Reuters, ha subito fatto impennare il titolo WK Kellogg, che ha registrato un balzo di oltre il 50% nel mercato after-hours.

Secondo le fonti raccolte dal quotidiano finanziario americano, l’operazione potrebbe essere finalizzata già entro questa settimana. Ferrero, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Ma l’interesse per il comparto cereali è coerente con la strategia di espansione già avviata negli Stati Uniti: dopo i gelati Wells, i biscotti Keebler e il cioccolato di Nestlé USA, il gruppo di Alba punta ora alla prima colazione.

WK Kellogg era stata scorporata dalla storica Kellogg Company nel 2023, in un’operazione di rebranding che aveva portato alla nascita di due entità: Kellanova (snack e cracker) e WK Kellogg Co (cereali). Proprio quest’ultima, pur conservando un portafoglio fortissimo di marchi, ha sofferto un calo dei volumi e le crescenti pressioni dei consumatori su zuccheri e ingredienti artificiali.

L’offerta Ferrero (8secondo WSJ) comprende anche l’assunzione di circa 570 milioni di debito netto, portando il valore complessivo dell’operazione a circa 3 miliardi. Un segnale forte non solo per il settore, ma anche per il posizionamento internazionale del gruppo italiano, che si dimostra sempre più attore protagonista nella mappa globale dell’alimentare.

Insomma, dopo Nutella e Kinder, Ferrero si prepara a conquistare anche la colazione americana. Con o senza latte.

Più inquinamento con i tappi attaccati alle bottiglie! L’UE sotto accusa...

Una delle normative più inutili e demagogiche della storia, quella dei tappi attaccati alle bottiglie di plastica, si sta trasformando in un boomerang e l'accusa arriva da uno dei paesi simbolo dell'ambientalismo europeo: la Svezia.

Secondo i dati raccolti dalla fondazione Keep Sweden Tidy, il numero di tappi ritrovati sulle spiagge della costa occidentale svedese è triplicato in un solo anno, passando da 46 a 144 ogni 100 metri di litorale. E proprio nel 2024 è entrato in vigore in tutta Europa l’obbligo dei “tethered caps”, i tappi vincolati, previsto dalla Direttiva 2019/904 sui prodotti in plastica monouso.

L’aumento anomalo ha spinto un gruppo di europarlamentari svedesi del gruppo ECR a presentare un’interrogazione urgente alla Commissione Europea. Secondo molti volontari ambientali, i cittadini – infastiditi dalla difficoltà d’uso dei nuovi tappi – li strapperebbero apposta e li abbandonerebbero nell’ambiente, rendendo quindi inutile e controproducente l’intero impianto normativo.

I firmatari chiedono ora alla Commissione se intende fare marcia indietro, abolire o rivedere questa imposizione, che rischia di avere un impatto ambientale peggiore rispetto al sistema precedente...

Giovedì 10 Luglio 2025

Venditalia: il futuro del vending a Rimini dal 6 all'8 maggio 2026

Venditalia, l’evento di riferimento per il mondo della distribuzione automatica, annuncia ufficialmente le date della prossima edizione: dal 6 all’ 8 maggio 2026. Per la prima volta, la manifestazione si svolgerà nel Quartiere Fieristico di Rimini: qui si lavorerà a un hub dove il futuro del vending prende forma.

Con oltre 19 miliardi di euro di fatturato annuo, 34 miliardi di consumazioni, 4,5 milioni di vending machine installate in Europa, più di 10.000 aziende attive e 110.000 posti di lavoro, il settore della distribuzione automatica rappresenta una filiera ad alto impatto economico, protagonista della transizione digitale e dei nuovi modelli di consumo automatico.

L’edizione del 2026 segna anche l’inizio della collaborazione tra CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, che ha fondato la manifestazione nel 1998, e Italian Exhibition Group (IEG), uno dei principali player fieristici in Europa. Una sinergia che unisce la specializzazione e l’autorevolezza di CONFIDA nel settore vending e la forza organizzativa del network globale di IEG.

Venditalia 2026 metterà a disposizione del settore del vending otto padiglioni espositivi completamente riorganizzati, maggiore accessibilità, ampia ricettività alberghiera e costi più competitivi, vantaggi fondamentali per favorire la partecipazione di aziende italiane ed estere.

Il nuovo appuntamento fieristico proporrà un’offerta espositiva ancora più ampia e diversificata, con espositori italiani e internazionali pronti a presentare in anteprima prodotti innovativi, tecnologie all’avanguardia e soluzioni che stanno ridisegnando il futuro del vending.
Il programma sarà arricchito da dibattiti, incontri tematici, workshop e momenti di approfondimento dedicati ai trend globali e alle nuove esigenze del mercato, per offrire ai visitatori un’esperienza completa, dinamica e proiettata verso il futuro.

Venditalia 2026 sarà il punto di riferimento per tutte le imprese della filiera del vending e non solo per conoscere da vicino l’evoluzione della distribuzione automatica e partecipare attivamente alla sua trasformazione.

Innovazione, eccellenza made in Italy e business si incontreranno dunque a Venditalia in Fiera a Rimini, dal 6 all’8 maggio 2026.

Confida porta sul tavolo del MIMIT le problematiche della Transizione 5.0

Segnale politico importante per il settore del vending: il sottosegretario Massimo Bitonci ha incontrato al MIMIT una delegazione di Confida guidata dal presidente Massimo Trapletti e dal direttore Michele Adt. Un confronto definito “utile e costruttivo” sui temi di maggiore attualità per il comparto, che Bitonci ha voluto sottolineare anche pubblicamente con un post su LinkedIn.

“La distribuzione automatica rappresenta un settore in continua evoluzione – ha scritto – capace di coniugare innovazione, presenza sul territorio e nuovi modelli di consumo”. Il sottosegretario ha ribadito che si tratta di una realtà importante, radicata nel tessuto produttivo italiano, con oltre 830.000 macchine installate e migliaia di imprese coinvolte in tutta Italia.

Tra i temi affrontati durante l’incontro c’è stato anche il tentativo di chiarire le specificità del vending e la reale possibilità di accesso agli incentivi previsti dal piano Transizione 5.0, un’opportunità che potrebbe incidere in modo significativo sull’ammodernamento tecnologico del parco macchine e sulla digitalizzazione delle imprese del settore.

In un momento in cui il settore è chiamato ad affrontare sfide normative e tecnologiche sempre più complesse, è confortante avere un segnale di apertura e di riconoscimento istituzionale per il ruolo della distribuzione automatica nel sistema distributivo nazionale.

Mercoledì 9 Luglio 2025

Arriva il Prime Day Amazon e fioccano le offerte sulle capsule

Gli operatori dell’OCS si erano illusi che, con il poderoso aumento dei prezzi del caffè nei primi mesi del 2025 e la tazzina al bar sopra 1,20 euro di media in tutta Italia, si potesse finalmente gestire un prezzo dignitoso anche nell’OCS. Ma come ogni anno, l’illusione viene spazzata via dal Prime Day di Amazon.

Su moltissimi formati e con marchi primari, tornano infatti le offerte sotto i 20 centesimi a capsula. Dall’8 all’11 luglio è facile imbattersi in proposte a 17, 18 o 19 centesimi, un passo indietro netto che non fa presagire nulla di buono.

Nel 2024 il vending italiano ha perso 40.093.802 consumazioni di caffè in grani e 16.329.802 di caffè porzionato, per un totale di oltre 56 milioni di battute in meno. Numeri così non si spiegano solo con una contrazione dei consumi: a incidere pesantemente è anche la diffusione, in moltissimi uffici, di piccoli sistemi espresso privati, quasi sempre abusivi e non previsti nei contratti vending.

Di fronte a questi numeri, è fondamentale non riconoscere alcun ristorno alle locazioni dove sono presenti questi sistemi. Se l’azienda ci perde dei soldi, allora sì che si preoccupa davvero di contrastare questa brutta abitudine. Altrimenti, non muove un dito.

Tuttocapsule acquisisce Suavis e amplia la gamma solubile

Tuttocapsule continua a espandersi e firma un’importante acquisizione strategica nel settore delle bevande solubili. A partire dal 1° luglio 2025, la società P&C S.p.A. ha acquisito la maggioranza di Diffusion Food S.r.l., l’azienda piemontese che produce e distribuisce le specialità a marchio Suavis.

Attiva dal 2009 e con sede a Poirino, Suavis si è distinta negli anni per una linea di prodotti ad alta qualità che include cioccolate, caffè aromatizzati, orzo, tè e infusi, con una forte presenza nel canale HO.RE.CA. L’operazione rafforza il posizionamento di Tuttocapsule, che potrà così ampliare la propria offerta anche in ambito dolciario e solubile, in linea con la crescente attenzione alla varietà e alla qualità nei consumi fuori casa.

L’ingresso di Suavis nel perimetro di P&C – gruppo che già comprende la torrefazione Ialty e una rete di oltre 300 punti vendita in Italia e all’estero – apre nuove prospettive di sviluppo all’interno dei propri store. Il commento dell’amministratore delegato Vincenzo Pagliero conferma questa visione: l’acquisizione nasce per "ampliare la proposta di consumo all’interno dei nostri punti vendita", valorizzando il patrimonio artigianale e l’eccellenza del territorio.

Grazie anche alla possibilità di sviluppare nuovi prodotti monodose, l’integrazione con Suavis rappresenta un’ulteriore tappa nella strategia di crescita del marchio, che punta sempre più a diventare protagonista dell’esperienza caffè e bevande a 360 gradi.

Martedì 8 Luglio 2025

Crik Crok in crisi: stabilimento fermo, stipendi bloccati e futuro incerto...

La fabbrica Crik Crok di Pomezia è ferma da settimane, la produzione ridotta al minimo, e oltre 100 lavoratori sono senza stipendio e senza cassa integrazione. Una situazione drammatica, che rischia di concludersi con la chiusura definitiva dello storico marchio italiano delle patatine.

L’azienda ha depositato al Tribunale di Velletri un nuovo piano di concordato preventivo, il secondo in dieci anni, per evitare il fallimento e tentare di trovare un acquirente. Secondo indiscrezioni rilanciate da diverse testate, sarebbe già stato avviato un dialogo con un importante gruppo alimentare, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. L’unico fatto certo è che le linee di produzione sono ferme, i lavoratori senza reddito e la tensione è ormai altissima.

I sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil parlano apertamente di emergenza sociale sul territorio, chiedono l’immediato pagamento della cassa integrazione e degli stipendi arretrati, e accusano l’azienda di trascinare da anni una crisi mai davvero affrontata.

La realtà è che iIl mercato è sempre più aggressivo, i margini si sono erosi e senza investimenti veri in tecnologia non si sopravvive. E a reggere l’urto, ormai, sono rimasti in pochi.

Assegnato l trofeo al merito professionale del miglior ARD di Francia 2025

Aurélien PETIT (Émilie's/Distriplus) è stato insignito del Trofeo al Merito Professionale, nell'ambito del Concorso per il Miglior ARD di Francia, organizzato da NAVSA durante il Vending Show.

Questo trofeo attesta le particolari capacità e qualità professionali che ha dimostrato durante la competizione.

I vincitori di questa competizione parteciperanno al Concorso Nazionale delle Competenze (WorldSkills France) il 16, 17 e 18 ottobre a Marsiglia (Parc CHANOT), dove NAVSA metterà in evidenza le professioni del D.A.

Lunedì 7 Luglio 2025

Video > Quando sollevi 80 kg... e la 626 muta!

La performance è da primato, ma attenzione: come nei match di wrestling, anche in questo caso è giusto dirlo…
"Non provateci a casa (né in magazzino)!"

P.S.
Sappiamo bene che la 626 è stata abrogata, ma se avessimo scritto: "e l’articolo 168 del D.Lgs. 81/2008 muto!" lo avrebbero capito solo gli RSPP.

Caffè Vergnano è Official Coffee dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026

Caffè Vergnano è il Caffè Ufficiale di Milano Cortina 2026, grazie all’accordo di distribuzione con Coca-Cola HBC e al supporto di Coca-Cola ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.A partire dal 6 febbraio 2026 e per tutta la durata dell'evento, le miscele di Caffè Vergnano saranno servite in tutte le sedi olimpiche e paralimpiche, consentendo ad atleti, staff e spettatori di gustare l'autentica esperienza del caffè italiano.

La partecipazione di Caffè Vergnano come Official Coffee a Milano Cortina 2026 è una celebrazione dei valori condivisi che uniscono l’azienda allo spirito olimpico. Alla base di questo accordo, c’è la condivisione di valori come impegno, onestà e passione che da oltre 140 anni guidano la realtà torinese. Inoltre, il forte legame con il territorio italiano è un elemento distintivo che accomuna Caffè Vergnano ai Giochi di Milano Cortina 2026. L'evento rappresenta una vetrina globale per l'Italia, e Caffè Vergnano, profondamente radicata nella cultura del Made in Italy, ha saputo negli anni portare la tradizione dell'espresso italiano ben oltre i confini nazionali, affermandosi come simbolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo.

Carolina Vergnano, CEO di Caffè Vergnano, commenta così: "Siamo entusiasti di entrare a fare parte di un evento così ricco di valori: vedere il nostro marchio in un contesto così prestigioso rappresenta un traguardo straordinario.
Questa partecipazione è una pietra miliare che ci permette di entrare in una storia dalle radici antiche e rappresenta un'incredibile opportunità per condividere i principi che, da cinque generazioni, guidano il nostro lavoro quotidiano.
Crediamo che lo sport sia una fonte d'ispirazione per molti aspetti della nostra attività: l'impegno, la determinazione e la costanza nel perseguire i propri sogni con passione. Sono gli stessi valori che ci hanno permesso di crescere e innovare, mantenendo salda la nostra identità. Dal 1882, la nostra missione è portare l'espresso italiano nel mondo.
Durante Milano Cortina 2026, sarà il mondo a essere in Italia e noi saremo pronti a offrire il miglior espresso a un pubblico internazionale, questa volta a casa nostra."

Venerdì 4 Luglio 2025

JDE Peet’s punta a 500 milioni di risparmi. Che fine faranno Hag e Splendid?

Il gruppo JDE Peet’s ha annunciato una radicale riorganizzazione della propria strategia globale, con l’obiettivo di ottenere 500 milioni di euro di risparmi netti e rilanciare la crescita puntando su un numero ristretto di marchi considerati strategici. Il nuovo piano, presentato ufficialmente ad Amsterdam in occasione del Capital Markets Day, prende il nome di “Reignite the Amazing” e si fonda su tre “big bets”: Peet’s, L’OR e Jacobs, affiancati da un cluster selezionato di dieci etichette locali iconiche.

Nel piano non viene però specificato quali siano queste dieci marche locali, e per il mercato italiano resta aperta una domanda fondamentale: che ne sarà dei marchi Hag e Splendid? Si tratta dei due brand nel portafoglio JDE Peet’s dal 2015, molto noti in Italia perché fino al 2018 venivano prodotti dalla torrefazione di Andezeno (TO). In particolare il marchio HAG è tuttora presente nel canale vending.

L’azienda ha chiarito che tutti i marchi che non rientrano tra le priorità verranno razionalizzati, ridotti o dismessi. Questo potrebbe significare una semplificazione dell’offerta, meno linee a scaffale e un maggiore investimento sui brand principali. In parallelo, la riorganizzazione prevede una struttura più snella, tagli alla complessità di gamma e una riallocazione dei capitali verso marketing e sviluppo. La metà dei risparmi ottenuti verrà infatti reinvestita per sostenere i marchi selezionati, con l’obiettivo di aumentarne la marginalità e l’appeal nei mercati chiave.

Al momento non è possibile sapere se Hag e Splendid rientreranno nel perimetro dei brand strategici o se saranno oggetto di un progressivo disimpegno. Guarderemo con attenzione agli sviluppi...

FLO Group: Alpha premiato al Vending Show 2025 di Parigi

Negli scorsi giorni FLO ha partecipato a Vending Show 2025, il Salone dedicato alla distribuzione automatica organizzata da NAVSA che ha ospitato i principali attori del vending francese ed europeo dal 25 al 27 giugno presso i padiglioni di Parigi Porte de Versaille.

La manifestazione per l’azienda di Fontanellato è culminata con una grande soddisfazione: la linea Alpha® si è aggiudicata il primo premio del Trofeo Vending Show nella categoria “Altri prodotti, materiali o servizi associati”.

Alpha® è la prima gamma di piatti, bicchieri, posate e contenitori Plastic free realizzata con un innovativo materiale di origine naturale.

Il Trofeo Vending Show rappresenta una conferma importante per una soluzione che coniuga sostenibilità, performance e praticità, grazie alla tecnologia in cartoncino accoppiato a Qwarzo®, già apprezzata da operatori e professionisti del settore.

Giovedì 3 Luglio 2025

Andrea Zocchi nuovo CEO di Caffitaly. Completata la ristrutturazione finanziaria

Caffitaly ha ufficialmente completato il processo di ristrutturazione finanziaria e ricapitalizzazione avviato nel 2023 con i propri creditori, ponendo le basi per una nuova fase di crescita. Il piano è stato depositato per l’omologazione al Tribunale di Bologna e prevede il rafforzamento patrimoniale della società e la riorganizzazione del debito bancario. Secondo quanto comunicato dall’azienda, l’obiettivo è ora focalizzarsi sull’esecuzione del piano strategico, sull’innovazione e su una crescita sostenibile di lungo periodo.

Il nuovo assetto prevede anche un passaggio chiave alla guida operativa del gruppo: Andrea Zocchi è il nuovo amministratore delegato. Già CFO e COO di Caffitaly dall’inizio del 2024, Zocchi subentra a Massimiliano Pogliani, che aveva assunto la guida della società per pilotare il turnaround in una fase particolarmente complessa. Il cambio è avvenuto all’insegna della continuità, come precisa la nota ufficiale, sottolineando che Zocchi ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo del piano strategico e nella realizzazione delle prime iniziative chiave, soprattutto in ambito finanziario e operativo.

Il nuovo CEO avrà il compito di guidare la fase esecutiva del rilancio, che punta a consolidare la posizione di Caffitaly nei mercati internazionali, rafforzando l’innovazione di prodotto e le relazioni con gli stakeholder. L’azienda, storicamente attiva nella produzione di capsule e macchine da caffè, sembra ora voler accelerare con decisione anche sul fronte industriale, dopo aver chiuso una complessa fase di ristrutturazione.

La nomina di Zocchi segna quindi un punto di svolta operativo e manageriale, con l’obiettivo dichiarato di rendere il gruppo più solido, reattivo e competitivo.

Consumi vending: lo studio di settore 2024 disponibile per gli associati Confida

E' finalmente online (solo per associati Confida) lo Studio sul settore della distribuzione automatica in Italia, dati 2024 realizzato per il primo anno da Jakala. Le imprese associate possono scaricare la versione integrale del documento sul sito di Confida dopo avere inserito le credenziali per accedere all’area riservata.

Dallo Studio emerge che il 2024 si è confermato un anno di sfide per la distribuzione automatica: il fatturato del comparto si attesta a circa 1,6 miliardi di euro (-1,62%), le consumazioni scendono a 3,8 miliardi (-3,74%) e cala anche il parco macchine (808.631 distributori sul territorio, -2,71%).

Il calo riguarda tutte le tipologie di prodotti: dalle bevande calde (-3,09%) a quelle fredde (-5,03%), dagli snack (-4,68%) ai gelati (-34,84%). Tra le bevande calde, anche il caffè, re delle consumazioni alle vending machine, nel 2024 ha subito una frenata (-2,93%) figlia della ripresa dello smart working e dell’aumento della cassa integrazione, che hanno ridotto il numero di lavoratori nelle imprese e quindi le consumazioni.

Stabile il mercato dell’OCS (Office Coffee Service: il caffè e le altre bevande calde in capsule e cialde) che nel 2024 supera i 401 milioni di fatturato (+0,96%) e registra oltre 1,11 miliardi di consumazioni (+0,86%).

Il giro d’affari totale del comparto è quindi pari a 1,9 miliardi di euro e oltre 4,9 miliardi di consumazioni.

Mercoledì 2 Luglio 2025

Barry Callebaut chiude a Verbania: l’ultima giornata di cioccolato

La data era scritta da mesi, ma viverla è stato tutt’altro. La mattina del 30 giugno 2025 ha chiuso definitivamente lo storico stabilimento Barry Callebaut di Verbania Intra. Un sito produttivo con oltre un secolo di storia – nato come impianto Nestlé – che ha vissuto il suo ultimo giorno tra lacrime, abbracci e silenzi pesanti.

E dire che il 2024 era stato l’anno dei record, con circa 67.000 tonnellate di cioccolato lavorate. Ma non è bastato. La multinazionale svizzera ha confermato la chiusura per motivi logistici e legati all’impossibilità di espandere lo stabilimento. Nessun problema produttivo, solo una scelta industriale.

Dei circa 100 lavoratori inizialmente coinvolti (incluso l’indotto), una quarantina è già stata ricollocata altrove, anche fuori provincia o oltreconfine. I 57 operai ancora in forza saranno coperti da cassa integrazione straordinaria a partire dal 1° agosto 2025 fino al 31 marzo 2026. Da luglio resteranno sul sito solo pochi manutentori incaricati dello smantellamento.

L’ultima assemblea è stata definita “commovente e senza parole” dai sindacati. Le immagini pubblicate da molti media locali parlano da sole: lavoratori che si abbracciano all’uscita, alcuni ancora con le tute addosso. La Fai-Cisl ha denunciato il silenzio delle istituzioni, sottolineando come i dipendenti abbiano garantito la produzione fino all’ultimo giorno. “Abbiamo perso tutti”, è il commento più ricorrente tra i delegati.

Il fronte politico si è diviso. Il Partito Democratico ha criticato duramente la Regione Piemonte e l’assessora al lavoro Elena Chiorino, accusandoli di essersi limitati a “parole al vento”. L’assessora ha replicato parlando di “lavoro silenzioso” su ricollocazione e reindustrializzazione. Il sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, ha ricordato che la chiusura era già definita nei tavoli di crisi, ma ha ribadito la volontà del Comune di restare vicino ai lavoratori.

Si chiude così un pezzo di storia dolciaria italiana.

General Vending adotta la tecnologia Webfleet per aumentare la produttività

Un cambiamento importante, con effetti tangibili sull’operatività quotidiana. General Vending ha adottato la piattaforma Webfleet, la soluzione di gestione delle flotte di Bridgestone, per migliorare il coordinamento tra logistica, operatori e magazzino. Il risultato è stato un deciso incremento dell’efficienza e della puntualità delle consegne.

Il sistema precedente, basato su fogli di calcolo condivisi, comportava criticità evidenti: comunicazioni frammentate, difficoltà negli aggiornamenti e un costante bisogno di intervento manuale. Webfleet ha permesso di digitalizzare la gestione degli ordini, migliorando l’organizzazione e riducendo i margini di errore.

Uno dei risultati più significativi è stato il drastico calo del tempo impiegato al telefono: da circa due ore al giorno a meno di venti minuti. Anche la puntualità nelle consegne ha registrato un miglioramento del 20%, grazie al monitoraggio in tempo reale e alla possibilità di modificare e aggiornare i giri anche mentre i veicoli sono già in strada.

Il clima aziendale ne ha tratto beneficio: meno stress operativo, meno comunicazioni ridondanti e maggiore autonomia per gli addetti alla logistica. Come sottolinea Fabio Francesco Conese, Responsabile Logistica di General Vending, “tutti possono vedere dove si trova un veicolo, cosa sta facendo e con quale tempistica. È cambiato completamente il modo di comunicare”.

Una testimonianza concreta di come la digitalizzazione possa semplificare le attività quotidiane e potenziare le performance anche nel mondo della distribuzione automatica.

Martedì 1 Luglio 2025

Confindustria Brindisi dedica la Sala di Presidenza a Ivan Tanzariello

Sono già passati più di sei mesi dalla prematura scomparsa di Ivan Tanzariello, imprenditore molto conosciuto nel vending per le sue esperienza in Elivend, Liomatic e Medibreak. Un lutto che ha segnato molto profondamente tutta la nostra comunità.

Perciò siamo stati particolarmente toccati dalla cerimonia densa di significato che è stata appena celebrata presso la sede di Confindustria Brindisi, dove la Sala di Presidenza è stata a lui intitolata.

Alla cerimonia hanno partecipato autorità locali, imprenditori, colleghi e amici. Tutti uniti nel tratteggiare il profilo di un uomo che ha lasciato un’eredità fatta di valori e impegno autentico. L’intitolazione non è un semplice gesto formale, ma la volontà di fissare un esempio. La Sala di Presidenza Ivan Tanzariello diventa così un luogo simbolico, uno spazio che custodisce memoria e trasmette ispirazione.



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