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Mercoledì 1 Ottobre 2025

Paradosso vending, abbandonati dalle istituzioni ma virtuosi nelle tasse

La vicenda dei cinquanta furti in un solo mese ai danni di una gestione bresciana continua a far discutere. Nonostante le denunce presentate e i filmati delle telecamere consegnati alle autorità, tutto è rimasto fermo. Un immobilismo che si è interrotto solo dopo che la stampa ne ha parlato in un lungo articolo di denuncia sul Giornale di Brescia (CLICCA QUI).

Il vending, infatti, è stato il primo a sperimentare la memorizzazione elettronica dei corrispettivi ed è oggi tra i comparti più controllati e regolari sul fronte fiscale. Lo dicono i dati ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che questa estate hanno fotografato il rischio di evasione delle diverse categorie professionali. In cima alla classifica ci sono discoteche (77%), panetterie (70%), consulenza finanziaria e assicurativa (68%), mercerie (68%), giocattoli (67%), abbigliamento (65%), gioiellerie e pelliccerie (65%), cinema, giostre e parchi (64%), campeggi e villaggi turistici (64%), bar e gelaterie (56%), ottici e fotografi (50%), dentisti (48%), giornalai (45%), farmacisti (37,4%), notai (37%) e medici e laboratori (25%). Il vending non compare.

E allora la domanda è inevitabile: possibile che un comparto che versa puntualmente quanto dovuto e che viene sottoposto a controlli serrati debba essere lasciato solo di fronte a oltre cinquanta episodi criminosi in trenta giorni?

Immaginate se la stessa cosa fosse successa a una nota catena di abbigliamento o a una farmacia. Nessuno crederebbe ad un mese intero di furti senza un intervento deciso delle forze dell’ordine. Perché nel vending invece sì?

Fallisce la rivoluzione senza casse. Amazon chiude tutti i Fresh in UK

Il colosso americano del commercio online chiude baracca e burattini. Dopo soli quattro anni dall’arrivo a Londra, Amazon ha deciso di spegnere le luci in tutti i 19 punti vendita Fresh nel Regno Unito, convertendone appena cinque in Whole Foods, la catena bio che aveva comprato a peso d’oro nel 2017.

Il modello senza casse, presentato come la rivoluzione del retail, che avrebbe potuto rappresentare una minaccia anche per il vending, non ha mai convinto. Finita la pandemia, i clienti sono tornati alle vecchie abitudini e le telecamere intelligenti non sono bastate per scalfire i giganti della spesa come Tesco e Sainsbury’s. Amazon ha così scoperto che il futuro non si compra con qualche sensore e un’app.

Sui dipendenti regna l’incertezza. Ufficialmente ci saranno ricollocazioni interne, ma la realtà è che nessuno sa quanti posti andranno persi. L’unica certezza è che il progetto Fresh si chiude come uno dei più clamorosi flop della strategia europea di Jeff Bezos & co.

Amazon continua a parlare di innovazione e prezzi bassi, ma il bilancio dell’avventura Fresh racconta una verità poco entusiasmante, quella dell’ennesimo gigante che voleva rivoluzionare la spesa, ed è finito travolto dalla realtà...

 


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1) Furti bresciani

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