BREAKING NEWS -
Revocata l'esenzione
dall'obbligo del POS
ai tabaccai
L'agenzia delle
Dogane e dei
Monopoli ha
rilasciato una
Determinazione
Direttoriale (CLICCA
QUI)
che revoca ai
tabaccai l'esenzione
dall'obbligo del
POS.
ATTESO il
crescente effettivo
impiego e
l’evoluzione
dell’offerta degli
strumenti di
pagamento
elettronico, oggetto
di innovative
politiche
commerciali ed
iniziative di
settore in continua
evoluzione,
trattandosi di
mercato
particolarmente
dinamico, anche dal
punto di vista delle
tecnologie impiegate
e degli attori;
TENUTO CONTO
che occorre
rivalutare la
questione in
relazione alle
condizioni ad oggi
offerte dagli
intermediari bancari
e finanziari per
l’erogazione del
servizio;
CONSIDERATO
che risultano sul
mercato variegate
offerte del servizio
POS, tra le quali
tariffe flat,
indipendenti dal
numero di
transazioni
effettuate, e
tariffe che
prevedono il
rimborso delle
commissioni per i
micro-pagamenti
inferiori a 10 Euro;
RITENUTO,
pertanto, che tali
soluzioni
contrattuali
permettano di
superare la
criticità a suo
tempo rappresentata
dagli operatori e,
in effetti, facciano
anche venir meno la
specificità –
rispetto ad altri
operatori e/o
rispetto ad altri
prodotti – posta
alla base per
l’adozione del
citato provvedimento
direttoriale;
RITENUTO che,
per le motivazioni
di cui sopra,
occorre effettuare
una rivalutazione
complessiva di
quanto in precedenza
disposto con la
determinazione
direttoriale prot.
n. 487172/RU del 25
ottobre 2022;
IL DIRETTORE
DELL’AGENZIA
DETERMINA
ARTICOLO 1
La Determinazione
direttoriale prot.
n. 487172/RU del 25
ottobre 2022 è
revocata a
decorrere dalla data
di pubblicazione del
presente
provvedimento.
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Il Comune di
Carpi si becca la
terza asta deserta,
ma ancora non
capisce...
Ormai
il comune di Carpi
viene preso in giro
pure dalla stampa
locale (Clicca
qui)
perché "non ce la fa
proprio ad appaltare
il servizio di
distribuzione
automatica".
Dopo
tre gare andate
ovviamente deserte
non ha però ancora
capito la situazione
e, al posto di
indire una gara con
numeri sensati, ha
semplicemente
prorogato la
concessione fino al
31 dicembre di
quest'anno, quindi
fino a metà del
prossimo anno
scolastico, una cosa
senza senso.
Tra
l'altro, se le fonti
giornalistiche sono
corrette, le
condizioni di
proroga sono
comunque esagerate e
consistono in due
rate semestrali di
canone da 3mila 216
euro ciascuna e in
aliquote del 36
per cento sul
fatturato.
Se mettiamo il 30%
del fatturato per il
costo dei prodotti e
il 35% per il costo
del lavoro,
inserendo anche
questo 36% siamo già
al 101% senza le
rate semestrali di
canone, i costi
generali, ecc. ecc.
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