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Giovedì 20 Novembre 2025

Per proteggere i giovani, nel 2026 spunta una tassa sugli ultra-processati

Siccome educare è complicato, ma tassare molto semplice e redditizio, la Commissione europea sta valutando l’introduzione di una nuova imposta sui cibi ultra-processati. Una bozza del provvedimento circola già da qualche giorno a Bruxelles e, se confermata, la misura potrebbe diventare realtà nel 2026 con l’obiettivo dichiarato di proteggere la salute dei giovani...

Ovviamente sono a rischio tassazione gran parte degli snack ad alta rotazione vending.

La proposta non è una semplice evoluzione della sugar tax: l’intervento ipotizzato dall’Europa avrebbe un raggio d’azione molto più ampio e includerebbe una categoria estesa di alimenti ultra-processati. Il testo ufficiale è atteso a dicembre, quando la Commissione presenterà il pacchetto completo sulla salute cardiovascolare, comprensivo di screening, prevenzione e leve fiscali dedicate.

Restate in contatto, monitoreremo con grande attenzione gli sviluppi.

Plastica e comunicazione: a Roma Tre un confronto che interessa anche il vending

All’Università Roma Tre si è svolto l’incontro organizzato dall’Osservatorio Plastica per fare il punto su riciclo, comunicazione scientifica e percezione pubblica. Un tema che riguarda da vicino anche il nostro settore, spesso raccontato attraverso cliché che nulla hanno a che vedere con i dati reali.

La fotografia illustrata da IPPR e Plastic Consult parla chiaro: nel 2024 in Italia sono state impiegate 1,340 milioni di tonnellate di plastiche riciclate, in crescita rispetto al 2021 e leggermente superiori al 2023. Tre quarti provengono dal post-consumo e trovano impiego soprattutto in packaging, edilizia e arredo urbano. Numeri che testimoniano un comparto dinamico, ma che raramente trovano spazio nel dibattito pubblico, dove prevalgono semplificazioni e percezioni distorte.


“Per centrare gli obiettivi europei non basta più aumentare il volume della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica,” ha dichiarato Davide Pollon, Responsabile Ricerca e Sviluppo di COREPLA. “Oggi la priorità è migliorare la qualità della raccolta, ampliare l’impiego di riciclato e fondare l’informazione su evidenze chiare e scientifiche. Solo così potremo accompagnare imprese, cittadini e istituzioni verso decisioni realmente sostenibili e capaci di generare un impatto positivo nel lungo periodo.”

“Non esiste un materiale migliore in assoluto: esiste il materiale giusto per ogni utilizzo” – ha affermato Erika Simonazzi, Direttrice marketing e comunicazione di Flo Group. – “Quando riciclabile e riciclata, la plastica rappresenta una scelta pienamente sostenibile. Per questo abbiamo appena lanciato il primo bicchiere per distributori automatici con polistirolo riciclato post consumo food grade”.

Proprio nel comparto del vending si è diffuso un progetto di economia circolare volto alla raccolta e al riciclo degli imballaggi in plastica: il Progetto Rivending. Diffuso ormai in tutta Italia con oltre 16 mila cestini, il progetto consente di raccogliere e riciclare in un anno 90 milioni di bicchierini con un risparmio di 613 tonnellate di CO2.
trategia di comunicazione, sempre più diffusa ed efficace.

 


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